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Giro delle Fiandre, nuovo show di Fabian Cancellara - Versione stampabile

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Giro delle Fiandre, nuovo show di Fabian Cancellara - SarriTheBest - 31-03-2013

Giro delle Fiandre, nuovo show di Fabian Cancellara

L'esultanza di Fabian Cancellara sul traguardo di Brugge
L'esultanza di Fabian Cancellara - © Bettiniphoto

Non avrà trionfato come nel 2010, quando dopo cavalcate e cavalcate piazzò uno allungo pazzesco sul Grammont, ma anche stavolta Fabian Cancellara (RadioShack) non disattende i pronostici e si mette in tasca il suo secondo Giro delle Fiandre con un'azione terrificante delle sue. Una corsa abbastanza bloccata, studiata, ma allo stesso tempo molto tirata, con un Cancellara che prima testa i rivali - o meglio, il rivale, visto che Peter Sagan (Cannondale) era l'unico osservato davvero speciale - sul Oude Kwaremont e poi, sul successivo Paterberg, piazza l'allungo decisivo e chiude di fatto il Fiandre del centenario.

Dopo l'attacco al via del giallo-fluo Mattia Pozzo, se ne vanno in 3 dal gruppo: Dempster, Klier e Dowsett. Il gruppo li tiene sempre a tiro, rendendo ben presto vana la loro azione. Ma i primi chilometri di corsa passano in primo piano per ben altri motivi: Tom Boonen (Omega Pharma) infatti, dopo neanche 20 km, scivola in un tratto apparentemente tranquillo, battendo violentemente il ginocchio sull'asfalto. Dopo i primi attimi di paura, in cui si teme un qualche grave tipo di frattura, gli esami fatti all'ospedale di Roeselare fanno tirare un bel sospiro di sollievo al corridore e alla Omega Pharma: solo contusioni, ferite e un paio di punti al ginocchio destro.

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Boonen dolorante a terra - © Bettiniphoto

La fuga vera riesce ad uscire, dopo una prima ora passata velocissima (alla media di 48 km/h), quando mancano 165 km al traguardo, formata da Jacob Rathe (Garmin), Jetse Bol (Blanco), Tosh Van der Sande (Lotto), Michael Morkov (Saxo-Tinkoff), Kevin Claeys (Crelan), Tim De Troyerr (Accent) e Laurens De Vreese (Topsport). Ben presto il loro vantaggio arriva quasi a toccare i 4 minuti sul gruppo.

La Europcar però comincia a fare un buon ritmo in testa al plotone, a causa dell'assenza di suoi atleti tra gli uomini di testa, e il loro vantaggio si riduce drasticamente Sul Molenberg, sfruttando l'attacco dello scatenato Andrè Greipel (Lotto), riescono ad inserire Vicent Jerome (Europcar). A loro si aggrappa anche il polacco Michal Kwiatkowski (Omega Pharma) e l'olandese Maarten Tjallingii (Blanco). Pochi chilometri, e i 4 si riportano sulla testa della corsa.

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Bol guida i fuggitivi di giornata - © Bettiniphoto

Scorrono Rekelberg, Berendries e Valkenberg, con rimescolamenti davanti (si aggiunge Marcel Sieberg, e rimangono i soli Kwiatkowski, Greipel e Tjallingi) e RadioShack a scandire il passo del gruppo. Anche il primo passaggio su Oude Kwaremont e Paterberg passa tranquillo, facendo registrare solo una timida fuoriuscita del francese Offredo.

Le acque cominciano a mescolarsi sul terribile Koppenberg, un muro in pave' dalle pendenze ripidissime (fino al 22%) che spesso e volentieri costringe i corridori a mettere il piede a terra, creando pericolosi imbuti. E il 2013 non fa di certo sconti: passati indenni i big come Sagan, Cancellara e Boasson Hagen in testa al gruppo, i problemi si creano proprio alle loro spalle, coinvolgendo corridori importanti come i nostri Gatto ed Oss, l'olandese Terpstra, Offredo, Maxim Iglinsky.

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Corridori impegnati sul Koppenberg - © Bettiniphoto

Anche il secondo passaggio dal "circuito" Oude Kwaremont-Paterberg non riserva grandi sorprese: Cancellara osserva Sagan, Paolini testa un po' le gambe dei rivali. Sempre meno corridori tengono le ruote del gruppo.
Ma è proprio al termine del Paterberg che dal gruppo si sgancia un drappello molto pericoloso di quattro corridori: i francesi Sebastien Hinault (Ag2r) e Yohann Offredo (FDJ) sono i primi ad uscire, ai quali però si agganciano velocemente il loro connazionale Sebastien Turgot (Europcar) e - soprattutto - il belga Jurgen Roelandts (Lotto), il capitano degli uomini di Sergent che oggi sono stati sempre nel vivo della corsa. I quattro raggiungo i battistrada - tra i quali si era aggiunto il nostro Mirko Selvaggi (Vacansoleil) a seguito del Koppenberg - e mettono una trentina di secondi di distanza tra loro e tutti gli altri.

La fibrillazione per il terzo passaggio da Oude Kwaremont-Paterberg però scuote il gruppo. C'è fermento all'interno di tutte le squadre. La selezione naturale ha ormai ridotto il drappello a non più di una sessantina di unità.

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Roelandts in azione - © Bettiniphoto

Nei chilometri che precedono l'Oude Kwaremont si susseguono scatti e controscatti, alla ricerca delle prime posizioni in vista dell'imbocco del muro: prima Devolder in favore di Cancellara, la Vacansoleil con Bole per il rientrante (aveva avuto problemi meccanici nel passaggio precedente) Flecha, Koren che fa a spallate per far avanzare il suo capitano Sagan.
Davanti Roelandts rimane ben presto da solo, e 30 secondi cominciano ad essere un vantaggio consistente quando mancano solo 18 km al termine. Fabian Cancellara (RadioShack) decide così di aumentare un po' il ritmo e piazza il primo allungo di giornata: Peter Sagan è attento e lo segue subito a ruota, con Boasson Hagan, Chavanel e Langeveld. Ma proprio il norvegese, ormai al limite, crea un buco che taglia fuori il resto dei corridori e di fatto libera i due favoriti di giornata.

Di comune accordo Sagan e Cancellara raggiungono velocemente Roelandts, proprio poco prima del Paterberg. Questo terzetto però è destinato a durare poco: il belga della Lotto alza subito bandiera bianca, e una tremenda accelerazione di Fabian Cancellara fa il vuoto tra lo svizzero e il giovane slovacco. Pochi metri dividono i due, sono al massimo i 5 secondi allo scollinamento. Ma sono secondi che, quando c'è di mezzo Cancellara, sembrano delle ore: tempo pochi attimi e il vantaggio di Fabian sale a 10, 15 secondi. Poi 20. La corsa è praticamente chiusa. Lo sa Cancellara, e lo sa bene - ahilui - anche Sagan.

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L'allungo decisivo di Fabian Cancellara - © Bettiniphoto

Fabian Cancellara (Radioshack), dopo una sorta di cronometro individuale di 10 km, arriva sul traguardo di Brugge in solitaria come, nel 2010, avvenne su quello più "classico" di Meerbeke. E si prende i soliti 500 metri finali tutti per la sua esultanza. A quasi un minuto e mezzo di distanza, Peter Sagan (Cannondale) e Jurgen Roelandts (Lotto) si giocano la volatina per il secondo posto, con lo slovacco che la spunta senza alcuna difficoltà e sul traguardo lascia trasparire una gioia che riconosce tutta la superiorità del dominatore di giornata.
Il gruppo viene regolato dal norvegese Alexander Kristoff (Katusha), dopo che il compagno Paolini aveva provato ad uscire nel finale. Seguono Heinrich Haussler (IAM), Mathieu Ladagnous (FDJ), Greg Van Avermaet (BMC), Sebastien Turgot (Europcar), John Degenkolb (Argos Shimano) e Sebastien Langeveld (Orica GreenEdge), che chiude la top 10.

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Peter Sagan taglia il traguardo al 2° posto - © BettiniPhoto

Dal punto di vista tricolore, anche quest'oggi non è stata sicuramente una giornata da ricordare: anonimo Filippo Pozzato (Lampre), molto sfortunato Oscar Gatto (Vini Fantini), solo un combattivo Mirko Selvaggi (Vacansoleil) e un sempre presente Luca Paolini (Katusha) salvano in parte un Fiandre che dalle stelle del 2012 (con Pozzato e Ballan sul podio) è passato alle stalle (neanche un corridore tra i primi 10, il migliore è Daniel Oss al 12° posto) dell'edizione del centenario.



Il video del finale del Giro delle Fiandre 2013



Gilberto Cominetti
aka SarriTheBest