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Tom-Jelte Slagter - Versione stampabile

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Tom-Jelte Slagter - SarriTheBest - 28-01-2013

in arrivo


RE: Tom-Jelte Slagter - SarriTheBest - 28-01-2013

Tom-Jelte Slagter: è sbocciato un nuovo tulipano?
Tom-Jelte Slagter. Un nome che sa di scioglilingua, uno dei volti nuovi del ciclismo internazionale. Balzato ai titoli di giornali e media sportivi per le sue recenti scorribande in Australia, al Tour Down Under, il giovane corridore della Blanco è probabilmente poco noto al pubblico del grande ciclismo. In molti si saranno chiesti - vedendolo primeggiare nel primo evento WT - e questo chi è?

Gli attenti appassionati se lo erano già segnato nel taccuino delle belle speranze per l'avvenire. Slagter, classe 1989, è uno di quei tulipani olandesi cresciuto nel paese dove le biciclette corrono libere su strade a loro dedicate. Messosi in mostra fin dai tempi degli Juniores con dei buoni piazzamenti in patria, la Rabobank Continental gli mise presto gli occhi addosso. Fu così che Slagter entrò a far parte del vivaio della più nota formazione della propria nazione, dimostrando stoffa e carattere fin dalla prima stagione in squadra. Nel 2010 da U23 mise in bacheca quattro vittorie, tra cui il titolo di campione nazionale, concludendo inoltre al quarto posto il ben augurante Tour de l'Avenir.

Scatto, resistenza, buone doti in salita. In Olanda capirono la bontà del bulbo del proprio tulipano. Il 2011 per il folletto alto 1,69 per 58 kg, fu quello del grande salto tra i professionisti. Il Giro gli fece assaggiare l'asfalto costringendolo al ritiro alla quinta tappa. La Vuelta lo portò a Madrid tra sudore e lacrime, ed un 75° posto che sapeva di esperienza per il futuro. Nel 2012 Slagter si ripresentò al via della corsa rosa, chiudendola al 30° posto, con uno scatto da copertina nella suggestiva tappa da film con arrivo ad Assisi. Il quinto posto al Gp de Quebec in Canada, gli valse poi il biglietto per i mondiali di casa a Valkenburg con la propria nazionale.

E siamo al 2013. Le prime pallide inquadrature della stagione lo vedono alla ribalta al Tour Down Under. La prima vera occasione dell'anno per mettersi in mostra, quando molti big devono ancora affilare gli artigli. Tom-Jelte Slagter si è preso così la prima vittoria da professionista, postandosi a casa anche il primo evento World Tour della stagione. Sarà scattista? Scalatore? O finisseur da classica? Per ora poco importa. Slagter si accontenta al momento di aver costretto tutti, appassionati e media, ad imparare a pronunciare il suo nome che sa di scioglilingua...

Lorenzo Storti - ciclismoweb.net


RE: Tom-Jelte Slagter - Luciano Pagliarini - 28-01-2013

Io Slagter lo vedo particolarmente bene per le classiche vallonate, tra l'altro in olanda aspettano ancora l'erede di Boogerd, anche se gli auguro di vincere un po' di più rispetto al buon Miki. Per le corse a tappe vedo meglio Kelderman...


RE: Tom-Jelte Slagter - sito - 22-10-2013

Belkin, Slagter "ricattato" per firmare il nuovo contratto
O firmi o non corri il Tour de France. È questo in sostanza il "ricatto" subito da Tom-Jelte Slagter lo scorso anno dalla Belkin. Un comportamento che il giovane corridore neerlandese non si aspettava, tanto che ha finalmente deciso di cambiare squadra, approdando così il prossimo anno alla Garmin - Sharp.
"Un nuovo contratto di due anni era pronto - spiega a RTV Noord - Hanno aggiunto che se non avessi firmato non avrei corso il Tour, ma che non si trattava di un ricatto [...] A quel punto avevo circa due settimane per decidere. Non è molto per pensare al proprio futuro imminente. Se non avessi firmato, non avrei fatto parte della squadra per il Tour".
In seguito il vincitore del Tour Down Under avrebbe voluto prendere il via della Vuelta a España, ma anche stavolta è dovuto rimanere al palo perché la squadra ha deciso di portare più supporto a Theo Bos, escludendolo di fatto dalla lista dei papabili.

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