21-03-2012, 01:41 PM
Dalla Gazzetta, Scinto: «Cipollini? No grazie».
Cipollini? No, grazie. Re Leone, il campione del mondo 2002, il primatista di 42 tappe vinte al Giro forse tornerà alle corse, ma non con la Farnese Vini-Selle Italia. La squadra gestita da Angelo Citracca e diretta da Luca Scinto, e che corre su bici MCipollini, non accoglie la proposta, la sfida, il sogno di chi ancora oggi, a 7 anni dal ritiro (e a 4 dal primo ritorno con la Rock Racing), è considerato un emblema del ciclismo italiano. «Cipollini è stato un grande campione, un grande personaggio, una grande personalità, insomma un grande — spiega Scinto, che da gregario faceva parte della Nazionale con cui Cipollini vinse il Mondiale —. Ma la sua presenza sconvolgerebbe la filosofia di una formazione fondata su tre capitani — Pozzato, Gatto e Guardini — e rivoluzionerebbe la politica di un gruppo fondato sui giovani».
Equilibrio - Scinto ammette che «il ritorno di Cipollini è un progetto affascinante, un argomento di discussione popolare e una materia di approfondimento anche scientifico»; confessa che «della sua idea non sapevo nulla, l'ho appresa dalla Gazzetta, sarebbe stato meglio parlarne prima insieme»; e aggiunge che «l'ingresso di Mario spezzerebbe quell'equilibrio che sta alla base di una squadra, e che è la base dei successi. Ruoli, posizioni, compiti, anche conoscenza reciproca maturata in allenamenti, raduni e corse. Solo pensando al Giro, se avessimo Cipollini in squadra dovrei sostituire 2 o 3 uomini per modellare una nuova formazione con nuovi obiettivi. Non voglio». Scinto si è anche sentito offeso: «Cipollini sostiene che potrebbe insegnare o perfezionare il mestiere di velocista a Guardini. Come se io non fossi capace. Finora Andrea è cresciuto gradatamente nelle sue abilità».
Identità - Sulla stessa linea di pensiero è anche Citracca: «Alcuni nostri sponsor si sono mostrati interessati all'arrivo di Cipollini, altri contrari, comunque tutti si sono affidati a me per la scelta definitiva. E io sono contrario. Perché la Farnese ha già una sua identità e forza». Dal canto suo Valentino Sciotti, il signor Farnese, dice che «Cipollini è stato un fior d'atleta, però non so oggi in che condizioni è. Per fare il Giro vedo i tempi stretti, però magari per il futuro...». E per Federico Zecchetto, titolare della Diamant, proprietaria del marchio MCipollini, «la decisione finale spetta a chi dirige la squadra, ma io sarei felice se Cipollini tornasse a correre con noi. Sono anche convinto che possa dire ancora la sua. Insomma, riesco a vedere solo aspetti positivi».
Intanto Re Leone continua ad allenarsi sodo. E continua ad avere contatti con altre due squadre.
da «La Gazzetta dello Sport» del 21 marzo 2012 a firma a Marco Pastonesi
Cipollini? No, grazie. Re Leone, il campione del mondo 2002, il primatista di 42 tappe vinte al Giro forse tornerà alle corse, ma non con la Farnese Vini-Selle Italia. La squadra gestita da Angelo Citracca e diretta da Luca Scinto, e che corre su bici MCipollini, non accoglie la proposta, la sfida, il sogno di chi ancora oggi, a 7 anni dal ritiro (e a 4 dal primo ritorno con la Rock Racing), è considerato un emblema del ciclismo italiano. «Cipollini è stato un grande campione, un grande personaggio, una grande personalità, insomma un grande — spiega Scinto, che da gregario faceva parte della Nazionale con cui Cipollini vinse il Mondiale —. Ma la sua presenza sconvolgerebbe la filosofia di una formazione fondata su tre capitani — Pozzato, Gatto e Guardini — e rivoluzionerebbe la politica di un gruppo fondato sui giovani».
Equilibrio - Scinto ammette che «il ritorno di Cipollini è un progetto affascinante, un argomento di discussione popolare e una materia di approfondimento anche scientifico»; confessa che «della sua idea non sapevo nulla, l'ho appresa dalla Gazzetta, sarebbe stato meglio parlarne prima insieme»; e aggiunge che «l'ingresso di Mario spezzerebbe quell'equilibrio che sta alla base di una squadra, e che è la base dei successi. Ruoli, posizioni, compiti, anche conoscenza reciproca maturata in allenamenti, raduni e corse. Solo pensando al Giro, se avessimo Cipollini in squadra dovrei sostituire 2 o 3 uomini per modellare una nuova formazione con nuovi obiettivi. Non voglio». Scinto si è anche sentito offeso: «Cipollini sostiene che potrebbe insegnare o perfezionare il mestiere di velocista a Guardini. Come se io non fossi capace. Finora Andrea è cresciuto gradatamente nelle sue abilità».
Identità - Sulla stessa linea di pensiero è anche Citracca: «Alcuni nostri sponsor si sono mostrati interessati all'arrivo di Cipollini, altri contrari, comunque tutti si sono affidati a me per la scelta definitiva. E io sono contrario. Perché la Farnese ha già una sua identità e forza». Dal canto suo Valentino Sciotti, il signor Farnese, dice che «Cipollini è stato un fior d'atleta, però non so oggi in che condizioni è. Per fare il Giro vedo i tempi stretti, però magari per il futuro...». E per Federico Zecchetto, titolare della Diamant, proprietaria del marchio MCipollini, «la decisione finale spetta a chi dirige la squadra, ma io sarei felice se Cipollini tornasse a correre con noi. Sono anche convinto che possa dire ancora la sua. Insomma, riesco a vedere solo aspetti positivi».
Intanto Re Leone continua ad allenarsi sodo. E continua ad avere contatti con altre due squadre.
da «La Gazzetta dello Sport» del 21 marzo 2012 a firma a Marco Pastonesi