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22 anni oggi...
#1
La penuria di corridori italici in grado di competere nei GT è tremenda, qualcosa di mai visto nella storia del nostro ciclismo. L’argomento, evidente e desolante, è stato anche analizzato da Paglia in questo topic (con belle proposte). Io sono più un tipo da bar sport e vi propongo un tema impossibile, adatto ad accompagnare un buon bicchiere in compagnia:
“Per competere per il podio nei GT odierni, partendo dagli anni 60 (epoca in cui il ciclismo iniziava a prefigurare, come squadre e tattiche, l’epoca moderna) fino ai giorni nostri, quali corridori italiani vi piacerebbe avessero oggi 22 anni?”
Campo libero, 5, 10 nomi o più, a piacere.
Ci sta la considerazione del valore assoluto che diamo a quel corridore ma anche la possibile attitudine ai GT attuali (meno crono, ad esempio).
Il primo giro di Aperol Spritz lo offro io!
 
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[+] A 1 utente piace il post di OldGibi
#2
Roberto Visentini.

Perché oggi finirebbe lontano da quel contesto che lo ha inghiottito e, magari, vincerebbe quanto realmente era nelle sue possibilità.
 
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#3
Gianni Motta per un motivo molto stupido: mi piacerebbe che la sua carriera prendesse una piega diversa e mostrasse con continuità quello che era il suo talento.
 
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#4
Ovviamente Damiano Cunego.
 
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#5
Giovanni Battaglin, Miro Panizza, Beppe Guerini.
 
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#6
Tutti nomi che...  Wub

Vedo che vengono in mente più facilmente corridori che ci hanno dato la percezione di un talento superiore ai risultati che hanno ottenuto. 
Visentini (talento cristallino sciupato da un contesto modesto) e Motta, sfortunatissimo per l'incidente che ne ha limitato la carriera, forse il corridore che più di tutti si avvicina alla classe di Pantani, ovviamente con caratteristiche ben diverse, sono tra i primissimi che vengono in mente anche a me. 
Poi Battaglin, con le sue inspiegabili crisi ma con l'evidente potenziale. Nei filmati sul tubo non si trova ma ho ancora in mente lo scatto con cui sul Duran staccò Hinault, Panizza e Baronchelli, guadagnando quasi due minuti allo scollinamento. 
Cunego è per me un oggetto misterioso, mi piacerebbe sentire una vostra analisi. 
Per il "mio" Gibi Baronchelli ho l'impressione che qualche limite caratteriale ne abbia ridotto la carriera, o forse la promessa di quei 12 secondi da Merckx al suo primo Giro andava oltre le sue qualità. Giri spianati per Moser, vero, ma al Tour e alla Vuelta non ha di fatto provato. 
Aggiungerei ai citati il nome di Ivan Gotti, gran bel potenziale abbastanza espresso ma un po' oscurato dalla luminosa stella di Pantani. 
 
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[+] A 2 utenti piace il post di OldGibi
#7
Cunego grande talento che, chiaramente, poteva vincere un GT solo in condizione favorevoli.

Il corridore del 2004 era perfetto per continuare a vincere classiche negli anni successivi e, nel mentre, piazzarsi attorno al podio nei GT.

Rovinato da quelli che pensavano di poterlo far diventare un grande cronoman.

THJ un po' mi ricorda il primo Damiano Mmm
 
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[+] A 1 utente piace il post di Luciano Pagliarini
#8
Cunego globalmente corridore più forte di Hindley.
Vincere un grande giro in condizioni favorevoli, (vincerlo!) col profilo di Cunego. È tanta roba.
 
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#9
Motta era un grande , purtroppo limitato da problemi fisici e da qualche vicenda non chiara . A me piacerebbe vedere Balmamion , nel ciclismo attuale ,con la preparazione adeguata avrebbe fatto bene .
Pure cuore matto mi incuriosirebbe . Avrebbe senz'altro risolto il suoi problemi di tachicardia , e avrebbe avuto accesso alle classiche, in cui era portatissimo . Avrebbe vinto meno ma con tanta qualità.
 
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#10
Oggi ho avuto un flash.
Dico Claudio Chiappucci.
 
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#11
Non era italiano, ma visto che se ne parlava: Pavel Tonkov nel ciclismo di oggi farebbe proprio il topo nel formaggio.

Invece, imho, un fondistone come Gotti rischierebbe di trovarsi male.
 
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#12
Fausto Bertoglio come lo vedestre?
Carriera breve la sua, ma non credo che la sua versione del '75-'76 abbia molto da invidiare a tanti corridori da GT attuali
 
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#13
Per Bertoglio non saprei, in salita in quei due anni andava ma solo quello, poca personalità peraltro. Oggi lo vedrei tra i non pochi che tengono in salita, a lottare per un piazzamento nei GT. 
Concordo su Gotti, corridore di razza ma dal rendimento non sempre "interpretabile", poco scattista, da salite lunghe e ripetute che oggi sono rare. 
Chiappucci tutto cuore e fondo, ci farebbe appassionare con qualche tentativo fantasioso ma nell'epoca Sky - Ineos temo verrebbe risucchiato dai trenini. 

Un nome che oggi mi intrigherebbe sarebbe Silvano Contini. 
 
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