Il Nuovo Ciclismo

Versione completa: Rio 2016, il ct Cassani: "Con Aru e Nibali puntiamo ad una medaglia"
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"Olimpiade, con Aru e Nibali puntiamo a una medaglia"
Cosi il c.t. Davide Cassani al "Giro d'onore". Premiate le 49 eccellenze a pedali italiane del 2015. "Un 7+ per numero e qualità di medaglie" ha detto Di Rocco. Malagò sul doping: "Il peggio è alle spalle"

"Un 7+ per numero e qualità di medaglie". È il "prof" Renato di Rocco, presidente della Federciclismo a dare il voto all'Italia a pedali durante la cerimonia del Giro d'Onore. Che a Milano ha celebrato i risultati degli italiani nelle gare internazionali, 49 quest'anno, quattro in più dello scorso anno. La festa della maglia azzurra unita ai 130 anni della Fci. Ma anche l'occasione buona per fare un bilancio, parlare di doping con il presidente del Coni Giovanni Malagò e per parlare di Olimpiade con il coordinatore delle Nazionali, Davide Cassani.

BUFERA ALLE SPALLE — E proprio sui Giochi punta molto il n° 1 dello sport italiano, Malagò: "Il ciclismo italiano sta facendo un grande lavoro, è sotto gli occhi di tutti. Io dal ciclismo mi aspetto molto a Rio, molto di più di quello che sfortunatamente non è successo a Londra, perché la Federazione ha molte frecce al suo arco. Poi sappiamo che ci sono molte variabili per passare da un successo a un quarto posto, ma mi sembra che ci siano legittime ambizioni per preparare ottimisticamente questa trasferta". Malagò ha inoltre dato merito alla Federciclismo di aver affrontato di petto la pagina nera del doping in questo sport. "Il peggio è alle spalle, la bufera è passata - ha commentato -. Questa federazione non si meritava i casi di doping, ma chi ha l'onore di presiedere spesso viene coinvolto anche se in modo indiretto, bisogna fare i complimenti a Di Rocco che ha fatto molto in questo campo, battendosi per un ciclismo sempre più pulito e vincente". Anche Di Rocco ha ribatico che passato "il ciclone del doping", ora "il ciclismo italiano può presentarsi ovunque a testa alta. Il ciclismo italiano esce da anni difficili e travagliati, rigenerato e rinvigorito. Sembra ieri che eravamo attraversati da un ciclone per gli scandali del doping, una parola che cerco di evitare perché non ne possiamo più. Era ieri e sembra un'altra epoca, oggi siamo indicati come modello per i metodi e gli strumenti messi in campo. Non abbassiamo la guardia, ma siamo orgogliosi di poterci presentare dovunque a testa alta. Abbiamo una generazione di giovani dal volto pulito, preparati, consapevoli e competitivi, in grado di darci grandi soddisfazioni".

GIOCHI E MONDIALI — Davide Cassani ha fatto il punto sulla strada per Rio: "Aru e Nibali sono due ragazzi intelligenti e sono convinto che a Rio uniranno le forze perché quello delle Olimpiadi è un appuntamento importante per loro e per tutta la Nazione, quindi sono convinto che non ci saranno problemi. A gennaio andrò a Rio a visionare il percorso insieme a Nibali, Aru e Malori Credo che il percorso delle Olimpiadi sia particolarmente duro e adatto a due corridori come Aru e Nibali e in quell'occasione proveremo a vincere una medaglia". Per i Mondiali in Qatar, il ct Cassani non ha escluso sorprese: "Il Mondiale è tutto il contrario delle Olimpiadi, una corsa per velocisti. Lì i favoriti saranno altri, anche se sta crescendo un gruppo di giovani velocisti italiani che potrà dare soddisfazioni e sorprendere. Di certo non partiamo favoriti".

Gasport
http://www.gazzetta.it/Ciclismo/18-12-20...3911.shtml
È bene che Cassani faccia dimenticare in fretta ai tifosi e a renny di rocco la corsa in linea di Richmond.  Asd

Rosa, Nibali, Aru, Pozzovivo e Cataldo sarebbe un bel quintetto per puntare all'oro.
Ah, perché c'era anche l'Italia a Richmond?
(20-12-2015, 12:51 PM)Dayer Pagliarini Ha scritto: [ -> ]Ah, perché c'era anche l'Italia a Richmond?

Ma poi cassani ha fatto qualche commento a riguardo? O si è totalmente nascosto in attesa che si depositasse la sabbia?