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Versione completa: Giro d'Italia, spunta Intxausti a Campitello Matese. Big alla pari, Contador sempre in Rosa
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Giro d'Italia, spunta Intxausti a Campitello Matese. Big alla pari, Contador sempre in Rosa

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Intxausti dedica il successo di Campitello Matese a Xavi Tondo, scomparso nel 2011 - © bettiniphoto

Due arrivi in salita, due coronamenti della fuga. Se all'Abetone è toccato al giovane Polanc, Campitello Matese ha incoronato il basco Beñat Intxausti. Il solido corridore della Movistar, 29 anni compiuti a marzo, era partito con i gradi di capitano della sua squadra; scivolato però ben presto nei bassifondi della classifica (a 23 minuti da Contador), si è così riciclato come fuggitivo nel tentativo di giornata. Una fuga che comprendeva un gruppo di corridori nutrito e di alto livello: c'erano Betancur, Kruijswijk, il più attivo di giornata, Vandewalle, Pellizotti, Bongiorno, Samoilau, Reichenbach, Niemec, Finetto, Danielson e Zakarin. Anche se piena collaborazione tra i dodici non c'è mai stata, alla fine uno di loro è riuscito a portare a termine la propria avventura: scattato dai contrattaccanti in compagnia di Sebastien Reichenbach (IAM Cycling) intorno ai 10 chilometri dal termine, Intxausti - giocando un po' di astuzia - si è riportato piano piano su Steven Kruijswijk (Team LottoNL-Jumbo), in testa alla corsa. Ai -3,5 l'attacco decisivo per togliersi di ruota i due compagni di fuga, per poi raschiare il barile delle energie per resistere al ritorno degli uomini di classifica. Operazione riuscita, e vittoria di tappa che va a salvare un Giro che stava prendendo un verso storto rispetto alle sue aspettative.

Alle sue spalle, una ventina di secondi più tardi, il connazionale e corregionale Mikel Landa (Astana). Gregario di Aru, ha avuto il via libera del proprio capitano ai 5 km dal termine, con l'obiettivo di rientrare prepotentemente nelle primissime posizioni di classifica e far faticare le altre squadre. Missione compiuta a metà, visto che alla fine i secondi guadagnati (abbuoni compresi) saranno solo una ventina. Terzo l'austriaco Sebastien Reichenbach (IAM Cycling), pochi secondi prima del gruppetto dei big regolato da Fabio Aru (Astana) su Alberto Contador (Tinkoff-Saxo), Richie Porte (Team Sky) e Rigoberto Uran (Etixx-Quick Step). Con loro anche Dario Cataldo (Astana), altro uomo del sardo, mentre il ritrovato Damiano Cunego (Nippo-Vini Fantini) e Damiano Caruso (BMC Racing Team) chiudono la top ten 10 secondi più tardi.
Classifica che si è mantenuta così stabile, con Alberto Contador (Tinkoff-Saxo) ancora in maglia rosa. Fabio Aru (Astana) ha provato ad accendere la miccia in un paio di occasioni, prima per lanciare Landa e poi in vista dell'ultimo chilometro: in entrambi i casi i quattro rivali hanno saputo rispondere all'altezza. Un contropiede di Richie Porte (Team Sky) proprio alla flamme rouge poteva spezzare il gruppetto, ma ancora una volta Contador ha dimostrato di aver superato gli acciacchi ed è così balzato subito sulla ruota dell'australiano. Alla fine solo delle schermaglie, fasi di studio per capire come e dove nei prossimi giorni sarà possibile attaccare i rispettivi avversari.

a cura di Gilberto Cominetti