Login Registrati Connettiti via Facebook



Non sei registrato o connesso al forum.
Effettua la registrazione gratuita o il login per poter sfruttare tutte le funzionalità del forum e rimuovere ogni forma di pubblicità invasiva.

Condividi:
Tour de France, bagarre a Bigorre: la spunta Dan Martin
#1
Tour de France, vince Dan Martin a Bagneres de Bigorre. Crisi nera per Porte

[Immagine: 13martintour9528.jpg]
Dan Martin esulta dopo la vittoria sul traguardo di Bagneres de Bigorre - © tv5.org

Nel giorno in cui l'irlandese Daniel Martin aggiunge un altro tassello alla sua sin qui fantastica stagione, ricordiamo le vittoria al Catalunya e soprattutto alla Liegi Bastogne Liegi, è la Sky a mostrarsi vulnerabile come mai prima d'ora.

Pronti via è già bagarre, in molti provano a portar via la fuga giusta, su tutti la Garmin-Sharp, deludente ieri, combattività che precluderà al gran trionfo dell'irlandese. Il primo brivido ce lo regala però Peter Kennaugh, il giovane compagno della maglia gialla Froome, il quale appena prima dell'imbocco del Portet-d´Aspet (2ª) termina rovinosamente in un burrone : è stato solamente l'inizio della giornata da dimenticare per lo squadrone britannico.

Ma è sul Col de Menté (1ª) che la corsa esplode definitivamente, ritmo folle e il leader Chris Froome si ritrova coi soli Lopez e Porte, ed è la Movistar a provarci in blocco, insieme a uomini Garmin e Katusha, il gigante kenyota decide di chiudere in prima persona sul tentativo, alla sua ruota Valverde e Quintana, non Richie Porte. Intanto una foratura costringe al cambio di bici Cadel Evans il quale riuscirà poi a rientrare, a differenza di Porte che andrà incontro ad un lungo calvario. Il tentativo con Trofimov, Danielson ed Hesjedal, Anton e la maglia a Pois Rolland non decolla, e nel fondovalle si svolge una delicatissima fase della corsa, scatti e controscatti, ci prova anche Alejandro Valverde, che dopo aver mandato in avanscoperta Rui Costa e Castroviejo, scatta a ruota di Plaza, è quindi Froome a riportarsi in prima persona sul duo spagnolo, ma il forcing degli uomini di Alberto Contador farà presto desistere i contrattaccanti.

All'imbocco del Peyresourde (1ª) si presentano Bardet, Rolland, Hesjedal, De Gendt e De Clercq, con 1'20" sul gruppo maglia Gialla e 2'40" su Porte. E' la Movistar ad assumere le redini della corsa, ma succede poco o nulla lungo la salita, per primo passa Thomas de Gendt che beffa a meno di 50 m dal gran premio della montagna Rolland. Al loro inseguimento fuoriesce dal gruppo Simon Clarke, il quale autore di una splendida discesa riuscirà a riportarsi sui battistrada, distanziandoli poi fino a coronare primo sul l Louron-Azet (1ª); Porte è sempre più solo e attardato.

Ultima salita, Hourquette d'Ancizan (1ª), solo una manciata di secondi per i fuggitivi, trai quali il giovanissimo Romain Bardet sarà l'ultimo ad esser riassorbito dal gruppo sempre tirato dagli uomini di Unzue, i quali non saranno però impeccabili da li al traguardo, è la maglia biancaNairo Quintana il primo a provarci, seguito a uomo dalla maglia gialla, saranno ben quattro gli attacchi del colombiano, il quale però pare non affondare mai concretamente. In tutto questo salta chiaramente il ritmo in gruppo, si sale a scatti e a provarci sono Dan Martin, seguito prontamente da Jakob Fuglsang, e poco più tardi Mikel Nieve il quale sarà poi raggiunto dal gruppo tirato da Roman Kreuziger, parso ritrovato dopo annate sottotono. Indugia il gruppo, e a partire è Wouter Poels, che verrà poi ripreso in discesa, allo scollinamento il vantaggio per i due è di 40". Ancora indecisione in discesa, fa il bello e il cattivo tempo Quintana, esita Rui Costa, ci prova a più riprese un sempre più sorprendente Michal Kwiatowski, ma seguono di comune accordo i battistrada, arriva allora Robert Gesink per la Belkin, e il vantaggio arriva a 23" ai meno 9, ma dietro si voltano e il vantaggio ai meno 3 tornerà importante : 37". Nulla da fare, non li prendono più, Daniel Martin, più veloce sulla carta, non sbaglia e fa sua la 9ª frazione. Kwiatowski regola il gruppo su Dani Moreno.

Forse ha da recriminare la Movistar, che vanifica il grandissimo lavoro svolto non attaccando mai concretamente il capoclassifica Froome, ne andandosi a giocare la tappa, guadagna però una posizione l'Embatido, su Porte arrivato al traguardo con ben 18' di ritardo. Altre vittime eccellenti lo spagnolo Anton con quasi 4',lo statunitense Andrew Talansky giunto a 7', e ancora una giornata da dimenticare per T.J. Van Garderen e Thibault Pinot, lontanissimi dalla loro forma migliore. In Generale pare ancora solidissimo Chris Froome, a differenza della sua squadra, che benchè rivedremo raramente cosi sgranata, perde oggi un tassello importante, Vasil Kiryienka, arrivato fuori tempo massimo in una giornata da incubo per i velocisti. Quintana sembra giocare con gli avversari in salita, mentre Joaquim Rodriguez ha dato anche oggi segnali di una condizioni ancora precaria, senza infamia e senza lode Alberto Contador, anche lui lontano parente però di quello di un tempo. Infine questa tappa sancisce forse il ritorno di un grande talento, a tratti inespresso, che è stato trai primi a riportarsi su ognuno degli allunghi di Quintana, un bravó ad Andy Schleck.

Danilo
 
Rispondi


[+] A 4 utenti piace il post di Danilo M.
#2
Dopo il mezzo flop del giro della morte di un paio (?) d'anni fa messo ad inizio tappa. ero un po' indeciso se svegliarmi e restarmene a casa a vedere la diretta integrale. Devo dire però che stavolta ne è proprio valsa la pena... Sisi

(peccato che il caldo e l'abbiocco post-pranzo l'abbiano avuta vinta ai -30 km dalla fine Sweat ma vabbè, il bello lo avevo già visto Sisi )
 
Rispondi
#3
io a metà del peyresourde mi sono addormentato e mi sono svegliato quando Clarke si è rialzato ed ha aspettato gli altri fuggitivi quando avevano solo 10sec...
 
Rispondi
#4
(07-07-2013, 10:23 PM)SarriTheBest Ha scritto: Dopo il mezzo flop del giro della morte di un paio (?) d'anni fa messo ad inizio tappa. ero un po' indeciso se svegliarmi e restarmene a casa a vedere la diretta integrale. Devo dire però che stavolta ne è proprio valsa la pena... Sisi

(peccato che il caldo e l'abbiocco post-pranzo l'abbiano avuta vinta ai -30 km dalla fine Sweat ma vabbè, il bello lo avevo già visto Sisi )

2010, tra l'altro ere messo al contrario rispetto al solito il "giro della morte" con l'Aubisque(che mi sono ricordato essere la montagna preferita di Paolone) come ultima asperità e poi 60 km di pianura e discesa...

Sull'Aspin parte Vdb, davanti c'è Lloyd(reduce dalla maglia verde al Giro tra l'altro), sembra un'azione buona, ma le radioline dell'allora Omega - Pharma Lotto non funzionano, l'australiano non aspetta il capitano e va tutto in fumo...

In fuga ci vanno tra gli altri Armstrong e Cunego, mentre Hushovd rientra sui migliori in discesa e non perderà più le ruote dei big. Davanti mi pare Barredo scattò ai meno 40 e venne ripreso solo all'ultimo km. La volata poi verrà vinta da Fédrigo...
 
Rispondi
#5
Fedrigo e le sue volate..ci dovremmo scrivere un libro
 
Rispondi
#6
L'articolo non è male, ma se parli di Rodriguez devi per forza parlare di Schleck...
 
Rispondi
#7
Ora aggiungo un pezzettino su Andy, in effetti merita.
Su Rodriguez tratto di una debacle, purtroppo e lontano dalla forma migliore.
 
Rispondi
  


Vai al forum:


Utente(i) che stanno guardando questa discussione: 1 Ospite(i)