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Andy Schleck
#61
(25-07-2011, 03:02 PM)Luciano Pagliarini Ha scritto:
(25-07-2011, 02:39 PM)Andy Schleck Ha scritto: e poi per me il Tour de France è la corsa dei sogni e li' sono sicuro che non ci sara' competizione per il ruolo di Leader dunque non sara' mai un ossessione.
Amo troppo la bicicletta per concentrarmi solo sul Tour."

Ma aveva bevuto quando ha detto ste cose spero, una cavolata dietro l'altra Asd

Lui è il Leader per gli altri ma lui vuole che lo sia suo fratello Confuso
Comunque abbastanza, dice una cosa poi ne fa un'altra Sisi
 
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#62

Andy Schleck ha cominicato che correra' la Quiznos Pro Challenge (22/8 - 28/8) al posto della Vuelta a contrario di suo fratello Frank che si riposera'.

Andy Schleck su Facebook
 
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#63
Posto da Andy perché Fraenk non c'è:



I fratelli Schleck trovati a pescare sulle strade dell'Amstel Gold Race e intervistati... sempre disponibili.

Altra intervista:


 
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#64
TOUR. Gli Schleck in coro: «non siamo delusi»

Potere lussemburghese: perdi il Tour nell’ultima cronometro e sei più contento che triste.
I fratelli Schleck, nonostante Andy fosse partito in maglia gialla e con almeno il cinquanta per cento di possibilità di vincere la Grande Boucle, prendono quanto di buono gli ha portato questo Tour senza rimpiangere nulla di quello che poteva essere e non è stato.
“Non sono troppo deluso - dice Andy, con ancora la maglia gialla addosso, subito dopo aver chiesto quanto più forte sarebbe dovuto andare per tenersi dietro Cadel Evans - Ho dato il massimo oggi come in queste tre settimane. Cadel ha fatto la cronometro della vita e mai sarei riuscito ad arrivare a meno di 57” da lui. Sono felice che domani, per il terzo anno di fila, salirò sul podio ai Campi Elisi e ancora di più perché con me ci sarà Frank”.
Frank che, come sempre, segue la linea comune. “Per noi non è un giorno triste. Il nostro obiettivo era arrivare a Parigi senza rimpianti e così sarà: abbiamo dato tutto ogni giorno come ci eravamo promessi prima di partire. Fare secondo e terzo al Tour è qualcosa di formidabile, un sogno che diventa realtà. Siamo stati gli unici ad attaccare Evans e abbiamo dimostrato che siamo entrambi capaci di vincere il Tour: ci ritorneremo e uno di noi lo vincerà. Oggi non è il giorno delle critiche, ma della gioia perché siamo entrambi sul podio”.

da tuttobiciweb.it
Scusate i continui UP, ma questi ve li voglio incollare Asd

TOUR. Leopard, una tattica perfetta

E chi se l’aspettava un attacco così di Andy Schleck?
Lo stesso corridore che fino a poche ore fa era stato definito senza carattere, senza mentalità e senza cuore ha dimostrato oggi, con un’azione davvero d’altri tempi, di avere tutte queste qualità.
Ah, perché non manchi nulla, fino a stamattina di Andy si diceva che aveva una squadra buona sì, ma che quando si inziava a salire si squagliava. Oggi la tattica Leopard è stata perfetta.
Nella fuga della prima ora Poosthuma e Monfort, con l’olandese a lavorare e il belga a routa aspettando il capitano per pilotarlo in discesa. Poi, nel punto più duro dell’Izoard, quando all’arrivo mancavano quasi sessanta chilometri, lo scatto del “senza carattere”. In gruppo i favoriti si guardano. “E’ matto”, “Lo prendiamo sul Galibier”, avranno pensato, e invece lo hanno rivisto solo dopo il traguardo. E se non bastasse secondo è arrivato Frank, l’altro “senza carattere” che nell’utimo chilometro ha staccato Evans, Basso, Voeckler e Cunego. Contador e Sanchez, i due spauracchi, sono arrivati rispettivamente a 3’50” e a 4’42” dal vincitore.
“Avevo in testa l’azione di oggi da alcuni giorni- esulta Andy, che ora e 2° a 15” dal sempre più sorprendente Voeckler- A dispetto di quello che sento dire, io sono fatto così, anche quando le cose vanno male non mollo mai. E’ un peccato non aver preso la maglia gialla, ma mi sono avvicinato molto, e domani all’Alpe d’Huez posso superare Voeckler”. “Sapevamo che dovevamo rischiare- gli fa eco Frank- e lo abbiamo fatto. Andy è partito esattamente dove avrebbe dovuto e io sono rimasto a ruota aspettando, nel caso lo riprendessimo, di partire in contropiede. Non potevamo sperare in un giorno migliore, abbiamo faftto primo e secondo, siamo a 15” dalla maglia gialla e abbiamo lanciato un segnale chiaro agli avversari”.
Chi ha tenuto più del previsto è proprio Thomas Voeckler. L’alsaziano ha seguito la ruota di Evans e ha chiuso 5° a 2’21” da Andy e a soli 14” da Frank Schleck. “L’obiettivo era sopravvivere e ce l’ho fatta alla grande- si schernisce- In realtà se guardiamo alle ultime tappe sono tre giorni che perdo tempo, ma è normale che sia così. Per i miei mezzi ho fatto un gran numero, mentre Andy ne ha fatto uno enorme in assoluto. Non credo di poter vincere il Tour: Andy si merita di vincerlo, ma credo che il favorito sia Evans”.

dal Galibier, Francesco Cerruti - tuttobiciweb.it

@Lucano Pagliarini Sisi
 
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#65
ANDY SCHLECK: voto 10. L’eroe giovane bello & smilzo ha corso una Grande Boucle coi fiocchi, entusiasmando per sagacia, pazienza, freddezza, forza, coraggio, maturità. Sulle Alpi, lui pettuccio di pollo su un’anatomia bislunga, s’è per davvero trasformato in aquila. Sul Galibier, con la fuga solitaria di 60 km già entrata nell’albo delle leggende che un giorno sfoglierà ai nipotini, ha tolto il fiato agli aficionados francobollati alla tv. E solo un Voeckler ancora conscio di se stesso, quel giorno, gli negò per 15 smilzi e maledetti secondi l’onore della maglia gialla. Andy il tenerario s’è ripetuto il giorno appresso, fuggendo incollato a Contador per 92 km di tormento verso l’Alpe d’Huez. Sin lì coperto nel gruppo, protagonista di qualche stop and go provocatorio tanto per pestare le uova nel paniere del plotone, il giovane Schleck in due giornate di grazia e fuoco e fiamme sui monti s’è scoperto abitato dalla grandezza agonistica. Complice forse il sentirsi unfit, ancora inadatto al ruolo; o complice uno spaventoso Evans, solo all’ultimo giorno, il giorno del duello al sole decisivo, Andy il bello ha ceduto. Per stanchezza. Il secondo posto al Tour gli fa comunque onore imperituro. Splendido.

sport.sky.it
http://sport.sky.it/sport/ciclismo/photo...volti.html
http://sport.sky.it/sport/ciclismo/2011/...tappa.html
Tour, un Andy Schleck omerico: fuga e tappa. Contador ko
Si tornava in Francia con la 18.a tappa (200,5 Km da Pinerolo). Agnello, Izoard e Galibier da scalare. Il più giovane dei fratelli scappa a 60 km dalla fine e il gruppo lascia fare per curare Frank. Errore fatale, crolla lo spagnolo.


Capolavori come quello di Andy Schleck, eroe giovane e bello nell'odissea della fatica tra Pinerolo e Galibier, terzultima tappa del Tour, riescono soltanto se uno ha reminiscenze di cultura classica nel Dna oltre a tanto carburante nei garretti. Se Omero ha insegnato come fare fessi i troiani assediati, duemila anni dopo il pallido lussemburghese ha offerto in regalo il suo personale Cavallo di Troia ai colleghi a 60 km tondi dal traguardo. Scatto perentorio, fuga senza risposta adeguata, vantaggio via via sempre più incolmabile. Con il Galibier in attesa all'orizzonte. Con, dentro, un coraggio da leone retto a malapena nel petto dalla cinghia del cardiofrequenzimetro.

Fino a vincere in solitaria con 2 minuti di distacco sulla concorrenza, secondo più secondo meno, nel referto finale. Concorrenza composta, per l'occasione, da Voeckler, Contador (in asfissìa evidente: nel finale perde persino terreno e si scolla all'indietro, lascerà sull'asfalto l'enormità di 4 minuti rispetto al trionfatore di giornata), Basso (splendida quarta piazza per lui), Cunego, Evans, Schleck senior (che finisce secondo dietro al parente stretto). Voeckler tiene la maglia da leader per una manciata appena di secondi, 15 per l'esattezza. E bisognerà pur dire qualcosa sulla sua condotta, sulla gestione sapientissima di se stesso: nonostante un Evans coi denti digrignati lo spingesse a tirare, di tanto in tanto, l'inseguimento a Andy, il leader diceva al fedele gregario di non dare retta a nessuno. Consapevole di non averne abbastanza per rintuzzare la fuga del lussemburghese, Voeckler conservava difatti le energie residue per limare il distacco odierno sino alla misura cronometrica sufficiente a tenersi cucita addosso la maglia gialla. Uno splendido, espertissimo guerriero.

Perché è riuscito il barbatrucco al veleno? Beh, perché Andy partiva da un quarto posto in classifica a 2'59" dalla maglia gialla, mentre il fratellone Frank era terzo a soli 1'22". Semplice. E il gruppo pisquano dei Contador, Evans, Voeckler, Basso non ha afferrato l'inghippo, il trappolone pronto a scattare, è stato a guardare e curare e disinnescare lo Schleck potenzialmente più pericoloso in vista del trionfo finale sui Campi Elisi parigini. Ha abboccato. C'è cascato, come i concittadini ingenui di Ettore. Tutti sotto scacco. I due fratelli hanno studiato a tavolino una tattica assassina perfetta. Vai avanti tu che sei più indietro in generale, deve aver sussurrato, salendo all'Izoard, il vecchio Frank al temerario Andy. Se ci va bene, se tieni duro, questi mi curano, tu riesci a scappare, metti nell'armadio la maglia gialla (ci è andato vicinissimo...) e stasera ci ritroviamo tutt'e due sul podio. Festa grande in famiglia. Detto, fatto, casacca da leader a parte. I fratelli sono stasera secondo e terzo in classifica. Un'idea formidabile, di cristallina evidenza, con il giusto apporto di carica suicida. Un'azione da fuoriclasse, un capolavoro tattico, un'impresa d'altri tempi.

Tappa durissima, la 18.ma, che riportava il Tour sulle Alpi francesi per inaugurare lo sprint finale di questo Tour de France, che chiude i battenti domenica a Parigi: 200,5 i Km da Pinerolo fino a Serre-Chevalier. Impegnative le salite: del Colle dell'Agnello, con 23,7 Km e 6,5% di pendenza verso il punto in assoluto più alto del Tour, poi del Col d'Izoard con pendenze al 7,3% e infine al Col du Galibier, con una salita al 4,9% verso la linea del traguardo finale.

Basso scoraggiato già alla vigilia - "Bisogna essere realisti: ho fatto troppi errori per pensare di vincere un Tour come questo. Ma ora cerco l'impresa". Ivan Basso ammetteva, prima del via alla tappa, che per lui l'idea di vincere questo Tour si allontana ogni giorno di più anche se ripeteva (mentendo a se stesso?) che lui continua a crederci, "perché nelle prossime due tappe può succedere di tutto. Quella della 17.a tappa è stata una giornata negativa - raccontava il varesino a Radio 24 -. La discesa di Pra' Martino si è confermata difficilissima: nel 2009 al Giro avevo preso 30 secondi di distacco, stavolta 26. Non sono soddisfatto, anche se le ambizioni e le motivazioni per le prossime due tappe ci sono eccome". Difficile poter pensare di vince la Grande Boucle? "Con un distacco così ampio e sette avversari davanti sarà difficilissimo. Ho fatto, abbiamo fatto come squadra, troppi errori, a partire dalla cronosquadre, ai troppi 'buchi' e distacchi presi in alcune tappe. Troppi fatti negativi si sono accumulati in queste due settimane. Chiaro che non bisogna abbattersi, ma essere obiettivi. L'unico modo per provare a far qualcosa d'importante è farlo un passo alla volta". Ultime parole famose.

Ordine d'arrivo della 18.a tappa:
1. Andy Schleck (Lus) 6h 07' 56"
2. Frank Schleck (Lus) a 2’ 07”
3. Cadel Evans (Aus) a 2’ 15”
4. Ivan Basso (Ita) a 2’ 18”
5. Thomas Voeckler (Fra) a 2' 21’
6. Pierre Rolland (Fra) a 2’ 27”
7. Damiano Cunego (Ita) a 2’ 33”
8. Rein Taaramae a 3’ 22”
9. Tom Danielson (Usa) a 3’ 25”

Classifica generale dopo la 18.a tappa:
1. Thomas Voeckler (Fra) in 79h 34' 06"
2. Andy Schleck (Lus) a 15”
3. Frank Schleck (Lus) a 1’ 08”
4. Cadel Evans (Aus) a 1' 12"
5. Damiano Cunego (Ita) a 3' 46"
6. Ivan Basso (Ita) a 3' 46"
7. Alberto Contador (Spa) 4' 44"
8. Samuel Sanchez (Spa) a 5’ 20”
9. Tom Danielson (Usa) a 7' 08"
10. J.C. Peraud (Fra) a 9' 27"


Parole sante, da sport.sky.it
 
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#66
Fonte della foto: Il Centro

GALIBIER S.R. . Un capolavoro firmato Andy Schleck tra Izoard e Galibier ha ribaltato il Tour 2011, che adesso sembra saldamente nelle sue mani anche se il tenace Voeckler riesce per 15" a mantenere la maglia gialla. Il più piccolo dei ....

Ecco cosa si pensava dopo il Galibier!!!!
 
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#67
Andy Schleck "Non mi sento vincitore"

Sono passati ormai dieci giorni dal momento in cui il Tas si è pronunciato su Alberto Contador. La squalifica di due anni inflitta al corridore spagnolo ha fatto tanto parlare, e non solo nel mondo del ciclismo.
Ma anche chi ha tratto "vantaggio" dalla sospensione di Contador non è contento. Uno di questi è sicuramente Andy Schleck, corridore lussemburghese della Saxo Bank che in virtù della squalifica comminata allo spagnolo si vede assegnare a posteriori il Tour de France 2010.
Pur rispettando il lavoro e la sentenza del TAS di Losanna, il più giovane degli Schleck ha spiegato a “esciclismo.com” che lui si sentirà solo se vincerà quest’anno. “La mia prima grande vittoria – dice il lussemburghese – sarà quella che otterrò sulla strada”.
Niente cerimonia ufficiale, quindi. Andy Schleck non la vuole perchè quella festa è già stata fatta e – nella sua testa – se l’è meritata Contador. “Del Tour de France 2010 – conclude il lussemburghese – ho già sei maglie gialle perchè sono stato leader in quei giorni. Non chiedo altro. Per me sarebbe uguale partire con il numero 1 o con l’11, come tra l’altro già successo. In fin dei conti è solo un numero, e per me non cambia assolutamente nulla”.

it.eurosport.yahoo.com
 
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#68
Non osate dire che non è simpatico :D



 
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#69
Dice sia anche un gran trombaiolo.
Ma non son queste le cose che una buona fetta di tifosi ed appassionati di ciclismo gli rimproverano...
:D
 
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#70
Non è simpatico :-/
E poi chi se ne frega se è simpatico o no, andasse a fare il comico a Zelig allora, piuttosto che fare solo una corsa all'anno sarebbe pure meglio...
 
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#71
Quanto rompi i *******, Luca??? Fa quello che gli pare, non è che se a te piace un corridore che fa 53890123412 corse all'anno è intelligente e uno che ne fa una (che non è neanche vero) è un pirla...

Bha
 
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#72
Andy Schleck soll offiziell als Toursieger geehrt werden

http://www.wort.lu/de/view/andy-schleck-...7feed35867

Per riassumere tutto in una frase, Andy Schleck verrà ufficialmente premiato per la vittoria del Tour de France 2010, quando non si sa ancora. Per il resto si è riassunta la squalifica di Contador e citato la frase di Prudhomme "Vorremmo che il mondo sappia della sua vittoria, anche se avrebbe preferito vincere sulla strada"

GRANDE ANDY Ave

Se lo merita... Sì :'( Sbav

edit: trovato anche link in italiano
 
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#73
(27-03-2012, 09:48 PM)Andy Schleck Ha scritto: "Vorremmo che il mondo sappia della sua vittoria, anche se avrebbe preferito vincere sulla strada"

Tranky, farà la fine del Tour di Pereiro, che nessuno sa che ha vinto...
 
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#74
Pereiro ha vinto grazie a una fuga, lui ha vinto perché è un vero campione...
 
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#75
(27-03-2012, 09:51 PM)Andy Schleck Ha scritto: Pereiro ha vinto grazie a una fuga, lui ha vinto perché è un vero campione...

Lui ha vinto perché è arrivato SECONDO!Asd
 
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[+] A 2 utenti piace il post di Akr
#76
Una relazione sull'impresa fatta da Andy Schleck il 21/7/2011 nella 18esima tappa del Tour de France con l'arrivo (più alto della storia del Tour de France) in cima al Col du Galibier.

Descrizione della sua avventura:



Le vostre citazioni commetando la Tappa:
Il commento di Phil Ligget a 200m dalla fine:

La dichiarazione di Thomas Voeckler:

Un video commentato dal grande Phil che ho scaricato tale e quale e che ascolto 10-15 volte al giorno per pomparmi e quando mi annoio durante le lezioni...

 
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#77
Abbiamo capito che Andy Schleck ha vinto sul Galibier, non serve che fai 1000000000000000 di post per nulla...
 
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#78
Quanti post ho fatto sul Galibier oltre a questo nella discussione a lui dedicata? Devi sempre rovinare tutto, c'era un bel biglietto da visita per gli ospiti invece arrivano i tuoi commenti contro di me...
 
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#79
Che due palle con sto Galibier...
 
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#80
Nessuno v'ha chiesto di guardare il mio post.. Confuso
 
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