Il Nuovo Ciclismo

Versione completa: Giro d'Italia 2017 | Partecipanti & Formazioni
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Androni-Sidermec, Savio: Una grande ingiustizia
«Sia sotto il profilo morale, sia sotto l’aspetto sportivo»

Per il secondo anno consecutivo la Androni Sidermec è stata esclusa dal Giro d’Italia. Dal Venezuela, dove la squadra sta partecipando con ottimi risultati alla Vuelta al Tachira, Gianni Savio ha dichiarato: «Una grande ingiustizia, sia sotto il profilo morale, sia sotto l’aspetto sportivo. Un colpo durissimo per la nostra squadra. Al rientro dal Venezuela organizzeremo una conferenza stampa per esporre il nostro pensiero e far sentire la nostra voce».

Raggiungiamo Gianni al telefono nonostante sia impegnato in Venezuela, alla Vuelta al Tachira, tra l'altro in una zona in cui le comunicazioni telefoniche sono molto complicate, anche se sembra incredibile nel Terzo Millennio: «Sono indignato e furioso - dice il manager torinese a tuttobiciweb -. Probabilmente è un errore mio, ma io sono un uomo che crede ancora nel profilo morale e sportivo. Nulla da dire sul piano giuridico, perché RCS Sport è padrona di operare le scelte che vuole, ma ritengo che la nostra squadra non sia minimamente inferiore dal punto di vista tecnico alle tre - la Bardiani CSF è fuori discussione come vincitrice della Coppa Italia - che hanno ottenuto la wildcard, anzi... La nostra è una squadra giovane ma competitiva, costruita secondo un progetto a lunga gittata che a questo punto rischia seriamente di andare in fumo».

tuttobiciweb.it
Le ingiustizie sono altre.

Comunque doveva arrivarci prima al "progetto a lunga gittata", come fatto dalla Bardiani che si è reinventata dopo gli scandali doping che la colpirono svezzando i Modolo e i Colbrelli mentre lui andava in giro con Sella e Mattia Gavazzi.


Sarei curioso comunque di sapere in base a cosa ritengono il proprio roster superiore a quello della Gazprom.

La stessa Gazprom che l'anno scorso ha fatto un Giro dieci volte migliore del loro.

Lungi da me voler difendere RCS, ma qui si toccano vette di disonestà intellettuale che raramente ho visto, il tutto coronato dall'andare ad aizzare il popolino di FB. In sostanza il piatto forte che offriva la Nippo era il tridente Arredondo - Cunego - Santaromita, due meteore e uno che l'anno scorso ha dimostrato di essere all'ammazzacaffè, non puoi pensare di avere l'invito assicurato con questi e non c'è neanche da lamentarsi per la loro esclusione.

Anche a me la CCC fa schifo, ma come diceva giustamente Paruzzo non può essere sempre colpa degli altri.

E poi l'anno scorso c'era la possibilità di prendere un paio di italiani piuttosto giovani e buonissimi per la categoria, mi riferisco a Pasqualon e Francesco Manuel Bongiorno, e invece la Nippo ha optato per due meteore dal nome vagamente di grido. Hanno un bel coraggio a parlare della loro esclusione come danno al ciclismo italiano, quando poi sono i primi a non aver fatto realmente nulla per quest'ultimo.

A me a livello di roster dispiace di più per l'Androni che quantomeno aveva un organico giovane(ma come dicevo prima, ci sono arrivati tardi), qua eravamo di fronte ad un'accozzaglia di nomi impacchettati ad hoc per sembrare una squadra decente.
http://www.cqranking.com/men/asp/gen/tea...amcode=CCC -> CCC

http://www.cqranking.com/men/asp/gen/tea...amcode=AND -> Androni

http://www.cqranking.com/men/asp/gen/tea...amcode=NIP -> Nippo

Comunque roster alla mano la CCC è meno peggio di quello che pensavo, Paterski e Ponzi ad oggi danno più garanzie di piazzamento dei corridori della Nippo e più o meno le stesse di Gavazzi e Torres, Bialoblocki a crono può fare prestazioni decenti e Hirt, vincitore del Giro d'Austria l'anno scorso, e Grossschartner possono mettersi in mostra in qualche tappa di montagna. Hanno pure Schlegel che da elite - under ha ottenuto ottimi risultati negli ultimi due anni.
Il fatto che l'ex campione italiano, l'ex maglia azzurra e uno dei tre vincitori rimasti in attività (che poi è lo stesso che l'anno scorso ha perso la maglia azzurra) siano dei corridori finiti non lo ha scritto però.

Sempre colpa degli altri che sono cattivi.
Ma dai non si può discutere di valori tecnici dei vari Team quando questo tipo di decisione oramai è chiaro vengano prese a monte in base ad accordi commerciali.

Tutti lo sanno ma fingono di cascare dalle nuvole quando ne leggono l'ufficialità.

Prendete l'invito della Novo-Nordisk a Tirreno e Sanremo:
sono meritevoli?
no,semplicemente sono co-sponsors in Named Sport.

E' il mercato che comanda,stop!

Se Nippo o Androni volevano partecipare al Giro dovevano sganciare la grana.
La Coppa Italia l'hanno "persa",lo sapevano da tempo a cosa andavano incontro.

E' brutto da dire cosi ma è palese il modus operandi portato avanti da Vegni & soci.
Perchè rovinare una bella storia con la verità? Hai perfettamente ragione Robbé, pero il teatrino ridicolo ce lo possiamo evitare, così come i vari criteri per dettare la scelta delle wild card..

Ad esempio quello sulla competitività, perchè se Nippo e Androni fanno ridere in quanto a qualità del roster la CCC non è da meno se non peggio....

Ad esempio il criterio etico, che va a farsi benedire quando inviti la Gazprom subito dopo lo scandalo doping di stato dei russi...

Quindi si dicesse fin da subito che la scelta gira intorno ai criteri che hai ben esposto, almeno ci evitiamo e si evitano le vergognose dichiarazioni di Vegni che, non pago, prende pure per i fondelli dichiarando bestialità.
Perché uno può prendere e dichiarare a mezzo stampa che al Giro invitano chi sgancia i soldi.

Così non ci fanno fanno una bella figura, ma tempo due giorni e tutti se ne sono già dimenticati, se Vegni prende e dice:"Oh sentite un paio di wild-card le diamo a chi paga" viene su un casino non indifferente e l'immagine del Giro ne uscirebbe danneggiata e neanche poco, lo sai pure te dai.

Come dice Akr tocca mettersi l'anima in pace e lasciar perdere le proteste da 40enni su FB à là:"E Vegni ke faaaaaaa!!!!!!!" o cambia qualcosa più in alto(e ci sarebbe tutto un interessante discorso da fare sullo stato della categoria professional), o continueranno a fare buon viso a cattivo gioco.
"The crisis in Italian cycling doesn't stem from the (team) choices by the Giro, but by the fact the movement has for years been based upon the wrong business model: 'I need to ride the Giro or else I'll close the team'," Vegni said. "That's no way to think. We'll always give Italian cycling attention, but the Giro can't be everything and the other races count for nothing. The team who won't ride the Giro will ride Strade Bianche, Tirreno and Milan-San Remo. It is wrong to say everything depends on the Giro. That means the teams don't have plans."

Vegni's organisation awarded two wild cards to Italian teams: Bardiani-CSF and Wilier Triestina-Southeast, and to the Russian Gazprom-RusVelo team and CCC Sprandi Polkowice of Poland. He praised Bardiani as a development team, but was unimpressed by the fact that Nippo-Vini Fantini signed Colombian climber Julian Arredondo.

"I'm sorry for Androni but there has to be a project behind the teams," Vegni said. "It's the same for Nippo, who I put faith in for the last two years. I want to see the best young Italian riders turn pro with them. In Nippo's case, Arrendondo doesn't make much difference."

Qualcosa di giusto la dice Vegni, condivido che il futuro di un team non può dipendere dall'invito al Giro (vuol dire che hai la coperta corta) e trucchetti come quelli della Nippo di usare il nome di uno o due corridori per puntare all'invito funzionano una volta, due (e due inviti ad una squadra così scarsa sono stato davvero troppi) ma poi basta, ancora che la menano con Cunego che ha vinto il Giro, sveglia che sono passati più di 10 anni, ci ha fracassato i maroni francamente.
Ho letto le dichiarazioni complete su Cyclingnews e neanche io ci vedo tutte queste bestialità e prese per i fondelli francamente.

Chiaramente fa la faccia di bronzo quando parla della CCC, ma esprime anche concetti condivisibili che passeranno sottotraccia a causa dell'indignazione popolare per l'esclusione di Nippo e Androni.

Ovviamente tutto quello che dice, condivisibile o meno, è lecito proprio perché le squadre escluse sono Nippo e Androni. Se in un futuro prossimo dovesse lasciare a casa una Bardiani a favore di una CCC potremmo catalogare tutto quanto quello che ha detto come menzogne, nonché bestialità e prese per i fondelli.
Il Rapporto McLaren che cita El Elefantino è la più grande farsa della storia del doping, e lo dico io che sono uno che i Russi fa fatica a vederli dominare nello sport...
(19-01-2017, 07:09 PM)Danilo Ha scritto: [ -> ]Qualcosa di giusto la dice Vegni, condivido che il futuro di un team non può dipendere dall'invito al Giro 

Quello che dice Vegni è condivisibile nel senso che lui è il manager di un'azienda e fa gli interessi della sua azienda, quali che siano. Per l'azienda Giro d'Italia le wild card migliori erano quelle quattro, poi il tempo eventualmente ci dirà se ha sbagliato qualche scelta.

Però sulla parte quotata non sono molto convinto. Per un'azienda che sponsorizza una Professional l'invito al Giro è vitale, ma non è una loro colpa, è il sistema che dà un ritorno di immagine in Italia solo a partecipazioni al Giro o al Tour. Spesso le aziende che investono in una Professional sono abbastanza piccoline (non proprio piccole ma i fatturati sono tra i 20 e i 50 milioni) e di buttare soldi dalla finestra per 2-3 stagioni non possono permetterselo.
Vegni sapeva che un mancato invito all'Androni per due anni consecutivi avrebbe comportato la chiusura della squadra. Giustamente ha fatto i suoi interessi ma non può fare lo struzzo e non è neanche tanto elegante andare a dire che la squadra doveva essere strutturata in altro modo per sopravvivere alla mancata partecipazione.
Il problema è del sistema e della sua strutturazione.

Ma il concetto espresso, isolato da tutto, sarebbe corretto.

Il fatto che nel 2016 il futuro di una squadra dipenda completamente da uno sponsor è qualcosa di abbastanza paradossale.
(19-01-2017, 08:39 PM)Hiko Ha scritto: [ -> ]
(19-01-2017, 07:09 PM)Danilo Ha scritto: [ -> ]Qualcosa di giusto la dice Vegni, condivido che il futuro di un team non può dipendere dall'invito al Giro 

Quello che dice Vegni è condivisibile nel senso che lui è il manager di un'azienda e fa gli interessi della sua azienda, quali che siano. Per l'azienda Giro d'Italia le wild card migliori erano quelle quattro, poi il tempo eventualmente ci dirà se ha sbagliato qualche scelta.

Io guardo il Tour, e dico: Cofidis non vince una tappa da non so quanto, eppure sono lì; la Direct Energie è praticamente ridotta al solo Coquard, e sta faticando da qualche anno; la Fortuneo è quella che è. Eppure hanno tutte e tre la wild card. Magari quest'anno tocca pure alla Delko. Fessi? Boh. Si possono permettere di non sottostare ai soldoni di sponsor esterni: ma magari è proprio questo attaccamento al territorio - cosa che si rivede anche nel rispetto di certe tradizioni, nel mantenere le grafiche in lingua ecc - a dare quel qualcosa in più al Tour, che poi si trasforma in (enorme) ritorno economico per tutto il baraccone.

Magari ha fatto i suoi interessi oggi: ma chissà domani...

Per il resto sono d'accordo con Akr, ovviamente. Mi spiace per l'Androni, che quest'anno aveva scelto di intraprendere davvero una nuova via e adesso rischia la chiusura; chiusura che rischia pure Nippo, ma lì secondo me hanno sbagliato i tempi: dovevano lasciar perdere il Giro 2015, e "oliare" il meccanismo anno scorso e quest'anno. Ingaggiare tutti quei nomi e non essere al via del Giro è assurdo: se li ingaggi, è perché sei quasi certo di esserci. Invece c'è la Wilier, che pesa molto di più di De Rosa.
Guardando alle squadre francesi solo coquard o Bouhanni valgono la rosa della Nippo/Androni.

Comunque se pure la Nippo chiude significa che ha ragione Vegni e la squadra non ha un progetto serio. C'è anche da dire che se i budget delle grandi squadre ogni anno lievitano, teams con sponsor medio piccoli come Androni e Nippo non riescono ad avere squadre di livello. Non trovo i dati, ma immagino che l'Androni spenda come 7/8 anni fa circa, ma all'epoca riuscivano ad avere una squadra competitiva, ora con budget simili avere un corridore che quasi fa podio al giro è praticamente impossibile.
La Nippo ha preso la figurine proprio per ottenere l'invito, così come hanno preso Cunego anni fa. Già troppe volti li hanno invitati...
Il Tour può permettersi di non sottostare ai soldi degli sponsor esteri perché hanno un prodotto che ha proprio tutt'altro richiamo mediatico, complice il fatto che loro lo hanno esportato molto prima di noi.
Chaves si dice ancora indeciso se disputare Giro o Tour e deciderà dopo i campionati colombiani. Secondo me la bilancia continua a pendere più per il Tour, però gli estimatori italiani del Colibrì possono continuare a sperare...
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