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10^ tappa: Torredelcampo - Güéjar Sierra. Alto Hazallanas
Non avevo riconosciuto Capecchi nel gruppo di Moreno. Ottimo
 
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(02-09-2013, 07:19 PM)Danilo Ha scritto: Betancur ha lo stesso tempo di Brown Confuso

Purito dice di essere andato in crisi.

Valverde parla ancora di vigilanza....

Intanto uno ha 1' e con gli abbuoni può pure spuntare qualcosa, l'altro 1'40 io credo davvero troppi....

E la crono sfavorisce entrambi.....

beh su horner. su nibali molto meno. certo horner a questo punto è da tenere in considerazione, ma se salta lui son lì. specie valvy
 
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Interessanti le dichiarazioni di Horner che ha detto che ha attaccato perché si aspettava che gli altri non lo avrebbero seguito e si sarebbero guardati, poi si è complimentato con Cancellara ed ha detto che pensa di perdere la maglia mercoledì quando ci sarà la crono...

Nibali si è detto contento, ha soffeto un po' il caldo, ma pensa di crescere giorno dopo giorno...

JRO invece ha dichiarato di essere andato un po' in crisi nel finale, mentre Valverde ha detto che Horner ha vinto con grande autorità, mentre lui, Purito e Nibali sono rimasti a guardarsi per molto tempo...
 
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Pinot c'ha sto viziaccio di partire sempre da dietro, ieri ha perso quasi 1' perché ha subito lo spezzamento del gruppo, oggi anche all'inizio non c'era, è arrivato dopo...se imparasse a limare sarebbe da podio, ora come ora non credo...
 
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Beh almeno la fobia delle discese sembra superata, ieri alla fine è stato un caso un po' particolare, se la FDJ lo protegge come si deve non penso avrà altri problemi...

In casa FDJ molto bene fin qui anche Elissonde che non avrà il talento di Thibaut, ma è comunque un ottimo prospetto...
 
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dunque, considerazioni sparse anche se un po' fuori tempo massimo:

-stratosferico Horner la qual cosa stupisce ma non più di tanto, per la prima volta eccetto forse il Giro 2009 in cui è stato costretto al ritiro da una caduta prepara veramente un grande Giro e ha già fatto vedere nelle corse americane di andare fortissimo in salita, non dimentichiamo inoltre che a 42 anni ma ha iniziato a correre seriamente a 34 dunque dal punto di vista agonistico ne ha molti di meno, aspettiamocelo competitivo anche a cronometro e non aspettiamoci cali nell'ultima settimana. Lo statunitense può inoltre contare su una discreta squadra anche se Zubeldia, molto sorprendentemente, è saltato, Busche ed Hermans non sembrano quelli dei primi giorni e Kiserlovski non è quello del Giro ma in compenso c'è un Cancellara super
-già aveva dato segnali di ripresa a Valdepenas de Jaen e ad Hazallanas si è rivisto un Nibali forse non ancora al 100%, ma del resto non lo sono neppure Valverde e Rodriguez, ma comunque competitivo e inoltre accanto a Kangert e Brajkovic che proseguono il loro trend in crescita rispetto all'inizio della Vuelta ha trovato un Fuglsang che evidentemente dopo essere uscito di classifica si è risparmiato nei giorni successivi, chi invece non è al meglio è Tiralongo
-sempre enigmatico Valverde che all'inizio della salita a un certo punto si era anche staccato ma poi ha agevolmente vinto la volata per il terzo posto, il fatto che il ritmo condotto dalla Movistar, all'interno della quale Szmyd si è ritrovato a buoni livelli, Capecchi è in crescita ed Herrada è sempre a ridosso dei migliori mentre ha deluso Javier Moreno e continua a essere non pervenuto Intxausti che evidentemente ha problemi fisici, fosse blando lascia perplessità sulla sua condizione, il podio per il murciano è pienamente alla portata ma se vuole vincere la Vuelta c'è bisogno di un salto di qualità
-in una tappa piuttosto adatta a lui Basso ha prodotto una serie di accelerazioni che hanno messo in difficoltà Roche oltre a Moreno che comunque lo era di suo ma nessun altro dei big ed è stato incapace di replicare prima a Horner e poi a Nibali e va verso dunque un onorevole piazzamento finale ma non certo il podio, ancora nullo il resto della squadra e in particolare in questo caso Paterski che era in fuga ed è arrivato 109°
-nel giorno in cui Moreno che pure in passato ha fatto ottime cose anche in alta montagna esce dai giochi per il successo finale pur restando nelle zone alte continua ad essere enigmatico il comportamento di Rodriguez che fin dall'inizio della Vuelta non ha mai avuto momenti di difficoltà ma al contempo non ha mai prodotto una delle sparate che lo ha reso famoso e la classifica non è esaltante, inoltre il catalano ha perso un uomo importante anche se fin qui non stava combinando granchè ovvero Losada anche se in compenso è in crescita Caruso
-buon per Pinot che la discesa sia stata fatta piano e a quel punto in salita resta uno dei big anche se rispetto a Basso, Rodriguez e Valverde sembrava il più debole, altra discreta prova per Elissonde e si conferma sempre intorno alla 50a posizione Roux mentre continuano gli alti e bassi di Geniez ai quali comunque il francese ha abituato nel corso della sua ancor breve carriera
-si è difeso alla grande Roche che rispetto agli atleti che l'hanno preceduto al traguardo ha oggettivamente un motore inferiore e non gli sarà facile malgrado una classifica ancora ottima arrivare nei 5 come si era prefissato all'inizio della Vuelta, bene ma non benissimo in linea con quanto fatto nelle giornate precedenti Majka, sfrutta le sue doti di fondista Chris Soerensen che per la prima volta precede Zaugg, prosegue nell'anonimato Kreuziger ma non stupirebbe di rivederlo competitivo nell'ultima settimana in appoggio a Roche, fin qui non pervenuto a differenza di quanto accaduto al Giro Petrov
-solito comportamento in corsa di Anton che prima da l'impressione di soffrire sul Monachil, poi attacca all'inizio della salita finale, si stacca e poi si riprende superando alcuni che l'avevano staccato e questo film l'abbiamo già visto, sia lui che Sanchez crescono giorno dopo giorno di condizione e lo stesso Nieve anche se non è quello del Tour ha superato la crisi di Estepona ma difficilmente vedremo un atleta dell'Euskaltel nella top ten a Madrid
-Pozzovivo benino ma non benissimo anche se dopo essere andato in netta difficoltà a metà dell'ascesa finale ha poi limitato i danni rimanendo insieme ad Anton, forse farebbe bene a provarci un po' da lontano visto che comunque la top ten è pienamente alla portata ma non certo il podio, per il resto nulla da segnalare in casa Ag2r se non lo sfortunato ritiro di Montaguti che stava andando bene nei giorni precedenti
-si era visto ad Estepona quando nonostante la fuga aveva perso meno di 1' da Koenig che Nerz era in ottima condizione ma con lui prosegue l'eccellente Vuelta di Santaromita che pur essendo decisamente meno scalatore rispetto al tedesco continua a essere vicino alla top ten della generale anche se sembra destinato a scivolare lentamente indietro, buona anche la prova di Kohler che era in fuga e attendiamo con curiosità Pinotti che fin qui sembra essersi risparmiato in una crono molto adatta a lui, chi sta deludendo è Eijssen che evidentemente ha raggiunto il top della condizione a San Sebastian
-senza infamia e senza lode Arroyo per cui la top ten si allontana sempre di più mentre sta stupendo Cardoso che giorno dopo giorno va sempre meglio e batte sistematicamente un Txurruka non pessimo ma molto meno protagonista del previsto, continuano a non brillare invece Marcos Garcia e Piedra e peccato per la caduta di Velasco
-bravissimo un altro portoghese sconosciuto vale a dire Mendes che se non avesse atteso Koenig avrebbe chiuso ancora più avanti mentre per il ceco alla luce della caduta poteva andare anche peggio sebbene sia da vedere se si riprenderà nei prossimi giorni, bella prova anche di De La Cruz dal momento che non era facile scattare sul Monachil anche se poi sulla salita finale è naufragato, chi fin qui non è pervenuto anche se il percorso non era certo per lui è Barta ma attendiamolo nella crono
-come al solito Bagot è l'unico a tenere alta la bandiera di una Cofidis a parte un Sijmens che ricordiamo in fuga anche nella tappa della Presolana del Giro 2004 mentre Coppel neppure ci prova più a stare almeno nei primi 50, sparito dopo i primi giorni positivi Edet
-si diceva nei giorni scorsi come Ten Dam si fosse salvato a stento e sull'Hazallanas si è salvato ancor più a stento ed è evidente che paga un Tour in cui ha fatto classifica a differenza di quello del 2012, Mollema e Sanchez hanno invece rinunciato del tutto a tenere duro e puntano alle fughe con l'olandese che già ci ha provato mentre per quanto riguarda lo spagnolo pur essendo vincente su altri terreni stupisce l'impressionante involuzione che ha avuto in salita nelle ultime tre stagioni, male anche Clement che è andato in fuga ma è stato tra i primi a staccarsi
-che Uran non fosse quello del Giro si è visto ma a parte quello ha avuto una crisi nera negli ultimi km visto che era con Moreno e ha chiuso a quasi 2' dall'ex maglia rossa tanto da essere superato da un Henao a sua volta nè carne nè pesce che neppure lo ha atteso, non pervenuti gli altri con Cataldo che attende evidentemente una nuova occasione per andare in fuga mentre i vari Kiryienka e Knees sembrano semplicemente non averne, in crescita il solo Zandio
-continua la strana Vuelta di Scarponi fin qui competitivo sulle salite brevi e non su quelle lunghe e a questo punto è probabile che esca di classifica per puntare a una tappa comunque difficile da raggiungere in queste condizioni, insieme al marchigiano sta deludendo anche il fedelissimo Stortoni che è scalatore ma non riesce a chiudere le tappe di montagna nei primi 100 oltre ad Anacona della cui preparazione precaria si è già detto mentre Ulissi sul Monachil sembrava molto brillante ma poi si è perso in discesa e non si è più ritrovato sulla salita finale
-sprazzi del Marczynski di un anno fa che se è effettivamente in crescita potrà riprovare a vincere una tappa di montagna nei prossimi giorni e con lui ottimo Flecha nel supportarlo, mediocre Valls e pessimo il resto della Vacansoleil con la perla della figuraccia di De Gendt espulso dalla corsa
-nel giorno del ritiro di De Clercq si rivede il solito regolarista De Greef ma quest'anno oltre al ritardo che ha già in classifica il livello della Vuelta è troppo alto per portarlo nei primi 20 a Madrid, aveva dato segnali di ripresa a Valdepenas de Jaen Jelle Vanendert che invece è nuovamente sparito e fa meglio di lui Hansen pur essendo al terzo grande Giro in stagione
-non sappiamo se per le cadute o perchè è al suo primo grande Giro ma Barguil è naufragato mentre si è finalmente messo in mostra Preidler anche se gli è mancato il fondo nell'ultima salita
-grazie alla fuga Meersman che comunque in passato ha fatto vedere cose decisamente migliori in salita è il migliore della QuickStep in cui Pauwels continua a deludere e in cui Serry è incappato nella prima giornata storta della Vuelta anche se al massimo poteva puntare a una top 30 mentre Martin pensa solo alla crono
-nuovamente il migliore dell'Orica-GreenEdge Meier mentre Clarke dopo la buona prova di Valdepenas de Jaen è ripiombato nelle retrovie
-Van Summeren unico a salvarsi dalle estreme retrovie nella Garmin ma è atleta che ha già fatto una discreta classifica generale al Tour 2010, chiaramente è comunque lontano da quei livelli
 
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[+] A 1 utente piace il post di HOTDOG
Per Basso il podio è ampiamente alla portata, quelli che ha davanti in classifica rischiano di esplodere da un momento all'altro e sull'Angliru lo vedo migliore dei big
 
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Horner mitico!
 
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