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Ponferrada 2014, 5a giornata: Italia di legno con Affini e Bronzini, oro per Bokeloh e Ferrand Prevot
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Mondiali di Ponferrada, quinta giornata: Italia di legno con Edoardo Affini e Giorgia Bronzini, medaglie d'oro per il tedesco Bokeloh tra gli juniores e la Ferrand-Prévot tra le donne.

La disperazione di Giorgia Bronzini dopo l'arrivo © Bettiniphoto2014/Luca Bettini
La disperazione di Giorgia Bronzini dopo l'arrivo
© Bettiniphoto2014/Luca Bettini

La penultima giornata iridata di Ponferrada mostra visi un po' tristi e colmi di rimpianti per quel che poteva essere e che invece non è stato. Due quarti posti che sanno di beffa per lo juniores Edoardo Affini e per l'azzurra Giorgia Bronzini, entrambi arrivati in occasioni di volate confusionarie che, con un pizzico di fortuna in più, avrebbero portato a medaglia certa.

Maggiormente abbattuta sarà probabilmente la piacentina bi-campionessa del mondo: prima la caduta, poi la volata che la ha vista ingannata sia dalla sua compagna Rossella Ratto che dalla Cannibale - oggi un po' meno - Marianne Vos. Risultato? La francese Pauline Ferrand-Prévot, sulla carta decisamente meno veloce della Bronzini, va a conquistarsi l'oro, mentre il fotofinish regala i due posti d'onore alla tedesca Lisa Brennauer, già vincitrice di cronosquadre con la Specialized-Lululemon e regina della cronometro individuale, ed alla svedese Emma Johansson. Qualche rimpianto lo coverà anche Elisa Longo Borghini: la sua azione, in compagnia di Vos, Armitstead e Johansson, lungo l'ultima ascesa del Mirador sarebbe potuta andare a segno se, in vista della flamme rouge dell'ultimo chilometro, la Vos (poi decima al traguardo) non avesse faticosamente stoppato la sua fiammata da scafata finisseur.

Tra gli junior invece la vittoria del tedesco Jonas Bokeloh è stata netta e schiacciante, e anche per i piazzamenti dell'argento Alexandr Kulikovskiy e del bronzo Peter Lenderink non è stato necessario alcun intervento della tecnologia. Resta l'amaro in bocca per la seconda medaglia di legno di fila dopo il quarto posto di Filippo Ganna già conquistato nella prova a cronometro, a soli 7 secondi da Michael Storer. Senza dimenticare poi, in una gara un po' più accesa rispetto a quella femminile, la sfortuna di Nicola Conci: in avanscoperta all'ultimo giro, il giovane azzurro è scivolato nella curva scendendo dal Confederación dove, il giorno prima, stessa sorte era capitata all'under Gianni Moscon.

Una scorpacciata di situazioni sfavorevoli che - si spera - si siano esaurite in vista dell'ultima prova iridata, la più attesa. Quella dei professionisti, in programma domani a partire dalle dieci del mattino. Sperando che i "grandi", e in particolar modo i ragazzi del ct Davide Cassani, possano regalare quello spettacolo che finora ci è stato negato da un percorso mal disegnato.

Gilberto Cominetti
 
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