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Olimpiadi di Rio, capolavoro di Van Avermaet: è oro! Sfortuna Nibali: cade, e dice addio ad ogni sogno di gloria
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News 
Olimpiadi di Rio, capolavoro di Greg Van Avermaet: è oro! Sul podio Jakob Fuglsang e Rafal Majka. Sfortuna Nibali: cade in discesa e dice addio ad ogni sogno di gloria.

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Greg Van Avermaet mostra la medaglia d'oro conquistata a Rio  - © BettiniPhoto</center>

La prova in linea maschile del ciclismo su strada ai Giochi Olimpici di Rio de Janeiro è stata una delle gare più emozionanti dell’anno. La nazione che ha caratterizzato la parte finale della corsa è stata l'Italia, che ha attaccato in maniera importante con Fabio Aru e Vincenzo Nibali al termine del penultimo giro del circuito di Vista Chinesa.

Il siciliano è stato poi il mattatore del giro finale, dove ha attaccato in salita distanziando i rivali del gruppetto di cui faceva parte. Eccezion fatta per Sergio Henao e Rafal Majka, gli unici a tenere la ruota dello scatenato Squalo.

Nella insidiosa discesa, che nei giri precedenti aveva già mietuto altre vittime, il patatrac: ai meno 12 chilometri una caduta coinvolge Nibali ed Henao, facendo terminare i sogni di gloria per i rispettivi paesi. Rafal Majka, sempre in coda, invece riesce ad evitare i due compagni d'attacco, lanciandosi tutto solo verso il traguardo di Fort Copacabana.

Purtroppo per lui la sua avventura è terminata all'orizzonte della flamme rouge: Jakob Fuglsang e Greg Van Avermaet, sganciatisi dal gruppo degli inseguitori, riescono a raggiungere Majka quando mancavano solamente 1,4 chilometri al termine della corsa. La volata è senza storia: vince Greg Van Avermaet, che conquista un meritatissimo oro. Argento a Jakob Fuglsang, bronzo per Rafal Majka. Nello sprint di consolazione giunge quarto Julian Alaphilippe, quinto Joaquim Rodriguez - all'ultima corsa in carriera - e sesto un bravissimo Fabio Aru. Chiudono la top ten di giornata Louis Meintjes, Andrey Zeits, Tanel Kangert e Rui Costa.

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Il video del finale della prova in linea</center>

La sorpresa - Ordine d'arrivo alla mano, sono tante le sorprese. Primo tra tutti Greg Van Avermaet che, in una corsa annunciata da tutti ad appannaggio degli scalatori, è stato abile ad anticipare i giochi e a gestirsi nel migliore dei modi. Aiutato - ovviamente - dalla fortuna. Di ottimo livello anche la prova di Julian Alaphilippe, che da solo ha salvato la propria nazionale. Ma se proprio dobbiamo fare un nome secco, questo è quello del kazako Andrey Zeits. Gregario spesso sottovalutato, è stato chiamato all'ultimo momento per sostituire Lutsenko, investito da un auto durante un allenamento. Zeits è entrato in un secondo momento nel gruppo di contrattaccanti di Van Avermaet con grande facilità, dimostrando di avere una delle migliori gambe di giornata. Al traguardo di Fort Copacabana però è arrivato distrutto, chiudendo comunque all'ottavo posto senza disputare la volata.

La delusione - Anche in questo caso la lista sarebbe tutt'altro che lunga. Partendo da Alejandro Valverde: dato come principale favorito, ha ceduto i gradi di capitano a Joaquim Rodriguez (5° al traguardo) non sentendosi in grado di battagliare per l'oro olimpico. Come scusante ha il fatto di aver corso tantissimo in questa stagione, disputando classiche, Giro e Tour sempre puntando alla vittoria. Male anche l'Olanda, rappresentata dal capitano Bauke Mollema: reduce dallo splendido successo di San Sebastian, l'olandese disputa un Olimpiade anonima chiudendo al 17° posto. Pessimo anche il suo connazionale Wout Poels, vincitore della scorsa Liegi ed indicato da molti come pericolosa mina vagante. Ma il premio come delusione di giornata va a Rigoberto Uran, argento di Londra 2012. Uran era il capitano di una delle nazionali più forti e preparate, la Colombia, ma si è ritirato nel momento in cui i giochi cominciavano a farsi duri, lasciando tutta la responsabilità della corsa ad un ottimo Sergio Henao.

Gli azzurri - I nostri corridori hanno disputato una Olimpiadi al limite della perfezione, seguendo alla lettera i dettami arrivati dall'ammiraglia del ct Cassani. Le uniche note stonate sono state la prestazione di Diego Rosa, molto al di sotto delle attese, e la sfortunata caduta di Vincenzo Nibali, quando i sogni di podio si stavano concretizzando un minuto dopo l'altro. Ottimo il lavoro oscuro di Alessandro De Marchi e, soprattutto, Damiano Caruso, mentre Fabio Aru è stato fondamentale nell'azione decisiva di Nibali. Il sardo sarà poi il miglior azzurro piazzato al traguardo: 6°. Caruso invece ha chiuso al 40° posto, mentre è giunto 63° - ultimo - De Marchi.

 
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Olimpiadi di Rio, capolavoro di Van Avermaet: è oro! Sfortuna Nibali: cade, e dice addio ad ogni sogno di gloria - da SarriTheBest - 07-08-2016, 05:05 AM

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