Login Registrati Connettiti via Facebook



Non sei registrato o connesso al forum.
Effettua la registrazione gratuita o il login per poter sfruttare tutte le funzionalità del forum e rimuovere ogni forma di pubblicità invasiva.

Condividi:
Verso la Sanremo - Milano-Sanremo, una specialità Italiana con ripieno straniero
#1
Verso la Sanremo - Milano-Sanremo, una specialità Italiana con ripieno straniero


Eddy Merckx vince una delle sue sette Sanremo. E' lui il recordman della corsa.
Photo : © cyclingnews.com

Ieri e Oggi - Era il 1907 quando tutto ebbe inizio. A Milano il Duomo, la Madonnina e il Teatro alla Scala erano sempre lì, così come la piazza del Duomo. L'A.C. Milan era 2 volte campione d'Italia di Calcio, in lizza per vincere il suo terzo titolo Italiano. Tuttavia al suo interno cominciavano ad esserci crepe riguardanti la possibilità di tesserare giocatori stranieri, tanto che l'anno dopo da un gruppo di soci dissidenti nacque una nuova società. Dorando Petri era ancora un semplice garzone di panetteria in quel di Carpi, mentre Londra si apprestava ad ospitare la quarta edizione dei Giochi Olimpici, che Pierre de Coubertin avrebbe deciso di sospendere nel caso di cattiva organizzazione e spettacolo sportivo. Il mondo era sull'orlo di una guerra. L'autunno prima in quel di Milano si svolse la 2° edizione della Milano-Milano, gara organizzata dal giornalista Tullo Morgagni, in Belgio il giornale L'Expresse organizzò dal 1892 al 1894 una corsa che consisteva nel partire da Liegi, arrivare a Bastogne per un giro di boa e tornare in quel di Liegi. La mancanza di fondi forzò a uno stop della corsa fino al 1908. Sorte migliore ha invece la Parigi-Roubaix, classica ciclistica corsa il giorno di pasqua sin dal 1896. Il campione in carica è Henri Cornet. Nelle Fiandre invece il giornale sportivo Sportwereld non ha ancora deciso di organizzare alcuna corsa ciclistica, cosa che invece sta pensando la Gazzetta dello Sport prendendo come esempio il Tour de France, che al 1907 contava 4 edizioni, ma che rischiava di scomparire per colpa della pessima organizzazione e dei sabotaggi continui che la corsa subiva. Sanremo era invece uno snodo della vita nobile della "belle époque", completa di casinò, campi da golf, ippodromi e stadio.
Oggi il Duomo, la Madonnina e il Teatro alla Scala esistono ancora, il Milan è 18 volte campione d'Italia, mentre quella società nata da un gruppo di dissidenti è l' FC Internazionale Milano, anch'essa 18 volte campione d'Italia. Dorando Petri è leggenda della Maratona, mentre Londra ha appena organizzato la sua terza edizione dei Giochi Olimpici, brand che vive e si evolve, tanto che dal 1924 si svolgono anche i Giochi Olimpici Invernali, che il prossimo anno faranno tappa a Sochi. La guerra scoppiò e ce ne furono ben 2 di portata mondiale (le due Guerre Mondiali), La Milano-Milano oggi è conosciuta come Giro di Lombardia, la bizzarra corsa del giornale L'Expresse è oggi conosciuta come la Liegi-Bastogne-Liegi "la doyenne", la Parigi-Roubaix è la regina delle classiche, mentre Sportwereld nel 1913 organizzò la prima edizione del Giro delle Fiandre. Il Tour de France oggi è la corsa ciclistica più seguita al mondo, mentre la Gazzetta dello Sport ha poi organizzato una corsa sulla falsariga del Tour : il Giro d'Italia. Sanremo non è più un salotto per la "belle époque", affondata assieme al Titanic, ma è comunque una città di grande tradizione canora grazie all'annuale (e controverso) Festival della canzone Italiana, nato nel 1951, 43 anni dopo la Milano-Sanremo.

L'Italia alla Sanremo : storia di successi e anni di nulla - Sono 50 i successi dell'Italia alla Sanremo fino ad oggi. Un numero tondo che rappresenta il 48.54 % delle edizioni totali (103). L'Italia ha però dovuto aspettare la 3° edizione della corsa per vedere un suo connazionale vincitore : Luigi Ganna 1909, che quell'anno avrebbe vinto anche il neonato Giro d'Italia. "Me brusa tanto al cu" avrebbe detto il corridore Varesino all'arrivo dell'ultima tappa del Giro 1909 a Milano. Sarebbero dovuti passare altri 5 anni per rivedere un altro Italiano vincitore della corsa, Ugo Agostoni, vincitore in quanto parte della squadra Atala del Giro d'Italia 1912. Al corridore di Lissone sarebbe stata poi intitolata la classica Italiana di mezza estate, la Coppa Agostoni. Dal '14 l'Italia ha preso dominio della corsa, con altri 18 successi consecutivi con Corlaita, Belloni (2) Girardengo (6, record per molti e molti anni), Gremo, Brunero, Linari, Chiesi, Mara, Bovet, Guerra e Binda (2, che vinse anche l'edizione 1931, quella di Fantozzi, Cobram e Carnera). La corsa si interruppe per la guerra solo nel 1916. Un intermezzo Belga nel 1934, poi dal '35 al '53 en plein Italiano (con interruzione per la guerra nel 1944 e 45 e vittoria Francese nel 1951), con le grandi imprese di Coppi e Bartali, dalle quali emerse vincitore Ginettaccio, che con 4 successi a 3 sconfisse il rivale di sempre. Degni di nota i 2 successi consecutivi del velocista Loreto Petrucci, che vinse poi Parigi-Bruxelles e Giro del Lazio nel proseguio di carriera. Poi 17 anni di buio. Il proseguio degli anni 50, ma sopprattutto l'intero decennio degli anni '60 si chiuse senza alcuna vittoria Italiana. Belgi, Spagnoli, Inglesi, perfino Tedeschi sfrecciavano vittoriosi sotto il traguardo di Via Roma. Tutti si chiedevano se questo periodo di magra sarebbe mai finito. La risposta avvenne con l'inizio degli anni '70 grazie alla magnifica azione di Michele Dancelli, il "sognatore nomade", che offri all'Italia uno dei più bei successi della storia della Milano-Sanremo. Sulla falsariga di Dancelli, anche Gimondi si impose nel 1974 in maglia iridata con un altra azione che entrerà nella storia. La miccia per gli stranieri è stata comunque accesa. Fino al 1980 altri successi stranieri, fino alla grande volata di Pierino Gavazzi su Beppe Saronni, che nell'83 pose anche il suo nome nel prestigioso albo d'oro della classicissima. Nello stesso anno vinse anche il Giro d'Italia, cosa che riuscì l'anno dopo anche al suo rivale di sempre, Francesco Moser. Bugno apre i successi degli anni '90, con un azione partita sulla Cipressa. Fece meglio di lui "il diablo" Chiappucci l'anno dopo, con un impresa alla Fausto Coppi. Partito in compagni di Rolf Sorensen sulla salita del Turchino, il diablo stacco il Danese sul Poggio, col gruppo a pochi secondi. Nel '93 Fondriest vinse il giorno in cui diventò papà. Il lampo del 1994 di Giorgio Furlan e quello di Gabriele Colombo del '96 chiusero le vittorie Italiane degli anni '90, vittoria che tornò al belpaese nel 2002 con il velocista più forte di sempre, Mario Cipollini, che al 12° tentativo fece sua la Sanremo. Quell'anno vinse anche Gand-Wevelgem, 6 tappe al Giro, 3 alla Vuelta e Mondiale a Zolder. Il fantastico lavoro di Luca Paolini consentì a Paolo Bettini di vincere nel 2003, mentre Petacchi si prese di rabbia, cuore e orgoglio l'edizione 2005, con una volata di 350 metri. L'ultima perla Italiana è quella del giovanissimo Filippo Pozzato nel 2006, con un azione negli ultimi 500 metri, che anticipò lo sprint. Sono 6 anni che un Italiano non vince la classicissima, il Ciclismo è cambiato, ha ampliato i suoi orizzonti e riportare il bilancio di vittorie tra Italia e resto del mondo in una nuova parità sarà molto difficile, ma siamo sicuri che quando la Sanremo tornerà a parlare Italiano, sarà un occasione speciale come fu quella vittoria di Michele Dancelli nel 1970.

Belgio, Francia e...Australia : la Sanremo si evolve con i campioni di tutto il mondo - Non fu Italiano il vincitore della prima edizione, fu un Franco-Argentino : Lucien Petit-Breton, che coprì i 286 km tra Milano e Sanremo in poco più di 11 ore. Le vittorie straniere continuarono anche l'anno dopo con Cyrille Van Hauwaert, Belga, che lo stesso anno vinse anche la Roubaix. Christophe, Garrigou e Pellisier firmarono le edizioni 1910, 1911 e 1912, mentre il Belga Odile Defraye, detentore del Tour dell'anno prima, vinse nel 1913. Il Belgio tornò alla vittoria nel 1934 con Jef Demuysere, la Francia nel 1951 col mitico Louison Bobet. Van Steenbergen nel '54, Derycke nel '55 e De Bruyne nel '56 diedero il via ai 16 successi consecutivi degli stranieri, con 2 successi (1957,1959) del velocista-scalatore, lo Spagnolo Miguel Poblet (primo, di tre, corridore della storia a vincere tappe a Giro-Tour-Vuelta nello stesso anno). Rik Van Looy aprì il suo palmares di grandi classiche con la vittoria nel 1958. Renè Privat vinse l'ultima corsa della sua carriera in Via Roma nel 1960, mentre l'anno dopo Raymond Poulidor vinse a 25 anni la corsa più importante della sua vita, nonostante gli 8 podi al Tour che non vinse mai. Nel 1962 è Emile Daems a riportare gloria al Belgio, mentre nel 1963 il carneade Joseph Groussard beffò il Tedesco Wolfshohl. Prime storiche nel '64 e nel '65. Nell'anno delle Olimpiadi di Tokyo ad imporsi fu un Inglese, il povero Tom Simpson che ci sta guardando da lassù, soddisfatto l'esplosione del Ciclismo Britannico, da lui creato. Nel 1965 fu l'Olandese Den Hartog a vincere tra lo stupore generale. Tralasciamo le due edizioni successive, verranno poi analizzate dopo, e portiamoci al 1968, quando il potente Tedesco Rudi Altig iscrisse la bandiera Tedesca nell'albo d'oro sessantennale della Sanremo. Nel 1973 il primo dei tre successi (gli altri nel 1978 e 1979) del Gitano di Eeklo, il mitico Roger De Vlaeminck. La vittoria di Jan Raas del 1977 ci fece scoprire la difficoltà della discesa del Poggio. L'Olandese infatti sorprese tutti in discesa e arrivo con 100 metri di vantaggio sul gruppo. Fons De Wolf sorprese tutti nel 1981, mentre nel 1982 venne fuori una corsa confusa e imprevedibile, grazie anche all'inserimento della Cipressa nel percorso. Fu doppietta Francese, con i Carneadi Marc Gomez e Alan Bondue ai primi due posti. Il campione Olimpico del '72 e campione del mondo 3 anni dopo, Hennie Kuiper anticipò la volata nel 1985, firmando il suo ultimo successo di una favolosa carriera. L'Irlandese Sean Kelly regolò Lemond e Beccia nel 1986 e bissò il successo nel 1992 dando un grande dispiacere a Moreno Argentin, che non vinse mai la Sanremo. Lo Svizzero Maechler fece grande la vicina Svizzera nel 1987, mentre nel 1988 e nel 1989 il grande Laurent Fignon mise tutti in fila. Nel 1995 Laurent Jalabert regolò Fondriest in una fuga a due che si ripropose poi alla Freccia Vallone dello stesso anno, con medesimo risultato. Nel 1997 la prima delle 4 vittorie (e mezzo) di "Er Sanremo" Zabel, il cui dominio fu interrotto solo nel 1999 con il colpo di genio del vecchio Andrei Tchmil. Il 2004 rivede la Spagna davanti a tutti, con Oscar Freire (all'epoca 2 volte campione del mondo) che beffa l'esultante Zabel che spreca così la possibilità di arrotondare a 5 il conto Sanremo. Freire si ripeterà nel 2007 e nel 2010. Nel 2008 Cancellara sfrecciò (è proprio il caso di dirlo) per primo sul nuovo traguardo del Lungomare Calvino che l'anno dopo vede l'erede dei grandi velocisti, Mark Cavendish vincere alla prima partecipazione. Gli ultimi due anni vedono due spruzzate di "Down Under" con Goss e Gerrans davanti a tutti.

Le 7 perle di Eddy Merckx viste al microscopio - Definire Eddy Merckx solo con le 7 vittorie della Milano-Sanremo è come dire che il mondo è stupendo grazie ai pendii del Gran Canyon. E' semplicemente il più forte corridore che sia mai esistito e che esisterà mai. 7 vittorie alla Sanremo confrontate con le 525 da lui conseguite in carriera fa sembrare piccola piccola la corsa che da oltre 100 anni scalda il cuore degli appassionati di Ciclismo nei freddi giorni di inizio primavera. E' comunque un record per la corsa di primavera, record che ora andiamo a rivivere nei dettagli

  1. 1966 : Eddy Merckx non ha neanche 21 anni, è passato professionista nella squadra di Van Looy l'Aprile precedente, ma insoddisfatto del suo status all'interno della squadra, decide di passare in Peugeot. Si presenta ai nastri della Milano-Sanremo come giovane promessa del Ciclismo Belga, anche se i favoriti sono altri. C'è Gimondi, vincitore del Tour l'anno prima, ci sono Adorni e Van Looy. L'azione decisiva avvenne sul Turchino, quando si sganciarono 17 uomini, tra i quali Carlesi, De Prà, Poulidor, Desmet e Van Looy. C'è anche il giovane Merckx. A 2 km dal traguardo attacca Van Springel e gli unici a tenere le sue ruote furono Adriano Durante e proprio il giovane Merckx, che vinse poi in volata facendo svenire mamma Jenny davanti alla tv.

  2. 1967 : Merckx non è più la giovane promessa, è gia il campione, è gia il cannibale. Dopo pochi chilometri passa all'azione. Ci sono lo Svizzero Da Rugna, c'è Carmine Preziosi, Lelangue, Denson e Tommy Simpson. C'è anche Merckx, che sornione aspetta che gli altri si facciano del male, per poi rimanere solo a 20 km dal traguardo. Capito però che l'azione non poteva avere buona riuscita, si rialza ad aspettare Gimondi, Motta e Bitossi. I tre non riescono a staccarlo, e li "frega" in volata.

  3. 1969 : Merckx torna alla Sanremo dopo il 31° posto dell'anno precedente. Dancelli anima da subit la corsa, con Merckx che rimane a 9 minuti dalla testa della corsa sul Turchino. La corsa comunque si chiude piano piano. 6-5-4-3 minuti di ritardo, fino al ricongiungimento ai piedi del Poggio, dove Merckx fa il vuoto. Nessuno lo riesce a seguire. Arriva in solitario tra le ire di Dancelli, che colpevolizza Gimondi e Adorni per esserlo andato a riprendere senza poi aver vinto la corsa.

  4. 1971 : Non c'è Dancelli, splendido vincitore dell'anno precedente, ma l'Italia ci riprova con un azione che sembra quella decisiva. Ballini, Soldi, Spruyt e sopprattutto Gimondi provano a staccare tutti sui Capi, ma Merckx, con francobollati Motta e Pettersson, si riporta su di loro. Gimondi non ci sta, e sul Poggio guadagna una decina di metri, prontamente colmata da Merckx, che poi si invola verso il traguardo di Via Roma. Banale Eddy alla sua quarta affermazione a Sanremo.

  5. 1972 : Merckx cade a metà corsa, ma non c'è nulla di rotto, e allora tutto solo si riporta sul gruppo e sin dall'imbocco del Poggio fa selezione. A resistergli solo Motta, Basso e Pettersson. Non si gira neanche, va a vincere con il segno del "cinque" sul traguardo in maglia iridata. E' a un solo successo dal record di Girardengo. A 26 anni.

  6. 1975 : Eddy Merckx torna dopo tre anni alla Milano-Sanremo, dove si inserisce in un tentativo a 15 a metà corsa. Il ritmo è basso, e allora il gruppo rinvenne, per poi risfaldarsi sul Poggio, dove al solito Merckx si accodano un giovane Moser, Sibille, Conti, Bruyere e Danguillaume. In volata non c'è storia, Merckx domina, e domina per la sesta volta in Via Roma ed eguaglia il record di Girardengo in maglia iridata.

  7. 1976 : Sono passati dieci anni dal primo sussulto di Merckx a Sanremo, e il Belga vuole battere ogni record. Attacca gia sui capi, porta via un gruppetto e poco prima del Poggio è gia solo. E' una passerella per lui quella del Poggio, con Panizza e il neoprofessionista Vandenbroucke, poi declassato, a darsi battaglia per il secondo posto. Sono 7 le vittorie di Eddy Merckx, come sono 7 gli anni passati da quando l'uomo mise piede sulla Luna. Merckx quel 19 Marzo 1976 andò anch'egli sulla luna, vinse la 7° Sanremo e la 19° classica monumento, entrambi record imbattibili, che rimarranno per sempre lì. Merckx, una vocale di classe in mezzo a 5 consonanti di forza.
 
Rispondi


[+] A 5 utenti piace il post di Manuel The Volder
  


Vai al forum:


Utente(i) che stanno guardando questa discussione: 1 Ospite(i)