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Mondiali ciclocross, è Stybar il campione. Spettacolare duello con Nys secondo
#1
Mondiali ciclocross, a Hoogerheide è Stybar il campione. Battuto Sven Nys dopo uno spettacolare duello.
Terzo posto per Kevin Pauwels, al belga Van Aert il titolo degli under 23.

Zdenek Stybar (Czech Republic) in the rainbow jersey
Zdenek Stybar in maglia iridata - Photo: © Tim de Waele/TDW Sport @ cyclingnews.com

Fino allo scorso mercoledì ancora non aveva sciolto i dubbi sulla sua partecipazione, invece non solo si è presentato al via consapevole della propria forma e nemmeno si è limitato a correre da protagonista come sempre fa quando scende in pista, ma dopo aver dato vita dal primo all'ultimo giro insieme con Sven Nys a uno spettacolare duello Zdenek Stybar ha fatto quello che comunemente e appropriatamente è solito essere denominato "colpaccio". Perché che fosse uno da non sottovalutare lui che aveva già per due volte vestito i colori dell'arcobaleno lo sapevano anche le foglie, ma che con una preparazione fondamentalmente orientata alla stagione su strada potesse davvero centrare il tris nonostante le pochissime uscite stagionali, e contro atleti che si erano preparati in maniera specifica per l'appuntamento odierno è se non una totale sorpresa poco ci manca.

Al via i riflettori sono soprattutto per il campione difendente Sven Nys e per l'idolo di casa Lars Van Der Haar, il giovane tulipano vincitore della Coppa del Mondo incappa subito in una caduta, alla solita curva che già nelle prove precedenti aveva fatto parecchi danni investe Martin Bina scivolatogli davanti, si rialza immediatamente e intanto ne approfitta Francis Mourey che con la solita partenza sprint guadagna qualche metro ma è un fuoco di paglia e alla fine del primo giro ci sono una dozzina di atleti davanti, mancano tra i più attesi Pauwels, Vantornout e Niels Albert.

La corsa si accende subito ed è proprio Zdenek Stybar il primo a forzare, Sven Nys dall'alto della sua esperienza aveva già alla vigilia individuato nel ceco il pericolo numero uno ed è lestissimo a rispondere, Van Der Haar un po' meno pronto si riporta sotto con apparente semplicità e dietro di lui arriva anche Francis Mourey. Al cambio-bici però l'olandese cade nel montare in sella al nuovo mezzo e si ritrova a inseguire, Nys si accorge dei problemi del rivale e aumenta quel tanto che basta a farlo faticare un po'.

Il terzo giro vede un'altra accelerata di Stybar, chi paga è Francis Mourey che però riesce a rientrare quando davanti l'azione si esaurisce, il vantaggio sugli inseguitori si aggira sui venti secondi mentre da dietro risalgono posizioni Vantornout e Pauwels, non così Niels Albert che continua a galleggiare in zone poco consone alla sua fama (alla fine sarà ventesimo).

Il francese molla definitivamente e anche Van Der Haar è in difficoltà, sbaglia tanto e dopo un ulteriore forcing di Nys perde contatto dai due giganti, il ritmo è elevato e l'olandese paga anche qualche problema di troppo con la bicicletta e al passaggio successivo Kevin Pauwels gli è ormai da presso con Mourey che scivola sempre più indietro.
Stybar e Nys continuano a dare a turno accelerate come per testarsi l'uno con l'altro, il ceco sembra al limite ma riesce a resistere alle sgasate di Sven Nys, il vantaggio sugli inseguitori aumenta, anche a causa di uno scontro tra Pauwels e Van Der Haar (al terzo incidente di giornata) del quale ne approfitta Vantornout che sale momentaneamente in terza posizione, finché non sarà risuperato da Kevin Pauwels stavolta definitivamente.

Solita curva e Stybar che era davanti va giù, Sven Nys lo dribbla come il miglior Dries Mertens e con una decina di metri di vantaggio prova a dare la botta finale, ma cade anche lui in una curva a punta di coltello e quando inizia l'ultimo giro sono di nuovo assieme.

Zdenek Stybar follows Sven Nys on the worlds course in Holland
Nys e Stybar sul percorso - Photo: © Tim de Waele/TDW Sport @ cyclingnews.com

Stybar torna a picchiare sui pedali, Nys non si scompone, è il duello della forza contro la classe, della grinta contro lo stile, è lo stadio più viscerale dell'idea di spettacolo associata al ciclocross, goduria allo stato puro.
Nuovo attacco di Stybar, ma la differenza non riesce a farla e nel punto forse più impegnativo del circuito al termine di una salita non ripida ma abbastanza lunga sul terreno pesante è costretto a scendere di bicicletta, il ceco sa bene che se Nys lo sorpassa rischia di andare via e allora chiude quel poco che basta per costringere anche l'avversario a fermarsi, e mentre il fiammingo perde tempo a scendere e rimontare in sella Styby guadagna un po' di terreno, Nys a questo punto è costretto a prendere dei rischi per rientrare ed ora entrambi stanno danno fondo a tutto ciò che ancora hanno a disposizione.

L'inseguimento del campione uscente è entusiasmante così come la grinta di colui che vuole portargli via lo scettro, arbitro di questa memorabile contesa è il terreno che dopo avere accolto un'ora di sofferenze, sudori e solchi è molto meno favorevole alla classe e allo stile quanto altrimenti suscettibile alla forza e alla grinta, e siccome per ugualmente meritevoli che siano due vincitori non ci possono essere, ecco che il terreno fa la sua scelta e fa prendere a Sven Nys un paio di sbandate mentre poco più avanti Zdenek Stybar spiana ogni sassolino, ogni addossamento fino all'ultima curva, quando sull'asfalto del rettilineo di arrivo non c'è più nulla da decidere, il verdetto è stato oramai emesso e Stybar è per la terza volta campione del mondo, gloria per lui e onore per lo sconfitto Nys.


Zdenek Stybar (Czech Republic) on top of the world
Stybar vince il Campionato del Mondo - Photo: © Tim de Waele/TDW Sport @ cyclingnews.com


Alle loro spalle il terzo bronzo iridato negli ultimi quattro anni di Kevin Pauwels, seguito dai connazionali Vantornout e Meeusen, lo sfortunato Lars Van Der Haar chiude al sesto posto un mondiale deludente per i colori orange, con l'oro di Marianne Vos e il bronzo di Mathieu Van Der Poel quando si pensava che in casa propria potessero fare se non il pieno di allori quasi. Rob Peeters, Francis Mourey, un parzialmente ritrovato Radomir Simunek e il giovane Wietse Bosmans completano la top ten, dalla quale resta fuori Walsleben e il nostro Enrico Franzoi, 13° con la solita condotta regolarista e mai da protagonista e in linea con quello che è il suo livello attuale, 30° posto per Bryan Falaschi.


Zdenek Stybar (Czech Republic) on the top step of the podium
Stybar, Nys e Pauwels sul podio - Photo: © Tim de Waele/TDW Sport @ cyclingnews.com


In mattinata la prova degli under 23, dopo il tris tra gli juniores anche qui ha dominato il Belgio con due uomini ai primi due posti, Wout Van Aert è il vincitore con una gara condotta praticamente dall'inizio in solitaria, così come da solo è arrivato secondo il campione europeo di categoria Michael Vanthourenhout. Il grande favorito Mathieu Van Der Poel ha chiuso soltanto terzo dopo una gara mai da protagonista se non durante l'ultimo giro quando con uno scatto d'orgoglio è riuscito a liberarsi della concorrenza degli altri belgi Sweeck e Aerts per andarsi a prendere il podio con quella prepotenza che gli era mancata fino a quel punto forse anche per qualche problema fisico in partenza. Gli italiani sono arrivati lontani, Gioele Bertolini vittima di una caduta ha fatto soltanto 21° quando era in corsa per un discreto piazzamento, 32° Nicolas Samparisi.

Una medaglia conquistata dall'Italia sei anni dopo l'ultimo podio azzurro, è arrivata da Eva Lechner biker a tempo pieno e crossista per circa metà stagione invernale, per il resto qualche discreto piazzamento come il buonissimo 11° posto di Manuel Todaro. Il Belgio l'ha fatta da padrona nelle categorie giovanili dove negli ultimi anni le prendeva sempre, non è arrivata la vittoria più importante ma si conferma la nazione per eccellenza per quanto riguarda questa disciplina. Appuntamento a Tabor nel 2015, Zdenek Stybar in patria avrà l'obbligo morale di difendere la maglia iridata che speriamo di vedere con una certa frequenza durante l'arco della stagione.


Giovanni "Bidone Jack"

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