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Carmine Castellano

Carmine Castellano nasce a Sorrento nel 1937. Coniugato, con due figli, svolge la professione di avvocato, dedicandosi però anche al suo principale hobby: il ciclismo.
L’incontro con Torriani nel 1974 gli consente di trasformare la sua passione in lavoro. Chiamato a collaborare con la Gazzetta dello Sport, dal 1976 collabora con l’organizzazione del Giro fino a ricoprire tra il 1989 e il 2005 l’ incarico di Direttore delle organizzazioni ciclistiche della Gazzetta. Contemporaneamente viene anche eletto alla presidenza dell’AOCC, dell’ AIOCC e alla vice presidenza della Lega Ciclismo Professionistico. Entra poi a far parte del Consiglio Professionistico della UCI fino al 2005, quando, per limiti di età, lascia l’attività organizzativa.
Svolge attualmente le funzioni di Conservatore del Museo del Ciclismo - Madonna del Ghisallo.

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Campania,Castellano presidente onorario del comitato regionale
Si svolgeranno a metà dicembre, le elezioni per il rinnovo del Comitato regionale della FCI. Ma il presidente Giuseppe Cutolo, che ha ufficialmente annunciato la sua candidatura per un nuovo mandato, che sarebbe il quinto consecutivo, ha già apposto un sigillo forte al suo progetto elettorale. «Ho nominato Carmine Castellano, l’ex-patron del Giro, a Presidente onorario del Comitato, per garantire al nostro gruppo di lavoro, ed a quello che verrà, il supporto di una personalità dall' esperienza e dal carisma unico, in ambito tanto tecnico quanto promozionale, per il ciclismo campano» ha dichiarato Cutolo, a margine di un convegno sul Giro che si è svolto ieri a Maddaloni, nella Fondazione Città dei Ragazzi 'Don Salvatore d' Angelo'. Ed è assolutamente tempestiva, la scelta di Cutolo, anche in riferimento alla concertazione sportiva e logistica che le istituzioni del ciclismo campano dovranno approntare, in vista della partenza dalla Campania del Giro 2013. Con il via da Napoli e le successive tappe che coinvolgeranno Ischia, Sorrento ed Ascea. Un progetto di avvicinamento al Giro che troverà certo in Castellano, che ha accettato di buon grado l’invito, un saggio nocchiero.

Gian Paolo Porreca
da 'Il Mattino', 12 novembre 2012