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Giro d'Italia, Nieve riscatta la Sky a Cividale del Friuli. Nibali attacca, Jungels cede la rosa ad Amador. - Versione stampabile

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Giro d'Italia, Nieve riscatta la Sky a Cividale del Friuli. Nibali attacca, Jungels cede la rosa ad Amador. - SarriTheBest - 20-05-2016

Giro d'Italia, Mikel Nieve riscatta la Sky a Cividale del Friuli. Nibali attacca, Jungels cede la rosa ad Andrey Amador.

<center><img src="http://www.bettiniphoto.net/image/2_0248291_1_thumb2.jpg" width="550px" alt="La gioia di Nieve - © BettiniPhoto" />
La gioia di Mikel Nieve - © BettiniPhoto</center>

Salita e fuga, due parole che riassumono perfettamente la figura di Mikel Nieve (Team Sky). Un corridore già capace di vincere al Giro attaccando, quando nel 2011 conquistò il tappone di Gardeccia/Val di Fassa, e che si è ripetuto anche quest'oggi. Un successo fondamentale per sé stesso, solamente il quarto da quando è professionista, ma soprattutto per la sua squadra: perso capitan Landa, il Team Sky aveva necessità di riscattare il suo Giro d'Italia con almeno un successo di tappa.

Mikel Nieve è riuscito a coronare la fuga di giornata dopo essere entrato in un tentativo di una trentina di uomini, partito a fatica dopo un avvio a tutto gas: la media della prima ora è stata superiore ai 49 km/h. Un'azione ricca sia dal punto di vista numerico che qualitativo, che inoltre poteva contare su due gruppi ben organizzati: la Lampre-Merida, che aveva inserito tre corridori ed il suo uomo di classifica Diego Ulissi, e la Cannondale Pro Team, con Simon Clarke, Moreno Moser e Ramunas Navardauskas.

Il navarro del Team Sky ha salutato la compagnia sulle dure rampe della Cima Porzus, penultima salita di giornata. Rimasto subito da solo, e con poco meno di 3 minuti di vantaggio da amministrare sul gruppo maglia rosa, Nieve è riuscito a mantenere un distacco sempre superiore ai 2 minuti sia nella successiva discesa che sulla salita finale della Valle. Nel finale, per colpa di 7 chilometri pianeggianti che di certo non favorivano uno scalatore puro, il suo vantaggio si è leggermente ridotto: niente di cui preoccuparsi però, visto che si è potuto pienamente godere la sua parata sul traguardo di Cividale del Friuli.

Alle sue spalle, un altro reduce della fuga di giornata: Giovanni Visconti (Movistar Team), giunto all'arrivo, dopo una quarantina di secondi, con una sospetta frattura costale, causata a seguito di un contatto con Damiano Cunego (Nippo-Vini Fantini) nello sprint per il primo GPM di giornata. Terzo, a guidare il gruppo dei big, Vincenzo Nibali (Astana Pro Team), scaltro ad approfittare della disattenzione di Alejandro Valverde (Movistar Team): il murciano non si era accorto che la volata valeva i 4 secondi di abbuono del terzo posto, dovendosi così accontentare della quarta piazza di giornata. A seguire Rafal Majka (Tinkoff), Stefan Denifl (IAM), Steven Kruisjwijk (LottoNL-Jumbo), Rigoberto Uran (Cannondale) e gli italiani Matteo Montaguti (Ag2r La Mondiale) e Domenico Pozzovivo (Ag2r La Mondiale) a chiudere la top ten di tappa.

Stona l'assenza della maglia rosa di Bob Jungels (Etixx-Quick Step), che si è dovuto arrendere negli ultimi 3 chilometri della salita conclusiva. Se con l'attacco di Esteban Chaves (Orica-GreenEdge) aveva pesantemente vacillato, l'uno-due di Alejandro Valverde (Movistar Team) prima e Vincenzo Nibali (Astana Pro Team) poi lo hanno definitiviamente abbattuto: scollinato con un minuto di ritardo, il lussemburghese è riuscito a rosicchiare qualcosa tra discesa e pianura. Ma non quanto necessario: Andrey Amador (Movistar Team), luogotenente di Valverde, ha compiuto un grande numero in discesa, ricucendo un piccolo gap che si era creato sul Valle con il gruppo dei migliori e conquistando la maglia rosa con una trentina di secondi di vantaggio su Jungels.



Il video della 13^ tappa del Giro d'Italia 2016

a cura di Gilberto Cominetti