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GP de Plouay-Bretagne
#2
GP de Plouay 2012: Elisa, che tenacia! Ma primeggia Vos - Longo Borghini resiste ed è terza. Marianne vince in solitaria

Quello che mancava e che manca Marianne Vos lo sta a poco a poco raccogliendo. In casa custodiva un oro olimpico ma risalente al lontano 2008 e conquistato su pista, non su strada. Ebbene, la fuoriclasse di Meeuwen il 29 luglio scorso è scesa sull'asfalto londinese con una cattiveria raramente vistale negli occhi, conquistando l'oro olimpico anche su strada. Dopo alcuni criterium il ritorno in gare di un certo livello è avvenuto nello scorso fine settimana, in occasione dell'appuntamento svedese di Coppa del Mondo, a Vårgårda.

Lì Marianne Vos domenica ha voluto accontentarsi di un podio, lavorando per portare alla vittoria la fedele gregaria Iris Slappendel. Podio, quello della Vos a Vårgårda, che è valso comunque la conquista matematica della Coppa del Mondo (infatti, qualora la prima avversaria, Judith Arndt, avesse conquistato i 75 punti in palio oggi per la vincitrice e la Vos avesse fatto cilecca, quest'ultima avrebbe comunque mantenuto un margine di 9 punti).

Situazione diametralmente opposta a quella di dodici mesi fa, quando Marianne Vos corse a Plouay con 7 punti di distacco dalla leader, la compagna di squadra Annemiek Van Vleuten. Proprio quest'ultima si aggiudicò un po' a sorpresa e grazie al gregariato della Vos l'appuntamento francese della challenge UCI e la Coppa del Mondo.

Insomma, Marianne Vos non era riuscita, quando per un motivo (la superiorità esagerata ed a tratti umiliante di Emma Pooley nel 2009 e nel 2010), quando per un altro (la fedeltà alla Van Vleuten nel 2011), ad aggiudicarsi il GP de Plouay. Oggi ha colmato anche questa 'carenza', l'olandese, andandosi a prendere di prepotenza questo traguardo e dando distacchi abissali (ma per la Vos mutuiamo l'aggettivo in 'abituali') a tutte le altre. Sono infatti ben 35" inflitti alla seconda classificata, l'australiana Tiffany Cromwell che anno dopo anno, ma specialmente in questo 2012, sta crescendo. Poco dietro, a 39", Elisa Longo Borghini. La classe '91 (deve ancora compiere 21 anni) dell'Hitec Products-Mistral Home ha colto un podio di Coppa del Mondo che vale tanto, tantissimo, e che fa seguito a molti ottimi risultati ottenuti nei mesi precedenti. Ci arriveremo tra poco.

Dicevamo, tappa e maglia per la Vos, verrebbe da dire; di fatto è corsa e Coppa, nonostante la challenge UCI fosse già finita una settimana fa tra le mani dell'olandese, come già detto. Con una classifica già scritta ed una Coppa del Mondo - la quarta in sette anni di militanza tra le Élite - bell'e conquistata, Marianne Vos non ha fatto altro che affrontare il GP de Plouay come è solita affrontare ogni altra gara: a tutta sin da subito e con il solo scopo di vincere.

Erano assenti le vincitrici delle ultime tre edizioni, Annemiek Van Vleuten (ha optato per continuare gli allenamenti a casa sua, a Wageningen) ed Emma Pooley (sta correndo sulle Alpi la Haute Route, con ottimi risuktati), ed il percorso risultava mutato rispetto al 2011. Allora il circuito era di 19.1 km da ripetere sei volte per un totale di 114.6 km, quest'anno l'allargamento a 27 km da ripetere per cinque tornate porta il GP de Plouay a 135 km. Nella prima tornata provano ad andarsene già alcune atlete di nome: per l'appunto Marianne Vos (Rabobank), Megan Guarnier (TIBCO), Emma Johansson ed Elisa Longo Borghini (Hitec Products-Mistral Home), Shelley Olds (AA Drink).

Guadagnano quasi 40" su un primo gruppetto inseguitore ma non riescono a fare la differenza, così vengono subito riassorbite dal primo plotoncino che comprende circa quaranta atlete. Si prosegue lungo i su e giù della Bretagna con un paio di gruppi, l'uno di quarantacinque atlete, l'altro di una trentina, ad inseguire, finché all'ultimo giro giunge l'ennesimo (e per molte fatale) forcing di Marianne Vos. All'olandese rispondono le sole Tiffany Cromwell ed un'Elisa Longo Borghini che ormai non sorprende più.

Le tre acquisiscono un vantaggio di 35" sul primo gruppo inseguitore e viaggiano di comune accordo; sulla carta Marianne Vos è più veloce sia della Cromwell che della Longo Borghini, entrambe passiste scalatrici dallo spunto veloce non troppo marcato. Non basta ciò a far sì che le cose restino come stanno sino al traguardo, nonostante il vantaggio sul resto del gruppo sia salito a più di un minuto quando si affronta per l'ultima volta la Côte de Ty Marrec.

Lì la Vos scatta e per le altre due non c'è molto da fare se non aiutarsi a vicenda per contenere il ritardo il più possibile. Mancano dunque 5 km al traguardo e la Vos è lanciata verso la terza vittoria in una gara di Coppa del Mondo nel 2012 (le altre affermazioni alla Ronde Van Drenthe ed al Trofeo Binda, a Cittiglio). Marianne Vos taglia il traguardo in perfetta solitudine, succedendo all'amica Annemiek Van Vleuten, anch'essa vincente qui vestendo le insegne di leader di Coppa.

«Avevo già la maglia di leader di Coppa del Mondo ben salda sulle spalle - dirà Marianne Vos a fine gara - e così ho dato tutto per vincere questa corsa. Quando sono scattata mi sono sentita un po' stanca. Poi ho pensato: 'Su, è una gara di Coppa del Mondo, sono tutte stanche!', ed ho proseguito andando a prendermi la vittoria». Non fa una piega.

Tiffany Cromwell giunge a 35", con Elisa Longo Borghini a 39". Il resto del gruppo naviga ad una vita. L'ottima Anna Van der Breggen precede Evelyn Stevens a 2'40", Luisa Tamanini è a 2'43". Fabiana Luperini regola un gruppo numeroso chiudendo la prova a 4'09", davanti a Trixi Worrack, Marta Tagliaferro e Judith Arndt. Elena Cecchini, recente vincitrice del Trophée d'Or, chiude nello stesso gruppo al 18° posto.

La classifica finale di una Coppa del Mondo mutilata strada facendo del GP Ciudad de Valladolid vede Marianne Vos dominare con 335 punti, mentre Judith Arndt è a 148 lunghezze, a quota 187. Evelyn Stevens, vincitrice della Freccia Vallone, è a quota 152 mentre Trixi Worrack è a 142 e la statunitense Shelley Olds a 125. Netta la flessione della pur costante Emma Johansson, appena sesta a quota 110. Prima delle italiane in graduatoria Monia Baccaille, oggi assente, 15a con soli 53 punti. Come la Vos domina nella classifica individuale, la Rabobank eccelle con ben 606 punti. L'Orica-GreeEDGE di Arndt e Cromwell è seconda a 502, la Specialized-Lululemon di Worrack e Stevens terza a quota 470 punti.

Capitolo Italia: se una vittoria tricolore in Coppa del Mondo non si è vista neanche quest'anno, abbiamo ragione di credere che le nostre giovani potranno regalarci soddisfazioni in futuro. Oggi ben quattro italiane nelle prime dieci (Longo Borghini 3a, Tamanini 6a, Luperini 7a, Tagliaferro 9a) e soprattutto Elisa Longo Borghini che dà segni netti ed inconfutabili di poter tenere il passo delle migliori. Tutti conosciamo Marianne Vos, le sue accelerazioni, il male che producono nelle gambe di qualsiasi avversaria. Elisa Longo Borghini, insieme a Tiffany Cromwell, è stata una delle poche a saper tenere l'andatura dell'olandese.

L'atleta ornavassese, dopo un primo anno tra le Élite soddisfacente e nel quale ha fatto molta esperienza, era passata all'Hitec per imparare i migliori segreti del mestiere da Emma Johansson. Dall'Omloop van het Hageland del 4 marzo, dove salì sul terzo gradino del podio, sino alla vittoria di Montignoso, gara nazionale, passando per l'argento ai tricolori a cronometro, fino alla maglia bianca al Giro (ed al 9° posto nella classifica generale); dalla vittoria di tappa al Thüringen Rundfahrt fino al bronzo nella crono dei Campionati Europei di Goes, Elisa ha continuato a crescere, a migliorarsi, a lavorare per arrivare al top.

A 21 anni non ancora compiuti non è ancora al livello di atlete come Vos, Stevens o Johansson - e ci mancherebbe! - ma questo podio di Coppa del Mondo, frutto di tanto lavoro e di un motore fenomenale, porterà Elisa Longo Borghini ad essere uno dei punti fermi - se già non lo fosse - della Nazionale di Salvoldi. E l'anno venturo, se quanto visto fino ad ora dovesse ripetersi come crediamo, potrebbe tranquillamente portare ben più che diversi podi ed alcune vittorie di tappa. Siamo di fronte ad una giovanissima atleta, non certo fatta e finita ma che è vicinissima a raggiungere il livello delle top riders, nonostante possa ancora migliorare sotto tanti aspetti.

Insomma, la prestazione odierna della Longo Borghini, non certo sorprendente per quanto detto fino ad ora, può far ben sperare per i colori azzurri: e questo vale sia per i prossimi eventi internazionali (partiamo senza timore da quel Mondiale che si correrà a Valkenburg, praticamente in casa Vos) che per gli anni a venire.

Una carriera che, mattoncino dopo mattoncino, Elisa si sta costruendo per arrivare, con tutta calma, ai massimi livelli, perché come disse a fine Giro d'Italia, «la Vos si batte. Come? Con il tempo e con i pedali, andando più forte di lei e tagliando per prima il traguardo». Non è accaduito oggi, oggi era la giornata delle celebrazioni, una giornata aspettata a lungo forse perfino da Marianne Vos. Non ci sentiamo di escludere che possa accadere in un futuro, anche molto prossimo.

Francesco Sulas

ORDINE D'ARRIVO
1 Marianne Vos (Ned) Stichting Rabo Women Cycling Team 3:39:45
2 Tiffany Cromwell (Aus) Orica - Ais 0:00:35
3 Elisa Longo Borghini (Ita) Hitec Products - Mistral Home Cycling Team 0:00:39
4 Anna Van Der Breggen (Ned) Sengers Ladies Cycling Team 0:02:40
5 Evelyn Stevens (USA) Team Specialized - Lululemon
6 Luisa Tamanini (Ita) Faren Honda Team 0:02:43
7 Fabiana Luperini (Ita) Faren Honda Team 0:04:09
8 Trixi Worrack (Ger) Team Specialized - Lululemon
9 Marta Tagliaferro (Ita) MCipollini Giambenini
10 Judith Arndt (Ger) Greenedge - Ais
11 Sandrine Bideau (Fra) Vienne Futuroscope
12 Iris Slappendel (Ned) Stichting Rabo Women Cycling Team
13 Julia Martisova (Rus) Be Pink
14 Lucinda Brand (Ned) AA Drink - Leontien.nl Cycling Team
15 Ashleigh Moolman (RSA) Lotto Belisol Ladies

CLASSIFICA DI COPPA DEL MONDO
1 Marianne Vos (Ned) Stichting Rabo Women Cycling Team 335 pts
2 Judith Arndt (Ger) Orica - Ais 187
3 Evelyn Stevens (USA) Team Specialized - Lululemon 152
4 Trixi Worrack (Ger) Team Specialized - Lululemon 142
5 Shelley Olds (USA) AA Drink - Leontien.nl Cycling Team 125
6 Emma Johansson (Swe) Hitec Products - Mistral Home Cycling Team 110
7 Iris Slappendel (Ned) Stichting Rabo Women Cycling Team 109
8 Kirsten Wild (Ned) AA Drink - Leontien.nl Cycling Team 108
9 Tiffany Cromwell (Aus) Greenedge - Ais 89
10 Linda Melanie Villumsen (NZl) Greenedge - Ais 76
11 Hanka Kupfernagel (Ger) RusVelo 75
12 Adrie Visser (Ned) Skil 1t4i 56
13 Pauline Ferrand Prevot (Fra) Stichting Rabo Women Cycling Team 56
14 Anna Van Der Breggen (Ned) Sengers Ladies Cycling Team 54
 
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GP de Plouay-Bretagne - da BidoneJack - 29-08-2012, 05:56 PM
RE: GP de Plouay-Bretagne - da BidoneJack - 29-08-2012, 06:09 PM

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