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Settimana Tricolore
(25-06-2011, 05:06 PM)Ricardovsky92 Ha scritto:
(25-06-2011, 05:04 PM)AlexXx 94 Ha scritto:
(25-06-2011, 05:02 PM)SarriTheBest Ha scritto: Visconti si sta sfiancando a rincorrer tutti, se oggi dovesse vincere avrebbe nettamente dimostrato di essere il più forte. Sisi

In Italia, perché al di fuori mai fatto nulla Occhiolino
Penso che si riferisse solo alla corsa in questione Occhiolino

Comunque ha meritato dai, mi hanno lasciato un po' l'amaro in bocca i Bmc, potevano giocarselo meglio sto tricolore, sono stati poco lucidi nei momenti decisivi...
Sìsì, infatti io ho voluto fare solo una provocazione, ma su oggi niente da dire...

Riguardo i BMC, pensavo stessero attaccando per aprire la strada poi per Santambrogio che poi a quanto pare invece, non ne aveva più...
 
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Non poteva perdere, era nettamente il più forte, rispondeva con lucidità e prontezza agli scattini degli altri che evidentemente non ne avevano più, avrebbe potuto tranquillamente partire e andarsene al traguardo da solo senza problemi secondo me.
Delusione Lampre su tutti, bravo Santambrogio ma ancora di più Santaromita
 
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Per Visconti terza vittoria (e mezzo) della stagione......
 
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Esatto Lampre delusione, nel momento più importante non hanno avuto nessuno
 
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peccato che visconti si dedica troppo ai campionati italiani, ma soprattutto quando cambia squadra per vederlo nelle classiche?
 
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Tricolore, Visconti si riconferma campione d'Italia
Giovanni Visconti vivrà ancora un anno con la maglia tricolore sulle spalle. Nella sua Sicilia, il palermitano della Farnese Vini ha confermato il titolo conquistato l’anno scorso al termine di una corsa disputata con autorità e dominata nel finale. L’azione decisiva l’hanno portata all’inizio dell’ultimo giro Ballan, Visconti, Santambrogio, Santaromita, Pozzovivo, Giampaolo Caruso, Bailetti, Ponzi e Baliani, poi quest’ultimo si è staccato. Nel finale vari rimescolamenti di carte, i tre della BMC hanno provato in ogni modo ad attaccare Visconti ma, come ha detto Ballan, Visconti oggi era davvero più forte degli altri. Così nella volata finale Visconti ha preceduto nettamente Santambrogio e Ponzi, seguitio poi da Caruso e Pozzovivo.

Ordine d'Arrivo
1. Giovanni Visconti (Farnese Neri) 5:34:46
2. Mauro Santambrogio (BMC)
3. Simone Ponzi (Liquigas Cannondale)
4. Giampaolo Caruso (Katusha)
5. Domenico Pozzovivo (Colnago CSF)
6. Paolo Bailetti (De Rosa Flaminia)
7. Ivan Santaromita (BMC) a 13''
8. Alessandro Ballan (BMC) a 32''
9. Fortunato Baliani (D'Angelo&Antenucci) a 2'36''
10. Luca Paolini (Katusha) a 3'22''

tuttobiciweb.it
 
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(25-06-2011, 05:11 PM)blackflower Ha scritto: peccato che visconti si dedica troppo ai campionati italiani, ma soprattutto quando cambia squadra per vederlo nelle classiche?

finchè qualcuno non gli dà la stessa fiducia e la stessa convinzione che ha acquisito alla Farnese non penso cambierà squadra
 
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appunto Confuso
 
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Complimenti a Visconti,ha corso bene la sua squadra e lui,rispondendo ai vari tentativi degli altri...lo ha proprio meritato!...e come ha detto lui,si è ritagliato un 'posticino' in questa competizione,3 volte negli ultimi 5 anni è tanta roba!...
 
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Bravissimo Visconti, ma qualcuno mi spiega la corsa di Bailetti, non è mai scattato, ha solo risposto agli scatti altrui e poi ha fatto pure una pessima volata(pure io lo batto Pozzovivo in volata), avrebbe potuto provare a fare qualcosa...
 
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Bailetti era evidentemente alla frutta poverino, è gia tanto sia arrivato con i primi Sisi
 
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Tricolore, buona prova di Pozzovivo e della Colnago Csf
Buona prestazione dei ragazzi della Colnago CSF Inox al campionato italiano su strada, che quest'oggi si è corso ad Aci Catena (Catania) in Sicilia. Il miglior risultato è stato ottenuto da Domenico Pozzovivo, che si è classificato al quinto posto dopo una gara in prima fila e un allungo a poche centinaia di metri dal traguardo. Un Pozzovivo rinfrancato e in crescita, si è reso protagonista di un bel finale di tricolore nonostante una piccola defaillance a un giro dal termine. Il corridore lucano è stato il trascinatore della Colnago CSF che nell'arco dei 208 chilometri previsti dal tracciato, ha portato in avanscoperta dapprima Manuel Belletti e successivamente il giovane neorprofessionista Andrea Pasqualon, bravo nel difendere le posizioni di testa con un fuga a due giri dal termine. Ora, per la Colnago CSF si prospetta la trasferta in Cina al Tour di Qinghai Lake.

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Tricolore, Caruso deluso per il quarto posto
Oggi, in Sicilia, si sono svolti i Campionati Nazionali Italiani in linea: il circuito prevedeva partenza ed arrivo ad Aci Catena. Buona prestazione per gli uomini del Team Katusha: Giampaolo Caruso ha sfiorato il podio, chiudendo la competizione al quarto posto dopo un'ottima gara d'attacco; mentre Luca Paolini è giunto al traguardo in nona posizione. Il momento cruciale della corsa si è verificato in corrispondenza dell'inizio dell'ultimo giro: otto corridori, tra cui lo stesso Caruso, staccano il gruppo, riuscendo a mantenere il vantaggio sino al rettilineo finale.
"Sono leggermente deluso per il risultato finale - afferma 'a caldo' Caruso - ho tirato fortissimo durante gli ultimi tre giri per cercare di vincere la corsa, attaccando in più occasioni: era l'unico modo per cercare di isolare i favoriti e tentare il colpo di mano. Purtroppo, così facendo ho speso molte energie, perciò mi sono presentato all'ultima volata piuttosto stanco. Dopo aver superato i problemi di asma bronchiale che mi hanno condizionato durante l'ultimo Giro d'Italia, ho dimostrato di essere in ottima forma già dal Tour de Suisse: con un pizzico di fortuna in più, avrei potuto indossare la maglia di campione italiano, anche se oggi devo ammettere che battere Visconti non era affatto semplice".

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TRICOLORE. De Rosa Flaminia grande protagonista

Giornata di grandi emozioni per il team De Rosa Ceramica Flaminia di Fabio Bordonali nel Campionato Italiano su Strada ad Aci Catena Sicilia.
Grazie ad un'ottima interpretazione di corsa, la squadra si è resa protagonista dall'inizio della prova. Prima con Federico Rocchetti, andato in fuga insieme ad altri tre atleti, solo dopo 15 chilometri di corsa. Trovato subito l'accordo, i battistrada hanno raggiunto circa 6 minuti di vantaggio sul gruppo. Il quartetto ha portato a termine 120 chilometri di fuga quando viene raggiunto durante il sesto giro del circuito da un gruppo ridotto ad una quarantina di unità.
Successivamente ci ha pensato Paolo Bailetti ad essere sempre presente nelle prime posizioni di un gruppo ridotto di nove atleti a contendersi il titolo nazionale, e con un ottimo stato di forma, dopo diversi attacchi e contrattacchi ha concluso la corsa in sesta posizione dietro a un straordinario Visconti che ha conquistato il bis consecutivo.
Molto soddisfatto dopo l'arrivo Bailetti afferma - " In salita avevo una buona gamba ma abbiamo dovuto inseguire con Ballan, Ponzi e Pozzovivo, quando siamo rientrati eravamo un po' al gancio. Ero molto stanco alla fine, però in generale ho percepito buone sensazioni. Con il caldo vado bene, quindi spero di fare buone cose nelle prossime corse specialmente ad Arona che è una corsa vicino a casa mia".

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Non so se verranno fatte da qualcuno le pagelle, intanto metto queste da ciloweb

Campionato Italiano su strada 2011: BMC belli ma incompiuti - Le pagelle: Cunego e Nibali, che delusioni!

Giovanni Visconti - 9
Terzo tricolore, il più voluto, il più incerto, il più importante perché ottenuto nella sua Sicilia. Quando la gara entra nel vivo lui c'è sempre, anche se i compagni Gatto e Mazzanti lo abbandonano presto. Giovanni resta da solo a parare i colpi di Santambrogio, Ballan e Santaromita. Ci riesce a meraviglia, chiude su tutti gli scatti, si arrabbia, a volte, perché il BMC di turno non tira. Alla fine la volata è magistrale, senza storia. Un paio di biciclette date a Santambrogio e Ponzi, una liberazione. Attorniato dai suoi tifosi piange, esulta, impazzisce di gioia. È la terza maglia tricolore, forse la più meritata di tutte.

Mauro Santambrogio - 7-
Seconda piazza d'onore in due fine settimana (domenica era stato regolato da Daniel Martin al Giro di Toscana), quella che dà più fastidio, per il corridore della BMC Racing. È quello che sta meglio e si vede all'ultimo giro, quando in salita è l'unico capace di tenere la ruota di Giovanni Visconti. Capisce subito che deve sfruttare la superiorità numerica, coadiuvato da Santaromita e Ballan (ad entrambi un 6,5 per l'interpretazione tattica della gara, voto che scende al di sotto della sufficienza se si vanno ad osservare i singoli comportamenti). I due "Santa" insieme a Ballan hanno il merito di provarci contro un Visconti oggi in grande spolvero, il demerito di non insistere negli scatti, quasi avessero paura di affondare troppo.

Simone Ponzi - 7
Fatica molto il bresciano veloce della Liquigas - Cannondale. Fatica ma non si arrende, nemmeno quando perde la testa della corsa ed è costretto ad inseguire insieme a Baliani. Ben supportato da Damiano Caruso (e in precedenza da Bellotti e Finetto), sa che in un arrivo come quello di Aci Catena se la sarebbe potuta giocare. Arriva alla volata stanco dopo il recupero forsennato sui primi, si butta senza guardare, coglie un terzo posto che non sarà memorabile ma è un buon indice per il prosieguo della stagione.

Domenico Pozzovivo - 6,5
Lo scalatore della Colnago - CSF coglie un sorprendente quinto posto, se non altro perché viene fuori da una volata, seppur ristretta ad otto unità. In salita fa il ritmo, poi si stacca, forse per colpa di un fuorigiri. Ama il caldo e quando tutte le attenzioni sono sulla sfida tra i BMC e Visconti eccoti rientrare il lucano. Ci prova anche, nel finale, ma il suo allungo da scalatore non è adatto a queste strade. Comunque c'è, è pimpante, entra nella fuga giusta ed ottiene un risultato che rispecchia la sua gara. Tra i compagni degno di essere menzionato Pasqualon (per lui un 6 d'incoraggiamento), unico Colnago - CSF nella fuga ad otto iniziale.

Giampaolo Caruso - 7
Lo scalatore d'Avola è uno dei primi big a provarci sul serio quando mancano ben 70 km al traguardo. Parte sulla terz'ultima ascesa di Trecastagni, guadagna una manciata di secondi sul gruppo tirato dalla Lampre - ISD, si rialza quando capisce che verrà ripreso. Entra nella fuga degli otto per staccarsi nell'ultima tornata. A pochi chilometri dal traguardo rientra su Santambrogio, Santaromita e Visconti. Prova l'allungo, in cerca di un sogno chiamato tricolore. Oggi però il siciliano ad essere vestito con la bandiera italiana sarà un altro.

Fortunato Baliani - 6,5
Sull'ultima salita a Trecastagni è l'umbro a dettare splendidamente il ritmo. Alla sua ruota Visconti, Pozzovivo, Santaromita e Caruso. Un forcing alla morte che permette ai fuggitivi di guadagnare secondi preziosi e che porta Baliani a staccarsi, sfinito, alla fine dell'ascesa. Visconti e compagnia proseguono mentre lui si sfila, come un qualsiasi gregario. Troppo spesso sottovalutato, ha vinto meno di quello che avrebbe meritato. Mezzo voto in meno per non essersi accorto della sua maglia, marchiata "D'Angelo & Antenucci - Nippo" e non "Farnese Vini - Neri Sottoli". Visconti rende omaggio, anzi, bacia le mani.

Vincenzo Nibali - 4
Proprio come al Giro, nella tappa dell'Etna, chi l'ha visto? Sicuramente l'ha sentito il povero Paolo Ciavatta che, a séguito di una brutta caduta (coinvolto anche Proni), assaggia la ruota del messinese in pieno volto. Termina una corsa che l'avrebbe dovuto vedere protagonista davanti alla sua gente staccandosi dai migliori e, infine, ritirandosi. Meglio ricaricare le batterie in vista dei prossimi impegni, tra i quali dovrebbe esserci la Vuelta.

Damiano Cunego - 4
Usciva da un Tour de Suisse con una buona gamba ma con il morale a terra per la sconfitta patita da Leipheimer all'ultima crono, sul filo dei secondi. Il Campionato italiano era quanto di meglio per rifarsi. «Considerando la durezza del tracciato è normale che io sia uno dei favoriti», diceva il nostro stamane alla partenza, tra gli scongiuri del suo staff che tante volte ha sentito di queste dichiarazioni ed assistito a flop clamorosi del 29enne di Cerro Veronese. Infatti. Oggi mette alla frusta la Lampre, sacrifica addirittura Ulissi (6,5 per averci provato con uno scatto, peccato che alla lunga si stacchi) e nel momento in cui scoppia la corsa accusa il caldo, forse, dissolvendosi e staccandosi in modo impietoso. Nessun problema meccanico per Cunego, soltanto le energie che vengono a mancare nel momento clou ed un ritiro che arriva poco dopo, inatteso. La testa è probabilmente già al Tour, un occhio agli avversari, un altro al meteo. La Francia in Luglio non è proprio il posto più fresco del Mondo.

cicloweb.it

 
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Inserito l'elenco degli iscritti alla cronometro di domani.
 
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Parecchio snobbata come spesso capita onestamente la prova a cronometro...eppure a un Nibali non avrebbe fatto male partecipare, è sempre una vittoria prestigiosa in più Nono

Ps: la caduta di oggi non ha influito sulla sua scelta, da qualche giorno c'era già la start-list e non figurava il messinese...
 
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Visconti: "Che emozione il boato del pubblico all'arrivo!"
Giovanni Visconti, neo campione d’Italia, arriva in maglia tricolore e accompagnato dall’applauso della sala: “È stato bello passare quella linea d’arrivo accompagnato da quel boato da stadio che ancora mi mette i brividi – spiega Visconti –. Non mi aspettavo questo grande calore, ma evidentemente il fatto che sono siciliano, ha creato nel pubblico grande aspettativa”.

Un arrivo difficile, con gli avversari che sembravano fuori gioco che rientravano uno dopo l'altro.
“Eravamo in tre con la Bmc in vantaggio numerico, e forse era peggio di quando sono rientrati tutti gli altri – spiega –. Io provavo a fare l’andatura, perché sapevo che più eravamo, più l’arrivo sarebbe stato difficile, ma non mi hanno seguito. Quando poi hanno cominciato a scattare a turno, io mi sono intestardito a inseguirli tutti, perché ormai volevo giocarmela, e vincere o perdere, sulla linea d'arrivo. All’ultimo chilometro l’adrenalina era a mille perché immaginavo quello che mi aspettava al traguardo. Lo ripeto, un arrivo da brivido”.

Arrivo da brivido arrivato al termine di una gara tutt'altro che semplice.
“Nei primi giri non stavo benissimo, poi a tre giri dalla fine le mie gambe e la mia testa sono cambiate, e grazie anche alla mia squadra abbiamo messo la corsa come volevamo noi – afferma il neo campione d’Italia –. La Lampre puntava su Cunego, che però è andato in black out, e quando ho visto che anche Nibali e altri avversari si stavano facendo fuori da soli, ho capito di potercela fare. Sono stato nascosto fino alla fine, e forse proprio questa è stata la mossa vincente”.

Una vittoria con tante dediche
“A mio figlio – spiega Visconti – che per venirmi a vedere ha fatto il battesimo dell’aria facendo il suo primo volo; a mia moglie, e ai miei parenti che mi hanno raggiunto nella bolgia dell'arrivo; e alla mia squadra, che si è sacrificata per farmi raggiungere quest'obiettivo e che ha dimostrato di valere quanto le squadre più blasonate”.

Tre titoli come Moser sullo stesso circuito che vide vincere Moser nel’79, ma per Visconti il confronto è improponibile: “Un paragone con esagerato”, prima di passare ai problemi contrattuali “Il mio legame con la Farnese è solido - spiega - Non dico che ho firmato già il rinnovo, ma ci siamo molto vicini. Ma di questo parleremo dopo la crono di domani”.

C'è da parlare anche della Nazionale, e di una convocazione che, ormai, si aspettano tutti
“Abbiamo fatto uno stage qui vicino, a Castiglione di Sicilia, e stiamo lavorando molto bene - afferma Visconti - Quello del ritiro è un esperimento che può funzionare, ieri giocavamo e scherzavamo assieme, affiatati come una squadra di club. Ringrazio Bettini per avermi chiamato a partecipare a questo stage, poi si vedrà. Col tecnico abbiamo parlato anche di una mia possibile convocazione, Copenhagen è un circuito nelle mie corde; però rispetteremo le sue scelte, qualsiasi esse saranno”.

Nonostante qualche incidente di percorso, alla fine Visconti può dirsi soddisfatto della sua stagione
“Ho collezionato tre vittoria più tredici podi. E pazienza se le vittorie potevano essere di più. Accontentiamoci così, è già stata un’annata grandiosa con questo tricolore conquistato nell'anno delle celebrazioni del 150° anniversario dell'Unità d'Italia”.

“Giovanni è sempre concentrato, ma quando vede il tricolore si esalta – tiene ad aggiungere Luca Scinto, direttore sportivo della Farnese - e oggi ha dimostrato di saper usare bene sia la testa che le gambe: come tutta la squadra del resto”.

Le ultime battute di Visconti sono però per la sua Sicilia
“Questa terra ha corridori di alto livello e organizza gare di alto livello - osserva - le manca solamente di organizzare bene il settore giovanile, perché è bello organizzare tappe del giro e campionati nazionali, portando qui gente importante, ma poi bisogna costruire le basi. Mi piace pensare che la mia vittoria abbia contribuito ad avvicinare tutti i siciliani, catanesi, palermitani e messinesi, che spesso hanno rivalità tra di loro, ma spero di poter tornare qui, perché ogni anno si può fare meglio del precedente. Oggi c'è stata una grande organizzazione, nonostante quel piccolo inghippo che ci ha costretti a fare un giro in meno. Ma alla fine, per noi ciclisti è stato meglio così ...”.

comunicato stampa settimanatricolor2011.it
 
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(26-06-2011, 12:46 AM)Ricardovsky92 Ha scritto: Parecchio snobbata come spesso capita onestamente la prova a cronometro...eppure a un Nibali non avrebbe fatto male partecipare, è sempre una vittoria prestigiosa in più Nono

Ma perchè, la prova in linea..?! 95 partenti, in così pochi non mi ricordo d'averli visti recentemente... -____-

Sinceramente da Nibali non m'aspettavo un granchè oggi, figuriamoci alla crono: insomma, dopo 3 settimane di Giro secondo me era più una speranza dei suoi tifosi, visto che giocava in casa, che altro. La discesa poi neanche gli avrebbe permesso di far la differenza. Mah, sinceramente io me l'aspettavo così, e che non faccia la crono mi pare anche abbastanza normale...

Cunego invece... Sinceramente, son proprio contento di non esser suo tifoso. Per davvero. Mi fa una rabbia guardandolo da spettatore neutrale, figuriamoci che farei se lo tifassi... Asd

Infine voglio fare un gran plauso al Balio, che anche se non ne aveva già dalla partenza è rimasto coi migliori fino all'ultima salita, e a Santambrogio-Ballan, fermi per due mesi e autori di una bellissima corsa.
Bel campionato italiano comunque, a veder il percorso non credevo potesse venir fuori una gara così scoppiettante sinceramente. Sisi
 
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(26-06-2011, 05:01 AM)SarriTheBest Ha scritto:
(26-06-2011, 12:46 AM)Ricardovsky92 Ha scritto: Parecchio snobbata come spesso capita onestamente la prova a cronometro...eppure a un Nibali non avrebbe fatto male partecipare, è sempre una vittoria prestigiosa in più Nono
Sinceramente da Nibali non m'aspettavo un granchè oggi, figuriamoci alla crono: insomma, dopo 3 settimane di Giro secondo me era più una speranza dei suoi tifosi, visto che giocava in casa, che altro. La discesa poi neanche gli avrebbe permesso di far la differenza. Mah, sinceramente io me l'aspettavo così, e che non faccia la crono mi pare anche abbastanza normale...

Con gli avversari di oggi sarebbe bastata e avanzata la forma attuale...
 
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Tricolori, Adriano Malori campione d'Italia della crono
Adriano Malori (Lampre ISD) vince il titolo italiano nella categoria Open.
Emiliano, classe 88, nel 2008 a Varese ha già vinto il Campionato del Mondo, quello Europeo e quello Italiano tra gli Under 23.
“Sono molto contento. Alla vigilia tutti dicevano che avrei stravinto ma non è stato affatto così. Alla fine ho vinto di poco. La corsa è stata molto dura, sia per il caldo che per il forte vento. Ho lavorato molto per questo risultato e dedico questa vittoria alla mia squadra e a un mio amico esterno al mondo del ciclismo che mi ha sempre aiutato nei momenti difficili. A vincere non ci si abitua mai e portare una maglia così nel mondo dei professionisti per me è un grande onore”.

Ordine d'Arrivo
1) Adriano Malori (Lampre-ISD) km 28,7 in 34'53" media 49,353 km/h
2) Manuele Boaro (Saxo Bank - Sungard) a 7"
3) Alan Marangoni della (Liquigas Cannondale) a 46"
4) Tiziano Dall'Antonia (Liquigas Cannondale) a 55"
5) Giovanni Visconti (Farnese Vini - Neri Sottoli) a 1'11"
6) Matteo Montaguti (Ag2R - La Mondiale) a 1'11"
7) Dario Cataldo (Quickstep Cycling Team) a 1'11"
8) Stefano Borchi (De Rosa - Ceramiche Flaminia) a 1'18"
9) Alessandro De Marchi (Androni Giocattoli) a 1'21"
10) Angelo Pagani (Colnago Csf - Inox) a 1'38".

[Immagine: Adriano%20Malori%20campione%20d%27Italia.jpg]

comunicato stampa
 
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