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Attacchi&Contrattacchi: A mai più rivederci, Frank
#1
Attacchi&Contrattacchi: A mai più rivederci, Frank
Dopo stucchevoli teatrini, finalmente ha fatto l’unica cosa che aveva in testa da tre settimane, prima ancora di partire dalla Danimarca: se n’è tornato a casa. Il Giro perde Frank Schleck, piede a terra dopo una trentina di chilometri. Fine dello strazio, fine della vergogna.
La scusa ufficiale è la sofferenza disumana sopportata stoicamente dopo la caduta – che nessuno ha visto – a Montecatini. Il motivo vero è risaputo da lungo tempo: aveva voglia di correre questo Giro quanto aveva voglia di andare dal dentista. Piegato da un ordine superiore di Bruyneel, ha ingoiato il rospo ed è partito. Ma tutti i giorni l’ha fatto pesare. L’ha fatto calare dall’alto. E tutti i giorni, al suo cospetto, il Giro in ginocchio: organizzatori, Rai, lecchini di regime. Frank, bella gioia, su, non ci lasciare, dicci che resterai fino alla fine. Una corsa nella corsa: mai a chiedersi quando Frank avrebbe attaccato, tutti a chiedersi quando avrebbe staccato.
Fine del tormentone. Siringato nel cast del Giro all’ultimo momento, tanto per aggiungere un cognome di prestigio, Schleck Senior esce dalla porta di servizio, quasi di nascosto, casualmente nella tappa più vicina agli aeroporti milanesi (certi dolori di spalla si acuiscono, in prossimità degli aeroporti).
Vedo già in Giro un sacco di vedove inconsolabili. La più affranta è quella che conduce sul palco Rai, da sempre molto intima della famiglia Schleck. Per quanto mi riguarda, provo solo un salutare senso di liberazione. L’ho già detto mille volte: di quelli che vengono al Giro con la gamba sinistra, controvoglia, calandosi dall’alto, faccio volentieri a meno. Meglio un Rabottini come quello del Valcava che uno Schleck così. Il Giro merita gente che lo ama, che lo sogna, che lo onora. E non c’è altro da dire.
Quanto poi al vecchio Frank, solo due parole di saluto: a mai più rivederci. Vai pure tutta la vita al Tour, a perderlo regolarmente. Il Giro sopravviverà anche senza la tua fondamantale presenza. Oltre tutto, non sei neppure lo Schleck giusto.

di Cristiano Gatti per tuttobiciweb.it
 
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#2
Quoto totalmente.
 
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#3
È d'accordo anche il più grande sostenitore degli Schleck..
 
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#4
Quoto !!!!
 
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#5
Classe 0 proprio
 
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