20-10-2020, 01:25 PM
Estate 2017, la UAE fa la sua prima campagna acquisti faraonica: arrivano Fabio Aru, Daniel Martin e Kristoff.
Il primo è stato un disastro. Il secondo ha fatto un buon primo anno e un secondo che si salva solo per il podio ai Baschi.
Il Panzon che vien dalla Norvegia, invece, si è rivelato un investimento a dir poco azzeccato. E dire che in Katusha lo avevano criticato fortemente poco prima che se ne andasse.
Passati i trent'anni non è più stato il corridore di metà anni '10 che andava ogni anno sopra le dieci vittorie e nel 2015 addirittura sopra le venti. Tuttavia, resta uno che nei grandi appuntamenti si fa sempre trovare presente. Meno esuberante, ma forse ancor più resistente rispetto agli anni del peak.
Nel 2018, tra le altre cose, ha vinto Francoforte e si è imposto sui Campi Elisi. Ma è nell'ultimo biennio che ha fatto veramente fruttare l'investimento fatto dalla UAE: ha vinto la Gand 2019, la prima tappa del Tour 2020 vestendo la gialla e ha conquistato due terzi posti al Fiandre.
Kristoff non è nato campione, è diventato un campione. E non con l'aiuto di qualche zambottino, come qualche altro protagonista dello scorso decennio, ma grazie al duro lavoro. Ha imparato a usare al meglio i suoi punti di forza e a trentatré anni è ancora un grandissimo.
Il primo è stato un disastro. Il secondo ha fatto un buon primo anno e un secondo che si salva solo per il podio ai Baschi.
Il Panzon che vien dalla Norvegia, invece, si è rivelato un investimento a dir poco azzeccato. E dire che in Katusha lo avevano criticato fortemente poco prima che se ne andasse.
Passati i trent'anni non è più stato il corridore di metà anni '10 che andava ogni anno sopra le dieci vittorie e nel 2015 addirittura sopra le venti. Tuttavia, resta uno che nei grandi appuntamenti si fa sempre trovare presente. Meno esuberante, ma forse ancor più resistente rispetto agli anni del peak.
Nel 2018, tra le altre cose, ha vinto Francoforte e si è imposto sui Campi Elisi. Ma è nell'ultimo biennio che ha fatto veramente fruttare l'investimento fatto dalla UAE: ha vinto la Gand 2019, la prima tappa del Tour 2020 vestendo la gialla e ha conquistato due terzi posti al Fiandre.
Kristoff non è nato campione, è diventato un campione. E non con l'aiuto di qualche zambottino, come qualche altro protagonista dello scorso decennio, ma grazie al duro lavoro. Ha imparato a usare al meglio i suoi punti di forza e a trentatré anni è ancora un grandissimo.