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Ponferrada 2014: Sir Wiggins è il re del tempo, spodestato Tony Martin. Dumoulin bronzo, solo 6° Malori. - Versione stampabile

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Ponferrada 2014: Sir Wiggins è il re del tempo, spodestato Tony Martin. Dumoulin bronzo, solo 6° Malori. - SarriTheBest - 24-09-2014

Mondiali di Ponferrada: Sir Bradley Wiggins è il nuovo re del tempo, spodestato Tony Martin dopo tre successi consecutivi. Bronzo per Tom Dumoulin, solo sesto Adriano Malori.

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Il passaggio di consegne tra Tony Martin e Bradley Wiggins
© BettiniPhoto2014/Luca Bettini

L'ultima giornata iridata dedicata alle prove contro il tempo ha visto conquistare la maglia di campione del mondo dal britannico Bradley Wiggins, al primo successo nella specialità. Infatti, nonostante le sue ottime doti di cronoman fossero ben note a tutti, finora non era mai riuscito ad andare oltre la medaglia d'argento, conquistata sia nel 2011, in occasione dei mondiali di Copenhagen, che nel 2013, a Firenze. Davanti a lui sempre il solito nome: quello di Tony Martin. Arrivato a tre successi di fila, il carrarmato tedesco aveva la possibilità di entrare nella storia: mai nessuno infatti era riuscito ad inanellare quattro ori uno dietro l'altro. Solo Cancellara può vantarne altrettanti, ma intermezzati dal successo di Grabsch a Varese nel 2008.

La missione però è fallita. Dopo che il confronto al primo intermedio aveva sorriso al tedesco, con un vantaggio di 4 secondi, i restanti 40 e passa chilometri di cronometro hanno visto prima vincere e poi addirittura dominare il baronetto britannico: al secondo intermedio era già riuscito a recuperare lo svantaggio e a mettere un paio di secondi a suo favore, ben presto aumentati ad una decina al terzo intermedio e infine a 26 al traguardo. Un crescendo di prestazione al quale Tony Martin non ha potuto far altro che complimentarsi con il suo avversario.

Appassionante è stata anche la lotta per il terzo posto, che ha visto in ballo Rohan Dennis, Vasil Kiryienka e Tom Dumoulin. L'australiano è partito a razzo, pedalando fin subito sui tempi di Martin e Wiggins: le energie però si son sempre più assottigliate con il passare dei chilometri, ed alla fine ha concluso la sua prova con la lingua di fuori. Il bielorusso compagno di squadra di Wiggo ha invece offerto una prova molto regolare, senza trovare - ahilui - l'acuto finale. A spuntarla è stato così l'olandese della Giant-Shimano: alla prima parte in sordina - al secondo intermedio pagava ben 22 secondi da Martin -, Dumoulin è riuscito a rispondere con una seconda parte in salita pressoché perfetta, che gli ha permesso di scavalcare il povero Kiryienka (al secondo quarto posto consecutivo) per soli 7 secondi.

Praticamente sempre fuori dalla lotta per il podio è stato il nostro Adriano Malori: una prima parte di cronometro affrontata troppo sulla difensiva ha infatti compromesso le sue ambizioni per la medaglia, visto che nei restanti chilometri in salita è riuscito invece a tenere testa ai suoi rivali. Guardando il bicchiere mezzo pieno, come ha dichiarato lo stesso corridore della nazionale, "il rendimento è migliorato di molto e di questo non posso che essere contento: con Cassani e Velo avevamo programmato di correre una cronometro tranquilla e di spingere al massimo dopo il primo intertempo. E’ vero, rispetto allo scorso anno è andata decisamente meglio e tutto sommato la mia è stata una gara positiva": le aspettative però erano un pelino maggiori del sesto posto finale, ad 1'11' da Wiggins.

Hanno chiuso la top ten il portoghese Nelson Oliveira, 7° ad 1'21'' e per più di un'ora in testa alla classifica provvisoria, il russo Anton Vorobyev, il ceco Jan Barta e infine il corridore di casa Jonathan Castroviejo. Trentesimo l'altro azzurro Dario Cataldo, non al massimo della condizione dopo la brutta caduta subita a fine della scorsa Vuelta a España.


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Gilberto Cominetti