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1975, le imprese di Bertoglio e Thevenet
#1
1975, le imprese di Bertoglio e Thevenet
Il dominio di Merckx nei GT si è concluso, anche se nelle classiche continua a vincere, e Bertoglio riporta in Italia la maglia rosa al termine di un fantastico duello con lo spagnolo Galdos. Stessa musica anche in Francia, in cui è Thevenet che fa gioire un'intera nazione vincendo la corsa più importante.

[Immagine: Galdos-vince-Bertoglio-esulta-il-Giro-e%CC%80-suo.jpg]
Bertoglio esulta sullo Stelvio, ha vinto il Giro 1975 - gazzetta.it

Correva l'anno 1975, a Londra nascevano due gruppi musicali importanti come gli Iron Maiden e i Sex Pistols, in Italia la maggiore età veniva abbassata da 21 a 18 anni, Bill Gates fondava la Microsoft, le truppe americane abbandonavano Saigon e moriva il dittatore spagnolo Francisco Franco.
Contemporaneamente nel mondo del ciclismo i belgi, con Merckx in testa, spadroneggiavano nelle classiche, al Giro Bertoglio firmava la sua vittoria più bella, il "Cannibale" veniva per la prima volta battuto al Tour de France e Francesco Moser continuava la sua crescita che lo porterà a essere uno dei corridori più vincenti di sempre.

L'inizio di stagione
Gianbattista Baronchelli fa suo il Trofeo Laigueglia, Bruyere bissa il successo dell'anno precedente all'Het Volk e si aggiudica anche il Tour Méditerranéen mentre Merckx vince il suo quarto e ultimo Giro di Sardegna e anche la Sassari-Cagliari.
Il "Cannibale" però deve inchinarsi al bis di Joop Zoetemelk, di nuovo trionfatore su Col d'Eze e Mont Faron, alla Parigi-Nizza, con l'altro olandese Knetemann sul terzo gradino del podio. Terza Tirreno-Adriatico consecutiva per De Vlaeminck che si impone sul norvegese Knudsen e su Panizza.

Milano-Sanremo
Dopo due anni di assenza torna alla partenza il "Cannibale" ed è il favoritissimo. La corsa è caratterizzata da un fortissimo vento che spezza il gruppo. Sul Turchino passa per primo un gruppetto di una ventina di corridori tra cui Merckx con alcuni gregari, De Vlaeminck, Bitossi e Moser. Baronchelli e Gimondi sono dietro e Merckx da fondo alle energie dei gregari per non farli rientrare, ma il distacco si mantiene sempre intorno al minuto. Una volta giunti sul lungomare aumenta ancora il vento e l'azione dei gregari di Merckx rallenta permettendo al gruppo di ricompattarsi ad Albisola. A 15 chilometri dall'arrivo parte l'olandese Hennie Kuiper, seguito dal connazionale Gerrie Knetemann, dai belgi Willy De Geest e Alex Van Linden e dal ligure Giuseppe Perletto. Perletto attacca per primo il Poggio ma il gruppo rinviene e in cima passano per primi Costantino Conti, Bruyère e il francese Guy Sibille, a loro volta inseguiti da Moser e Merckx. Moser è autore di una spettacolare discesa e raggiunge i battistrada a meno di due chilometri dal traguardo, ma anche Merckx rinviene sui primi. Merckx prova lo sprint a 250 metri dal traguardo, Moser cerca di rimontarlo ma deve accontentarsi della seconda piazza, con il francese Guy Sibille terzo. Con questa vittoria Merckx eguaglia Girardengo a sei vittorie della "Classica di Primavera".


Milano - Sanremo 1975

La campagna del nord
Le classiche del nord si aprono con l'E3 Harelbeke in cui si impone Frans Verbeeck davanti a Freddy Maertens (secondo anche l'anno prima) e Cornelius Bal. La 59esima edizione del Giro delle Fiandre si corre il 6 aprile. In questa edizione viene introdotto il Koppenberg e ad imporsi è Eddy Merckx staccando Verbeeck di 30" e Marc Demeyer di 5'02".
Tre giorni dopo è la volta della Gent-Wevelgem ed è Freddy Maertens a vincere; al secondo posto ancora Verbeeck, mentre al terzo posto si piazza Rik Van Linden.
La 73esima edizione della Parigi-Roubaix si corre il 13 aprile. La corsa si decide in una volata di quattro uomini: Merckx parte lungo, De Vlaeminck rimane a ruota e poi nei metri finali lo supera, andando a vincere la sua terza Parigi-Roubaix. Al terzo posto André Dierickx.


Giro delle Fiandre 1975


Parigi - Roubaix 1975

Classiche delle Ardenne, Campionato di Zurigo e Tour de Romandie
La prima delle Classiche delle Ardenne è l'Amstel Gold Race, corsa il 29 marzo. Dieci giorni dopo la Milano-Sanremo è ancora Merckx a trionfare, il primo nella storia a vincere la corsa olandese con la maglia iridata. Decisivo l'allungo nello strappo conclusivo che gli permette di staccare il suo compagno di fuga Freddy Maertens, secondo a 15". Terzo un gregario di Merckx, Joseph Bruyere, che regola il gruppo giunto a 2'51". Il 17 marzo è la volta della Freccia Vallone, con la vittoria di Dierickx davanti a Verbeeck e Merckx.
La 61esima edizione della Liegi-Bastogne-Liegi si corre il 20 aprile e per la quinta volta (record) è Merckx a imporsi, regolando in volata Thevenet e Godefroot.
Roger De Vlaeminck si impone nel Campionato di Zurigo davanti a Merckx e a Francesco Moser. Il Tour di Romandie vede l'affermazione di Francisco Galdos, vincitore a Verbier, che nella classifica finale stacca di 20" lo svizzero Josef Fuchs e di 1'57" il norvegese Knut Knudsen.


Amstel Gold Race 1975


Liegi - Bastogne - Liegi 1975

Vuelta a España
La 30esima edizione della Vuelta a España prende il via da Fuengirola il 22 aprile con un prologo vinto da Roger Swerts. I favoriti per la vittoria sono Ocana e il campione uscente Fuente, ma quest'ultimo è costretto ad abbandonare per problemi fisici. La corsa fu animata dalla lotta tra due corridori della Kas, Domingo Perurena e Miguel Lasa e due corridori della Super Ser, Luis Ocana e Agustin Tamames. Partito come luogotenente di Ocana, Tamames si guadagna i gradi di capitano vincendo cinque tappe (una in meno di Marino Basso, plurivincitore di quest'edizione) e nella cronometro individuale dell'ultimo giorno riesce a conquistare la maglia di leader, andando a sopravanzare Perurena di 14" e Lasa di 34" mentre Ocana finisce ai piedi del podio. Miguel Lasa si consola con la maglia di leader della classifica a punti, mentre quella dei GPM è vinta da Andrés Oliva.

Giro d'Italia
La 58esima edizione del Giro d'Italia prende il via da Milano il 17 maggio con una tappa in linea vinta da Knut Knudsen. Giovanni Battaglin, vincendo la terza tappa, indossa il simbolo del primato, ma il giorno dopo deve cederlo allo spagnolo Francisco Galdos. Battaglin riconquista la maglia rosa vincendo la cronometro individuale di Forte dei Marmi ma il giorno successivo va in crisi nella cronoscalata del Ciocco ed è il vincitore della tappa Fausto Bertoglio ad indossare la maglia rosa. Inizia così una sfida tra Bertoglio e Galdos: il bresciano guadagna ancora nelle tappe successive guadagnando un vantaggio di circa due minuti sullo spagnolo ma la ventesima e penultima tappa rimescola le carte. Ci sono da scalare Forcella Staulanza, Santa Lucia, Marmolada e Pordoi e Galdos va all'attacco. Baronchelli crolla e anche Bertoglio è in difficoltà, riuscendo però a non perdere le ruote di Gimondi quando il bergamasco va all'inseguimento dei fuggitivi. Il vantaggio di Bertoglio su Galdos è di 41". Nell'ultima tappa, che si conclude sul Passo dello Stelvio, Galdos prova a staccare Bertoglio che però risponde ad ogni attacco e alla fine dell'ultima salita lascia la vittoria al rivale, ma alza le braccia esultante per essere riuscito a mantenere il vantaggio. Al terzo posto Felice Gimondi a 6'18". Roger De Vlaeminck vince sette tappe e la maglia a punti, mentre Galdos e Andrés Oliva si aggiudicano a parimerito la classifica GPM.




Giro d'Italia 1975

Tour de Suisse e Campionati nazionali
Ad aggiudicarsi il Tour de Suisse 1975 è Roger De Vlaeminck, che vince anche sei tappe delle undici (prologo compreso) in programma. Il "Gitano" si impone su Merckx e sullo svizzero Pfenninger.
Nel 1975, come già era stato nel 1965, il Trofeo Matteotti è valido come campionato italiano e se lo aggiudica Francesco Moser. Willy Teirlinck si aggiudica il campionato belga, Domingo Perurena quello spagnolo e Hennie Kuiper quello olandese.

Tour de France
La 62esima edizione del Tour de France prende il via da Charleroi il 26 giugno con un cronoprologo vinto da Francesco Moser. È un'edizione che presenta diverse novità: viene introdotta la classifica giovani, riservata ai corridori che non hanno ancora compiuto 26 anni; viene introdotta la maglia a pois per contraddistinguere il leader della classifica scalatori; la corsa si conclude per la prima volta con la tradizionale passerella sugli Champs-Élysées, il primo a vincere su questo ormai famoso traguardo è Walter Godefroot.
Vincendo la cronometro della sesta tappa Eddy Merckx conquista la maglia gialla e si ripete anche nella cronometro della nona tappa, ultima vittoria del "Cannibale" al Tour de France. Ma sulle Alpi il protagonista del Tour diventa Bernard Thevenet, che nella 15esima tappa con arrivo a Pra Loup stacca di quasi due minuti Merckx, che attribuisce la sua crisi ai dolori all'addome conseguenti al pugno di un tifoso francese subito nella tappa del Puy de Dome. Con la maglia gialla indosso, Thevenet si ripete nella tappa successiva, staccando tutti di più di due minuti sull'Izoard. Nelle tappe successive Merckx non riesce a staccare il rivale e neanche nell'ultima cronometro individuale riesce a guadagnare un vantaggio consistente. Bernard Thevenet vince il Tour de France con 2'47" su Eddy Merckx e 5'01" sul vincitore della maglia a pois Lucien Van Impe. Rik Van Linden si aggiudica la classifica a punti e tre tappe (per la prima volta Merckx non ha il maggior numero di successi parziali del Tour) mentre Francesco Moser, alla sua unica partecipazione alla Grande Boucle, si aggiudica la classifica riservata ai giovani.




Tour de France 1975

Classiche pre-Mondiale
Prima del Mondiale Fabrizio Fabbri vince la Tre Valli Varesine e il Giro dell'Appennino, Ronald De Witte lo Scheldeprijs, Wladimiro Panizza la Milano-Torino, Giovanni Battaglin la Coppa Sabatini, Francesco Moser il Giro dell'Umbria ed Enrico Battaglin la Coppa Bernocchi.

Campionato del Mondo
La 42esima edizione dei Campionati Mondiali di ciclismo su strada si svolge a Yvoir - in Belgio - il 31 agosto.
È un percorso mosso che si snoda tra le côtes delle Ardenne, composto da un circuito di 13 chilometri da ripetere venti volte. Il favorito è come sempre Eddy Merckx che però cade al quinto giro e, sebbene riesca a rimanere in corsa, rimane nascosto nel gruppo, aiutando i suoi compagni De Vlaeminck e Maertens. Al tredicesimo giro Gimondi, Kuiper, Zoetemelk, Dierickx, Casas e Danguillaume provano a fare il vuoto e riescono a stare in fuga un paio di giri. L'azione decisiva è invece promossa da Merckx e ne fanno parte anche Thevenet, Knetemann, Houvion e Kuiper, ai quali poi si aggiungono Zoetemelk, De Vlaeminck, Van Impe, Torres, Danguillaume e Moser. Moser è il più fresco ma è proprio Merckx a marcarlo stretto e a mandarlo fuori giri. La stessa cosa non avviene per Kuiper che sguscia via all'ultimo giro senza più essere ripreso. Knetemann e Zoetemelk ne proteggono la fuga mentre Merckx non riesce a riportare sotto De Vlaeminck che dovrà accontentarsi di vincere la volata per il secondo posto distanziato di 17". Al terzo posto il francese Danguillaume.


Campionato del Mondo 1975

Corse di fine stagione
Dopo il Mondiale lo svizzero Roland Salm si aggiudica il Giro del Veneto, Freddy Maertens vince la Parigi-Bruxelles e la Tours-Versailles, Roberto Poggiali il Giro del Friuli, Enrico Paolini il Giro dell'Emilia, Rob Schuiten fa il bis al GP des Nations e Roger De Vlaeminck si impone nella Coppa Agostoni e al Giro del Lazio. Il vincitore del Giro d'Italia Fausto Bertoglio vince anche la Volta a Catalunya davanti al francese Michel Laurent e al portoghese José Martins.

Giro di Lombardia
La 69esima edizione del Giro di Lombardia si corre l'11 ottobre. Alla partenza piove e fa freddo ma il coraggioso De Faveri si invola solitario al comando e in vetta al Ghisallo transita con 6'30" di margine. A Lecco il vantaggio del battistrada è diventato di 5'20" e sul Colle Balisio è sceso a 1'40". Il gruppo comunque temporeggia ancora e l'avventura di De Faveri termina soltanto a Menaggio dopo ben 168 km di fuga solitaria. La corsa vera inizia in pratica da questo momento anche se continua a piovere a dirotto e le strade sono allagate. Sul Passo d'Intelvi si forma al comando un gruppetto di una ventina di unità, comprendente tutti i migliori (Merckx, De Vlaeminck, Moser, Baronchelli, Maertens, Bertoglio, Panizza, De Muynck e Zilioli) che rimangono insieme fino in vetta. La discesa, infida e viscida per la pioggia, sprona all'attacco i più temerari e si scatena Moser che allunga, avvantaggiandosi insieme al combattivo Chinetti. Ad Argegno i due transitano con 20" sui più immediati inseguitori (Merckx, De Vlaeminck, Maertens, Bertoglio, Baronchelli, Paolini, Conti, Panizza e Bortolotto); mancano 49 km all'arrivo. Sulla salita di Schignano attacca De Vlaeminck che riesce a liberarsi di Merckx e compagni e raggiunge i due battistrada. Il ritardo degli inseguitori è molto esiguo ed al secondo passaggio da Argegno al comando si ricompattano in sette: Moser, Chinetti, De Vlaeminck, Merckx, Maertens, Baronchelli e Paolini i quali hanno 25" su Panizza e Conti; Salm si trova a 50", Rodriguez e Pollentier a 2'45", Zilioli a 3'15", i resti del gruppo ad oltre 4'. Si torna sul lungolago e a 28 km dalla conclusione, in un tratto di leggera salita, scatta improvvisamente Moser. Chinetti è il più pronto a riportarsi sulle ruote del campione italiano, gli altri temporeggiano e in contropiede parte Paolini che riesce dopo qualche centinaio di metri ad accodarsi ai due battistrada. I belgi non reagiscono, si marcano stretti e i tre davanti hanno via libera e filano veloci sotto la pioggia. Ai piedi del San Fermo i tre attaccanti hanno 40", in vetta mantengono 35" di margine e si tuffano velocissimi verso Como tra l'entusiasmo dei numerosi tifosi presenti nonostante il maltempo. Moser entra per primo sul rettilineo finale, ai duecento metri Paolini lancia lo sprint ma Moser lo affianca e lo sorpassa nettamente tagliando il traguardo a braccia alzate davanti a Paolini e Chinetti al termine di una gara durissima e massacrante (soltanto 18 arrivati!).

Classifica Super Prestige Pernod 1975
- Eddy Merckx
- Roger De Vlaeminck
- Francesco Moser
- Bernard Thevenet
- Freddy Maertens
 
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[+] A 3 utenti piace il post di Paruzzo
#2
Bravo Paro, unica cosa prova a personalizzare un po' gli articoli invece che usare il mio stile...
 
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#3
Finchè una cosa funziona perchè cambiarla? Asd

Comunque cambierò un po' le cose quando le corse in calendario cambieranno un po'
 
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#4
Ancora complimenti, non ho ancora fatto in tempo a leggerla tutta, ma inizio già a fare un commento.

E' un anno diverso dagli altri, è l'anno che fa da spartiacque e segna la fine dell'era Merckx, anche se la carriera del Cannibale proseguirà per qualche altra stagione con qualche successo.
Una caduta inaspettata vedendo il ruolino di marcia nelle classiche tutt'altro che negativo. Sicuramente i tanti incidenti e i tanti infortuni hanno pesato nell'economia di quel famoso Tour 1975. Difficile dire, però, se sono stati determinanti per il suo rapido declino in generale o, molto più semplicemente, una carriera così intensa prima o poi doveva servire il suo salatissimo conto.

Il Giro era disegnato per Gibì Baronchelli, con l'ennesimo colpo di genio di Torriani di proporre lo Stelvio all'ultima tappa. Sono saltati fuori Bertoglio e Galdos, che bazzicavano da anni nelle zone medio-nobili della classifica, ma magari non erano così tanto attesi. Entrambi alla corsa della vita, ma solo uno poteva vincere...
Galdos era l'ennesimo scalatore della KAS, squadra spagnola che, in quel periodo soprattutto, ne era piena e tutti di ottima qualità.
 
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#5
A "Dedicato a..." lo stesso Merckx ha detto che dopo la caduta del 1969 pedalare in salita era per lui molto più problematico di prima e probabilmente, dopo diversi anni corsi a tutta, questo problema si è acuito.
 
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