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Giro d'Italia, numero di Battaglin al Santuario di Oropa. In difficoltà Rigo Uran.
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Giro d'Italia, numero di Battaglin al Santuario di Oropa. In difficoltà la Maglia Rosa: attaccato da Pozzovivo e Quintana, Rigoberto Uran perde terreno da tutti i big.

<img title="Giro d'Italia 2014 - 14^ Tappa: Agliè - Oropa - Battaglin, sfinito, conquista Oropa: doppietta Bardiai-CSF. Alle sue spalle Dario Cataldo. © bettiniphoto" src="http://www.bettiniphoto.net/image/2_0176750_1_thumb2.jpg" />
Enrico Battaglin, sfinito, conquista Oropa. Alle sue spalle Cataldo. - © bettiniphoto

Sono trascorse neanche 24 ore, ed in casa Bardiani-CSF i festeggiamenti possono andare avanti. Dopo il successo di ieri a Rivarolo Canavese griffato Canola, anche quest'oggi uno dei ragazzi della banda Reverberi ha portato al termine la sua fuga: si tratta di Enrico Battaglin, uno dei capitani della squadra e già una tappa rosa nel palmares (Giro d'Italia 2013, Serra San Bruno), che con un finale da vero campione si è conquistato la vittoria sul significativo traguardo di Oropa. Il 24enne vicentino è stato autore di un ultimo chilometro di altissimo livello, riuscendo a rientrare sulla testa della corsa e poi ad infilare in volata, proprio all'ultimo respiro, l'abruzzese Dario Cataldo (Team Sky) e il colombiano - nomen omen - Jarilson Pantano (Team Colombia).

Battaglin già al chilometro 4 aveva preso il largo dal gruppo, inizialmente in un gruppo formato da nove corridore. La fuga ha preso poi proporzioni ben più grandi, contando alla fine un totale di ventuno corridori: Valerio Agnoli (Astana), Axel Domont (Ag2r la Mondiale), Marco Frapporti e Emanuele Sella (Androni Venezuela), Enrico Battaglin (Bardiani CSF) appunto, Martijn Keizer (Belkin), Manuel Quinziato (BMC), Paolo Longo Borghini (Cannondale), Jarlinson Pantano (Colombia), Mattia Cattaneo e Jan Polanc (Lampre Merida), Tim Wellens (Lotto Belisol), Julien Vermote (Omega Quick Step), Ivan Santaromita (Orica GreenEdge), Albert Timmer (Giant Shimano), Perrig Quemeneur (Europcar), Dario Cataldo e Edvald Boasson Hagen (Sky), Nicolas Roche (Saxo Tinkoff), Danilo Hondo (Trek) e Yonathan Monsalve (Neri Sottoli). Ogni squadra era, in pratica, rappresentata, facendo così intuire fin da subito che qualcuno della fuga, alla fine, l'avrebbe spuntata.

Il gruppo Maglia Rosa poi procedeva ad andatura non proprio sostenuta, con la Omega Pharma che, sul Bielmonte (terzo e penultimo GPM di giornata), ha messo pure Alessandro Petacchi a fare il ritmo in salita.

Le carte, sia per gli uni che per gli altri, si scoprono così solamente lungo le rampe che portano al Santuario di Oropa, scenario di una delle più belle imprese del pirata Marco Pantani. Tra i fuggitivi i più pimpanti sono sicuramente Dario Cataldo (Team Sky) e Jarlinson Pantano (Colombia), che prima si sbarazzano della compagnia di Nicolas Roche (Saxo Tinkoff), Tim Wellens (Lotto Belisol) e Ivan Santaromita (Orica GreenEdge), e poi raggiungono l'olandese Albert Timmer (Giant Shimano), avvantaggiatosi con Manuel Quinziato (BMC) lungo la discesa dal Bielmonte. I due però non riescono a trovare un grande accordo, tanto che Cataldo cerca di staccare il colombiano nell'ultimo tratto impegnativo. Tutto vano. Anzi: la loro indecisione permette a corridori come Polanc e Battaglin di rifarsi sotto. Proprio Enrico Battaglin (Bardiani-CSF), al passaggio all'ultimo chilometro, aveva ancora più di 50 metri da recuperare sui corridori di testa: prima una volata per riprendere le ruote dei due davanti e poi, su un rettilineo in ciottolato che non terminava mai, una volata in apnea che ha surclassato il povero Dario Cataldo arrivato oramai a pochissimi metri dalla linea dell'arrivo.

Alle spalle dei fuggitivi è il solito Domenico Pozzovivo (AG2R) a regalare un po' di spettacolo. Prima mette i gregari Dupont e Vuillermoz in testa al gruppo a fare un'andatura decisa e poi, a 5 km dall'arrivo, piazza due attacchi consecutivi che spezzano le gambe degli uomini di classifica. L'unico che riesce a riportarsi sotto al piccolo scalatore lucano è un (ritrovato?) Nairo Quintana (Movistar), che nel giro di poche pedalate riesce a ritrovare la ruota del corridore dell'AG2R. Ruota che vedrà fino alla fine della tappa, quando, con un gesto non proprio correttissimo, scatterà in faccia a Pozzovivo per togliergli il 15° posto e mettere in saccoccia la "bellezza" di 4 secondi. Chi ha maledettamente sofferto la situazione è stata la Maglia Rosa: Rigoberto Uran non è riuscito a rispondere all'attacco di Pozzovivo, ma soprattutto ha subito passivamente anche i contrattacchi di Wilco Keldermann (Belkin), che fin da subito aveva cercato di chiudere sulla coppia Pozzovivo-Quintana, Fabio Aru (Astana) e Rafal Majka (Tinkoff-Saxo). Addirittura Cadel Evans (BMC), che pure non pareva essere nella sua miglior giornata, riesce a rubargli 5 secondi proprio sul rettilineo di arrivo. Alla fine terminerà 22°, a 3'04'' da Battaglin, pagando - nell'ordine - 25 secondi da Quintana, 21 da Pozzovivo ed Aru, 17 da Keldermann e Majka. Da aggiungere anche la quarantina di secondi lasciati a Ryder Hesjedal (Garmin) e Pierre Rolland (Europcar), all'attacco fin dalla salita del Bielmonte.

In classifica generale Rigoberto Uran mantiene la leadership della classifica, con 32 secondi di vantaggio su Evans. Terzo Majka ad 1'35'', mentre Pozzovivo si avvicina ed ora ha 2'11'' di svantaggio. Sesto Quintana con poco più di 3 minuti di ritardo, mentre Aru è settimo con 3'16'' da recuperare ad Uran.



Il video del finale della 14^ tappa del Giro d'Italia 2014


Gilberto Cominetti
aka SarriTheBest
 
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Giro d'Italia, numero di Battaglin al Santuario di Oropa. In difficoltà Rigo Uran. - da SarriTheBest - 24-05-2014, 08:09 PM

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