Il Nuovo Ciclismo

Versione completa: Merano – Trento Alta, Giro d’Italia 1956
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Il Bondone di Gaul! 

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Spesso si trova oggi la dicitura Merano – Monte Bondone ma credo che l’altimetria reciti il nome della tappa come denominata allora. Una corsa entrata nella leggenda del ciclismo per le tremende condizioni meteorologiche, con solo 41 degli 86 ciclisti partiti da Merano che proseguirono quel Giro fino a Milano (43 ritirati e due corridori fuori tempo massimo in quella tappa).

Questa la mia ricostruzione della tappa su La Flamme Rouge:
https://www.la-flamme-rouge.eu/maps/viewtrack/hd/130399
C'è un errore sulla quota dell'arrivo (forse un piccolo bug) che è in realtà di 1299 m. Ho registrato la tappa con il "Giro d’Italia ASO style" ma si può visualizzarla con altri stili scegliendo dall’elenco disponibile accanto alla scritta Race. E’ anche possibile visualizzare le pendenze cliccando, accanto alla scritta Slopes, su Salite.ch style (il giallo indica le pendenze dal 7,1 al 10%, il rosso oltre il 10%) o su ASO style (il nero indica pendenze superiori al 9%). Un piccolo difetto è che google maps non “legge” le gallerie, basandosi sull’altitudine; alcuni piccoli “picchi” improvvisi vanno ignorati.  

[Immagine: 1956_21BondoneM_zpsrxgtz24h.jpg]
 
Già alla partenza da Merano (8 giugno)  pioveva e spirava un vento gelido, nel corso della tappa le condizioni divennero ancora più avverse, con nevicate e temperature sotto lo zero.
Faccio riferimento a diversi siti, a partire dalla descrizione su wiki:
https://it.wikipedia.org/wiki/Giro_d%27I...gli_eventi
https://sport660.wordpress.com/tag/tappa...alia-1956/
http://www.dna.trentino.it/charly-gaul-t...alia-1956/

Attraverso Google immagini, cercando semplicemente Giro d’Italia 1956, si trovano parecchie foto, a partire da quelle di Magni che morde un tubolare per sopportare il dolore della spalla rotta (!! Blink ).

Un aneddoto che ho letto, raccontato da Gaul, riguarda una banana datagli da uno spettatore. Il lussemburghese era allo stremo ma quella banana gli restituì un po’ di forze e lo aiutò a finire la tappa. Mi sembra che Chaves sia un patito delle banane in corsa (o ricordo male ed è un altro colombiano? Uran?). 

Tappa entrata nella leggenda del ciclismo! Il percorso sarebbe oggi un po' lungo ma tutto sommato tappa migliore di tante altre che vediamo oggi, quanto meno per l'arrivo in salita che "salva" la distanza tra i precedenti passi e l'arrivo.  Oltre 4.700 metri il dislivello delle sole salite. Non male!