Il Nuovo Ciclismo Premium
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visto che dal punto di vista clinico il peggio e' sicuramente passato, speriamo che torni per fine stagione e che dall'anno prox riesca a tornare sui suoi livelli
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Adriano Malori torna a parlare
Adriano Malori, con il supporto dell’Associazione Corridori Ciclisti Professionisti Italiani, ha organizzato una conferenza stampa per martedì 30 agosto alle ore 11.00 presso il Grand Hotel Regina in Largo Roma 3 a Salsomaggiore Terme (PR).
Nell’occasione il vicecampione del mondo a cronometro impegnato nel lungo recupero dopo il terribile incidente di cui è stato vittima a gennaio nel Tour de San Luis, in Argentina, vuole raccontare la sua storia.
«Dopo mesi di silenzio è giunto il momento di spiegare cosa mi è successo e come sto. Il mio è un caso più unico che raro, che voglio divulgare per dare speranza a chi per svariate ragioni si trova a lottare in una situazione simile alla mia».
comunicato ACCPI
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Malori: «La mia vittoria più bella»
Il gran giorno è arrivato: Adriano Malori torna a parlare e soprattutto torna in bicicletta. Questa mattina a Salsomaggiore Terme (PR) alla presenza della vicepresidente della FCI Daniela Isetti, del presidente ACCPI Cristian Salvato e della stampa intervenuta ha raccontato con emozione la sua storia.
«Il 22 gennaio ero in testa al gruppo al Tour de San Luis e stavo parlando con Vincenzo Nibali per attaccare, quando mi sono risvegliato ero in un letto di ospedale e non riuscivo a muovermi. Mi hanno detto subito: “il tuo cervello si è sconnesso completamente dalla parte destra del tuo corpo. Con tanto lavoro e un po’ di fortuna potrai tornare ad essere una persona normale”. Di tornare in bici manco a parlarne. Mi sono trovato dalla gioia di essere vicecampione del mondo al dover dipendere dagli altri per tutto, per mangiare e per andare in bagno. Con la forza e la determinazione, e soprattutto con l’aiuto di una fantastica squadra di medici e di specialisti, a fine marzo ho iniziato a fare i rulli, un’ora al giorno. Ho fatto fino a sei ore di riabilitazione al giorno. Lo confesso, l’obiettivo all’inizio era quello di tornare ad essere una persona normale, capace di bere con la mano destra e tagliarsi la bistecca. Il 28 aprile abbiamo fatto una prova in bicicletta nel magazzino della squadra e lì ho cominciato a sperare di poter tornare a correre. Ma fino a quel giorno non ci pensavo, anzi ero convinto di dovermi cercare un altro lavoro. A quel punto sono tornato a casa, ho cominciato ad andare in bici continuando a fare fisioterapia. Ma dopo un’ora, un’ora e mezza la mano diventava dura, non riusciva a governare la bici e sono nuovamente caduto nel baratro. Per un mese il mio futuro è tornato ad essere buio. Quando sono andato a Pamplona per un semplice controllo, mi hanno detto che ero fuori strada, così sono tornato al CNAI. Ho fatto giusto una sosta a casa per sposarmi con Elisa e poi ho lavorato, lavorato e lavorato. Il 10 agosto mi hanno dato il permesso per tornare a fare il mio lavoro e ho cominciato ad allenarmi come una bestia. Chiedo scusa agli amici e ai giornalisti, se non ho risposto in questi mesi alle loro chiamate, ma volevo vivere la vicenda con la massima riservatezza, avevo detto che sarei tornato a parlare quando sarebbe arrivato il momento delle corse. Ed eccomi qui. Riparto dal Canada il 9 settembre. Ho voluto fare questa conferenza per la gente che sta male, in questi mesi ho visto persone di tutte le età che soffrono davvero. E voglio spiegare loro che c’è un ragazzo di 28 anni che in sette mesi è tornato a correre tra i professionisti. Almeno un sorriso e una speranza la voglio dare, perché se la meritano. Ho provato qualcosa che non cancellerò mai: stare nella sofferenza assieme a gente che sta male insegna cose che non avrei mai immaginato di imparare. Ringrazio lo staff dell’Università di Navarra che mi ha seguito in maniera esemplare, ringrazio la Movistar senza la quale non sarei qui oggi e così in salute, ringrazio Gabriel Curuchet e Giovanni Lombardi che mi hanno dato il cuore sin da subito in Argentina e tutti coloro che mi hanno fatto sentire in vario modo la loro vicinanza. Aspettative? È la domanda più complicata. La mia carriera è costellata di mille dubbi, non so se potrò tornare l’Adriano Malori di prima. Se mi mancherà il 10 per cento di gambe, ci arriverò con la testa. Quel che è certo è che alla partenza del GP de Quebec et Montreal una lacrima di sicuro mi scapperà, sarà bello ritrovare l’affetto dei miei compagni».
Bentornato in gruppo Malo!
comunicato ACCPI
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IL MORGAN DEL FORUM
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18-11-2016, 12:16 PM
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 18-11-2016, 12:33 PM da SarriTheBest.
Motivo modifica: embed del video
)
Ieri il programma spagnolo "Informe Robinson", paragonabile al nostro Sfide, ha dedicato la puntata al recupero di Adriano Malori dalla caduta al San Luis 2016. Fino ad ora avevamo letto tanti articoli ma vedere queste immagini è veramente da brividi. Speriamo possa ritornare a vivere la vita come faceva prima e magari, come dice lui nel video, ritornare l'Adriano Malori di prima (a livello di prestazioni).
P.S. E' in lingua spagnola ma è piuttosto comprensibile, inoltre le immagini parlano da sole
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Giorno della Scorta, Malori: «Non sarò più quello di prima»
Oggi a Faenza il corridore della Movistar è stato premiato
Applausi, soltanto applausi per Adriano Malori, che questa mattina è stato insignito nella sala comunale di Faenza, del titolo di Ambasciatore della Sicurezza. Il parmense della Movistar, tornato a correre dopo essere caduto il 22 gennaio scorso in Argentina al Tour San Luis, ha dovuto superare anche la frattura alla clavicola rimediata alla Milano-Torino, «ma per me è stata soltanto una formalità, una roba da niente. Dopo quello che ho duvuto superare...».
La storia di Malori è quella di un uomo che non ha mai mollato, e non si è dato mai per vinto, anche quando i medici lo invitavano solo e soltanto a pensare a recuperare come uomo. «Mi dicevano che sarei tornato al massimo a lavarmi i denti, eppure il parere dei medici si può ribaltare. E io ne sono la dimostrazione». E poi si passa a parlare di futuro e di quella nuova stagione che verrà.
«Ho ricominciato in bici da una settimana. Sul mio 2017 ci sono tanti dubbi, è tutto un dubbio. Non so se tornerò quello di prima. So che tornerò a correre, ma so che non potrò essere più il riferimento mondiale nella cronometro. Sono stato quasi miracolato, però io voglio essere testimone per qualcosa di importante: il mio messaggio vuole dare una speranza a chi ha problemi neurologici».
a cura della redazione di tuttobiciweb.it
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SONO DOTATO, MA NON SONO ROCCO
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Ma che genere di problemi continua ad avere?
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IL MORGAN DEL FORUM
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Non si dire quale sia il problema che ha, lo scorso anno era riuscito a portare a termine una corsa a fine settembre; quest'anno 2 tentativi e 2 ritiri precoci. Purtroppo temo l'ipotesi ritiro sia più probabile ora
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IL CICLISMO è CREDIBILE XD
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Il movimento ciclistico italiano, purtroppo, ha vissuto anche sfortune notevoli in questi ultimi anni.
Malori nel 2015 aveva raggiunto una maturità sportiva invidiabile.
A questo punto, piuttosto che andare avanti così, sarebbe meglio ritirarsi.
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SONO DOTATO, MA NON SONO ROCCO
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Anche la Movistar negli anni ha dovuto far fronte a diverse disgrazie come le cadute di Soler e Malori, e la tragica scomparsa di Tondo.
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Ragazzo sfortunatissimo. Quando la carriera stava decollando una sfortuna così non ci voleva.
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Mark Padun FanClub
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Alla fine ha annunciato l'addio dalle corse. Grandissimo dispiacere, ora che non c'è più un vero e proprio dominatore delle corse contro il tempo avrebbe potuto togliersi grandi soddisfazioni. Non c'è nulla di ufficiale ma dovrebbe rimanere nell'ambiente ciclistico con un altro ruolo.
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GIORNALISTA MALGIOGLIO
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Il problema è che Malori pensa che gli scatti a 500 metri dall'arrivo li abbia inventati Geraint Thomas.
Poi ci sono mille differenze tra il modo di correre degli sloveni e quello di Thomas. Ma non pretendiamo troppo.
E' del mestiere questo?
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