Login Registrati Connettiti via Facebook



Non sei registrato o connesso al forum.
Effettua la registrazione gratuita o il login per poter sfruttare tutte le funzionalità del forum e rimuovere ogni forma di pubblicità invasiva.

Condividi:
Gaia Tormena
#1
Campionessa del Mondo, d'Europa, d'Italia e vincitrice della CDM nell'eliminator.

Ora sta partecipando agli Europei juniores su pista e sta facendo vedere belle cose nella velocità, ove ha conquistato l'argento nella prova a squadre.

Vorrei sapere cosa pensa di Morris di questa giovane atleta quantomai eclettica.
 
Rispondi
#2
Valdostana :)
Tra l'altro la pista.. e' da pochissimo che la fa
 
Rispondi
#3
Oltre alla vittoria
In questi giorni , gaia ha ottenuto un bel aiuto dalla regione

https://www.gazzettamatin.com/gazzettama...-100-euro/
 
Rispondi
#4
Gaia Tormena è l’ennesima dimostrazione di quanto “i pedali” rendano di più se a monte c’è l’atleta. E lei possiede tutto quel che può servire per considerarsi tale. In Italia, purtroppo, c’è ancora la convinzione che il ciclista si faccia attraverso la categoria dei giovanissimi, quando invece, spesso, costei è più un ammazza corridori, piuttosto che un peculiare viale verso il ciclismo agonistico. I giovanissimi, e lo dico da più di 30 anni, devono praticare di tutto e per chi si augura una “vocazio” pedalatoria, è necessario cimentarsi su tutti i tipi di bicicletta ed i più disparati terreni. Solo chi ha il talento per divenire qualcuno, deve iniziare e perseverare fin dalla tenera età in una disciplina specifica e quella è la ginnastica, che è la madre di tutte le forme di movimento, ed è un insieme completo di tutte le risposte posturali. In altre parole, se vuoi fare il ginnasta agonista, lo start della pratica, non può essere a 11-12 anni, ma entro i sei anni. Il ciclismo, a sei anni, oltre al gioco, senza il supporto di un adeguato sviluppo di tutte le altre forme del movimento e della relativa coordinazione, è un danno fisico e, col tempo, può pure produrre, con probabilità allarmanti, anche danni psicologici. 
La storia di Gaia Tormena è fatta di tante discipline acquisite a tasselli di esperienze con la giusta sublimazione di gioco, passione, applicazione ed agonismo. Il suo 99esimo percentile si muove libero con l’incanto della natura che le viene siamese dai bellissimi e maestosi luoghi della sua vita quotidiana. Ha scelto di mulinare i pedali e che sia eccellente in ogni variabile del mezzo bicicletta, è la normalissima conseguenza della grandi qualità di nascita e delle spinte supreme che le sono giunte dalla polivalenza sportiva. Fare la terza frazionista nella velocità olimpica su pista dopo poche settimane di pratica sui tondini, fino a giungere ad una medaglia europea non deve stupire, perché sta nelle corde di quanto ho succintamente scritto sopra. E se un giorno si cimenterà su strada col giusto impegno mentale che l’assiste da sempre sulla mtb, diventerà anche lì una big mondiale. In altre parole, dovrà nutrirsi di una passione che ancora non le è arrivata relativamente a questa versione del pedale. E non è detto le giunga. Un po’ quello che sta succedendo ad una come Celyn Alvarado, una che non ha ancora abbracciato quell’amore per le competizioni sull’asfalto, che le consentirebbe di diventare un’altra grande regina del ciclismo tradizionale. Intanto, tornando a Gaia, noi italiani, ed in particolare il valdostano Winter, salutiamo il grandioso talento di questa ragazza alta e ben proporzionata, che non ha scelto quel volley così popolare fra le ragazze, ma l’intensità ruvida e grandiosa del pedale. E lanciamo fiori pubblicitari, affinché si conoscano le sue qualità e quelle esperienze che devono fare scuola. Tra l’altro è pure carina.
 
Rispondi


[+] A 3 utenti piace il post di Morris
  


Vai al forum:


Utente(i) che stanno guardando questa discussione: 1 Ospite(i)