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Contador positivo per il clenbuterolo - Due anni a Contador, tolti Tour e Giro
Io intendo un altra cosa, voi che dato per scontato che Contador fosse dopato spiegatemi il perchè ed il perchè io non posso sostenere che Alberto è innocente. Non basta una condanna data per presunto uso di un integratore alimentare contaminato per farmi credere che Contador fosse dopato, tra l'altro va ricordato che è si vero che l'accusa non ha creduto alla storia del filetto, ma è anche vero che non sono riusciti a dimostrare che Contador si è fatto delle trasfusioni, quindi spiegatemi perchè io non posso dire che lui è innocente, e come ho già detto, non basta:"E' stato condannato è colpevole", perchè una condanna per presunto uso, a casa mia vuol dire che è stato condannata ipotizzando che avesse fatto uso di determinati integratori alimentari, ma non l'hanno dimostrato, ragion per cui io posso benissimo credere alla storia del filetto senza passare per il pirla della compagnia, dato che l'accusa non è riuscita a dimostrare l'inattendibilità della tesi....
 
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Ho chiesto a un medico e mi ha detto che un modo per scoprire se la contaminazione alimentare fosse effettivamente vera, è allevare un animale con il clenbuterolo e farlo mangiare a 10 persone, quindi verificare l'andamento della quantità della sostanza. Un integratore avrebbe una concentrazione decine di volte maggiore della sostanza, che nel caso della contaminazione alimentare: il problema è che non si ha nessun dato dal quale muoversi, né della contaminazione alimentare, né dell'assunzione attraverso un integratore. Lo stesso medico mi ha detto di aver letto su un giornale che Riis avrebbe dichiarato che "il clenbuterolo fosse stato un'aggiunta alimentare." e con questa dichiarazione si è un po' tradito, dato che il termine "aggiunta" è interpretabile e lascia spazio a diverse origini del tasso ematico rialzato. Mi ha inoltre riferito che dalle dichiarazioni rilasciate dal direttore della Saxo Bank è difficile credere veramente alla tesi di Contador, proprio per una serie di questi particolari che non sono stati curati e delle eccessivamente strane coincidenze che sono venute a formarsi.

Questo è il parere medico, il quale mi ha inoltre reso a conoscenza del fatto che c'è un buon 10-20% (che è una percentuale elevatissima) di possibilità che i medici non abbiano fatto correttamente il loro lavoro nel curarsi del caso Contador: si sono lasciati andare troppo a interpretazioni senza analizzare quello che andava analizzato.

 
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http://it.eurosport.yahoo.com/08022012/4...edere.html

il parere di magrini, dal sito di eurosport
 
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(08-02-2012, 07:16 PM)Luciano Pagliarini Ha scritto: Io intendo un altra cosa, voi che dato per scontato che Contador fosse dopato spiegatemi il perchè ed il perchè io non posso sostenere che Alberto è innocente. Non basta una condanna data per presunto uso di un integratore alimentare contaminato per farmi credere che Contador fosse dopato, tra l'altro va ricordato che è si vero che l'accusa non ha creduto alla storia del filetto, ma è anche vero che non sono riusciti a dimostrare che Contador si è fatto delle trasfusioni, quindi spiegatemi perchè io non posso dire che lui è innocente, e come ho già detto, non basta:"E' stato condannato è colpevole", perchè una condanna per presunto uso, a casa mia vuol dire che è stato condannata ipotizzando che avesse fatto uso di determinati integratori alimentari, ma non l'hanno dimostrato, ragion per cui io posso benissimo credere alla storia del filetto senza passare per il pirla della compagnia, dato che l'accusa non è riuscita a dimostrare l'inattendibilità della tesi....

:D

Certo che puoi dire che è innocente :). Il problema è quello della teiera di Russel.
Io come dimostrazione porto il controllo antidoping. Questo controllo è stato testato e approvato come autentico, il Clenbuterolo c'è. Su questo siamo tutti d'accordo.
Queste prove bastano per dichiararlo colpevole. La possibilità che abbia ingerito carne contaminata è bassissima, una possibilità su 15.485. In seguito i dati di riferimento.
Quello che manca è spiegare il perchè Contador debba esser riconosciuto innocente secondo voi?
 
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Per il semplice motivo che 0,000000000000000000000005 grammi di Clenbuterolo non alterano le prestazioni, ragion per cui Contador non ha barato, ed è per quello che è stato squalificato, perchè se il doping non migliorasse le prestazioni, non sarebbe reato, ma come già detto con quella quantità di Clenbuterolo non migliori nulla, ragion per cui per me è innocente...
Che poi parli di lume della ragione, ma ti comporti come la gente contro la quale gli illuministi si "battevano", l'accusa lo dichiarà colpevole senza prove concrete, ma solo in base a supposizioni e te ti fidi ciecamente :P (senza offesa eh )
Per me Contador può essere colpevole o meno, ma fin che non mi dimostrano con prove concrete come ci è arrivato lì il Clenbuterolo, per me rimane innocente, se poi si viene a sapere che Contador ha usato il Clenbuterolo come coprente per altre sostanze, allora non avrò problemi ad accettare la sentenza...
 
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(09-02-2012, 01:02 AM)Luciano Pagliarini Ha scritto: Per il semplice motivo che 0,000000000000000000000005 grammi di Clenbuterolo non alterano le prestazioni, ragion per cui Contador non ha barato, ed è per quello che è stato squalificato, perchè se il doping non migliorasse le prestazioni, non sarebbe reato, ma come già detto con quella quantità di Clenbuterolo non migliori nulla, ragion per cui per me è innocente...
Che poi parli di lume della ragione, ma ti comporti come la gente contro la quale gli illuministi si "battevano", l'accusa lo dichiarà colpevole senza prove concrete, ma solo in base a supposizioni e te ti fidi ciecamente :P (senza offesa eh )
Per me Contador può essere colpevole o meno, ma fin che non mi dimostrano con prove concrete come ci è arrivato lì il Clenbuterolo, per me rimane innocente, se poi si viene a sapere che Contador ha usato il Clenbuterolo come coprente per altre sostanze, allora non avrò problemi ad accettare la sentenza...

È proprio qua che non ci incontriamo, le prove concrete ci sono. Sono i controlli. Io sarei stato più che d'accordo a non condannare Contador (che ritengo un campione e che stavo iniziando a sostenere) in quanto la quantità è minima e dicono pure ininfluente, ma la legge dichiara colpevole per la sola presenza di Clenbuterolo. Quindi è colpevole.

Le supposizioni a cui credo ciecamente sarebbero? :D
Se si tratta di come l'ha appreso, ha me non interessa come, interessa che era presente nel suo sangue, poi poteva ingerirlo, iniettarselo o non so io cosa ma poco importa, c'è. E la sola presenza è reato.
 
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0,00000000000000000000000000000000000000000000005 grammi di un coprente non sono prove concrete che Contador ha barato...
Tu ti fidi ciecamente del fatto che Contador ha preso il Clenbuterolo volontariamente, mentre noi fino a prova contraria non sappiamo se lui l'ha ingerito volontariamente o accidentalmente...
Che poi mi sto chiedendo quali sono gli effetti di questo presunto integratore alimentare contaminato...
 
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(09-02-2012, 01:30 AM)Luciano Pagliarini Ha scritto: 0,00000000000000000000000000000000000000000000005 grammi di un coprente non sono prove concrete che Contador ha barato...
Tu ti fidi ciecamente del fatto che Contador ha preso il Clenbuterolo volontariamente, mentre noi fino a prova contraria non sappiamo se lui l'ha ingerito volontariamente o accidentalmente...
Che poi mi sto chiedendo quali sono gli effetti di questo presunto integratore alimentare contaminato...
Il clenbuterolo ha effetti anabolizzanti e fa diminuire la massa senza intaccare la massa muscolare.
Inoltre viene usato come "coprente". (su questa bisognerebbe informarsi meglio, l'ho letta da piu giornali, ma sarebbe da approfondire).
Il problema è che anche preso accidentalmente un prodotto dopante porta benefici e possibili sanzioni, una volta rilevato tocca all'atleta provare la sua buona fede. Occhiolino
 
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CASO CONTADOR. Tutti a Pinto, tutti in maschera, tutti Alberto
Pinto si mobilita per sostenere il “suo” Alberto Contador. Una manifestazione di solidarietà al corridore madrileno si svolgerà domenica nella città natale di Contador: gli organizzatori propongono che tutti i partecipanti sfilino tenendo sul volto una maschera di Contador, scaricabile dal sito dell’associazione Surbike, «perché tutti i partecipanti possano trasmettere in modo visibile il loro sostegno al corridore squalificato»..

[Immagine: showimg.php?cod=46078&tp=n]

Se volete scaricare la maschera anche voi, cliccate su http://www.surbike.org/

tuttobiciweb.it
 
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Senza rientrare nella discussione (mi sono autoesiliato,le fette di prosciutto almeno spero siano buone),posto le dichiarazioni di un autorevole collega di Contador,uno che quando parla non dice mai banalità:

Intervista di cyclingnews
27CDB6E-AE6D-11cf-96B8-444553540000" codebase="http://download.macromedia.com/pub/shockwave/cabs/flash/swflash.cab#version=9,0,47,0">
 
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CASO CONTADOR. Rcs: basta voltarsi indietro
Ammiragliarosa, il blog del Giro su La Gazzetta dello Sport, torna sul caso Alberto Contador. Ecco come:

Alla base di tutto c’e’ da fare una doverosa premessa:

RCS Sport e’ orgogliosa di lavorare al fianco di WADA, CIO e UCI e di aver contribuito a fare del ciclismo lo sport più attivo nella lotta al doping attraverso programmi innovativi di prevenzione e controllo come ilpassaporto biologico.

RCS Sport e’ orgogliosa di lavorare al fianco delle istituzioni nazionali CONI e FCI che hanno fatto dell’Italia un Paese simbolo della lotta al doping e la decisione della Federciclismo di non far più correre in nazionale atleti che si siano macchiati di reati di doping ne e’ il più chiaro esempio.

L’impegno di Rcs Sport nella lotta al doping si traduce con due dati significativi: un investimento economico di 440.000 euro e oltre 600 controlli ogni anno.

Inoltre RCS Sport e’ orgogliosa di portare avanti da oltre 10 anni un programma educativo nelle scuole per insegnare il fair play. In questi anni abbiamo insegnato ad oltre 1 milione di bambini che il rispetto delle regole e il rispetto dell’avversario sono i valori fondamentali dello sport. Siamo convinti che costruendo oggi una generazione di sportivi leali domani potremo contare su una generazione di cittadini leali.

Ma se queste sono le premesse, non dobbiamo dimenticare che al centro del nostro mondo ci sono e ci saranno sempre i tifosi. Tutto ciò che siamo lo siamo per loro e grazie a loro. Ed e’ quindi pensando a loro che dobbiamo provare a rivedere la vicenda Contador Giro d’Italia:

- la Saxobank ha licenza ProTour ed ha quindi diritto di partecipare a tutte le corse World Tour tra cui il Giro d’Italia e decide di schierare alla partenza del Giro d’Italia il proprio corridore più forte Alberto Contador, che ha diritto di correre (oltre al Giro, nel 2011, partecipa al Tour de France – 5° nella classifica generale – vince la Vuelta a Murcia e la Vuelta a Catalunya mentre nel 2012 chiude secondo in classifica generale, vincendo due tappe, al Tour de San Luis).

- Contador da quando indossa il primo dorsale a Torino fino all’arrivo in rosa a Milano viene regolarmente controllato e tutti i test antidoping risultano negativi.

- Contador per 8 mesi è il vincitore del Giro d’Italia 2011 e come tale viene celebrato. Fino alla sentenza del 6 febbraio 2012 che gli toglie la vittoria perché squalificato e di fatto non avrebbe potuto partecipare al Giro d’Italia 2011.

Da un punto di vista della giustizia sportiva tutto il meccanismo ha certamente una sua logica, ma da un punto di vista tecnico-sportivo e per il tifoso tutto questo non può essere accettabile. Lo sport vive di regole che devono essere semplici e chiare. Non e’ accettabile una partecipazione sub-judice: se un atleta ha il diritto di partecipare deve avere il diritto di vincere, altrimenti deve essere sospeso. Non sono accettabili tempi di giudizio così lunghi altrimenti tutto il movimento perde di credibilità.

Ora per noi e’ già tempo di smettere di voltarsi indietro.

Cambiamo un nome nell’albo d’oro e guardiamo avanti dedicando tutte le nostre energie alla costruzione del miglior spettacolo del mondo perché a noi i tifosi chiedono questo: rispetto, impegno ed emozioni.

Nei giorni scorsi su Twitter il collega Francesco Rosanda ci ricordava che “l’ultimo grado di giudizio spetta sempre alla gente che ci segue da casa e sulle strade. Finché ci regaleranno entusiasmo ne varrà la pena”. E così sia. A partire dalle Strade Bianche del 3 marzo che per la prima volta, grazie allo sforzo produttivo degli amici della RAI, porteremo in diretta mondiale. Questo e’ il ciclismo che ci piace: competizione, vera, appassionata, sulle strade, nel nostro paese, tra la gente.

Ci vediamo in rete.

Michele Acquarone
Tuttobiciweb.it
 
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(14-10-2010, 01:08 PM)SarriTheBest Ha scritto: Clenbuterolo, la Wada e i numeri ufficiali sono contro Contador
tati effettuati 83.203 test sulla carne in tutta Europa ed è stato verificato 1 (uno) solo caso di positività al celnbuterolo. E se la ricerca viene circoscritta alla sola Spagna, gli esami effettuati sono stati 19.431 con 0 (zero) positività.
Senza entrare nel merito della quantità della sostanza rinvenuta a Contador, bisogna ammettere che è stato veramente sfortunato...
Per fare un paragone ancora più comprensibile, l’italiano Alessandro Colò è stato squalificato un anno per la stessa sostanza: lui ha mangiato carne in Messico dove l’uso di clenbuterolo è consentito ed il 18% dei campioni esaminati ne indica l’effettiva presenza. Non è esattamente la stessa sfortuna... in termini percentuali, è come dire che uno (Contador) ha vinto al superenalotto e l'altro (Colò) ha vinto tre boeri mangiandone uno al bar del paese...

da Eurosport e La Dernière Heure


 
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CONTADOR. C'è un errore (veniale) nella sentenza del Tas
C’è un errore nella sentenza del Tribunal Arbitral du Sport sul caso di Alberto Contador. Nell'articolo 16 del dispositivo si legge infatti «è stata riscontrata una concentrazione di 1 picogrammo di clenbuterolo in un campione di sangue prelevato la mattina del 20 luglio 2010».
Ma si è sempre parlato di un controllo effettuato il 21 luglio, tanto è vero che la difesa di Contador è stata interamente basata sull’assunzione di carne la sera del 20.
Contattato dal quotidiano AS, un esponente del Tas che ha chiesto di restare anonimo, ha confermato che si tratta di un errore di trascrizione: «Abbiamo sempre parlato del 21 luglio. Non posso pronunciarmi ufficialmente, perché abbiamo una determinata procedura per la correzione degli errori, ma sicuramente si tratta di una trascizione sbagliata».
Da parte sua Fran Contador spiega: «Non ci attaccheremo a questo errore, anche se abbiamo chiesto che venga corretto. I nostri avvocati non lo ritengono un punto determinante e sono comunque al lavoro per decidere se presentare appello o meno».
Tuttobiciweb.it

CONTADOR. Più 2000 in piazza a gridare "siamo tutti Alberto"

Più di 2000 persone sono scese in strada a Pinto per manifestare la loro solidarietà ad Alberto Contador: tutti in bicicletta e tutti con la maschera indossata con le fattezze del campione squalificato al grido di “Siamo tutti Contador”.
Manu Sopena, presidente dell’associazione Surbike che ha organizzato l’evento, commenta: «Un successo straordinario, un incredibile manifestazione d’affetto nei confronti del nostro campione».
Tuttobiciweb.it
 
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Ciclismo - Andy Schleck "Non mi sento vincitore"


Sono passati ormai dieci giorni dal momento in cui il Tas si è pronunciato su Alberto Contador. La squalifica di due anni inflitta al corridore spagnolo ha fatto tanto parlare, e non solo nel mondo del ciclismo.
Ma anche chi ha tratto "vantaggio" dalla sospensione di Contador non è contento. Uno di questi è sicuramente Andy Schleck, corridore lussemburghese della Saxo Bank che in virtù della squalifica comminata allo spagnolo si vede assegnare a posteriori il Tour de France 2010.
Pur rispettando il lavoro e la sentenza del TAS di Losanna, il più giovane degli Schleck ha spiegato a “esciclismo.com” che lui si sentirà solo se vincerà quest’anno. “La mia prima grande vittoria – dice il lussemburghese – sarà quella che otterrò sulla strada”.
Niente cerimonia ufficiale, quindi. Andy Schleck non la vuole perchè quella festa è già stata fatta e – nella sua testa – se l’è meritata Contador. “Del Tour de France 2010 – conclude il lussemburghese – ho già sei maglie gialle perchè sono stato leader in quei giorni. Non chiedo altro. Per me sarebbe uguale partire con il numero 1 o con l’11, come tra l’altro già successo. In fin dei conti è solo un numero, e per me non cambia assolutamente nulla”.

it.eurosport.yahoo.com
 
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Tema sul caso Contador:

Il caso Contador


3 luglio 2010, inizia il Tour de France: il grande favorito è Alberto Contador, al 2° posto dovrebbe arrivare un giovane in crescita, Andy Schleck, un 25enne lussemburghese con doti di scalatore puro. Sul primo arrivo in salita c'è un colpo di scena, Contador si dimostra vulnerabile in salita ma, per sua fortuna, perde solo 10'' essendo scoppiata dopo l'ultimo km la battaglia per la vittoria di tappa. Il giorno dopo il lussemburghese ci ritenta, ma Alberto si dimostra più lucido della tappa precedente e non perde d'occhio il lussemburghese, col quale collabora fino all'arrivo.
Qualche tappa dopo, si scala il mitico Port de Balès, una durissima asperità sulla cui valle era posizionato l'arrivo. Andy Schleck, in maglia gialla ma conscio di dover recuperare qualcosa a Contador in vista della cronometro, accenna un po' di allunghi, sembra essere quello buono quando non trova risposta dal madrileno, il quale - sicuramente un po' nervoso per essersi reso conto di non poter battere Schleck in salita - sfrutta uno sfortunato salto di catena dell'avversario per allungare il ritmo, portandosi a ruota il miglior scalatore-discesista in gruppo. Andy di rabbia prova a recuperare i 30'' persi durante l'inconveniente meccanico, ma non riesce nell'intento scollinando a 12'' dalla vetta i quali sono troppi per poter rientrare contro un gruppetto di 3 corridori, ovviamente ben organizzato. Al termine della tappa Contador riesce a sfilare per 8'' la maglia gialla a Schleck e alle accuse su di lui per la mancanza di Fair Play risponde mentendo "Non avevo visto cos'era successo a Andy e non ho fatto nulla, sono semplicemente rimasto con gli altri." Chi se ne intende, sa benissimo che non è così, perché Contador ha accelerato portandosi appresso due corridori, senza cercare di staccarli dalla sua ruota perché lo aiutassero in discesa contro il solo Schleck dietro, cosa che è successa. Rivedendo un Replay si vede come Contador manifesti una progressione nel momento in cui passa il fermo e impotente Schleck, che era una decina di metri davanti a lui nel momento in cui si è fermato. Si può dire quel che si vuole, ma Contador è un professionista e nel momento in cui la catena della maglia gialla è saltata stava cercando di recuperare, aveva tutta la visuale per vedere bene la catena; qualcuno crede ancora alla frase "Non avevo visto cos'era successo a Andy?" col buonsenso, si risponde negativamente a questa domanda, quasi retorica.
Questo avvenimento, che sembra fuori luogo, non è nient'altro che un indizio relativamente incriminante per il discorso che segue.
L'ultimo arrivo in salita del Tour 2010, si scala una delle due montagne simbolo della Grande Boucle, il Tourmalet. Schleck parte con la rabbia dentro per sfilare la maglia ad Alberto e scatta a 10km dalla vetta, scatto al quale Contador risponde senza mollare un centimetro. I due si isolano nel giro di poche decine di metri, rimangono in due a giocarsi il Tour. Andy continua ad allungare, ad aumentare il ritmo, quando a 4km dalla cima la maglia gialla del peccato, Alberto Contador, scatta. Uno scatto micidiale, che solo un personaggio con la sua genesi può fare, ma il miglior giovane riesce a rispondere; ma dopo lo scatto Andy non ha più la forza fisica né morale di provare ad attaccare Contador, che gli cederà la tappa per "apparire un grande campione"; cos'aveva da perderci lui, tanto a cronometro avrebbe dato minuti a Andy Schleck... Il duello del 22 luglio si conclude con un abbraccio, commovente la gentilezza di Schleck che dopo quello che ha subito riesce a perdonare così.
La cronometro avrebbe dovuto definitivamente dare la botta decisiva a Schleck, invece la maglia bianca stupisce tutti ed è autore di una grande cronometro, non sufficiente a vincere il Tour per 39''. 39 secondi, non l'avevo detto prima - ma è il distacco che Andy ha esattamente perso nella frazione del salto di catena. Pari tempo? No, si guardano i centesimi delle cronometro e si può notare come Andy sia avvantaggiato, sembra aver perso il Tour per quel salto di catena...
30 settembre, esce la notizia che il vincitore del Tour de France 2010 - Alberto Contador - è stato trovato positivo a un controllo antidoping, la sostanza che lo incrimina è il clenbuterolo, trovato in infinitesimali quantità nel suo sangue. Il corridore viene sospeso in via precauzionale fino a quando, a febbraio 2010, la Federazione ciclistica spagnola dichiara Contador colpevole; il quale perderà il Tour 2010 e sconterà un anno di squalifica.
Contador presenta immediatamente ricorso e dichiara: "Se mi squalificano, mi ritiro. Io andrò fino alla fine per dimostrare la mia innocenza"
Foste dei giudici, nel subconscio non vi fareste influenzare da questa frase? Se una persona fosse veramente innocente, reagirebbe in quel modo, poi come si fa a condannare il miglior ciclista nelle corse a tappe al mondo? Ci si sente un po' in colpa, no? Comunque sia, ricordatevi di questa dichiarazione.
Interviene il primo ministro spagnolo Zapatero, che di ciclismo capisce ben poco (anche di politica, opinione generale, ndr.), prendendo le posizioni di Contador ("Non vedo perché Alberto debba essere squalificato"); probabilmente anche per questo, la Federciclo assolve Contador qualche settimana dopo. Ma UCI e WADA non ci stanno, insomma non sono due passanti qualsiasi; sono due aziende importantissime a livello internazionale - la loro presa di posizione sarà giustificata da qualcosa... fatto sta che le due aziende presentano ricorso al Tribunale Arbitrale dello Sport contro la decisione presa dalla federazione spagnola, gli avvocati di Contador presentano migliaia di pagine in sua difesa, tantissime; ci vorrà tantissimo tempo per analizzarle tutte nel dettaglio. Perché così tante? Per cercare di essere più persuasivi possibile o per far passare del tempo, che farà cambiare l'opinione generale (com'è effettivamente successo, all'inizio nessuno gli credeva mentre la data del verdetto erano tutti convinti nell'assoluzione, ndr. ) da colpevole a innocente?
Il 6 febbraio arriva la botta, il TAS squalifica Contador non per uno, ma per due anni. Per sua fortuna la squalifica è retroattiva, altrimenti Contador rischiava veramente di finire la carriera quel giorno, pur salvando un Giro d'Italia, una grande corsa a tappe tra le sue tante. L'accusa è di aver assunto delle sostanze illegali attraverso un integratore alimentare, che coincidenza, (proprio come nell'Operacion Puerto, quando del sangue etichettato "A.C." era pronto per essere immesso nell'apparato circolatorio di un ciclista) Contador viene "incastrato" per non essere riuscito a dimostrare l'assunzione del clenbuterolo attraverso una contaminazione alimentare, proprio il giorno prima della tappa decisiva nella quale ha brillato e non poco, proprio nell'ultimo Tour che rischiava di perdere? Adesso è troppo facile scambiarlo per una grandissima persona, per un campione come ha cercato di recitare al Giro d'Italia, regalando tappe qua e là manifestando un'ineluttabile superiorità. Quando si trovava sotto pressione, quando la concorrenza era veramente alta, sfruttava inconvenienti meccanici della maglia gialla, alla faccia del Fair Play e si ostinava persino a dichiarare che per lui il Fair Play è importante? Certo, non ci vuole nulla a regalare una tappa qua e là quando hai la classifica generale assicurata, ma il gioco pulito non è solo questo.
Anche dei dati statistici sono contro Contador, in tutta l'Europa sono stati analizzati 80'000 vitelli e solo uno era infettato dal clenbuterolo, mentre in spagna ne sono stati analizzati circa 20'000 e nessuno, sottolineo nessuno, è risultato positivo alla determinata sostanza. Contador - altra coincidenza - avrebbe assunto lui e solo lui carne da un animale illegalmente venduto in spagna e proprio da quello dei restanti 60'000 analizzati? A questo vanno aggiunte delle dichiarazioni contrastanti:
Il 30 settembre (il giorno in cui era stata pubblicata la notizia) Contador avrebbe dichiarato di essersi fatto portare dell'altra carne perché "dei suoi compagni di squadra erano stati male"; mentre Paolo Tiralongo (suo fedele amico) a inizio 2012 ha dichiarato: "Abbiamo mangiato tutti la stessa carne e l'unico ad aver avuto problemi è stato Alberto".
La reazione di Contador dopo la notizia della squalifica? Non depressione, non il voler scappare dall'ingiusto mondo del ciclismo, ma la sua reazione immediata è stata "Ritornerò più forte di prima", e la coerenza? Non doveva ritirarsi? No, ma oggi ormai chi se la ricorda più quella frase, però non si può negare che questo personaggio è un falso, e sì che c'ero cascato pure io col tempo, ma alla fine, come si suol dire, la verità viene a galla.

In questo tema ho descritto i fatti sul caso di doping che ha coinvolto Alberto Contador, indicando tutto quello che so, non omettendo particolari né a suo favore né a suo sfavore.

M. Verzasconi.
 
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Rispetto,come è mia consuetudine le altrui opinioni.
Ti faccio i complimenti per l'argomento scelto,trattandosi di un tema scolastico mi sembra di aver capito.Io quando ero "giovane" ed andavo a scuola,difficilmente trovavo il modo di parlare di cose che mi appassionavano veramente come lo sport e il cinema.
Finivo spesso per occuparmi di problemi sociali o storici,per far contenti i professori e prendere bei voti.

Resto comunque basito ogniqualvolta leggo o sento tutta una serie di cose.E' un tuo personalissimo racconto della vicenda,in cui la chiosa finale - "la verità viene a galla"- racchiude tutta la bieca malafede della penna o del pc su cui è stata scritta.

Ti auguro il meglio per il futuro e spero tu possa maturare e crescere,magari senza tutta questa faziosità e tutto il qualunquismo,che contraddistingue molti tuoi interventi.

 
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[+] A 1 utente piace il post di Akr
Inizialmente doveva essere un tema scolastico, poi ho ricominciato da zero perché lo avrei dovuto consegnare nel 2011 ma evidentemente non avevo dati. L'ho scritto perché mi piace scrivere.

Io ho cercato di scrivere portando un lettore ignorante sul caso a pensare determinate cose, che non è che siano cose false, certo che ci ho messo un po' di soggettività, tu dirai un po' troppa e forse è così. Da quel 6 febbraio nella mia testa sono cambiate un mucchio di cose e ho ragionato in quel modo; poi l'80% del forum avrà un'opinione contraria o quantomeno contrastante ma io cosa ci posso fare Huh

Se leggendo hai avuto la sensazione che avessi assunto un atteggiamento fazioso, come forse quale credi sia il mio, mi dispiace; ma questo credo sia dovuto alla forma scritta del mio testo e al solito discorso che faccio sulle interazioni che vengono interpretate diversamente a differenza delle tradizioni del luogo in cui si vive. Anche perché, tenderei fuori luogo a precisare, io sono sicuro di non essere la persona apparsa sotto i vostri occhi, forse per eccessiva passione, ma sono da anni alla ricerca di una risposta visto che non siete gli unici ai quali ho dato quest'impressione; ma anche a popolazioni di fori popolati da oltre 15-20'000 utenti...
 
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Caso Contador, Alberto ha deciso: niente appello
Alberto Contador ha annunciato ufficialmente stamattina che non presenterà al cun appello contro la decisione presa dal Tas nei suoi confronti. «Secondo i miei legali, non avrebbe senso rivolgersi alla Corte Federale svizzera».

tuttobiciweb.it
 
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Caso Contador, Wada e Uci chiedono soldi allo spagnolo
UCI e Wada hanno iniziato una querelle giudiziaria con Alberto Contador e con la Federazione Spagnola di Ciclismo, chiedendo loro un rimborso di 450.000 euro per spese processuali in merito al “caso clenbuterolo”. A darne notizia è il quotidiano El Pais che riporta la spiegazione di Contador: «Dopo la mia assoluzione davanti alla Disciplinare spagnola, Uci e Wada hanno fatto ricorso al Tas, si è trattato di un nuovo processo e quindi sta a loro assumersi l’onere delle spese».

tuttobiciweb.it
 
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(15-03-2012, 05:49 PM)Phil Hellmuth Ha scritto: Tema sul caso Contador:

Il caso Contador


3 luglio 2010, inizia il Tour de France: il grande favorito è Alberto Contador, al 2° posto dovrebbe arrivare un giovane in crescita, Andy Schleck, un 25enne lussemburghese con doti di scalatore puro. Sul primo arrivo in salita c'è un colpo di scena, Contador si dimostra vulnerabile in salita ma, per sua fortuna, perde solo 10'' essendo scoppiata dopo l'ultimo km la battaglia per la vittoria di tappa. Il giorno dopo il lussemburghese ci ritenta, ma Alberto si dimostra più lucido della tappa precedente e non perde d'occhio il lussemburghese, col quale collabora fino all'arrivo.
Qualche tappa dopo, si scala il mitico Port de Balès, una durissima asperità sulla cui valle era posizionato l'arrivo. Andy Schleck, in maglia gialla ma conscio di dover recuperare qualcosa a Contador in vista della cronometro, accenna un po' di allunghi, sembra essere quello buono quando non trova risposta dal madrileno, il quale - sicuramente un po' nervoso per essersi reso conto di non poter battere Schleck in salita - sfrutta uno sfortunato salto di catena dell'avversario per allungare il ritmo, portandosi a ruota il miglior scalatore-discesista in gruppo. Andy di rabbia prova a recuperare i 30'' persi durante l'inconveniente meccanico, ma non riesce nell'intento scollinando a 12'' dalla vetta i quali sono troppi per poter rientrare contro un gruppetto di 3 corridori, ovviamente ben organizzato. Al termine della tappa Contador riesce a sfilare per 8'' la maglia gialla a Schleck e alle accuse su di lui per la mancanza di Fair Play risponde mentendo "Non avevo visto cos'era successo a Andy e non ho fatto nulla, sono semplicemente rimasto con gli altri." Chi se ne intende, sa benissimo che non è così, perché Contador ha accelerato portandosi appresso due corridori, senza cercare di staccarli dalla sua ruota perché lo aiutassero in discesa contro il solo Schleck dietro, cosa che è successa. Rivedendo un Replay si vede come Contador manifesti una progressione nel momento in cui passa il fermo e impotente Schleck, che era una decina di metri davanti a lui nel momento in cui si è fermato. Si può dire quel che si vuole, ma Contador è un professionista e nel momento in cui la catena della maglia gialla è saltata stava cercando di recuperare, aveva tutta la visuale per vedere bene la catena; qualcuno crede ancora alla frase "Non avevo visto cos'era successo a Andy?" col buonsenso, si risponde negativamente a questa domanda, quasi retorica.
Questo avvenimento, che sembra fuori luogo, non è nient'altro che un indizio relativamente incriminante per il discorso che segue.
L'ultimo arrivo in salita del Tour 2010, si scala una delle due montagne simbolo della Grande Boucle, il Tourmalet. Schleck parte con la rabbia dentro per sfilare la maglia ad Alberto e scatta a 10km dalla vetta, scatto al quale Contador risponde senza mollare un centimetro. I due si isolano nel giro di poche decine di metri, rimangono in due a giocarsi il Tour. Andy continua ad allungare, ad aumentare il ritmo, quando a 4km dalla cima la maglia gialla del peccato, Alberto Contador, scatta. Uno scatto micidiale, che solo un personaggio con la sua genesi può fare, ma il miglior giovane riesce a rispondere; ma dopo lo scatto Andy non ha più la forza fisica né morale di provare ad attaccare Contador, che gli cederà la tappa per "apparire un grande campione"; cos'aveva da perderci lui, tanto a cronometro avrebbe dato minuti a Andy Schleck... Il duello del 22 luglio si conclude con un abbraccio, commovente la gentilezza di Schleck che dopo quello che ha subito riesce a perdonare così.
La cronometro avrebbe dovuto definitivamente dare la botta decisiva a Schleck, invece la maglia bianca stupisce tutti ed è autore di una grande cronometro, non sufficiente a vincere il Tour per 39''. 39 secondi, non l'avevo detto prima - ma è il distacco che Andy ha esattamente perso nella frazione del salto di catena. Pari tempo? No, si guardano i centesimi delle cronometro e si può notare come Andy sia avvantaggiato, sembra aver perso il Tour per quel salto di catena...
30 settembre, esce la notizia che il vincitore del Tour de France 2010 - Alberto Contador - è stato trovato positivo a un controllo antidoping, la sostanza che lo incrimina è il clenbuterolo, trovato in infinitesimali quantità nel suo sangue. Il corridore viene sospeso in via precauzionale fino a quando, a febbraio 2010, la Federazione ciclistica spagnola dichiara Contador colpevole; il quale perderà il Tour 2010 e sconterà un anno di squalifica.
Contador presenta immediatamente ricorso e dichiara: "Se mi squalificano, mi ritiro. Io andrò fino alla fine per dimostrare la mia innocenza"
Foste dei giudici, nel subconscio non vi fareste influenzare da questa frase? Se una persona fosse veramente innocente, reagirebbe in quel modo, poi come si fa a condannare il miglior ciclista nelle corse a tappe al mondo? Ci si sente un po' in colpa, no? Comunque sia, ricordatevi di questa dichiarazione.
Interviene il primo ministro spagnolo Zapatero, che di ciclismo capisce ben poco (anche di politica, opinione generale, ndr.), prendendo le posizioni di Contador ("Non vedo perché Alberto debba essere squalificato"); probabilmente anche per questo, la Federciclo assolve Contador qualche settimana dopo. Ma UCI e WADA non ci stanno, insomma non sono due passanti qualsiasi; sono due aziende importantissime a livello internazionale - la loro presa di posizione sarà giustificata da qualcosa... fatto sta che le due aziende presentano ricorso al Tribunale Arbitrale dello Sport contro la decisione presa dalla federazione spagnola, gli avvocati di Contador presentano migliaia di pagine in sua difesa, tantissime; ci vorrà tantissimo tempo per analizzarle tutte nel dettaglio. Perché così tante? Per cercare di essere più persuasivi possibile o per far passare del tempo, che farà cambiare l'opinione generale (com'è effettivamente successo, all'inizio nessuno gli credeva mentre la data del verdetto erano tutti convinti nell'assoluzione, ndr. ) da colpevole a innocente?
Il 6 febbraio arriva la botta, il TAS squalifica Contador non per uno, ma per due anni. Per sua fortuna la squalifica è retroattiva, altrimenti Contador rischiava veramente di finire la carriera quel giorno, pur salvando un Giro d'Italia, una grande corsa a tappe tra le sue tante. L'accusa è di aver assunto delle sostanze illegali attraverso un integratore alimentare, che coincidenza, (proprio come nell'Operacion Puerto, quando del sangue etichettato "A.C." era pronto per essere immesso nell'apparato circolatorio di un ciclista) Contador viene "incastrato" per non essere riuscito a dimostrare l'assunzione del clenbuterolo attraverso una contaminazione alimentare, proprio il giorno prima della tappa decisiva nella quale ha brillato e non poco, proprio nell'ultimo Tour che rischiava di perdere? Adesso è troppo facile scambiarlo per una grandissima persona, per un campione come ha cercato di recitare al Giro d'Italia, regalando tappe qua e là manifestando un'ineluttabile superiorità. Quando si trovava sotto pressione, quando la concorrenza era veramente alta, sfruttava inconvenienti meccanici della maglia gialla, alla faccia del Fair Play e si ostinava persino a dichiarare che per lui il Fair Play è importante? Certo, non ci vuole nulla a regalare una tappa qua e là quando hai la classifica generale assicurata, ma il gioco pulito non è solo questo.
Anche dei dati statistici sono contro Contador, in tutta l'Europa sono stati analizzati 80'000 vitelli e solo uno era infettato dal clenbuterolo, mentre in spagna ne sono stati analizzati circa 20'000 e nessuno, sottolineo nessuno, è risultato positivo alla determinata sostanza. Contador - altra coincidenza - avrebbe assunto lui e solo lui carne da un animale illegalmente venduto in spagna e proprio da quello dei restanti 60'000 analizzati? A questo vanno aggiunte delle dichiarazioni contrastanti:
Il 30 settembre (il giorno in cui era stata pubblicata la notizia) Contador avrebbe dichiarato di essersi fatto portare dell'altra carne perché "dei suoi compagni di squadra erano stati male"; mentre Paolo Tiralongo (suo fedele amico) a inizio 2012 ha dichiarato: "Abbiamo mangiato tutti la stessa carne e l'unico ad aver avuto problemi è stato Alberto".
La reazione di Contador dopo la notizia della squalifica? Non depressione, non il voler scappare dall'ingiusto mondo del ciclismo, ma la sua reazione immediata è stata "Ritornerò più forte di prima", e la coerenza? Non doveva ritirarsi? No, ma oggi ormai chi se la ricorda più quella frase, però non si può negare che questo personaggio è un falso, e sì che c'ero cascato pure io col tempo, ma alla fine, come si suol dire, la verità viene a galla.

In questo tema ho descritto i fatti sul caso di doping che ha coinvolto Alberto Contador, indicando tutto quello che so, non omettendo particolari né a suo favore né a suo sfavore.

M. Verzasconi.
Nessuna risposta...quindi tutti d'accordo che contador si meritava una squalifica maggiore?...bravo phil tanta roba..
 
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