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Giro d'Italia, spettacolare bis di Ulissi nella tappa di Montecopiolo. Immobilismo tra i big, fuori dai giochi l'acciaccato Scarponi. Cadel Evans è la nuova Maglia Rosa.

La gioia di Diego Ulissi sul podio - © bettiniphoto

La prima tappa "forte", sia dal punto di vista tecnico che sentimentale, se ne è andata via in sordina, lasciandoci però negli occhi il numero di Diego Ulissi (Lampre-Merida), alla seconda vittoria in questo Giro d'Italia. Il giovane corridore di Castagneto Carducci, con un mix tra sagacia tattica e folgorante esplosività, si è messo nel sacco tutti i pretendenti alla classifica generale, arrivati ormai a Montecopiolo sperando di raggranellare almeno qualche secondo dagli abbuoni. Invece ci ha pensato Ulissi a scombinare loro i piani. Ha lasciato sfogare l'orfano Dani Moreno (Katusha), che di fatto ha riportato il gruppo sul coraggioso Pierre Rolland (Europcar), per poi attaccarsi alla ruota del contrattaccante Robert Kiserlovski (Trek Factory Racing). Con un guizzo sulla rampa finale al 13% lo ha saltato di netto proprio allo scollinamento, andando poi a godersi la passerella finale in mezzo a due ali di folla in estasi per l'impresa di un italiano. Alle sue spalle proprio il croato Kiserlovski e l'olandese Wilco Keldermann (Belkin Pro), che di un soffio ha scippato la terza posizione a Nairo Quintana (Movistar).

Poco da segnalare da parte dei big, che alla fine non è che abbiano onorato più di tanto le strade tanto care al pirata Marco Pantani. Le premesse facevano ben sperare: la Movistar, proprio ad inizio Carpegna, aveva schierato la squadra tutta in testa al gruppo, imprimendo alla corsa un ritmo davvero forte. Ma presto gli uomini di Unzue si sono fatti da parte, lasciando spazio al ritmo regolare di Alexis Vuillermoz (AG2R La Mondiale), gregario di Pozzovivo. Vuillermoz continuerà poi il suo lavoro fino al successivo GPM di Villaggio del Lago, per poi lasciare spazio, negli ultimi impegnativi 5 km, alle trenate di Steve Morabito (BMC Racing Team).
Nel frattempo era riuscito a fuoriuscire dal gruppo, in discesa dal Carpegna, il francese Pierre Rolland (Europcar), che, con l'aiuto prima del suo compagno Quemeneur e poi dell'altro fuggitivo Pirazzi, era riuscito ad agganciare al tenace Julian Arredondo (Trek Factory Racing), in fuga dalla mattina e nuova Maglia Azzurra del Giro, a soli 3 km dal termine. Il sogno di Rolland però non dura molto, visto che lo scatto di Daniel Moreno in vista del traguardo, gli toglie dalle mani una vittoria che oramai era ad un passo.

I distacchi, com'è ovvio che sia, alla fine sono stati davvero contenuti: Keldermann e Quintana sono giunti con 2 secondi di vantaggio su Cadel Evans (BMC Racing Team), Rigoberto Uran (Omega Pharma) e Domenico Pozzovivo (AG2R La Mondiale), mentre Rafal Majka (Tinkoff-Saxo), 8°, ne perde 8. Chiudono la top 10 di tappa Fabio Aru (Astana) a 17 secondi e Ryder Hesjedal (Garmin-Sharp) a 20. In classifica generale il testimone della Maglia Rosa è passato così da Matthews, arrivato al traguardo con 34 minuti di ritardo, al connazionale Cadel Evans. Chi non potrà avere più sogni in rosa saranno due ex compagni di squadra: Michele Scarponi (Astana), a causa degli acciacchi di Cassino, ha lasciato per strada più di 9 minuti, mentre il polacco Przemyslaw Niemiec (Lampre-Merida), che ha anche forato proprio all'imbocco del Carpegna, "solo" 7'30''.

Gilberto Cominetti
aka SarriTheBest