Charly Gaul - Versione stampabile +- Il Nuovo Ciclismo (https://www.ilnuovociclismo.com/forum) +-- Forum: I Protagonisti (https://www.ilnuovociclismo.com/forum/Forum-I-Protagonisti) +--- Forum: I Corridori (https://www.ilnuovociclismo.com/forum/Forum-I-Corridori) +---- Forum: I Ritirati (https://www.ilnuovociclismo.com/forum/Forum-I-Ritirati) +---- Discussione: Charly Gaul (/Thread-Charly-Gaul) |
Charly Gaul - Francesco G. - 26-09-2010 Prova RE: Charly Gaul - Morris - 22-10-2018 Quando ero un bimbo quel nome armonico entrò in me. L’ho inseguito per quasi otto lustri fino a conoscerlo e diventare suo amico. Di lui ho già scritto un libro, ma anche un ricordo particolare, postumo a quella stesura. Mi sembrava doveroso proporlo in questo mio viaggio…… L’Angelo della Montagna L’orizzonte era fatto di monti che guardavano in fondo la valle. S’ergevano austeri e inviolati al cuore d’un credo provato dal non lontano ricordo d’una immane prova di vita. L’aver visto la morte spingeva il desiderio di vincere di superare fatiche di ricostruire convivio fino a muovere i sogni. La gente si votava all’incontro con genesi sopite e distrutte dal corso passato, si guardava alle montagne depositarie di sguardi senza tempo. Si suonava la musica d’una rinascita infatuata della via che dagli occhi porta all’animo tenero. Si cercavano eroi da scolpire sullo sfondo dei colli come fossero i paesi sognati o figure totem d’una fede. Lui arrivò silenzioso danzando sui pedali d’una bicicletta divenuta prolungamento del corpo. Lui sentiva il profumo d’una natura che l’aspettava e si scioglieva immanente come fosse figlio di quei luoghi. Niente lo spaventava nemmeno quando le piccozze sembravan più utili del suo cavallo meccanico. Fra pioggia e freddo fra nuvole e nebbia i monti permeavano il suo teismo il suo grido alla vita e a quella gioventù che non voleva offuscare. Sempre silenzioso saliva orientando gli azzurri occhi sugli orizzonti sospesi lassù. Per tanti correva sui pedali in realtà recitava un idioma dipingendo leggero una natura che non disturbava perché era parte di essa. Il suo sorriso era nelle membra e solo quando i richiami dell’umana riconoscenza si trasformavano in applausi muoveva quel viso per ringraziare le attenzioni e accarezzare se stesso. Lo chiamavano Charly Gaul ma era una parte evidente del paesaggio montano che s’emozionava interpretando il suo io profondo. Un vero Angelo della Montagna. Morris (23/09/1999) RE: Charly Gaul - Luciano Pagliarini - 04-03-2020 La mia agiografia di Charly Gaul: https://www.suiveur.it/storie/mano-libera/charly-gaul-langelo-della-montagna/?fbclid=IwAR3iYdONo7Qgxq6BhYPUD-gYo8Xl5lmmoJDp4nSV3UWkSgeKUkzS96A9ybE RE: Charly Gaul - Giugurta - 04-03-2020 In effetti i toni agiografici verso di lui e verso Riviere sono un po' eccessivi. Sembra un po' che ti eccitino questi ciclisti RE: Charly Gaul - Manuel The Volder - 05-03-2020 Mi rende sconcertato il fatto che l'abbiano fischiato in patria durante la sua ultima corsa RE: Charly Gaul - Luciano Pagliarini - 05-03-2020 Mia nonna ha appena blastato Anquetil al grido di: "Gaul era uno che piaceva alle donne, non Anquetil". RE: Charly Gaul - Hiko - 05-03-2020 Tutte le parenti di genere femminile di Anquetil non la pensano così... |