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Trofeo Laigueglia 2012
#21
Ma dove sarebbe questa startlist penosa ?
Io vedo Basso, Cunego, Malori, Belletti, Haedo, Gasparotto, Ponzi, Kiserlovski, Duarte, Modolo ecc. ecc.
Non sarà una lista partenti da Milano-Sanremo, ma come dice Roberto, ci son troppe corse in concomitanza con questa gara per avere super nomi...
 
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#22
GLi organizzatori devono essere capaci di portare i corridori, non puoi competere con il Tour of Oman forse, ma la startlist del Giro dell'Alto Var è già meglio di questa...Visconti, Gilbert poi adesso non me ne vengono altri perchè Nibali ha appena vinto in Oman!!!!!!!!!!!!
 
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#23
Oltre a quotare Manuel c'è anche da dire che spesso la startlist non vuol dire nulla, io sinceramente mi diverto di più a vedere un Laigueglia, che con il bel percorso che presenta è sempre interessante nonostantante un startlist non di primissimo pelo, piuttosto che il piatto e noioso Qatar...
 
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#24
Però se non ci sono i grandi nomi non la vedi perchè la tv non la fa vedere (mentre l'Haut Var lo danno in diretta)
 
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#25
La tv italiana non fa vedere la Vuelta nemmeno in differita, pensi darebbe in diretta il Laigueglia se ci fossero Gilbert ed Hushovd? E poi sinceramente se è in diretta o in differita, poco importa, mi basta vederla...
 
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#26
Il Tour dell'Oman non ha copertura televisiva, se non su Eurosport 24 ore dopo. E la ci sono i più forti...
 
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#27
(18-02-2012, 03:20 PM)Gershwin Ha scritto: Però se non ci sono i grandi nomi non la vedi perchè la tv non la fa vedere (mentre l'Haut Var lo danno in diretta)
I grandi nomi con c'entrano una beata m. vedi l'Oman.
Faccio un off topic sperando che tu capisca il perchè accade quello che hai scritto.

Il punto principale è che il nostro ciclismo non "ripaga" il costo dell'investimento con la pubblicità,come avviene per altre discipline e come accade in paesi con una fortissima tradizione (vedi Francia) e tantissime possibilità,per quanto riguarda il broadcasting (vedi Australia e Gran Bretagna).
I nostri cugini francesi,hanno TF1 che era la loro Rai(prima che la privatizzassero),le cui quote di maggioranza sono in possesso di una holding,chiamata Bouygues.Questo nome dovrebbe ricordarti qualcosa.
Ciò significa che l'interesse per il ciclismo e il suo ritorno pubblicitario,soprattutto per le corse che si disputano sul suolo francese,è fortissimo ed anche producente.
Hai fatto riferimento all'Haut Var.Bene ti dico,che questa è la prima corsa che la televisione francese trasmette in diretta,in questo 2012.Le diramazioni che la FranceTelevision ha in tutte le varie regioni,un pò come accade per le sedi regionali Rai qui da noi,permette loro (in riferimento all'interesse per il ciclismo) di confezionare delle piccole sintesi,a costi bassissimi.
Il discorso sui paesi Anglofoni,penso sia del tutto superfluo.Al di là della crescita dei loro movimenti,i potenti mezzi ed i facoltosi investitori che operano nel settore,garantiscono ritorno pubblicitario e copertura totale dei vari eventi.
Veniamo a noi.
La Rai,dopo molti in anni,in cui si era impegnata a trasmettere le dirette dei Gt e molte dirette/(tutte le prove di coppa del mondo e le classiche) differite di corse nazionali ed internazionali,ha provato nel 2011 a fare un salto di qualità,venendo incontro alle richieste di moltissimi appassionati.Cosi dopo aver perso i diritti per la trasmissione della Vuelta,rimasto affare tra l'European Broadcasting Union (EBU) e Amaury Sport Organisation (ASO) / Unipublic (che hanno rinnovato il contratto proprio ieri), ha provato ad allargare i suoi orizzonti,puntando verso le maggiori competizioni appartenenti al circuito del Pro-Tour.Questo anche grazie all'ascesa di Bulbarelli verso i piani alti della redazione sport,essendo Auro un vero amante del ciclismo.
In questo 2012,però,a seguito della crisi mondiale e dei ridimensionamenti che piccole e grandi aziende hanno dovuto mettere in atto,i piani del Bulba e di viale Mazzini,hanno subito una forte battuta d'arresto.In pratica la Rai,ha dato carta bianca agli organizzatori delle corse italiane,invitandoli ad occuparsi della produzione e delle riprese dei loro eventi,cosa che impone agli interessati di rivolgersi a privati ed a spendere soldi.Mamma Rai,si è invece impegnata alla SOLA messa in onda,qualora,ripeto,gli organizzatori abbiamo provveduto alla ripresa delle corse.Ciò significa che tantissime differite,salteranno per forze di cose.
In compenso,ci saranno poche corse su Raisport ma molte delle quali in diretta.
Vedi Omloop het nieuwsblad e Kuurne-Brussel-Kuurne o il Giro del Trentino,cosi per dirne qualcuna.
Spero di essere chiaro.

Se volete le riprese delle corse italiane,fate una colletta e mandate il ricavato agli organizzatori.:D
E' sempre e solo questione di "money".
 
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#28
MOSER!
 
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#29
Boia..! Di già!?!? Io dallo scorso GiroBio me ne sono innamorato, peccato sia passato prof in una squadra che non è proprio la mia preferita...
 
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#30
[modalità ManuelDevolder on] Era dal 1987 che non vinceva Sisi [modalità ManuelDevolder off]
 
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#31
tra l'altro pare abbia vinto da finissuer con scatto ai -4 e saluti a tutti!
 
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#32
Alla Moser proprio..! :D
 
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#33
1. Moreno Moser (Liquigas-Cannondale)
2. Miguel Angel Rubiano (Androni-Venezuela)
3. Matteo Montaguti (Ag2rLaMondiale)
4. Gianluca Brambilla (Colnago-CSF)
5. Francesco Gavazzi (Astana)
6. Marco Frapporti (Team Idea)
7. Enrico Gasparotto (Astana)
8. Edoardo Girardi (Utensilnord Named)
9. Francesco Reda (Acqua&Sapone)
10. Daniele Pietropolli (Lampre-ISD)
 
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#34
Trofeo Laigueglia: si accende la stella di Moser!
Laigueglia si conferma una terra favorevole ai giovani emergenti e lo fa incoronando un ragazzo dal nome illustre: Moreno Moser, riesce dove non aveva mai fatto centro lo zio Francesco Moser. Il trentino di Palù di Giovo (Tn), infatti, aveva chiuso per tre volte terzo (1978, 1979 e 1980), senza mai riuscire a mettersi al collo la medaglia del metallo più pregiato.

Lo ha fatto Moreno Moser, che sul palco ha ricevuto il piatto in ceramica di Albisola riservato al migliore di giornata, dopo aver staccato tutti ed essersi andato a prendere la prima affermazione in carriera tra i professionisti, con una facilità impressionante, tipica dei fuoriclasse. Avevano fatto altrettanto nel 1992 Lance Armstrong e nel 2003 Filippo Pozzato.

[Immagine: 2_0099094_1_thumb2.jpg]
bettiniphoto.net

LA CRONACA - Il suggestivo scenario del lungomare ha fatto da sfondo alla partenza, avvenuta senza ritardo alle ore undici. Pronti via, già nei primi chilometri alcuni ardimentosi si sono dati da fare per animare la corsa. Il drappello formato da Davide Viganò (Lampre-ISD), Mads Christiansen (Saxo-Bank), Yevgeniy Nepomnyachskiy (Astana), Juan Horrach (Katusha), Fabio Silvestre (Leopard Continental), Arnaud Courteille (FDJ-BigMat), Giairo Ermeti (Androni-Venezuela) e Steven Fanelli (Utensilnord Named) ha avuto, però, un breve destino venendo recuperato nel volgere di pochi chilometri.

Incontenibile il portacolori dell'Androni-Venezuela Giairo Ermeti che, non pago, si è avvantaggiato nuovamente, insieme ad Alfredo Balloni (Farnese-Selle Italia) e Luca Dodi (Team Idea). Il trio, poi rafforzatosi in seguito al rientro di Vincenzo Garofalo (Team Nippo) e Franck Osoriuo (Colombia-Coldeportes) è stato a lungo inseguito, senza successo, dal neoprofessionista della Utensilnord-Named Steven Fanelli (riassorbito al chilometro 100) e, dopo aver acquisito un vantaggio massimo di nove minuti, ha dovuto cedere allo strapotere del plotone trainato dagli uomini della Liquigas Cannondale, issando bandiera bianca ad una trentina di chilometri dal finale.

Negli ultimi chilometri una serie di tentativi hanno vivacizzato l'atmosfera, sfoltito ad una sessantina di unità, ed una bella "sortita" è stata effettuata dal giovane Moreno Moser (Liquigas), Pavel Brutt (Katusha), Federico Rocchetti (Utensilnord-Named), Marco Kump. Con loro un fuggitivo che non ti aspetteresti: Sacha Modolo (Colnago-CSF).

Nonostante la caparbietà del "poker" d'avanguardia il "peloton" ha detto "no", riassorbendo Modolo e compagni all'inizio della discesa di Testico, ad una quindicina di chilometri dallo striscione dell'arrivo. Sul Capo Mele, a duemila metri dalla conclusione, è arrivata l'azione buona, buonissima: in pieno clima "flamme rouge", il giovane talento della Liquigas-Cannondale si è coraggiosamente involato per la seconda volta distaccando gli avversari quel tanto che è bastato per andare a conquistare, tutto solo, il primo, bellissimo, successo nella massima categoria.

Dopo tanto patire a causa del freddo in questo inizio di stagione, oggi la mite Liguria ha sorriso agli atleti regalando loro (nonchè ai tanti tifosi presenti) una giornata tiepida, un pò ventosa e soleggiata. Anche se, sul Passo Balestrino (655 metri slm, ndr), qualche rimasuglio di un inverno costretto nella morsa del gelo ha accompagnato la marcia dei corridori: a bordo strada una neve ormai prossima a sciogliersi si è confusa con le due ali di una folla, numerosissima, accorsa ad applaudire questa grande giornata di sport e i suoi protagonisti.

Ordine d'Arrivo
1 Moser Moreno (Ita) Liquigas - Cannondale 4:58:15
2 Rubiano Chavez Miguel Angel (Col) Androni Giocattoli
3 Montaguti Matteo (Ita) AG2R - La Mondiale
4 Brambilla Gianluca (Ita) Colnago - Csf Inox
5 Gavazzi Francesco (Ita) Astana Pro Team
6 Frapporti Marco (Ita) Team Idea
7 Gasparotto Enrico (Ita) Astana Pro Team
8 Girardi Edoardo (Ita) Utensilnord Named
9 Reda Francesco (Ita) Acqua & Sapone
10 Pietropolli Daniele (Ita) Lampre - ISD
11 Capecchi Eros (Ita) Liquigas - Cannondale
12 Favilli Elia (Ita) Farnese Vini - Selle Italia
13 Baliani Fortunato (Ita) Team Nippo
14 Nerz Dominik (Ger) Liquigas - Cannondale
15 Pineau Jerome (Fra) Omega Pharma - Quick Step
16 Duarte Arevalo Fabio Andres (Col) Colombia - Coldeportes
17 Serpa Perez Jose Rodolfo (Col) Androni Giocattoli
18 Vicioso Arcos Angel (Spa) Katusha Team
19 Caruso Giampaolo (Ita) Katusha Team
20 Failli Francesco (Ita) Farnese Vini - Selle Italia
21 Malacarne Davide (Ita) Team Europcar
22 Kiserlovski Robert (Cro) Astana Pro Team
23 Pozzovivo Domenico (Ita) Colnago - Csf Inox
24 Losada Alguacil Alberto (Spa) Katusha Team
25 Bertagnolli Leonardo (Ita) Lampre - ISD
26 Cunego Damiano (Ita) Lampre - ISD
27 Horrach Rippoll Joan (Spa) Katusha Team
28 Modolo Sacha (Ita) Colnago - Csf Inox
29 Rocchetti Federico (Ita) Utensilnord Named
30 Vandewalle Kristof (Bel) Omega Pharma - Quick Step

comunicato stampa
www.trofeolaigueglia.it
 
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#35
Sarà stata una bella gara, però non c'erano stranieri...dobbiamo vincere all'estero
 
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#36
(18-02-2012, 05:14 PM)Luciano Pagliarini Ha scritto: [modalità ManuelDevolder on] Era dal 1987 che non vinceva Sisi [modalità ManuelDevolder off]

Se parli di Francesco Moser, ok, peccato che qua stiamo parlando di Moreno, che è alla prima vittoria in carriera, e non vedo l'ora di vedere qualche sintesi per vedere il numero che ha fatto questo corridore di sicuro avvenire Occhiolino
Anche Armstrong vinse il Laigueglia a 21 anni...
 
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#37
(18-02-2012, 06:58 PM)Gershwin Ha scritto: Sarà stata una bella gara, però non c'erano stranieri...dobbiamo vincere all'estero

Bah, guarda, io già sarei contento se tra un mesetto si vincesse solo un po' di chilometri più ad Ovest... sempre in territorio italiano, ovviamente.
:D

(18-02-2012, 07:03 PM)ManuelDevolder Ha scritto:
(18-02-2012, 05:14 PM)Luciano Pagliarini Ha scritto: [modalità ManuelDevolder on] Era dal 1987 che non vinceva Sisi [modalità ManuelDevolder off]

Se parli di Francesco Moser, ok, peccato che qua stiamo parlando di Moreno, che è alla prima vittoria in carriera, e non vedo l'ora di vedere qualche sintesi per vedere il numero che ha fatto questo corridore di sicuro avvenire Occhiolino
Anche Armstrong vinse il Laigueglia a 21 anni...

Immagino si riferisse alla dinastia dei Moser. Asd (dando per scontato che Leonardo Moser non abbia vinto un tubo tra i prof: non me lo ricordo di preciso, ma ci metterei quasi la mano sul fuoco...)
 
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#38
A Ventimiglia Huh
No, apparte gli scherzi, molto meglio vedere un giovane Italiano imporsi in una classica dura come questa, così come ha vinto Moser, battendo Montaguti, piuttosto che vedere il solito Pietropolli (con tutto il rispetto) vincere in volata.

Tra l'altro, non so se vi ricordate la famosa classe 1981 della quale si parlava nella metà degli anni 2000. Ebbene, qui abbiamo una nuova classe di ferro, la 1990, completa di gente come Sagan, Pinot, Moser, Matthews, Demare ecc. ecc.
 
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#39
Sala Stampa - Le voci del dopo corsa
La 49a edizione del Trofeo Laigueglia si è decisa negli ultimi chilometri, con un allungo decisivo, una sparata di Moreno Moser, neo professionista della Liquigas-Cannondale alla prima vittoria in carriera.

Alle sue spalle il colombiano Rubiano Chavez ha regolato il gruppo davanti a Matteo Montaguti. Questo il verdetto della prima classica della stagione, che porta con sé anche nuovi spunti, riflessioni, oltre che ad una nuova stella, dal cognome così antico.

MORENO MOSER (LIQUIGAS-CANNONDALE) – E' nata una stella. Questo suggerisce l'ordine d'arrivo della 49a edizione del Trofeo Laigueglia, che ha visto il successo di un figlio, oltre che nipote d'arte. Come tornare indietro di trent'anni, sull'albo d'oro di una corsa ciclistica torna a campeggiare un cognome prestigioso e sacro al ciclismo italiano: Moser. 
Moreno, nipote del celebre Francesco, il corridore italiano più vincente di tutti i tempi, è riuscito a vincere sul traguardo di Laigueglia, cosa mai riuscita al celebre zio per tre volte terzo nel corso degli anni settanta. Per il trentino classe 1990 si tratta della prima vittoria tra i professionisti: “Non trovo le parole” - ha dichiarato emozionato subito dopo il traguardo - “E' indescrivibile dire cosa si prova alla prima vittoria tra i grandi, sono ancora frastornato, è un'emozione speciale”.La promessa del ciclismo italiano ha cercato fortemente la vittoria, tentando per due volte l'allungo nel finale: “Nella parte finale della corsa ho sentito la gamba buona e ci ho provato. Così sono partito e sono andato, come ho sempre fatto tra i dilettanti. Solo che oggi non pensavo potesse finire così. E' un sogno e a dire il vero ancora non ci credo”.



RUBIANO CHAVEZ (ANDRONI GIOCATTOLI) – Se la sparata nel finale di Moreno Moser non fosse terminata con la gloria sul traguardo di Laigueglia, il colombiano di Gianni Savio avrebbe regolato il gruppo nella volata finale. Al velocista classe 1984 resta un piazzamento di prestigio, di buon auspicio per il proseguimento della stagione: “Sono felice per la volata finale e per l'ottimo spunto sul rettilineo finale. E' un buon inizio di stagione. Non è mai facile partire con il piede giusto in queste corse di inizio anno, per me è importante questa conferma. Devo ringraziare tutti i miei compagni, la squadra e Gianni Savio per la fiducia”.



MATTEO MONTAGUTI (AG2R LA MONDIALE) – Molti velocisti puri si sono arresi nel finale selettivo delle strade liguri, favorendo i corridori con maggior fondo. Tra questi si è inserito il romagnolo della formazione francese, classe 1984, atleta resistente dall'ottimo spunto finale. Anche per lui, più che di una beffa, il terzo posto rappresenta un piazzamento importante, di quelli capaci di dare un'iniezione di fiducia per il proseguimento della stagione: “Sono contento del terzo posto. Su queste strade mi sono sempre trovato bene, a mio agio, e ci tenevo a fare bene. Poi nel finale l'andatura era alta e sul Capo Mele Moser ne ha avuta di più, ma sono contento di avere trovato il varco giusto per arrivare a questo terzo posto ottimo per il morale”.



MICHELINO DAVICO – Tra i vincitori di giornata anche il presidente della Monviso Venezia, associazione organizzatrice del 49° Trofeo Laigueglia. Sulla riviera ligure è andato in scena un sabato di grande festa e di sport, di buon auspicio anche per il futuro: “Oggi è stata una bellissima festa per tutto il ciclismo, per gli atleti, per i tifosi e gli tutti appassionati che hanno seguito la corsa sul ciglio della strada. In questa terra ricca di tradizione ciclistica abbiamo riscoperto una delle grandi classiche di inizio stagione, Il Trofeo Laigueglia, una vera perla del calendario italiano, quella che di fatto apre la stagione”. Una corsa tornata a nuova vita, che potrebbe fungere da porta fortuna e trampolino di lancio per una promessa del ciclismo italiano, Moreno Moser: “E' sempre bello vedere vincere una giovane promessa del movimento azzurro, un ragazzo che nei prossimi anni potrebbe raccogliere numerosi risultati. Da ammirare l’azione grazie alla quale nel finale è riuscito a staccare tutti arrivando in solitaria sul traguardo. L'auspicio è che questa prima vittoria a Laigueglia possa essere una sorta di portafortuna”.



PAOLO BETTINI – All'arrivo di Laigueglia non poteva mancare l'attento CT della nazionale italiana di ciclismo, venuto in Liguria per uno dei primi sondaggi della stagione che vedrà i colori azzurri impegnati su due fronti, Olimpiade e Mondiale: “Sono contento per questo giovane ragazzo che ha colto oggi a Laigueglia la sua prima vittoria tra i professionisti, con un gran numero nel finale” - ha commentato il Grillo livornese pronto a seguire anche in futuro il nuovo talento del ciclismo azzurro: “Si parla spesso di crisi del ciclismo italiano, di mancanza di risultati. Però poi in tante corse vengono fuori questi giovani corridori, come Moreno Moser oggi. Ragazzi di talento che vanno seguiti e su cui bisogna saper investire per il futuro, sapendo di dover portare un po' di pazienza”.

comunicato stampa
www.trofeolaigueglia.it
 
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#40
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