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1968, Merckx vs Gimondi atto I
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1968, Merckx vs Gimondi atto I
Jan Janssen ed Herman Van Springel si contendono la maglia gialla in un epico duello che riscriverà il record del minor distacco tra il primo ed il secondo nella classifica finale del Tour de France. Eddy Merckx estende il suo dominio anche alle corse a tappe, mentre Felice Gimondi dopo una nottata passata in piedi in una spiaggia della Catalogna capirà per quale motivo non riesce a battere il "cannibale" belga. Infine Vittorio Adorni riporta in Italia il Campionato del Mondo dieci anni dopo l'ultima vittoria azzurra firmata Ercole Baldini.

[Immagine: Merckx-525-first-overall-win-Giro-1968.jpg]
Eddy Merckx solleva il trofeo del Giro d'Italia 1968 - bikerumor.com

Correva l'anno 1968, in Italia avveniva la famosa "rivoluzione studentesca", a Grenoble si teneva la decima edizione dei giochi olimpici invernali e mentre a Città del Messico la 19esima di quelli estivi ed il Cardinale Michele Pellegrino officiava la prima Messa in italiano.
Contemporaneamente nel mondo del ciclismo nasceva la rivalità tra i due astri nascenti del movimento internazionale: Eddy Merckx e Felice Gimondi. Herman Van Springel e Jan Janssen davano vita ad un duello all'ultimo sangue per la maglia gialla e Vittorio Adorni compieva il più grande capolavoro della sua carriera.

L'inizio di stagione
Il 1968 iniziò all'insegna dei fratelli Erik e Roger De Vlaeminck, dominatori dei campionati mondiali di ciclocross rispettivamente tra i professionisti il primo e tra i dilettanti il secondo. Herman Van Springel ed Eddy Merckx cominciano bene una stagione che li vedrà spesso tra i protagonisti nelle grandi corse vincendo Het Volk , il "cannibale" vinse il Giro di Sardegna, mentre l'allora corridore della Mann - Grundig l'Het Volk. Come al solito ad inizio stagione si mise in luce anche "Cuore Matto" Franco Bitossi che si portò a casa la Milano - Torino e la Sassari - Cagliari. La Parigi - Nizza venne vinta da Rolf Wolfshohl, mentre la Tirreno - Adriatico da Claudio Michelotto.

Milano - Sanremo
La 59esima edizione della Milano - Sanremo ebbe luogo il 19 marzo 1968. De Prà, Pietro Scandelli, Ercole Gualazzini e Roberto Benedetti furono i primi ad andare in fuga, ma mentre l'ultimo si arrese già sul Turchino, gli altri rimasero in fuga per oltre 220 km. Una volta ripresi ci provarono Michelotto e Merckx ad andarsene, ma il gruppo non glielo permise, così partirono in contropiede il francese Poulidor e il connazionale "Charlie" Grosskost, il belga Edward Sels, il tedesco Rudi Altig, lo svizzero Maurer, Adriano Durante e Roberto Ballini. L'immobilismo dei corridori rimasti in gruppo favorirono la fuga ed i sette arrivarono a giocarsi la volata con Altig che partendo lungo anticipò Grosskost ed un Durante un po' troppo sicuro di se che nel finale se ne restò in coda per risparmiarsi e non chiese neppure l'aiuto di Ballini.

Le classiche del Nord
Il 30 marzo 1968 si tenne la 52esima edizione del Giro delle Fiandre vinta da Walter Godefroot su Rudi Altig e Jan Janssen. Mentre il 7 aprile ebbe luogo la 66esima edizione della Parigi - Roubaix che vide trionfare Eddy Merckx in volata davanti al connazionale Van Springel. Terzo fu l'altro belga Godefroot.
Infine il 16 aprile fu la volta della Gand - Wevelgem vinta dal solito Walter Godefroot davanti a Willy Vanneste ed il nostro Felice Gimondi.

Classiche delle Ardenne e Campionato di Zurigo
Con l'Amstel spostata a settembre la prima delle classiche delle Ardenne a svolgersi fu la Freccia Vallone il 21 di aprile che venne vinta da Rik Van Looy davanti a Josè Samyn e Jan Janssen. La settimana seguente invece si tenne la Liegi - Bastogne - Liegi, a trionfare nella "Doyenne" fu Valerè Van Sweefelt davanti al vincitore dell'anno prima Walter Godefroot ed a Raymond Pulidor. Infine il 5 maggio 1968 ci fu 55esima edizione del Campionato di Zurigo dove a spuntarla fu "Cuore Matto" Franco Bitossi che anticipò di quattro secondi il gruppo regolato da Van Sweefelt davanti al vicentino Marino Basso.

Vuelta a Espana
La 23esima edizione della Vuelta a Espana prese il via da Zaragoza il 25 aprile 1968. L'inizio della corsa iberica fu all'insegna del vincitore dell'anno precedente Jan Janssen che vinse le prime due tappe e vestì la maglia gialla per quattro giorni prima di perderla a favore del teutonico Rudi Altig trionfatore della quarta frazione. Il tedesco perse subito la maglia il dì seguente a favore del vincitore di giornata Michael Wright, ma la riprese appena un giorno dopo conquistando anche la tappa con arrivo a Barcellona. Il teutonico perse e riconquisto nuovamente un'altra volta la maglia, stavolta a portargliela via per un solo giorno fu Manuel Martín Piñera. Altig perse definitivamente il simbolo del primato nella 12esima tappa con arrivo a Gijon a favore di José Pérez-Francés il quale appena due giorni dopo dovette cederla a Felice Gimondi. L'italiano conquistando la 17esima tappa, una crono di 67 km da San Sebastian a Toledo ipotecò il trionfo finale. A completare il podio ci furono Perer - Francès ed il secondo classificato della Vuelta del 66 Eusebio Vélez; Vittorio Adorni fu 5°, mentre Jan Janssen 6°. Lo stesso olandese vinse la classifica a punti, mentre Francisco Gabica trionfò in quella degli scalatori e la KAS in quella a squadre.

Giro d'Italia
La 51esima edizione della "Corsa Rosa" partì da Campione d'Italia(un comune vicino a Como) con un prologo vinto dal francese Charly Grosskost pistard francese morto nel 2004 all'età di 60 anni in un incidente stradale. Il giorno seguente iniziò il monologo di Eddy Merckx che vinse la tappa e conquistò la maglia che tenne per due giorni prima di cederla momentaneamente a Michele Dancelli. Il corridore della Pepsi - Cola riuscì a difendersi fino alla storica tappa delle Tre Cime di Lavaredo dove Merckx sotto una bufera di neve fece il vuoto con un attacco ai meno dodici riprense e staccò tutti i fuggitivi e si riappropria del simbolo del primato. Da lì in poi il belga non verrà più scalzato e conquisterà anche la maglia verde e quella ciclamino, mentre il suo storico rivale Gimondi si dovrà accontentare di una vittoria di tappa nella crono di San Marino e del gradino più basso del podio superato anche da Vittorio Adorni. I corridori a vincere più tappe in quel Giro furono i belgi Merckx e Reybrouck che si portarono a casa tre frazioni a testa mentre ne vinsero due Bitossi e Julio Jimenez. Da segnalare anche che la 14esima tappa che andava da Vittorio Veneto a Marina Romea venne vinta da tale Luigi "Giggi" Sgarbozza. Pochi giorni dopo la conclusione della corsa, l'organizzazione rivelò la positività all'antidoping di nove atleti: Raymond Delisle, Peter Abt e Gianni Motta dopo la seconda tappa, Franco Bodrero dopo la quarta, Franco Balmamion dopo la tredicesima, Victor Van Schil e Joaquín Galera dopo la diciannovesima, Felice Gimondi e Mariano Díaz dopo la ventunesima. Tutti questi ciclisti, insieme a Mario Di Toro (non presentatosi al controllo dell'ultima frazione), vennero rimossi dagli ordini d'arrivo del Giro. Persero così le vittorie di tappa Motta, primo a Saint-Vincent, e Bodrero, primo sul Blockhaus.



Tappa delle Tre Cime di Lavaredo, Giro 1968

Tour de France
La 55esima edizione del Tour de France, l'ultima a prevedere la partecipazione delle squadre nazionali, prese il via da Vittel il 27 giugno 1968 con un prologo vinto dal solito Charly Grosskost(che vincerà anche la tappa successiva). Vista l'assenza di Merckx e Gimondi si prospettava un edizione molto incerta e così fu. Herman Van Springel capitano del Belgio A e secondo alla Roubaix quell'anno strappò il simbolo del primato al sopraccitato francese dopo la cronosquadre vinta dalla sua nazionale, ma la perse appena due tappe dopo a favore di un altro transalpino: Jean-Pierre Genet il quale dopo appena un giorno abdicò a favore di Georges Vandenberghe. Il fiammingo al contrario dei suoi predecessori si tenne stretta la gialla per molto tempo, ben 12 giorni fino alla tappa di Aurilac vinta da "Cuore Matto" Franco Bitossi in cui il nuovo leader divenne il tedesco Rolf Wolfshohl. Ma il valzer dei cambi di maglia non era finito, infatti il tedesco dopo due dì da capo classifica lasciò il simbolo del primato a Gregorio San Miguel il quale però dopo un giorno fu scalzato da Herman Van Springel. Il belga portò la maglia gialla fino a Parigi, qua però la perse nella crono finale a favore di Jan Janssen il quale dopo il 2° posto del 66 tornò sul podio della "Grand Boucle" stavolta però sul gradino più alto. Il distacco finale tra i primi due fu di 38", il più basso di sempre all'epoca. Terzo fu Ferdinand Bracke mentre Charly Grosskost, Walter Godefroot, Franco Bitossi, Daniel Van Ryckeghem, Jan Janssen e Roger Pingeon, con due successi ciascuno, furono i sei corridori a vincere il maggior numero di frazioni sulle ventisei previste. "Cuore Matto" vinse anche la maglia punti che per l'occasione era rossa come richiesto dallo sponsor SIC, produttore di soda e quella bianca della combinata. Mentre Aurelio Gonzalez vinse quella degli scalatori.



Franco Bitossi al Tour del 68

Classiche pre-Mondiale
Nel periodo antecedente al Campionato del Mondo: Eddy Merckx vinse la Tre Vall Varesine e la Tre Giorni di La Panne, Olè Ritter(che nel 68 stabilì un nuovo record dell'ora) il Trofeo Matteotti, Polidori il Giro del Lazio e Felice Gimondi conquistò il Giro di Romagna valido come Campionato Italiano.



Campionato italiano 1968

Campionato del Mondo

I Campionati del mondo di ciclismo su strada 1968 si disputarono ad Imola in Italia. Il tracciato scelto prevedeva diciotto giri del circuito dei "Tre Monti", che andava a snodarsi all'interno dell'Autodromo di Imola. Alla vigilia sembrava essere una sfida tra Gimondi e Merckx, tra Italia e Belgio, le due nazioni più forti. Al quarto giro scattó l'azzurro Carletto, cui si accodarono Adorni, l'esperto Van Looy e una manciata di gregari. Nessuno diede troppo peso ad una fuga del genere, anche perché in poco tempo rimasero solo in quattro, Adorni, Carletto, il belga Van Looy e il portoghese Agostinho. Nel gruppo, Gimondi e Merckx continuavano a marcarsi strettissimi e nessuno forzó la mano visto che Gimondi poteva contare su due compagni in fuga, Merckx uno. A metà gara il vantaggio dei battistrada si assestó e il pubblico cominció a temere un arrivo in volata, nel cui caso Adorni avrebbe avuto pochissime possibilità contro il velocissimo Van Looy. Ma nel corso del tredicesimo giro, sullo strappo di Frassineto, a 85 chilometri dal traguardo, fu Adorni a piazzare lo scatto decisivo . Il corridore parmense si scatenó letteralmente e vide aumentare man mano il proprio vantaggio. Al passaggio del giro, il vantaggio era di oltre tre minuti. Il quasi trentenne Adorni continuó nella sua corsa in solitudine con una potenza straordinaria, e neanche una foratura riuscì a frenare la sua marcia. Adorni fu costretto a proseguire su una bicicletta del cambio ruote poichè l'ammiraglia italiana era rimasta al verde. Dopo oltre duecento chilometri di fuga, Adorni taglió il traguardo con 9'50" di vantaggio su Van Springel e 10' su Dancelli. Per l'Italia fu un trionfo completato da Bitossi, Taccone e Gimondi che all'arrivo andarono ad occuparesei dei primi sette posti. Adorni fu dunque il quinto italiano ad aggiudicarsi il titolo mondiale dopo Binda, Guerra, Coppi e Baldini.



Mondiali 1968

Corse di fine stagione
Nel finale di stagione si svolse la Volta a Catalunya dove Gimondi, secondo dietro e Merckx(il quale tra l'altro per la prima volta in quella corsa sconfisse l'italiano a cronometro), dopo una nottata passata insonne a passeggiare in una spiaggia catalana capì perchè non riusciva a battere il belga, per il semplice motivo che il "Cannibale" era più forte di lui. Nello stesso periodo Motta vinse il Giro dell'Appennino ed il Giro dell'Emilia, Adorni il Gp di Larciano, Henri Steevens l'Amstel Gold Race, Della Torre il Giro del Veneto, Gimondi il Gran Premio delle Nazioni, Bitossi la Coppa Sabatini, Michelotto la Coppa Agostoni e Durante il GP di Prato e Guido Reybrouck conquistò la sua terza Parigi - Tours.

Giro di Lombardia
Il 12 Ottobre 1968 partì da Milano la 62esima edizione del Giro di Lombardia. Niente da segnalare fino al Ghisallo dove scattó Campaner, primo in vetta e poi raggiunto da Neri e Genet. I tre affrontarono il Colle Balisio con un minuto di vantaggio, Campaner provó di nuovo a seminare la compahnia nuovo ma venne ripreso dal gruppo poco prima del bivio di Pasturo. La corsa impazzava, si susseguirono gli scatti e toccó a Panizza e Genet lanciarsi decisamente all'attacco mentre una foratura di Merckx andó a scatenare la bagarre nel plotone. Altig contrattaccó con grande decisione insieme a Dancelli, Houbrechts e Vandenbosshce; allungatissimo il gruppo, scatti a ripetizione, all'arrembaggio anche Gimondi . I battistrada vennero raggiunti poco dopo Porlezza ed al comando si ritrovarono in una ventina (tra cui Gimondi, Merckx, Motta, Bitossi, Poulidor, Dancelli, Van Springel, Michelotto e Janssen) ma a ripartire subito al contrattacco fu subito il vivacissimo Altig che scollinó con 25" di margine su Bitossi e Vandenbossche; a 1'30" Houbrechts e Van Ryckeghem; a 1'50" il gruppetto dei migliori con Gimondi, Van Springel e Merckx. Sulla salita di Schignano Altig diede segni di cedimento e venne presto raggiunto e superato di slancio da Bitossi e Vandenbossche (gregario di Merckx e quindi sempre a ruota) i quali giunsero ad Argegno (31 km alla conclusione) con 2'10" di vantaggio sul gruppo di Gimondi il quale fu costretto a tirare moltissimo nel tentativo di limitare il ritardo. Sul lungolago, tra gli inseguitori, ruppero gli indugi Van Springel e Janssen e soltanto il Cannibale ruiscì ad accodarsi mentre Gimondi, sorpreso ed affaticato, non riuscì a replicare. I due battistrada, con Vandenbossche sempre passivo, persero nettamente terreno finchè poco prima di Moltrasio vennero raggiunti da Van Springel, Janssen e Merckx; il gruppetto di Gimondi era comunque ancora vicino, a 40". Sulle prime rampe del S.Fermo scattó Merckx e soltanto Bitossi riuscì a resistergli mentre Van Springel si mantenne a poche lunghezze dai due e addirittura poco prima della vetta riuscì ad agganciarsi. I tre potevano contare 40" su Janssen e quasi 1'30" sul gruppetto di Gimondi. I tre battistrada si lanciarono velocissimi ed ormai irraggiungibili verso Como dove sembrava inevitabile la volata. Ma ai -4 dal traguardo Van Springel colse l'attimo vincente; Bitossi non riuscì a replicare, lasciando spazio a Merckx il quale però temporeggió e non inseguì il connazionale. Cosi Van Springel riuscì a giadagnare un centinaio di metri e quando Bitossi tentó una reazione ormai tardiva, non poteva più essere raggiunto. Van Springel a due km dall'arrivo poteva vantare 12" che difese tenacemente fino allo Stadio Senigallia dove andó a conquistare una delle più prestigiose vittorie della sua carriera e pure il successo nel Superprestige.

Classifica Super Prestige Pernod 1968
- Herman Van Springel
- Felice Gimondi
- Jan Janssen
- Eddy Merckx
- Walter Godefroot

Luca Saugo "Pagliarini"
Con la collaborazione di ~Danilo
 
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#2
Marina Romea capitale d'Italia, Giggi al Quirinale... Che orgoglio, nell'anno di Merckx l'acuto del mio quasi compaesano, quale onore Sisi
 
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#3
Complimenti a tutti e due!

Luca, se non hai tempo di fare i prossimi 6-7 anni, copia questo e andiamo oltre Asd
Il dominio di Merckx è veramente impressionante. Si dice che la sua nuova squadra, la Faema (insieme alla Coca-Cola), avrebbe voluto portarlo anche al Tour, ma lui decise (secondo me con grande maturità) di non parteciparvi, anche se vedendo la debolezza degli avversari avrebbe potuto vincerlo con una gamba sola... La tappa delle 3Cime rimarrà nella storia ed è una delle imprese più belle, se non la più bella, del cannibale, se era per lui sarebbe partito anche prima. Gli avversari erano forti, non si può dire il contrario: Gimondi era reduce da una Vuelta vinta che in quel momento cominciava a diventare una corsa seria e che gli aveva dato morale.

Altro grande momento della stagione è la vittoria di Adorni a Imola. Ricalca un po' la situazione di tante marcature strettedi campioni che hanno deciso parecchi Mondiali (tipo Valkenburg 1948), però la cosa unica è che Adorni, vedendo che nel gruppetto in fuga c'era quel vecchio volpone di Van Looy, ha deciso di partire da solo e ha continuato a guadagnare, fino a raggiungere quel vantaggio storico.

Stagione piena di piazzamenti per Van Springel: 2° al Tour (perso all'ultima crono), al Mondiale, alla Roubaix, Al GP delle Nazioni, 3° al Giro di Svizzera. Non oso immaginare cosa sarebbe successo se avesse perso il Lombardia :P
 
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#4
Van Springel come Santambrogio Asd

Comunque il 68 è stata una grande annata, ci ho messo due settimane per scriverlo tutto, ma ne è valsa la pena...
 
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#5
Bravissimi! E' un piacere leggere questi articoli, davvero ben scritti e piacevoli...
 
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#6
Ho trovato il video di Marina Romea:




Tra l'altro appena finisco gli esami riprendo a scrivere questi articoli...
 
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#7
(01-07-2013, 09:30 PM)Pagliarini Ha scritto: Tra l'altro appena finisco gli esami riprendo a scrivere questi articoli...

Sarebbe anche ora Nene
 
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#8
Proprio archeologia dello sport Ahah Ahah
 
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#9
(01-07-2013, 09:33 PM)Hiko Ha scritto:
(01-07-2013, 09:30 PM)Pagliarini Ha scritto: Tra l'altro appena finisco gli esami riprendo a scrivere questi articoli...

Sarebbe anche ora Nene

Asd

Te non hai idea di che voglia che ho io di mettermi a scrivere queste cose invece che studiare tedesco o matematica Nene
 
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