La Fleche Wallonne 2011 - Versione stampabile +- Il Nuovo Ciclismo (https://www.ilnuovociclismo.com/forum) +-- Forum: Archivio (https://www.ilnuovociclismo.com/forum/Forum-Archivio) +--- Forum: Archivio (https://www.ilnuovociclismo.com/forum/Forum-Archivio--60) +---- Forum: Stagione 2011 (https://www.ilnuovociclismo.com/forum/Forum-Stagione-2011) +----- Forum: Classiche Monumento 2011 (https://www.ilnuovociclismo.com/forum/Forum-Classiche-Monumento-2011) +----- Discussione: La Fleche Wallonne 2011 (/Thread-La-Fleche-Wallonne-2011) |
La Fleche Wallonne 2011 - Francesco G. - 25-01-2011 Mercoledì 20 Aprile 2011
76° La Fleche Wallonne Presentazione La Freccia Vallone è di quelle classiche senza mezze misure, senza tanti giochi di squadra. Si arriva ai piedi di Huy generalmente tutti insieme, e lì chi ne ha sta davanti a giocarsi il finale, e chi non ne ha si deve accontentare delle retrovie. Ovviamente si possono sviluppare edizioni più o meno dure, a seconda dell'andatura imposta dalle varie squadre sulle côtes sparse per il percorso o dalle composizioni di fughe e di gruppetti di attaccanti. Ma alla fine è Huy che decide chi sta dentro e chi sta fuori, chi è degno della vittoria e chi di un piazzamento: Huy non perdona. Ma chi è questo Huy? Il muro di Huy è il simbolo della Freccia Vallone, un po' come il Cauberg per l'Amstel o la Redoute per la Liegi (tanto per limitare il raggio al trittico delle Ardenne). Proprio come il Cauberg, viene affrontato per 3 volte durante il percorso, e anche lui fa da traguardo finale della propria classica. Le differenze con il Cauberg dell'Amstel Gold Race ci sono eccome, però. Intanto dal punto di vista geo-politico ci spostiamo dall'Olanda alla piena Vallonia, regione meridionale francofona del Belgio: e la partenza della Freccia Vallone da Charleroi, città più popolosa della regione con i suoi 200.000 abitanti, è il simbolo del attaccamento del territorio verso questa corsa, vista da molti come una piccola Liegi. E, soprattutto, dal punto di vista altimetrico c'è un abisso tra le due colline: il muro di Huy è una vera e propria asperità, lunga 1 chilometro e 300 metri con pendenza media del 9,8%, ma con dei tratti che superano decisamente il 20% di pendenza e che mettono a durissima prova le gambe dei corridori. UNA FRECCIA PER 4 - Contador, Gesink, Joaquin Rodriguez, Schleck. In ordine puramente alfabetico. Beh, in realtà Schleck vale per due, ma per il fatto che corrono l'uno in conseguenza dell'altro si può anche chiudere un occhio. Cominciamo con Alberto Contador (Saxo Bank). Tutti riconoscono la grandezza del pistolero di Pinto, la sua straripante forza nelle brevi/grandi corse a tappe; ma nelle corse di un giorno qualche perplessità c'era, eccome se c'era! Eppure è bastata una partecipazione alle Ardenne, quella dello scorso anno, per fugare ogni dubbio: alla Freccia prese Huy di petto e, anche per la mancanza d'esperienza, ottenne "solo" un 3° posto che poteva essere molto di più. Alla Liegi poi concluse 9°, risultando decisivo per il successo di Vinokourov. Le dichiarazioni di giornata («Questa corsa è stata importante, anche se non ho avuto molta fortuna. Adesso penso a recuperare energie in un paio di giorni e poi andrò in Belgio. Per vincere? Non credo, vado ad aiutare i miei compagni di squadra») sanno tanto di pretattica: su Huy sarà certamente uno dei protagonisti. Robert Gesink (Rabobank) ha tutte le carte in regola per togliersi la sua prima grande soddisfazione: longilineo, scalatore - seppur atipico - puro, a dir la verità, in questo inizio di stagione, ha più impressionato per i netti miglioramenti a cronometro rispetto agli exploit in salita. Certo, nella tappa regina dell'Oman, quando è partito, i suoi avversari l'hanno rivisto solo al traguardo: però è sempre parso un po' discontinuo. Discontinuo per modo di dire, comunque: stiamo parlando di un corridore che, nel 2011, ha vinto il Tour dell'Oman, è arrivato 2° alla Tirreno-Adriatico e 3° al Giro dei Paesi Baschi. Le uniche 3 corse a cui ha preso parte finora, oltre all'Amstel di domenica, conclusa alla 9° posizione. Avrà inoltre il tifo di mamma e fidanzata su Huy, e sopratutto la forza di onorare il padre deceduto solo pochi mesi fa, durante una corsa di mountain bike. Joaquin Rodriguez (Katusha) è l'uomo ideale per domare Huy, probabilmente il favorito n° 1: all'Amstel ha dimostrato una grandissima condizione e, nonostante il Cauberg fosse troppo "leggerino" per lui, è riuscito a scavare un fossato tra lui e tutti gli altri (sfortuna - per JRO - vuole che Gilbert sia un caso a parte). Ha una squadra forte alle spalle, composta da uomini d'esperienza come Ivanov, Kolobnev e Di Luca: roba che in pochi si possono permettere. Insomma, senza troppi giri di parole: ha tutte le carte in regola per mettere il primo sigillo alla Freccia Vallone, dopo il 2° posto dello scorso anno. Infine gli Schleck Brothers, all'anagrafe Andy e Frank Schleck (Leopard-Trek). Senza ombra di dubbio, Andy dei due è il più talentuoso. E, in questo momento, pare che sia anche quello con la condizione migliore: ai Paesi Baschi mandava in avanscoperta il fratello, ma la sensazione era che fosse lui, quello dei due, a pedalare meglio. L'Amstel ha dimostrato questa ipotesi: certo, Frank è caduto (un'altra volta, come nel 2009) a metà gruppo e quindi non possiamo immaginare cosa poteva fare; ma di sicuro Andy ha una grandissima condizione, e l'attacco ai -10km dalla fine, che ai più appariva rasentare la follia, c'è mancato poco che rovinasse i piani di Gilbert e di tutti gli altri big. In più, sarà banale, ma possono giocare con la superiorità numerica, che, ed è da sottolineare, non è sicuramente intaccata da invidie, gelosie o cose del genere: l'amore fraterno tra i due può diventare l'arma in più per gli Schleck Brothers. Anche se, in passato, l'eccessiva apprensione di Andy verso Frank ha avuto più risvolti negativi (anche per lo spettacolo) che positivi... CASA ITALIA - La prova di Damiano Cunego (Lampre) all'Amstel ha spento qualsiasi riverbero d'entusiasmo: nella corsa più adatta alle qualità del principino, nella quale il podio era nettamente alla portata, Cunego ha preso una bella cantonata, chiudendo solo 15° all'arrivo e non dando mai dimostrazione di una gamba degna di una classica di questo calibro. Sempre appannato, alle prime accelerazioni ha subito pagato dazio. La Freccia poi è una classica che lo ha visto sì tra i protagonisti (3° sia nel 2008 che nel 2009), ma mai protagonista: nel punto di maggior pendenza di Huy infatti il nostro Damiano ha sempre perso contatto con chi si giocava la vittoria, riuscendo a rimontare solo quando la strada spianava: ma, a quel punto, la situazione era già praticamente risolta, e il podio appariva solo come un magro premio di consolazione. Anche Ivan Basso (Liquigas) non se la passa poi benissimo: non si attacca il numero sulla schiena dal 6 Aprile, quando, alla Vuelta al Pais Vasco, avverte pessime sensazioni fin dai primi giorni di gara, ed è costretto a ritirarsi (virus?) durante la terza tappa. Tra l'altro, viste le sue le caratteristiche, è forse più adatto ad un percorso per fondisti com'è quello della Liegi rispetto all'ascesa secca di Huy, e dunque non ci sarebbe da stupirsi se il varesino decidesse di risparmiarsi in vista di domenica, magari limitandosi solamente a testare la gamba sul percorso della Freccia. Anche se, agli esordi (2001), riuscì a strappare un 2° posto che, oggi, sarebbe oro per i nostri colori: solo Bennati, quest'anno, è riuscito ad arrivare tanto in alto, quand'è stato battuto nella volata di Wevelgem da Tom Boonen. Tolti questi due, c'è poco altro da salvare: Danilo Di Luca (Katusha), che in passato ha occupato tutti e 3 i gradini del podio, correrà sicuramente in favore del captano Joaquin Rodriguez; Dario Cataldo (Quick Step), Ivan Santaromita (BMC) e Marco Marcato (Vacansoleil) non danno grandi garanzie, così come Francesco Gavazzi (Lampre), che in più dovrà fiancheggiare Cunego; infine Rinaldo Nocentini (AG2R), 5° nel 2007 e 10° nel 2009, non si è ancora praticamente mai visto. Una classica che, dal 1999 ad oggi, abbiamo vinto al ritmo di una ogni due anni, nel 2011 sarà già un successo se riusciremo ad eguagliare il risultato della scorsa stagione (5° posto di Cunego). Stiam messi bene... GLI OUTSIDER - Non sono pochi i corridori che possono proporsi come alternativa ai quattro big di turno: certo, non siamo ai livelli dell'imprevedibilità dell'Amstel, però qualche sorpresa pure la Freccia ce la può riservare. Partiamo da un duo davvero pericoloso e da tenere d'occhio: Samuel Sanchez e Igor Anton (Euskaltel). Il primo all'Amstel non si è mai visto, ma la classica olandese gli è sempre andata un po' di traverso e la gamba, fino all'altro giorno, era pari a quella di Joaquin Rodriguez & soci; alla Freccia Vallone, tra l'altro, conta un paio di ottimo piazzamenti, come il 2° del 2006 e il 3° del 2009. Il secondo l'anno scorso ottenne un ottimo 4° posto, alle spalle di corridori del calibro di Evans, Rodriguez e Contador; la prima parte del 2011 non è stata delle migliori, ma il 3° posto della Castilla y Leon raccolto solo 2 giorni fa non può che far ben sperare. Philippe Gilbert (Omega Pharma) per la Freccia è, strano ma vero, inserito nelle posizioni di rincalzo, insieme agli outsider: un abbaglio? Un colpo di sole un po' precoce? Beh, c'è da considerare che Huy non è proprio il suo pane: o meglio, c'è chi va più forte di lui su una salita del genere. E poi domenica ci sarà la Liegi, il suo sogno da quando era bambino. Sicuramente non si tirerà indietro, com'è nelle sue caratteristiche: ma obiettivamente confermare il piazzamento tra i 5 del 2010 sarebbe già un ottimo risultato. In casa Sky la punta sarà Simon Gerrans, reduce dall'ottimo podio dell'Amstel e già 8° nel 2009. Attenzione però anche a mine vaganti come Thomas Lokvist, Rigoberto Uran e Lars Petter Nordaugh. In buona condizione sono anche Ben Hermans (Radioshack), piazzato all'Amstel, Xavi Tondo (Movistar), che arriva dalla vittoria della Vuelta a Castilla y Leon e che in salita è stato spesso tra i protagonisti in questo 2011, e Johnny Hoogerland (Vacansoleil), sempre pimpante durante l'ultima settimana. La Garmin, preoccupata dalle condizioni di Hesjedal, potrebbe lasciare spazio al giovane Daniel Martin, promettente scalatore irlandese, e a Christophe Le Mevel, che ha però alle spalle un inizio di stagione difficoltoso. Per concludere, Michael Albasini (HTC-Columbia) dovrebbe ottenere il classico piazzamento in top 10, mentre per corridori come Alexandre Vinokourov (Astana), che probabilmente ha già la Liegi nella testa, Greg Van Avermaet (BMC), Nick Nuyens (Saxo Bank), se realmente Contador volesse farsi da parte, Jerome Coppel (Saur Sojasun), Janez Brajkovic (RadioShack) e John Gadret (AG2R) un posto tra i 20 sarebbe già un dignitoso traguardo. Gilberto Cominetti - www.ilnuovociclismo.com Link all'articolo: http://www.ilnuovociclismo.com/?p=414 Planimetria: Altimetria: Le Côtes:
I Partecipanti: BMC RACING TEAM 1 Greg VAN AVERMAET 2 Mathias FRANK 3 Martin KOHLER 4 Jeffry LOUDER 5 Amaël MOINARD 6 Mauro SANTAMBROGIO 7 Ivan SANTAROMITA 8 Johann TSCHOPP KATUSHA TEAM 11 Joaquim RODRIGUEZ OLIVER 12 Danilo DI LUCA 13 Serguei IVANOV 14 Alexandr KOLOBNEV 15 Daniel MORENO FERNANDEZ 16 Yury TROFIMOV 17 Maxime VANTOMME 18 Eduard VORGANOV SAXO BANK SUNGARD 21 Alberto CONTADOR 22 Mads CHRISTENSEN 23 Jesus HERNANDEZ BLAZQUEZ 24 Rafal MAJKA 25 Nick NUYENS 26 Chris SORENSEN 27 Nicki SORENSEN 28 Brian VANDBORG TEAM RADIOSHACK 31 Janez BRAJKOVIC 32 Matthew BUSCHE 33 Philip DEIGNAN 34 Ben HERMANS 35 Markel IRIZAR 36 Nelson OLIVEIRA 37 Sergio PAULINHO 38 Haimar ZUBELDIA HTC - HIGHROAD 41 Tony MARTIN 42 Michael ALBASINI 43 Caleb FAIRLY 44 Patrick GRETSCH 45 Craig LEWIS 46 Marco PINOTTI 47 Kanstantsin SIVTSOV 48 Tejay VAN GARDEREN RABOBANK CYCLING TEAM 51 Robert GESINK 52 Carlos BARREDO 53 Paul MARTENS 54 Bauke MOLLEMA 55 Tom Jelte SLAGTER 56 Bram TANKINK 57 Laurens TEN DAM 58 Pieter WEENING TEAM GARMIN - CERVELO 61 Ryder HESJEDAL 62 Michel KREDER 63 Christophe LE MEVEL 65 Daniel MARTIN 66 David MILLAR 67 Peter STETINA 68 Christian VANDEVELDE TEAM LEOPARD-TREK Directeurs sportifs : 71 Andy SCHLECK 72 Stephan DENIFL 73 Jakob FUGLSANG 74 Anders LUND 75 Maxime MONFORT 76 Frank SCHLECK 77 Jens VOIGT 78 Fabian WEGMANN LAMPRE - ISD 81 Damiano CUNEGO 82 Leonardo BERTAGNOLLI 83 Francesco GAVAZZI 84 David LOOSLI 85 Manuele MORI 86 Daniele PIETROPOLLI 87 Alessandro SPEZIALETTI 88 Diego ULISSI MOVISTAR TEAM 92 Rui Alberto COSTA 93 Vicente GARCIA ACOSTA 94 Benat INTXAUSTI 95 Vasil KIRYIENKA 96 Ignatas KONOVALOVAS 97 Jose Joaquin ROJAS 98 Xavier TONDO 99 Jesus HERRADA LOPEZ QUICK STEP CYCLING TEAM 101 Dario CATALDO 102 Marc DE MAAR 103 Dries DEVENYNS 104 Addy ENGELS 105 Jérôme PINEAU 106 Francesco REDA 107 Kristof VANDEWALLE 108 Julien VERMOTE SKY PROCYCLING 111 Simon GERRANS 112 Davide APPOLLONIO 113 Stephen CUMMINGS 114 Christian KNEES 115 Thomas LÖVKVIST 117 Rigoberto URAN 118 Xabier ZANDIO 119 Kjell CARLSTRÖM OMEGA PHARMA - LOTTO 121 Philippe GILBERT 122 Jan BAKELANTS 123 Francis DE GREEF 124 Gert DOCKX 125 Jurgen VAN DE WALLE 126 Jurgen VAN DEN BROECK 127 Jelle VANENDERT 128 Jussi VEIKKANEN LIQUIGAS-CANNONDALE 131 Ivan BASSO 132 Francesco BELLOTTI 133 Damiano CARUSO 134 Timothy DUGGAN 135 Paolo LONGO BORGHINI 136 Dominik NERZ 137 Maciej PATERSKI 138 Simone PONZI EUSKALTEL - EUSKADI 141 Samuel SANCHEZ 142 Igor ANTON 143 Jonathan CASTROVIEJO 144 Egoi MARTINEZ 145 Alan PEREZ LEZAUN 147 Ivan VELASCO 148 Gorka VERDUGO 149 Ion IZAGIRRE INSAUSTI AG2R LA MONDIALE 151 Jean-Christophe PERAUD 152 John GADRET 153 Blel KADRI 154 David LE LAY 155 Sébastien MINARD 156 Rinaldo NOCENTINI 157 Christophe RIBLON 158 Nicolas ROCHE VACANSOLEIL-DCM 161 Lieuwe WESTRA 162 Thomas DE GENDT 163 Michal GOLAS 164 Johnny HOOGERLAND 165 Pim LIGTHART 166 Marco MARCATO 167 Wouter POELS 168 Rob RUIJGH PRO TEAM ASTANA 171 Alexandre VINOKOUROV 172 Assan BAZAYEV 173 Rémy DI GREGORIO 174 Dmitriy FOFONOV 175 Enrico GASPAROTTO 176 Andriy GRIVKO 177 Maxim IGLINSKIY 178 Fredrik KESSIAKOFF COFIDIS LE CREDIT EN LIGNE 181 Rein TAARAMAE 182 Mickaël BUFFAZ 183 Rémy CUSIN 184 Julien EL FARES 185 Luis Angel MATE MARDONES 186 David MONCOUTIE 187 Aleksejs SARAMOTINS 188 Nico SIJMENS SKIL-SHIMANO 192 Thomas BONNIN 193 Roy CURVERS 195 Johannes FRÖHLINGER 196 Alexandre GENIEZ 197 Simon GESCHKE 198 Thierry HUPOND 199 Matthieu SPRICK 200 Albert TIMMER FDJ 201 Pierrick FEDRIGO 202 Arnaud GERARD 203 Mickaël DELAGE 204 Anthony GESLIN 205 Arnold JEANNESSON 206 Gianni MEERSMAN 207 Cedric PINEAU 208 Wesley SULZBERGER LANDBOUWKREDIET 211 Bert DE WAELE 212 Dirk BELLEMAKERS 213 Edwig CAMMAERTS 214 Sebastien DELFOSSE 215 Benjamin GOURGUE 216 Matti HELMINEM 217 Bert SCHEIRLINCKX 218 Geert VERHEYEN SAUR-SOJASUN 221 Jérôme COPPEL 222 Jonathan HIVERT 223 Fabrice JEANDESBOZ 224 Sébastien JOLY 226 Laurent MANGEL 227 Jean Marc MARINO 228 Yannick TALABARDON 230 Ludovic TURPIN VERANDA'S WILLEMS-ACCENT 231 Staf SCHEIRLINCKX 232 Thomas DEGAND 233 Gregory HABEAUX 234 Bram SCHMITZ 235 Sven VAN DEN HOUTE 236 Jurgen VAN GOOLEN 237 Arnoud VAN GROEN 240 Jacobus VENTER TOPSPORT VLAANDEREN-MERCATOR 241 Sander ARMEE 242 Jérôme BAUGNIES 244 Laurens DE VREESE 245 Pieter JACOBS 246 Pieter SERRY 247 Geert STEURS 248 Preben VAN HECKE 250 Stijn NEIRYNCK Risultati: Ordine d'Arrivo, Cronaca Sito Web della Corsa: www.letour.fr/2011/FWH RE: La Fleche Wallonne - Francesco G. - 25-01-2011 Dopo l'invito per la Paris-Roubaix per la Farnese Vini arriva anche quello per la Freccia RE: La Fleche Wallonne - SarriTheBest - 04-03-2011 La ASO ha ufficializzato l'elenco delle squadre iscritte alla Freccia Vallone. Oltre a Lampre e Liquigas, invitate di diritto, nessun altra squadra italiana compare nella lista diramata dagli organizzatori. Di seguito le 25 squadre, con i rispettivi principali corridori che dovrebbero prendere il via della corsa AG2R La Mondiale: Roche (Irl), Gadret (Fra) BMC Racing Team: Evans (Aus), Kroon (Ola) Euskaltel-Euskadi: S.Sanchez (Spa) HTC-HighRoad: Martin (All), Van Garderen (Usa) Katusha Team: Rodriguez (Spa), Kolobnev, Ivanov (Rus) Lampre-ISD: Cunego (Ita) Landbouwkrediet: Dewaele (Bel) Liquigas-Cannondale: Basso, Nibali (Ita) Team Leopard-Trek: A.Schleck, F.Schleck (Lux), Voigt (Ger) Movistar Team: Intxausti (Spa) Omega Pharma-Lotto: Gilbert, Van den Broeck, Aerts (Bel) Pro Team Astana: Vinokourov (Kaz) Quick Step Cycling Team: Devenyns (Bel) Rabobank Cycling Team: Gesink (Ola), LL.Sanchez (Spa) Saxo Bank Sungard: N.Sorensen (Dan) Sky Procycling: Gerrans (Aus) Team Garmin-Cervélo: Hesjedal (Can), Le Mével (Fra), Vande Velde (Usa) Team RadioShack: Brajkovic (Slo) Vacansoleil-DCM Pro Cycling Team: Devolder (Bel), Hoogerland (Ola) Cofidis, le crédit en ligne: Moncoutié (Fra) FDJ: Fédrigo, Casar (Fra) TopSport Vlaanderen - Mercator: Baugnies (Bel) Saur-Sojasun: Coppel, Hivert (Fra) Skil-Shimano: Geschke (Ger), Sprick (Fra) Veranda’s Willems Accent: Scheirlinckx (Bel) RE: La Fleche Wallonne - SarriTheBest - 17-04-2011 Contador. Adesso la Freccia Vallone prima del Giro Conclusa oggi la Vuelta Castilla y Leon, Alberto Contador mette la Freccia Vallone nel mirino: «Questa corsa è stata importante, anche se non ho avuto molta fortuna. Adesso penso a recuperare energie in un paio di giorni e poi andrò in Belgio. Per vincere? Non credo, vado ad aiutare i miei compagni di squadra». Diffiicle credere che sia così per un corridore che l'anno scorso si è piazzato terzo... Per il madrileno della Saxo Bank la Freccia sarà l'ultima corsa prima del Giro d'Italia. tuttobiciweb.it RE: La Fleche Wallonne - bepper89 - 18-04-2011 la butto lì 10€ su Purito RE: La Fleche Wallonne - Andy Schleck - 18-04-2011 Scommetto su Contador, credo che gli Schleck risparmino un po' per la Liegi RE: La Fleche Wallonne - SarriTheBest - 19-04-2011 Freccia Vallone, una questione per 4? La Freccia Vallone è di quelle classiche senza mezze misure, senza tanti giochi di squadra. Si arriva ai piedi di Huy generalmente tutti insieme, e lì chi ne ha sta davanti a giocarsi il finale, e chi non ne ha si deve accontentare delle retrovie. Ovviamente si possono sviluppare edizioni più o meno dure, a seconda dell’andatura imposta dalle varie squadre sulle côtes sparse per il percorso o dalle composizioni di fughe e di gruppetti di attaccanti. Ma alla fine è Huy che decide chi sta dentro e chi sta fuori, chi è degno della vittoria e chi di un piazzamento: Huy non perdona. Ma chi è questo Huy? Il muro di Huy è il simbolo della Freccia Vallone, un po’ come il Cauberg per l’Amstel o la Redoute per la Liegi (tanto per limitare il raggio al trittico delle Ardenne). Proprio come il Cauberg, viene affrontato per 3 volte durante il percorso, e anche lui fa da traguardo finale della propria classica. Le differenze con il Cauberg dell’Amstel Gold Race ci sono eccome, però. Intanto dal punto di vista geo-politico ci spostiamo dall’Olanda alla piena Vallonia, regione meridionale francofona del Belgio: e la partenza della Freccia Vallone da Charleroi, città più popolosa della regione con i suoi 200.000 abitanti, è il simbolo del attaccamento del territorio verso questa corsa, vista da molti come una piccola Liegi. E, soprattutto, dal punto di vista altimetrico c’è un abisso tra le due colline: il muro di Huy è una vera e propria asperità, lunga 1 chilometro e 300 metri con pendenza media del 9,8%, ma con dei tratti che superano decisamente il 20% di pendenza e che mettono a durissima prova le gambe dei corridori. UNA FRECCIA PER 4 – Contador, Gesink, Joaquin Rodriguez, Schleck. In ordine puramente alfabetico. Beh, in realtà Schleck vale per due, ma per il fatto che corrono l’uno in conseguenza dell’altro si può anche chiudere un occhio. Cominciamo con Alberto Contador (Saxo Bank). Tutti riconoscono la grandezza del pistolero di Pinto, la sua straripante forza nelle brevi/grandi corse a tappe; ma nelle corse di un giorno qualche perplessità c’era, eccome se c’era! Eppure è bastata una partecipazione alle Ardenne, quella dello scorso anno, per fugare ogni dubbio: alla Freccia prese Huy di petto e, anche per la mancanza d’esperienza, ottenne “solo” un 3° posto che poteva essere molto di più. Alla Liegi poi concluse 9°, risultando decisivo per il successo di Vinokourov. Le dichiarazioni di giornata («Questa corsa è stata importante, anche se non ho avuto molta fortuna. Adesso penso a recuperare energie in un paio di giorni e poi andrò in Belgio. Per vincere? Non credo, vado ad aiutare i miei compagni di squadra») sanno tanto di pretattica: su Huy sarà certamente uno dei protagonisti. Robert Gesink (Rabobank) ha tutte le carte in regola per togliersi la sua prima grande soddisfazione: longilineo, scalatore – seppur atipico – puro, a dir la verità, in questo inizio di stagione, ha più impressionato per i netti miglioramenti a cronometro rispetto agli exploit in salita. Certo, nella tappa regina dell’Oman, quando è partito, i suoi avversari l’hanno rivisto solo al traguardo: però è sempre parso un po’ discontinuo. Discontinuo per modo di dire, comunque: stiamo parlando di un corridore che, nel 2011, ha vinto il Tour dell’Oman, è arrivato 2° alla Tirreno-Adriatico e 3° al Giro dei Paesi Baschi. Le uniche 3 corse a cui ha preso parte finora, oltre all’Amstel di domenica, conclusa alla 9° posizione. Avrà inoltre il tifo di mamma e fidanzata su Huy, e sopratutto la forza di onorare il padre deceduto solo pochi mesi fa, durante una corsa di mountain bike. Joaquin Rodriguez (Katusha) è l’uomo ideale per domare Huy, probabilmente il favorito n° 1: all’Amstel ha dimostrato una grandissima condizione e, nonostante il Cauberg fosse troppo “leggerino” per lui, è riuscito a scavare un fossato tra lui e tutti gli altri (sfortuna – per JRO – vuole che Gilbert sia un caso a parte). Ha una squadra forte alle spalle, composta da uomini d’esperienza come Ivanov, Kolobnev e Di Luca: roba che in pochi si possono permettere. Insomma, senza troppi giri di parole: ha tutte le carte in regola per mettere il primo sigillo alla Freccia Vallone, dopo il 2° posto dello scorso anno. Infine gli Schleck Brothers, all’anagrafe Andy e Frank Schleck (Leopard-Trek). Senza ombra di dubbio, Andy dei due è il più talentuoso. E, in questo momento, pare che sia anche quello con la condizione migliore: ai Paesi Baschi mandava in avanscoperta il fratello, ma la sensazione era che fosse lui, quello dei due, a pedalare meglio. L’Amstel ha dimostrato questa ipotesi: certo, Frank è caduto (un’altra volta, come nel 2009) a metà gruppo e quindi non possiamo immaginare cosa poteva fare; ma di sicuro Andy ha una grandissima condizione, e l’attacco ai -10km dalla fine, che ai più appariva rasentare la follia, c’è mancato poco che rovinasse i piani di Gilbert e di tutti gli altri big. In più, sarà banale, ma possono giocare con la superiorità numerica, che, ed è da sottolineare, non è sicuramente intaccata da invidie, gelosie o cose del genere: l’amore fraterno tra i due può diventare l’arma in più per gli Schleck Brothers. Anche se, in passato, l’eccessiva apprensione di Andy verso Frank ha avuto più risvolti negativi (anche per lo spettacolo) che positivi… CASA ITALIA – La prova di Damiano Cunego (Lampre) all’Amstel ha spento qualsiasi riverbero d’entusiasmo: nella corsa più adatta alle qualità del principino, nella quale il podio era nettamente alla portata, Cunego ha preso una bella cantonata, chiudendo solo 15° all’arrivo e non dando mai dimostrazione di una gamba degna di una classica di questo calibro. Sempre appannato, alle prime accelerazioni ha subito pagato dazio. La Freccia poi è una classica che lo ha visto sì tra i protagonisti (3° sia nel 2008 che nel 2009), ma mai protagonista: nel punto di maggior pendenza di Huy infatti il nostro Damiano ha sempre perso contatto con chi si giocava la vittoria, riuscendo a rimontare solo quando la strada spianava: ma, a quel punto, la situazione era già praticamente risolta, e il podio appariva solo come un magro premio di consolazione. Anche Ivan Basso (Liquigas) non se la passa poi benissimo: non si attacca il numero sulla schiena dal 6 Aprile, quando, alla Vuelta al Pais Vasco, avverte pessime sensazioni fin dai primi giorni di gara, ed è costretto a ritirarsi (virus?) durante la terza tappa. Tra l’altro, viste le sue le caratteristiche, è forse più adatto ad un percorso per fondisti com’è quello della Liegi rispetto all’ascesa secca di Huy, e dunque non ci sarebbe da stupirsi se il varesino decidesse di risparmiarsi in vista di domenica, magari limitandosi solamente a testare la gamba sul percorso della Freccia. Anche se, agli esordi (2001), riuscì a strappare un 2° posto che, oggi, sarebbe oro per i nostri colori: solo Bennati, quest’anno, è riuscito ad arrivare tanto in alto, quand’è stato battuto nella volata di Wevelgem da Tom Boonen. Tolti questi due, c’è poco altro da salvare: Danilo Di Luca (Katusha), che in passato ha occupato tutti e 3 i gradini del podio, correrà sicuramente in favore del captano Joaquin Rodriguez; Dario Cataldo (Quick Step), Ivan Santaromita (BMC) e Marco Marcato (Vacansoleil) non danno grandi garanzie, così come Francesco Gavazzi (Lampre), che in più dovrà fiancheggiare Cunego; infine Rinaldo Nocentini (AG2R), 5° nel 2007 e 10° nel 2009, non si è ancora praticamente mai visto. Una classica che, dal 1999 ad oggi, abbiamo vinto al ritmo di una ogni due anni, nel 2011 sarà già un successo se riusciremo ad eguagliare il risultato della scorsa stagione (5° posto di Cunego). Stiam messi bene… GLI OUTSIDER – Non sono pochi i corridori che possono proporsi come alternativa ai quattro big di turno: certo, non siamo ai livelli dell’imprevedibilità dell’Amstel, però qualche sorpresa pure la Freccia ce la può riservare. Partiamo da un duo davvero pericoloso e da tenere d’occhio: Samuel Sanchez e Igor Anton (Euskaltel). Il primo all’Amstel non si è mai visto, ma la classica olandese gli è sempre andata un po’ di traverso e la gamba, fino all’altro giorno, era pari a quella di Joaquin Rodriguez & soci; alla Freccia Vallone, tra l’altro, conta un paio di ottimo piazzamenti, come il 2° del 2006 e il 3° del 2009. Il secondo l’anno scorso ottenne un ottimo 4° posto, alle spalle di corridori del calibro di Evans, Rodriguez e Contador; la prima parte del 2011 non è stata delle migliori, ma il 3° posto della Castilla y Leon raccolto solo 2 giorni fa non può che far ben sperare. Philippe Gilbert (Omega Pharma) per la Freccia è, strano ma vero, inserito nelle posizioni di rincalzo, insieme agli outsider: un abbaglio? Un colpo di sole un po’ precoce? Beh, c’è da considerare che Huy non è proprio il suo pane: o meglio, c’è chi va più forte di lui su una salita del genere. E poi domenica ci sarà la Liegi, il suo sogno da quando era bambino. Sicuramente non si tirerà indietro, com’è nelle sue caratteristiche: ma obiettivamente confermare il piazzamento tra i 5 del 2010 sarebbe già un ottimo risultato. In casa Sky la punta sarà Simon Gerrans, reduce dall’ottimo podio dell’Amstel e già 8° nel 2009. Attenzione però anche a mine vaganti come Thomas Lokvist, Rigoberto Uran e Lars Petter Nordaugh. In buona condizione sono anche Ben Hermans (Radioshack), piazzato all’Amstel, Xavi Tondo (Movistar), che arriva dalla vittoria della Vuelta a Castilla y Leon e che in salita è stato spesso tra i protagonisti in questo 2011, e Johnny Hoogerland (Vacansoleil), sempre pimpante durante l’ultima settimana. La Garmin, preoccupata dalle condizioni di Hesjedal, potrebbe lasciare spazio al giovane Daniel Martin, promettente scalatore irlandese, e a Christophe Le Mevel, che ha però alle spalle un inizio di stagione difficoltoso. Per concludere, Michael Albasini (HTC-Columbia) dovrebbe ottenere il classico piazzamento in top 10, mentre per corridori come Alexandre Vinokourov (Astana), che probabilmente ha già la Liegi nella testa, Greg Van Avermaet (BMC), Nick Nuyens (Saxo Bank), se realmente Contador volesse farsi da parte, Jerome Coppel (Saur Sojasun), Janez Brajkovic (RadioShack) e John Gadret (AG2R) un posto tra i 20 sarebbe già un dignitoso traguardo. Gilberto Cominetti RE: La Fleche Wallonne - SarriTheBest - 19-04-2011 Domani la Flèche Wallonne: Ivan Basso pronto al rientro Confermata anche la presenza di Dominik Nerz dopo l’incidente di domenica Sarà Il temuto Muro di Huy a decidere la Flèche Wallonne, la penultima classica di primavera che la Liquigas-Cannondale affronterà domani. Punto di riferimento della squadra, come già annunciato, sarà Ivan Basso. Il capitano verde-blu tornerà in corsa dopo lo stop forzato alla Vuelta al Pais Vasco. Come spiega il medico sociale del team, dottor Roberto Corsetti, «Basso ha svolto accertamenti clinici che hanno dato risultati confortanti: nessun problema è stato evidenziato. Evidentemente l’atleta ha patito gli strascichi dell’infezione virale sofferta alla Tirreno-Adriatico che ha colpito anche Daniel Oss e membri dello staff della squadra». L’esito degli esami ha dato dunque il via libera per il rientro in gruppo. Ora l’unica incognita sarà la possibilità di essere competitivo fino alle battute finali della corsa. «Ho gran voglia di correre» afferma Basso «ma il rendimento, purtroppo, sarà tutto da verificare. Il percorso mi piace e abbiamo una formazione competitiva. Se non riuscissi ad esprimermi ai massimi livelli, sarò pronto a supportare le ambizioni dei compagni». Insieme a Basso saranno in corsa Francesco Bellotti, Damiano Caruso, Timmy Duggan, Paolo Longo Borghini, Maciej Paterski e Simone Ponzi. Presente pure il tedesco Dominik Nerz che ha recuperato appieno dopo l’incidente presente subito domenica all’Amstel Gold Race. Guida tecnica sarà Alberto Volpi. comunicato stampa Liquigas-Cannondale RE: La Fleche Wallonne - Andy Schleck - 19-04-2011 Sinceramente credo molto piu' nella vittoria di un Gilbert che di Gesink, Gesink si è si' migliorato a cronometro, ma rispetto agli Schleck, Contador e Rodriguez ha molto meno da dare in salita, infatti non si è mai dimostrato IL PIU' FORTE, sempre piazzato RE: La Fleche Wallonne - SarriTheBest - 19-04-2011 In Oman ha stra-vinto in salita RE: La Fleche Wallonne - Andy Schleck - 19-04-2011 (19-04-2011, 08:15 PM)SarriTheBest Ha scritto: In Oman ha stra-vinto in salita Ho capito, chi c'era di forte che voleva far classifica? RE: La Fleche Wallonne - SarriTheBest - 20-04-2011 Beh, qualche nome importante c'era : tipo Boasson, futura maglia gialla al Tour Comunque su Huy Gilbert ce lo vedo proprio poco adatto: o almeno, le cose devono andare in un certo modo per far sì che vinca, perchè su una salita del genere ci sono almeno 4-5 corridori che possono far meglio di lui, sulla carta. Gesink invece ce lo vedo bene alla Freccia, per me può essere il suo primo grande successo tra i prof. Si cala perfettamente su questo percorso. Guarda poi il Giro dell'Emilia: Gesink l'ha sempre corso benissimo, vincendo addirittura le ultime due edizioni. E non è proprio una bestemmia accostarlo alla Freccia, alla fine sono abbastanza simili come tipologia di corse... Comunque il mio favoritissimo resta JRO. L'unico che può seriamente insidiarlo è Andy, ma lì bisogna vedere cosa frulla nella sua testa (e in quella del fratello)... RE: La Fleche Wallonne - SarriTheBest - 20-04-2011 E, a proposito di favoriti, uno che mi stuzzicava un casino era Samu, ma dopo l'Amstel di domenica m'è un po' scaduto: spero fosse solo una giornataccia e nulla più, lui è uno di quelli che ha almeno il podio nelle gambe. Mentre Contador continua a dire di non star bene http://www.biciciclismo.com/cas/site/noticias-ficha.asp?id=38025 Insomma, non mi pare sia mai stato uno attento a giochi di pretattica ecc, non vorrei che davvero venisse alla Freccia senza poi grandi aspettative... RE: La Fleche Wallonne - Danilo M. - 20-04-2011 Si ripropone un mio dubbio In un eventuale formazione in caso di Coppel-Van Avermaet-Nocentini-C.Sorensen titolari,ne cambiereste qualcuno con corridori di questa lista [Zubeldia-Intxausti-Ivanov-Barredo-Vandewalle-Lewis]???? Vi ringrazio anticipatamente,attendo vostre risposte!:blush: RE: La Fleche Wallonne - Akr - 20-04-2011 Ivanov o Barredo per Coppel...a mio modesto avviso. Gli altri non possono fare molto per la corsa in questione. RE: La Fleche Wallonne - Danilo M. - 20-04-2011 Molte grazie!:blush: RE: La Fleche Wallonne - cruijff91 - 20-04-2011 (20-04-2011, 12:58 AM)SarriTheBest Ha scritto: Beh, qualche nome importante c'era : tipo Boasson, futura maglia gialla al Tour Quoto tutto perfettamente, in modo particolare la prima frase RE: La Fleche Wallonne - Ricardovsky92 - 20-04-2011 Non lo so, a me Gilbert Domenica ha impressionato...mai come quest'anno può centrare la tripletta sulle Ardenne, oggi a sorpresa lo preferisco a Purito. Un gradino sotto loro due metto Andy Schleck, e avrei messo affianco a lui anche Contador ma se dice che non sta bene è così, non è un tipo alla Freire, è raro che faccia pretattica RE: La Fleche Wallonne - SarriTheBest - 20-04-2011 Uno dei possibili protagonisti, Xavi Tondo, non è potuto partire stamani, a causa di una colica renale che lo ha colpito in nottata. RE: La Fleche Wallonne - Andy Schleck - 20-04-2011 (20-04-2011, 11:54 AM)cruijff91 Ha scritto:Boasson Hagen secondo me cede fisicamente dopo tanti giorni di corsa: per esempio nella 19esima tappa del Tour (Pau-Tourmalet) è stato il primo dei fuggitivi a cedere in salita e questi fuggitivi non erano globalmente granché in salita (passisti ) .(20-04-2011, 12:58 AM)SarriTheBest Ha scritto: Beh, qualche nome importante c'era : tipo Boasson, futura maglia gialla al Tour Non lo so, vedremo! Sicuramente vista la sua bravura a cronometro puo' vestire la maglia gialla per i primi giorni e cederla nell'ultima settimana, per come la vedo io |