16-11-2010, 07:03 PM
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 21-10-2014, 05:39 PM da SarriTheBest.)
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Cristiano Salerno
|
16-11-2010, 07:33 PM
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 16-11-2010, 07:34 PM da Francesco G..)
Cristiano Salerno, uno dei volti nuovi targati Liquigas 2011
Cristiano Salerno, nato ad Imperia il 18 febbraio 1985, è uno dei nuovi promettenti acquisti della Liquigas – Cannondale per il 2011.
Ha iniziato la carriera in Mountain Bike, per poi passare come tanti alla strada. Passato professionista nel 2006 con la Tenax all’età di 21 anni, il prossimo anno farà il grande salto con la squadra ProTour che quest anno si è aggiudicata due dei tre grandi Giri: Giro d’Italia e Vuelta a Espana.
Lo abbiamo contattato via web e gli abbiamo posto alcune domande per conoscerlo un po’ meglio.
Questo 2010 è stato un grande anno per te, ma cominciamo dagli esordi: in che modo ti sei avvicinato al ciclismo?
«Diciamo che usavo la bici principalmente come mezzo di trasporto. Ho iniziato quasi per caso a 14 anni in mtb. Uscivo ogni tanto con un amico che gareggiava, e lui, vedendomi pedalare mi ha fatto mettere in contatto con la squadra per cui correva. Ricevere la prima divisa fu emozionante…»
Qual’ è stata la prima grande gioia in questo sport?
«In mtb sicuramente la vittoria agli Internazionali d’Italia da primo anno Junior.
Su strada sicuramente il terzo posto nella classifica finale del Giro della Lunigiana. Dopo quella corsa ho capito seriamente che avrei potuto fare il corridore.»
Dopo un’ottima carriera giovanile, nel 2006 sei riuscito a compiere il grande salto diventando professionista: qual è stato l’aspetto più difficile da affrontare entrando in quel mondo?
«Devo ringraziare Bordonali per questo. Però forse sono passato troppo giovane. Non ero abbastanza maturo a livello di testa. E’ stato difficile i primi tempi gestire tutto da solo. Nella categorie giovanili sei sempre seguito da vicino dal direttore sportivo, quando sono passato la troppa libertà mi ha fatto più male che bene. Poi col tempo ho capito che senza l’allenamento e sacrifici non si andava da nessuna parte. Ora diciamo che ho imparato la lezione…»
Hai sempre svolto un ottimo lavoro di gregariato, ma i risultati ottenuti mettono in luce una discreta propensione nelle gare in linea, avresti voluto più spazio, in certe occasioni, o sei contento del ruolo svolto?
«Fino ad ora non ho mai avuto particolari obblighi. Nelle corse in cui ero davanti non mi hanno mai imposto limiti. Certo che se un compagno di squadra è in forma e và forte è sempre un piacere aiutarlo a vincere.»
Dopo tanti piazzamenti hai avuto finalmente modo di alzare le mani al cielo proprio quest’anno nella 2a tappa del Tour of Japan, cosa hai provato?
«E’ stata la ciliegina sulla torta di un inizio stagioni ricco di piazzamenti! Era tanto tempo che non mi capitava… diciamo che sono cose che fanno bene al morale!»
Al Tour of Japan hai inoltre vinto la maglia rossa che contraddistingue il leader dei gran premi della montagna, ti consideri un vero e proprio scalatore?
«La salita è il terreno a me più congeniale. Già in passato mi è capitato più volte di vincere la maglia di miglior scalatore (da prof al Regio Tour nel 2007).
Come tipologia mi piacciono molto le salite lunghe oltre i 7-8km.»
La Liquigas nel 2010 si è dimostrata la squadra più forte per le corse a tappe, hai già avuto indicazioni sul tuo ruolo e sul calendario che dovrai sostenere?
«I programmi verranno stilati al primo ritiro a fine Novembre. Spero di ritagliarmi un ruolo come gregario nelle corse a tappe più importanti….e poi non si sà mai che esca qualcosa di buono quando avrò carta bianca…»
Il ciclismo su strada non è un sport individuale, senza il gruppo i cosiddetti fuoriclasse probabilmente non sarebbero tali, ma cosa si prova a correre assieme a gente come Petacchi, Schleck o Evans?
«Per me è un grande onore! E’ da loro che bisogna imparare! E’ sempre molto emozionante provare a confrontarsi con corridori che sono dei campioni.»
Dopo Daniele Pontoni, sono rari i casi di italiani che hanno fatto bene nel ciclocross. Tu nasci biker, hai mai pensato di provare a correre contro Franzoi, Bianco od Ursi?
«Sinceramente non ho mai pensato seriamente al ciclocross, forse perchè si corre in una stagione non troppo congeniale alle mie caratteristiche. Con il freddo e il fango non vado molto d’accordo…»
Hai definitivamente scelto di disputare solo corse su strada o riesci ancora a svolgere anche l’attività sulla mountain bike?
«La mia attività principale per ora resta la strada. Ogni tanto esco in mtb… Non si sà mai che in futuro…»
I tuoi interessi sportivi vanno oltre al ciclismo? Segui qualche sport in maniera particolare?
«Sono molto appassionato di motori in generale. Mi piaciono molto i rally, qua nella mia zona è uno sport abbastanza popolare (rally di San Remo, rally di Montecarlo).
Mi piace molto anche lo sci (lo pratico quando è possibile). Ma dopo l’era Tomba-Compagnoni l’interesse per le gare in tv è andato in calando…»
Ringraziamo Cristiano per la disponibilità dimostrata nell’averci concesso questa intervista, e gli auguriamo di disputare una grande stagione, sperando di poterlo vedere al Giro d’Italia.
Rozzu – Francesco Gherardi
Cristiano Salerno, nato ad Imperia il 18 febbraio 1985, è uno dei nuovi promettenti acquisti della Liquigas – Cannondale per il 2011.
Ha iniziato la carriera in Mountain Bike, per poi passare come tanti alla strada. Passato professionista nel 2006 con la Tenax all’età di 21 anni, il prossimo anno farà il grande salto con la squadra ProTour che quest anno si è aggiudicata due dei tre grandi Giri: Giro d’Italia e Vuelta a Espana.
Lo abbiamo contattato via web e gli abbiamo posto alcune domande per conoscerlo un po’ meglio.
Questo 2010 è stato un grande anno per te, ma cominciamo dagli esordi: in che modo ti sei avvicinato al ciclismo?
«Diciamo che usavo la bici principalmente come mezzo di trasporto. Ho iniziato quasi per caso a 14 anni in mtb. Uscivo ogni tanto con un amico che gareggiava, e lui, vedendomi pedalare mi ha fatto mettere in contatto con la squadra per cui correva. Ricevere la prima divisa fu emozionante…»
Qual’ è stata la prima grande gioia in questo sport?
«In mtb sicuramente la vittoria agli Internazionali d’Italia da primo anno Junior.
Su strada sicuramente il terzo posto nella classifica finale del Giro della Lunigiana. Dopo quella corsa ho capito seriamente che avrei potuto fare il corridore.»
Dopo un’ottima carriera giovanile, nel 2006 sei riuscito a compiere il grande salto diventando professionista: qual è stato l’aspetto più difficile da affrontare entrando in quel mondo?
«Devo ringraziare Bordonali per questo. Però forse sono passato troppo giovane. Non ero abbastanza maturo a livello di testa. E’ stato difficile i primi tempi gestire tutto da solo. Nella categorie giovanili sei sempre seguito da vicino dal direttore sportivo, quando sono passato la troppa libertà mi ha fatto più male che bene. Poi col tempo ho capito che senza l’allenamento e sacrifici non si andava da nessuna parte. Ora diciamo che ho imparato la lezione…»
Hai sempre svolto un ottimo lavoro di gregariato, ma i risultati ottenuti mettono in luce una discreta propensione nelle gare in linea, avresti voluto più spazio, in certe occasioni, o sei contento del ruolo svolto?
«Fino ad ora non ho mai avuto particolari obblighi. Nelle corse in cui ero davanti non mi hanno mai imposto limiti. Certo che se un compagno di squadra è in forma e và forte è sempre un piacere aiutarlo a vincere.»
Dopo tanti piazzamenti hai avuto finalmente modo di alzare le mani al cielo proprio quest’anno nella 2a tappa del Tour of Japan, cosa hai provato?
«E’ stata la ciliegina sulla torta di un inizio stagioni ricco di piazzamenti! Era tanto tempo che non mi capitava… diciamo che sono cose che fanno bene al morale!»
Al Tour of Japan hai inoltre vinto la maglia rossa che contraddistingue il leader dei gran premi della montagna, ti consideri un vero e proprio scalatore?
«La salita è il terreno a me più congeniale. Già in passato mi è capitato più volte di vincere la maglia di miglior scalatore (da prof al Regio Tour nel 2007).
Come tipologia mi piacciono molto le salite lunghe oltre i 7-8km.»
La Liquigas nel 2010 si è dimostrata la squadra più forte per le corse a tappe, hai già avuto indicazioni sul tuo ruolo e sul calendario che dovrai sostenere?
«I programmi verranno stilati al primo ritiro a fine Novembre. Spero di ritagliarmi un ruolo come gregario nelle corse a tappe più importanti….e poi non si sà mai che esca qualcosa di buono quando avrò carta bianca…»
Il ciclismo su strada non è un sport individuale, senza il gruppo i cosiddetti fuoriclasse probabilmente non sarebbero tali, ma cosa si prova a correre assieme a gente come Petacchi, Schleck o Evans?
«Per me è un grande onore! E’ da loro che bisogna imparare! E’ sempre molto emozionante provare a confrontarsi con corridori che sono dei campioni.»
Dopo Daniele Pontoni, sono rari i casi di italiani che hanno fatto bene nel ciclocross. Tu nasci biker, hai mai pensato di provare a correre contro Franzoi, Bianco od Ursi?
«Sinceramente non ho mai pensato seriamente al ciclocross, forse perchè si corre in una stagione non troppo congeniale alle mie caratteristiche. Con il freddo e il fango non vado molto d’accordo…»
Hai definitivamente scelto di disputare solo corse su strada o riesci ancora a svolgere anche l’attività sulla mountain bike?
«La mia attività principale per ora resta la strada. Ogni tanto esco in mtb… Non si sà mai che in futuro…»
I tuoi interessi sportivi vanno oltre al ciclismo? Segui qualche sport in maniera particolare?
«Sono molto appassionato di motori in generale. Mi piaciono molto i rally, qua nella mia zona è uno sport abbastanza popolare (rally di San Remo, rally di Montecarlo).
Mi piace molto anche lo sci (lo pratico quando è possibile). Ma dopo l’era Tomba-Compagnoni l’interesse per le gare in tv è andato in calando…»
Ringraziamo Cristiano per la disponibilità dimostrata nell’averci concesso questa intervista, e gli auguriamo di disputare una grande stagione, sperando di poterlo vedere al Giro d’Italia.
Rozzu – Francesco Gherardi
14-06-2011, 09:33 PM
SALERNO ha la clavicola rotta: consulto medico a Brescia
Protagonista di una grande tappa ieri al Giro di Svizzera, Cristiano Salerno è sfortunatamente scivolato nella discesa conclusiva della frazioen di ieri ed ha riportato la frattura della clavicola sinistra. Già rientrato in Italia, il corridore della Liquigas Cannondale sarà sottoposto stamane ad ulteriori accertamenti a Brescia per capire se sia necessario o meno un intervento chirurgico per ridurre la frattura.
(TUTTOBICIWEB.it)
Protagonista di una grande tappa ieri al Giro di Svizzera, Cristiano Salerno è sfortunatamente scivolato nella discesa conclusiva della frazioen di ieri ed ha riportato la frattura della clavicola sinistra. Già rientrato in Italia, il corridore della Liquigas Cannondale sarà sottoposto stamane ad ulteriori accertamenti a Brescia per capire se sia necessario o meno un intervento chirurgico per ridurre la frattura.
(TUTTOBICIWEB.it)
14-06-2011, 09:36 PM
Peccato, ma doveva fare il Tour con Basso?
14-06-2011, 09:49 PM
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 14-06-2011, 09:49 PM da SarriTheBest.)
I gregari sicuri erano Vanotti, Smizd e Agnoli, con Paterski innesto dell'ultimo'ora (visto che sta effettuando le ricognizioni insieme a Basso). Probabilmente Salerno si stava giocando il posto in questo Delfinato, anche se bisogna ricordare che s'era già fatto 3 settimane di Giro e non so se sarebbe riuscito a farsi per bene pure le 3 del Tour...
15-06-2011, 12:16 AM
Tour de Suisse, non delfinato
15-06-2011, 01:16 AM
Sì sì, è che son fuso. Comunque non son andato troppi chilometri più in là dai...
27-10-2014, 02:09 PM
Cristiano Salerno ha sposato la sua Silvia
Il corridore della Vini Fantini Nippo si è sposato ieri
Cristiano Salerno, il 29 enne corridore della Cannondale, che il prossimo anno correrà per la ex NetApp, nuova Bora, ha portato all'altare ieri la sua Silvia. Al corridore ligure e a Silvia, i migliori auguri da parte della redazione di tuttoBICI, tuttobiciweb.it e tuttobicitech.it.
tuttobiciweb.it
Il corridore della Vini Fantini Nippo si è sposato ieri
Cristiano Salerno, il 29 enne corridore della Cannondale, che il prossimo anno correrà per la ex NetApp, nuova Bora, ha portato all'altare ieri la sua Silvia. Al corridore ligure e a Silvia, i migliori auguri da parte della redazione di tuttoBICI, tuttobiciweb.it e tuttobicitech.it.
tuttobiciweb.it
03-09-2015, 04:25 AM
Cristiano Salerno è diventato papà, benvenuto Samuele
Grande emozione per il corridore della Bora Argon
Grande festa in casa Salerno per l'arrivo del piccolo Samuele. Tanti auguri dalla redazione di tuttoBICI, tuttobiciweb e tuttobicitech a Cristiano, alla compagna Silvia e benvenuto al loro primogenito.
tuttobiciweb.it
Grande emozione per il corridore della Bora Argon
Grande festa in casa Salerno per l'arrivo del piccolo Samuele. Tanti auguri dalla redazione di tuttoBICI, tuttobiciweb e tuttobicitech a Cristiano, alla compagna Silvia e benvenuto al loro primogenito.
tuttobiciweb.it
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