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Peter Sagan e la maledizione della Milano - Sanremo - Versione stampabile

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Peter Sagan e la maledizione della Milano - Sanremo - lordkelvin - 24-03-2014

Peter Sagan e la maledizione della Milano - Sanremo

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Sagan, Ciolek e Chavanel alla Sanremo 2013 © APP

È il mattino del 19 marzo 2011. A Milano, in via della Chiesa Rossa, Peter Sagan sta attaccando alla divisa il suo primo dorsale della Milano - Sanremo. Il numero è il 142, correrà come seconda punta, dietro al capitano Vincenzo Nibali. Peter sa che è li per fare esperienza, per scoprire la Classicissima.
Già sulle Manie ci fu selezione, con la maggior parte dei velocisti staccati a 90 km dall'arrivo. La Cipressa e il Poggio furono quindi terreno per gli attacanti, ai quali resistette Matthew Goss, poi trionfante sul lungomare ligure. Il giovane slovacco invece non riesce a rimanere con i migliori, e arriva staccato di 30" secondi, concludendo in 17esima posizione. In cuor suo capisce che ad alzare al cielo le mani sul Lungomare Italo Calvino potrebbe essere lui in futuro.

L'anno successivo stessa squadra, stesso copione. Sagan però è maturato, ed ha iniziato a dimostrare a suon di vittorie il suo enorme talento. L'attacco decisivo fu portato da Vincenzo Nibali sul Poggio, che si portò dietro Cancellara e Gerrans. La locomotiva di Berna tirò per tutti i km che mancavano all'arrivo, senza un cambio, dove venne battuto in volata da Simon Gerrans. Il gruppo arrivò a soli 2", regolato da una potente volata di Peter Sagan. Con il senno di poi si può dire che a condannare lo slovacco sia stato lo stesso compagno di squadra Nibali, il quale in volata partiva decisamente sfavorito rispetto agli avversari. E Peter mastica amaro.

Nel 2013 la svolta. Nibali passa all'Astana, Sagan diventa capitano unico nelle classiche, straconvincendo tecnici e non durante l'anno passato con le sue innumerevoli vittorie. Tutti lo danno come superfavorito.
Si torna a correre dopo più di 60 anni di domenica. Le condizioni atmosferiche sono ai limiti del praticabile. Il percorso viene tagliato da 255 km a 298 km. Le Manie vengono saltate. Si fanno i Capi, la Cipressa e il Poggio. Sulla discesa della Cipressa ci prova Gilbert, che si porta dietro un drappello di 9 ciclisti. Parte poi Chavanel, che prova a fare la differenza assieme a Stannard. Ma Peter è li, a giocarsi lo sprint con Cancellara, Ciolek, Chavanel, Paolini, Stannard e Phinney. Sembra tutto facile, Sagan parte ai 300 m dal traguardo, sicuro della sua forza e delle sue energie. Ma la sopresa è sempre dietro l'angolo. Il tedesco Ciolek brucia il capitano della Cannondale a 50 m dal traguardo, e trionfa a Sanremo. A Sagan questa sconfitta fa male, lo si vede sconsolato, sul secondo gradino del podio. Ma l'età è dalla sua parte.

Il 2014 voleva essere l'anno della rivoluzione. Via le Manie, viene inserita la Pompeiana, salita inedita di 5 km al 5% medio, fra Cipressa e Poggio. La classicissima non è più per velocisti, ma Peter comunque sorride, perchè lui in salite del genere tiene. L'autunno e l'inverno però si portano via la new entry, e non permettono nemmeno il passaggio sulle Manie, cause le incessanti piogge che hanno causato non pochi problemi di stabilità. Il percorso mutilato, che conta 294 km, vede alla partenza praticamente l'interò parter dei velocisti (fatta eccezione per Kittel). Il favorito è sempre lui: Peter Sagan.
Sulla Cipressa ci prova Nibali, senza successo. Sul Poggio Battaglin, ma viene riassorbito. Lo slovacco ancora non si muove. Si muove incece Colbrelli, ma viene ripreso. L'arrivo a ranghi compatti vede trionfare Krisoff, con Sagan, chiuso, che conclude in decima posizione.

Anche quest'anno la sconfitta a Peter brucia, e non poco. Ma il campione slovacco guarda avanti, perchè sa che Sagan è fatto per la Sanremo, e viceversa. E un giorno, come due amanti, Peter alzerà le mani al cielo sul lungomare Calvino, per cingere a sè la sua Bella, stringendola in un abbraccio che verrà ricordato in eterno. E farà finalmente sua la Classicissima tanto inseguita e tanto desiderata.


Igor Dal Bo



RE: Peter Sagan e la maledizione della Milano - Sanremo - Giugurta - 24-03-2014

Gufata!!

Comunque sei un grande giornalista, Igor


RE: Peter Sagan e la maledizione della Milano - Sanremo - lordkelvin - 24-03-2014

Addirittura? Asd Non mi piace il mio modo di scrivere. E alle superiori a malapena raggiungevo il 6 nei temi. Grazie comunque!


RE: Peter Sagan e la maledizione della Milano - Sanremo - Tommeke23 - 24-03-2014

ma se l'anno scorso tutto sommato non mi sentirei di dire nulla pure se ha perso da Ciolek a sto giro ha toppato di brutto proprio... non c'è neanche andato vicino. un grosso passo indietro rispetto lo scorso anno

vediamo al Nord

il tempo è sempre dalla sua parte però.


RE: Peter Sagan e la maledizione della Milano - Sanremo - Danilo M. - 24-03-2014

Aggiungerei purtroppo!

Meno male che la progressione impressionante si è fermata....


RE: Peter Sagan e la maledizione della Milano - Sanremo - Raptor - 25-03-2014

Che la progressione sia finita era quasi ovvio anche perchè di piu non poteva fare. Da notare come in due anni la sua "forza" in volata sia diminuita a scapito della resistenza in salita e in pianura (nel senso che è piu passista di prima). Quest'anno sta andando male, potrebbe essere un'anno no e non ci vedo nulla di male (ok rosicherò come un matto per un'anno ma alla fine nel ciclismo capita un'anno no). A favore di Sagan si puo dire che è ancora giovane, potrebbe correre ancora 10 San Remo e sono dell'idea che prima o poi la vince.
Chiudo il discorso dicendo che secondo me dall'anno prossimo deve tornare a migliorare la velocita di punta in volata, perchè ormai in salita tiene e come passista è ottimo. Se come volata tornasse quello di due anni fa (dove ha battuto Greipel al tour) potrebbe togliersi molte soddisfazione e una San Remo potrebbe essergli molto piu agevole.


RE: Peter Sagan e la maledizione della Milano - Sanremo - SarriTheBest - 25-03-2014

(25-03-2014, 12:57 AM)Raptor Ha scritto: Chiudo il discorso dicendo che secondo me dall'anno prossimo deve tornare a migliorare la velocita di punta in volata, perchè ormai in salita tiene e come passista è ottimo. Se come volata tornasse quello di due anni fa (dove ha battuto Greipel al tour) potrebbe togliersi molte soddisfazione e una San Remo potrebbe essergli molto piu agevole.

Detta così la fai facile. Asd E' ovvio che se rimette su massa per aumentare la velocità di punta, poi c'è da rivedere il discorso del peso e anche del passo. Bisogna trovare il giusto equilibrio ecco, magari senza fargli fare la fine di Cunego. Asd

Comunque, se guardiamo ad oggi, la situazione è un po' preoccupante: a livello di fondo è tutto da valutare (certo che la Sanremo di ieri non lancia bei segnali), in volata è calato parecchio e anche in salita - per dire - Kwiat l'ha recentemente umiliato alle Strade Bianche. L'unico grosso miglioramento l'ho riscontrato sul passo, dove a cronometro effettivamente si è sempre ben comportato quest'anno. Speriamo non facciano casino e non si/lo vada/no a snaturare...


RE: Peter Sagan e la maledizione della Milano - Sanremo - Carles Puyol 1 - 25-03-2014

La Gazzetta scrisse che la Cannondale ha un nuovo preparatore, con tecniche particolari di digiuno che non ricordo... Beh, mi sembra già una possibile spiegazione di questa leggera flessione


RE: Peter Sagan e la maledizione della Milano - Sanremo - Danilo M. - 25-03-2014

Se così fosse una flessione nel breve periodo sarebbe normale, ma a lungo andare i benefici specie sulle lunghe distanze sarebbero apprezzabili.
Questo preparatore poi sarebbe quello che fino all'anno scorso ha seguito la Katusha (Sebastian Weber).