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Dynepo - Francesco G. - 21-10-2010

Dynepo

L’eritropoietina (EPO) di seconda generazione o Dynepo è eritropoietina sintetica prodotta con la tecnica del DNA ricombinante a partire da una cultura di cellule umane. Per la tecnica con cui viene prodotta, risulta del tutto identica all’eritropoietina umana; è pertanto una proteina consituita da 193 aminoacidi con peso molecolare 37.000 Daltons con gli stessi oligosaccaridi nelle catene laterali e le stesse molecole terminali di acido sialico.
Per la sua capacità di stimolare la produzione dei globuli rossi, responsabili del trasporto dell’ossigeno ai tessuti muscolari, viene tipica-mente usata in sport di durata quali ciclismo e maratona.

Controindicazioni d’uso

I danni derivanti dall’utilizzo della Dynepo, sono conseguenza dell’aumento della viscosità del sangue e si identificano in ipertensione ed aumento della pressione sanguigna; il pericolo maggiore per chi ne fa uso ed abuso è costituito comunque dalla possibilità di avere trombosi sia di tipo venoso che arterioso.
Anche nell’uso come sostanza dopante, la mancanza di sufficienti dati di farmacovigilanza causa un vuoto nelle informazioni necessarie per una corretta e completa valutazione dei potenziali danni provocati dall’uso prolungato della sostanza.

La ricerca analitica

La Dynepo è eritropoietina prodotta con la tecnica del DNA ricambi-nante a partire da culture di cellule umane: è pertanto praticamente impossibile identificar-la con le normali tecniche di laboratorio. L’innalzamento del valore dell’ematocrito rappresenta comunque un possibile indizio di avvenuto utilizzo di Dynepo e pertanto le analisi condotte a seguito di un prelievo antidoping tendono a verificare questo parametro ematico; nel caso in cui il valore risulti superiore a 50, scatta la sospensione e la squalifica dell’atleta colto in flagranza di reato.