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Giro d'Italia, il Gorilla Greipel detta legge a Castiglione della Pescaia. Otto italiani in top 10, caduto Contador.

L'esultanza dell'imperioso André Greipel - © bettiniphoto

Alla prima volata vera, non c'è scampo alla legge della giungla: André Greipel (Lotto-Soudal), da tutti ribattezzato Gorilla per la sua stazza (con tanto di stilizzazione sulla sua bicicletta), conquista con estrema facilità il traguardo di Castiglione della Pescaia, battendo un Matteo Pelucchi (IAM Cycling) in grande rimonta ed un Sacha Modolo (Lampre-Merida) sempre alla rincorsa. Per il velocista tedesco della Lotto-Soudal si tratta della prima vittoria in questa edizione del Giro d'Italia, terza in assoluto: aveva già alzato le braccia al cielo nel 2008 a Locarno, per gentile concessione del suo capitano del tempo Mark Cavendish, e nel 2010 a Brescia, al termine della diciannovesima tappa di un Giro, fino a quel momento, abbastanza deludente rispetto alle aspettative.

Il treno della Lotto-Soudal quest'oggi ha funzionato alla perfezione, nonostante mancassero diversi ingranaggi fondamentali: il passistone Adam Hansen e Maxime Monfort hanno tenuto la testa della corsa negli ultimi chilometri, mentre il pesce pilota Greg Henderson è stato puntuale nel pilotare il proprio capitano fino ai -200 dal traguardo: da lì in poi è stato un gioco da ragazzi per Greipel, tanto che lo stesso Henderson stava già esultando ben prima del passaggio sotto lo striscione d'arrivo del suo compagno. Inutile la rimonta di Matteo Pelucchi (IAM Cycling), bravo a muoversi tra le pieghe del gruppo e forse lasciato un po' troppo solo dalla sua squadra; mentre Sacha Modolo (Lampre-Merida), terzo, ancora una volta rimane fregato nella preparazione della volata, restando al vento ai -500. Quarto Manuel Belletti (Southeast), seguito da Giacomo Nizzolo (Trek Factory Racing) e dal suo compagno Alessandro Petacchi (Southeast), con cui ha fatto volate separate; poi la maglia rossa di Elia Viviani (Team Sky), Luka Mezgec (Giant-Alpecin), Nicola Ruffoni (Bardiani-CSF) e infine Davide Appollonio (Androni-Sidermec), a chiudere una top ten che vede la presenza di ben otto corridori italiani.

Da segnalare una caduta proprio sul rettilineo di arrivo, innescata da un tifoso troppo sporgente dalle transenne. Sono stati principalmente coinvolti Daniele Colli (Vini Fantini-Nippo), che è andato proprio a sbattere contro la fotocamera in mano allo spettatore, e la maglia rosa Alberto Contador (Tinkoff-Saxo): per il primo si parla di braccio rotto e quindi Giro concluso, mentre il secondo dovrebbe aver subito solo una sublussazione alla spalla sinistra.

a cura di Gilberto Cominetti