"Da quando i signori dell’Auditel hanno imposto di aspettare che la gente torni dagli uffici per farli assistere ai finali, qui in carovana ci si alza tutti più tardi, ci si ritrova più tardi, si parte più tardi. E ovviamente l’arrivo è matematicamente sempre intorno alle 17,30.
"
Ah ecco...
che schifo mandare la ricognizione del giro di Stefano garzelli nelle fasi decisive
"In salita batteva anche Pantani"
...le comiche.
Povero Marco, prima il paragone con Aru, poi questa minchiata.
Citazione di Moser. Simoni molto onesto devo dire sottolineando che un vero duello non è mai andato in scena.
Beh al Giro del 99 stava andando in scena.
Cioè era un no contest alla fine, ma Simoni poveretto contro Pantani non poteva nulla.
Pure nel 2000 un Pantani non al top gli è costato il Giro probabilmente sull'Izoard visto che credo ne avesse per staccare sia Garzelli che Casagrande.
Garzelli "La Bahrain ha perso Moreno, l'ultimo uomo di Nibali, preso dalla Movistar". Forte probabilità che pensasse che alla Bahrain ci sia Dani Moreno
Beh io ho sentito Rosolino che ha detto che in Calabria c'è Reggio Emilia.
E dobbiamo sorbirci questi espertoni.
Rosolino è pure scusato, va facilmente nel pallone perché non è il suo mestiere. Ma Lollobrigida che è un giornalista, brutto informarsi un minimo sullo sport sul quale stai conducendo una trasmissione? Niente, un passante qualsiasi ne saprebbe di più.
(12-05-2017, 12:30 AM)Des Ha scritto: [ -> ]Rosolino è pure scusato, va facilmente nel pallone perché non è il suo mestiere. Ma Lollobrigida che è un giornalista, brutto informarsi un minimo sullo sport sul quale stai conducendo una trasmissione? Niente, un passante qualsiasi ne saprebbe di più.
In effetti Lollobrigida è un'autentica calamità. Molto deludente...
Molto meglio il buon Marco Di Bella come intervistatore.
Se mettessero i Gialappi a commentare le castronerie de la grande corsa almeno ci scapperebbe qualche risata.
Gatti&Misfatti: Pozzato bello e svelto, gli altri a pedalare
Il vicentino non ha colpe, mamma Rai qualcuna di più
Scrivo a nome dei contribuenti italiani. Ma credo di poter dire anche a nome dei corridori italiani presenti al Giro. E credo di poter aggiungere anche tanti sponsor italiani presenti al Giro. Più che altro, è una nota di servizio per la Rai, la televisione pagata con i contributi dell’intero popolo italiano, anche se la Zia dimostra tutti gli anni, tutti i giorni, di non ricordarlo mai. A lei e alla nostra azienda, un doveroso avviso: non esiste solo Pozzato.
Forse non hanno notato, lei e la nostra azienda, che in gara ci sono 43 ciclisti nostri. Magari non sono tutti belli come Pozzato, magari non sono tutti intelligenti come Pozzato, ma sarebbe bello sentirli un po’ tutti, con calma, a rotazione, nel sedicente Processo alla tappa.
Purtroppo, la Zia sta facendo una chiara scelta culturale: vuole il format del tronista. Il belloccio con la parlantina, che acchiappa nonne e nipoti, tutti gli altri pedalare. Nel vero senso della parola e anche in quello finto. Non esiste che lui, nei pensieri e nel cuore della Zia. Lo chiama con straripante affetto “il mio inviato in corsa”.
Liberissima lei di nutrire simpatie personali, ci mancherebbe altro. Ma nel ruolo che assume su quel palco, avrebbe anche dei doveri – vogliamo chiamarli volgarmente deontologici, o di banalissima correttezza – non scritti, per il pubblico che non condivide l’adoremus di Pozzato, per gli sponsor che pagano altre squadre, per i corridori che meritano la stessa attenzione e la stessa ribalta di Pozzato.
Inutile specificare che Pippo in questa faccenda non c’entra nulla: lui è uomo di mondo, magari non è più il personaggio di una volta, ma di fronte al quotidiano invito cosa dovrebbe fare, voltarsi dall’altra parte? Non parliamo neppure del suo sponsor: mai beneficiato di una simile campagna pubblicitaria a costo zero. Un capolavoro di marketing involontario.
Il discorso riguarda solo ed esclusivamente i metodi della nostra televisione pubblica, gestita da tanta bella gente come un simpatico privé. Non sarebbe accettabile. Ma vedo che qui l’accettano tutti. Nel solito modo: mormorando e smoccolando ai villaggi di partenza e negli alberghi, sdraiandosi a zerbini appena la Rai schiocca le dita. Diceva Seneca: chi striscia tutta la vita non può lamentarsi se prima o poi resta schiacciato. Sto con Seneca.
Cristiano Gatti per tuttobiciweb.it
Ok ma sta tiritera dei soldi pubblici...basta però...si fanno delle scelte,sbagliate secondo molti di noi,ma una volta che metti una persona a decidere come deve essere sviscerato un contenuto non puoi ricordargli ogni secondo il fatto dei soldi pubblici...
Piuttosto nessuno reclama per quel fastidiosissimo secondo di differita quando si stacca dalla telecamera in moto all'elicottero?possibile che nessuno lo fa notare?
Per la prima volta oggi ho l'opportunità di buttare l'occhio sulla mattinata del Giro. Per quale motivo la partenza e le interviste vanno in differita di 1 ora e mezza?
Poco fa in diretta Pancani ha commentato un messaggio di un telespettatore che gli ha scritto che non stavano facendo telecronaca ma stavano raccontando storielle.
Risposta durissima tutta incentrata sul rispetto della memoria di Michele Scarponi...
Ascoltare una critica no?
E rispondere in diretta in quel modo?
Si poteva ricordare Scarponi e fare cronaca, nulla di vietato.
Incredibile, da scrivere in centinaia alla RAI per dire a Pancani che non può utilizzare il microfono per la sua permalosità.
Ho visto per la rima volta che cosa è "La grande Corsa" . Imbarazzante
Tra l'altro Rosolino non ci fa niente, ma la cosa più assurda è che sicuramente non lo hanno chiamato perchè è un olimpionico , ma perchè ha partecipato a Ballando Sotto le Stelle
Anche Saligari a km zero estathè è una rottura
Oggi è capitato anche a me di guardare dei pezzi di quella trasmissione. Non mi spiego perché Marco Lollobrigida chiama continuamente Pancani "Professor Pancani" e gli dà del Lei...
è una specie di gag che non fa ridere o è solo un coglione lui?