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71esimo Festival di San Remo, anno 2 d.C(ovid)
Colapesce e Di Martino stanno andando forte anche in radio mi sembra e in generale credo che la loro sia una delle canzoni più apprezzate del festival un po' da tutti.
 
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Sì è un po' la vincitrice morale.

Appena terminato il Festival è esplosa totalmente anche nei social ecc
 
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Brutta la collapesce di martino.

Passerà pure in radio spesso, come passava Occidentali's Ganna 4 anni fa.

Non è migliorata
 
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A me non piace particolarmente, avevo anche prodotto un discorso patriottico regionale, assolutamente eccessivo e prematuro, su come siamo passati da Mario Biondi e Mario Venuti a loro due (ho volutamente lasciato fuori Battiato), però non è così male. Poi è un genere che va abbastanza ultimamente, una specie di indie mascherato
 
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Ma che casino ha tirato su Barbara Palombelli? Blink
 
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Ci provo pure io anche se melo ha messo l'asticella in alto.

Aiello - "Ora"
Cover: "Gianna" di Rino Gaetano (con Vegas Jones)
Canzone che non mi ha detto assolutamente nulla, sia in versione sanremese che radio, diventata subito un meme ma non mi ha dato l'input per ascoltare anche altro di Aiello. Sulla cover preferisco non commentare troppo, in una serata con tante belle chicche questa per me si colloca sul fondo.

Annalisa - "Dieci"
Cover: "La musica è finita" di Ornella Vanoni (con Federico Poggipollini)
Lei rimane brava ma è la meno convincente delle sue esibizioni a Sanremo, inizialmente la sua canzone mi ricorda "L'ultimo addio", non mi dispiace ma mi lascia quella sensazione di già sentito. Mi aspettavo molto di più anche se è stata fin troppo penalizzata (ma dopo che non finì neanche sul podio con "Una finestra tra le stelle" non mi stupisco più). Bella la cover, distante dal suo stile ma eseguita davvero bene.

Arisa - "Potevi fare di più"
Cover: "Quando" di Pino Daniele (con Michele Bravi)
La canzone è scritta di Gigi D'Alessio e si sente, nella media e nulla di più, il titolo è una perfetta recensione. Ho una vera e propria idiosincrasia per Pino Daniele e il mio giudizio sulla cover ne è sicuramente influenzato: diciamo che il fatto che non mi sia venuta voglia di spaccare la televisione mi fa pensare che sia stata una buona interpretazione.

Bugo - "E invece sì"
Cover: "Un'avventura" di Lucio Battisti (con i Pinguini Tattici Nucleari)
Non ho molti termini di paragone, ho ascoltato pochissima roba di Bugo ma la canzone è moscia e lui di certo non la valorizza con il suo modo di cantare da Battisti stonato (e già Battisti non è che fosse proprio il guru dell'intonazione). Stessa cosa nella cover con i Pinguini Tattici Nucleari. Capisco che lui si sia rotto i coglioni (cit.) di essere solo quello del meme con Morgan ma con questa partecipazione non ha sicuramente tirato acqua al suo mulino.

Colapesce e Dimartino - "Musica leggerissima"
Cover: "Povera patria" di Franco Battiato
Una delle sorprese per quanto mi riguarda, li conoscevo poco ma la canzone (che richiama un po' "Se mi lasci non vale") mi invoglia a recuperare qualcosa e in più ha quell'effetto "più l'ascolto e più l'apprezzo" che sono contento di trovare. Discreta la cover ma in una serata di livello come quella di giovedì non spicca.

Coma_Cose - "Fiamme negli occhi"
Cover: "Il mio canto libero" di Lucio Battisti (con Alberto Radius e Mamakass)
Canzone che probabilmente avrà più successo per radio (grazie ai miracoli della registrazione) di quanto ne abbia avuto live. Non è la loro solita canzone, per la perfezione vocale bisogna cercare altrove ma da un punto di vista puramente emozionale se ne mettono dietro tanti, soprattutto l'interpretazione finale come ha già sottolineato il compare Melo. Stesso discorso per la cover, se avessero azzeccato anche solo metà delle note avrebbero meritato di stare molto più in alto.

Ermal Meta - "Un milione di cose da dirti"
Cover: "Caruso" di Lucio Dalla (con la Napoli Mandolin Orchestra)
Per quattro giorni è sembrato quasi imbattibile, alla vigilia della finale sembrava quasi scontato che vincesse lui. Un po' come "Fai rumore" di Diodato, canzone senza particolari difetti ma anche senza particolari pregi, per quanto lui sia bravo. Scelta un po' ruffiana quella delle cover, eseguita bene ma avrei preferito venisse premiato altro.

Extraliscio ft. Davide Toffolo - "Bianca luce nera"
Cover: "Medley Rosamunda" (con Peter Pichler)
Piacevolissima scoperta, la canzone non è nei canoni sanremesi e forse colpisce proprio per questo ma è nella serata delle cover che danno il meglio con uno dei momenti più allegri di tutto il festival, la sagra del raviolo trasportata sul palco dell'Ariston, detto con la massima stima (che ho) per la sagra del raviolo.

Fasma - "Parlami"
Cover: "La fine" di Nesli (con Nesli)
Totale mediocrità sia nel pezzo presentato che nella cover, non ho molto da dire, non mi ha colpito.

Francesca Michielin e Fedez - "Chiamami per nome"
Cover: "Medley E allora felicità"
Fedez Wub Cazzate a parte, la Michielin è attualmente il mio top tra le voci femminili italiane, la canzone è sicuramente molto radiofonica e si vede che tra i due c'è tanto affiatamento, non è "Magnifico" ma non è così distante da quel livello. Più bella l'idea che l'esecuzione nella serata cover.

Francesco Renga - "Quando trovo te"
Cover: "Una ragione di più" di Ornella Vanoni (con Casadilego)
Sposo in toto quanto scritto da melo, tolte alcune canzoni non sono mai stato un suo grande fan ma quest'anno è stato sicuramente una delusione, canzone anonima e non con l'intonazione che solitamente lo contraddistingue, cover tra le peggiori della serata.

Fulminacci - "Santa Marinella"
Cover: "Penso positivo" di Jovanotti (con Valerio Lundini e Roy Paci)
Il giovane cantautore romano, nella sua finora brevissima carriera, sta già sviluppando un suo stile pur presentando canzoni piuttosto eterogenee. Anche a Sanremo si presenta con una canzone stilisticamente sua e sono contento di questo, una delle migliori per me. La cover per me è, a star larghi, da podio, valorizza il pezzo originale grazie all'ironia di Lundini e al talento musicale di Roy Paci. Da galera il regista che si perde totalmente la "coreografia" finale di Fulminacci e Lundini.

Gaia - "Cuore amaro"
Cover: "Mi sono innamorato di te" di Luigi Tenco (con Lous and the Yakuza)
In parole povere è un'Elettra Lamborghini che sa cantare. Come voce ci siamo ma la canzone non è particolarmente memorabile neanche per farne un tormentone radiofonico. Cover buona, apprezzo aver portato ospiti internazionali (se così possiamo definirli) ma non spicca.

Ghemon - "Momento perfetto"
Cover: "Medley L'essere infinito (L.E.I)" (con i Neri per Caso)
Parto dal presupposto che non sono un suo fan neanche per le sue canzoni più apprezzate, ancora meno con questa che è stata bocciata da tutti. Uno dei tanti che ha fatto meglio nella serata cover con un medley molto ben riuscito ed eterogeneo (cuori soprattutto per "Acqua e sapone").

Gio Evan - "Arnica"
Cover: "Gli anni" degli 883 (con i cantanti di The Voice Senior)
Lo conoscevo soprattutto per le sue ospitate a "Propaganda Live", non mi ha colpito particolarmente con la canzone ma ricorderò sicuramente il suo look con i pantaloni corti. Apprezzo molto la scelta della cover più che l'esecuzione.

Irama - "La genesi del tuo colore"
Cover: "Cyrano" di Francesco Guccini
Al netto del fatto che abbiamo sentito solo le prove presenta una piacevole canzone nonostante l'uso dell'autotune (tra chi lo ha usato salvo solo Madame), anche qui nulla di particolarmente memorabile ma la posizione in classifica lo premia. Ha spazzato via ogni dubbio (e paura) che avevo con la cover, interpretata benissimo una delle mie canzoni preferite. A differenza di Dalla il Maestrone però è, fortunatamente, vivo e vegeto e quindi la sua cover non va neanche nei primi dieci (polemichetta).

La Rappresentante di Lista - "Amare"
Cover: "Splendido splendente" di Donatella Rettore (con Donatella Rettore)
Scoperti l'anno scorso quando Veronica aveva accompagnato Rancore in quel capolavoro di "Luce" mi sorprendono fino ad un certo punto, sono bravi e sera dopo sera sempre più a loro agio su quel palco. Come anche altri si presentano con una cover insieme all'interprete originale ma qui è una cover loro in cui la Rettore funge solo da accompagnamento quasi superfluo; non come altri in cui invece l'interprete originale diventa il protagonista (altra polemichetta).

Lo Stato Sociale - "Combat Pop"
Cover: "Non è per sempre" degli Afterhours (con Emanuela Fanelli, Francesco Pannofino e i lavoratori dello spettacolo)
So di essere in minoranza ma sono un loro fan fin da "Turisti della democrazia", mi aveva fatto piacere il loro successo di qualche Festival fa (con una canzone che per me è inferiore a questa) ma svanito il fattore novità non hanno più la stessa presa. Molto ben eseguita la cover e con un messaggio finale che riesce a non scadere nel patetico (non facile).

Madame - "Voce"
Cover: "Prisencolinensinainciusol" di Adriano Celentano
Sulle sue capacità vocali e di scrittura non avevo particolari dubbi ma che potesse reggere quel palco in quella maniera sinceramente non lo aspettavo. Artisti con più esperienza di lei hanno pagato maggiormente l'emozione e alla fine si porta a casa anche un meritato premio per il miglior testo. Anche nella serata delle cover, interpreta con il suo stile e con rispetto un grande pezzo ma l'orchestra non la premia (boh, probabilmente sono io che non capisco un cazzo ma mi sembra che abbiano votato tirando i dadi).

Malika Ayane - "Ti piaci così"
Cover: "Insieme a te non ci sto più" di Caterina Caselli
Canzone abbastanza nel suo stile che sinceramente mi ha anche un po' stufato, artista che da "Come foglie" non è mai riuscita ad evolversi (per me, che come ho detto prima non capisco un cazzo). Cover ben eseguita ma senza quell'effetto "wow" che hanno avuto altre canzoni in quella serata.

Maneskin - "Zitti e buoni"
Cover: "Amandoti" dei CCCP (con Manuel Agnelli)
Rivoluzione rock a Sanremo! No, non è vero, semplicemente ha vinto una canzone diversa dal classico sanremese ma era già successo con Mahmood, con Gabbani prima e andando indietro ne troviamo tranquillamente altre. Però generalmente mi piacciono e questa canzone non fa eccezione. Molto bella la cover.

Max Gazzè e la Trifluoperazina Monstery Band - "Il farmacista"
Cover: "Del mondo" dei CSI (con Daniele Silvestri e Magical Mistery Band)
Ho apprezzato più il contorno dell'esibizione che la canzone in sé, forse la più debole che abbia presentato a Sanremo ("Il solito sesso" uber alles). Ok la cover ma senza spiccare troppo.

Noemi - "Glicine"
Cover: "Prima di andare via" di Neffa (con Neffa)
Dopo "Sono solo parole" del 2012 parto sempre con aspettative super per Noemi e puntualmente vengono deluse, per quanto la sua canzone mi sia piaciuta più di altre. Cover inascoltabile ma ci sono stati sicuramente dei problemi tecnici.

Orietta Berti - "Quando ti sei innamorato"
Cover: "Io che amo solo te" di Sergio Endrigo (con Le Deva)
Canzone che sembra uscita da Sanremo 1961 ma da Orietta Berti non ci si aspetta certo la novità quindi va benissimo così. Sulla cover l'orchestra la premia oltre i suoi meriti, vista la concorrenza ma la scelta della canzone è valida e l'esecuzione anche. Non commento gli extra perché non ne vale la pena, vanno già bene così.

Random - "Torno a te"
Cover: "Ragazzo fortunato" di Jovanotti (con The Kolors)
Lui e Aiello viaggiano praticamente in coppia in fondo alla classifica per tutta la durata del Festival e, detto sinceramente, sono d'accordo. Nella cover si fa trascinare dai Kolors.

Willie Peyote - "Mai dire mai (la locura)"
Cover: "Giudizi universali" di Samuele Bersani (con Samuele Bersani)
Uno dei testi migliori, musica che trascina ed esecuzione ottima. Uno dei vincitori di questo Festival che si "consacra" definitivamente anche al grande pubblico. Tra le cover paraculata numero 1 accompagnare Samuele Bersani che canta "Giudizi universali", l'orchestra lo premia, io personalmente sono rimasto deluso.
 
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[+] A 6 utenti piace il post di Paruzzo
Mi piacciono le polemiche e voglio marciare almeno sulla prima. Dalla ha probabilmente ben altra considerazione a Sanremo rispetto a Guccini questo perché lui ci è salito più spesso su quel palco, poi l'edizione è capitata per caso nel giorno del compleanno.
Sull'influenza dei grandi cantanti e cantautori italiani vorrei riportare un esempio, che magari non sarà pertinente, questo lo potrete valutare voi. Qualche anno fa, Dalla si presentò insieme a Pierdavide Carone (chi è, vi chiederete. Io lo ricordo come un brillante giovane e aspirante cantautore entrato nella scuola di Amici in quella che è stata l'ultima edizione che ho visto, più per un vecchio affetto che per interesse). Ovviamente la canzone fu accettata ed arrivò anche in alto, quinta. Era stata scritta a 4 mani dai due cantautori, parlava di una prostituta (tema che rimane abbastanza taboo) ed aveva un testo molto profondo.
Qualche anno dopo, Carone provò il ritorno a Sanremo con una canzone che parlava di un argomento ancora più crudo, la pedofilia. Stavolta però è senza "sponsor" e viene rifiutato senza alcuna spiegazione convincente, fatto grave se si pensa che la canzone ebbe un discreto successo in radio e forse il grande pubblico la ricorda di più di quella scritta con Dalla.
Questo per far vedere quante porte può aprire la giusta "sponsorizzazione" (le virgolette le uso perché risulta un termine negativo al giorno d'oggi, mentre è chiaro che la collaborazione è nata perché Dalla vedeva del potenziale nel ragazzo).


La frecciatina a Peyote è meritata (è sicuramente diretta anche ad altri), mancava solo che si nascondesse dietro a Bersani...

Anche io adoro "il solito sesso" di Gazzé, più delle canzoni che ha fatto dopo (metto "ti sembra normale" appena sotto) e di quelle che ha fatto prima
 
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[+] A 1 utente piace il post di melo21
Bella "Nanì" di Pierdavide Carone e Dalla, volevo quasi inserirla nel topic delle outsider.
 
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Anche a me è sempre piaciuta Naní
 
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I tweet di Bugo confermano fortunatamente che la sua verve non è morta

 
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Mash up molto ben riuscito




 
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E dopo il Festival i Maneskin vincono anche l'Eurovision (di cui non me ne frega nulla ma che ha il sistema di voto più bello del mondo), ammetto che è sempre una soddisfazione appoggiarlo in testa ai francesi.
 
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Ma poi dei francesi lì per caso, magari non ho colto io la bellezza della canzone
 
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Dopo la lagna portoghese del 2017 non mi stupisce più nulla.

Ma quanto è bello l'Eurovision con gente conciata a caso, Damiano dei Maneskin che pippa in diretta e poi il sistema di voto migliore di sempre, le canzoni sono solo di contorno.
 
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Non penso proprio che i Maneskin facciano uso di droghe  Nono
Sono puliti
 
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A parte l'inizio Voilà della francese non era male,al confronto di quella svizzera che a me non è piaciuta per niente.
Io ho adorato molto Dark side dei finnici. Rockeggio
 
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