30-12-2012, 03:49 PM
Cipollini: Zolder, il mondiale perfetto
Si sono ritrovati 10 anni dopo, per celebrare la ricorrenza di Zolder 2002. Stesso posto, il Twiga di Marina di Pietrasanta, dove Mario Cipollini, allora fresco di trionfo iridato, volle attorno a sè i compagni del giorno più bello della sua carriera. E dove ieri sera ha radunato di nuovo i protagonisti di quello che, per tutti, sarà sempre «Il Mondiale perfetto». C'erano Luca Scinto, Mario Scirea, Davide Bramati, Matteo Tosatto. E poi Paolo Bettini, allora pedina azzurra e oggi c.t., il presidente federale Renato Di Rocco (che ha donato una targa a Cipollini), il presidente onorario Alfredo Martini, il manager Mauro Battaglini. E naturalmente meccanici, massaggiatori, autisti. Agli azzurri, Cipollini ha regalato un braccialetto ricordo: «Grazie a tutti, vi devo tanto». Qualcuno dei fedelissimi mancava, per impegni già programmati: Giovanni Lombardi, Fabio Sacchi, Alessandro Petacchi e Danilo Di Luca. Ma l'assenza più sentita è stata naturalmente quella di Franco Ballerini, il compianto c.t., artefice di quella sinfonia trionfale. «Zolder — hanno ricordato Bramati e Scirea — fu un'esperienza straordinaria e irripetibile, il mattone su cui Ballerini, grazie anche al carisma di Mario, costruì uno spirito di squadra unico, cementò la Nazionale e cominciò il suo ciclo vincente».
da La Gazzetta dello Sport
Si sono ritrovati 10 anni dopo, per celebrare la ricorrenza di Zolder 2002. Stesso posto, il Twiga di Marina di Pietrasanta, dove Mario Cipollini, allora fresco di trionfo iridato, volle attorno a sè i compagni del giorno più bello della sua carriera. E dove ieri sera ha radunato di nuovo i protagonisti di quello che, per tutti, sarà sempre «Il Mondiale perfetto». C'erano Luca Scinto, Mario Scirea, Davide Bramati, Matteo Tosatto. E poi Paolo Bettini, allora pedina azzurra e oggi c.t., il presidente federale Renato Di Rocco (che ha donato una targa a Cipollini), il presidente onorario Alfredo Martini, il manager Mauro Battaglini. E naturalmente meccanici, massaggiatori, autisti. Agli azzurri, Cipollini ha regalato un braccialetto ricordo: «Grazie a tutti, vi devo tanto». Qualcuno dei fedelissimi mancava, per impegni già programmati: Giovanni Lombardi, Fabio Sacchi, Alessandro Petacchi e Danilo Di Luca. Ma l'assenza più sentita è stata naturalmente quella di Franco Ballerini, il compianto c.t., artefice di quella sinfonia trionfale. «Zolder — hanno ricordato Bramati e Scirea — fu un'esperienza straordinaria e irripetibile, il mattone su cui Ballerini, grazie anche al carisma di Mario, costruì uno spirito di squadra unico, cementò la Nazionale e cominciò il suo ciclo vincente».
da La Gazzetta dello Sport