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Andy Schleck
A me ha sempre dato l'impressione di essere genuino e diciamo che tendo a credere che possa essere una di quelle persone che si sente peggio a vincere rubando che a perdere in modo leale. Tuttavia, mi risulta difficile anche crede che possa aver operato in modo così diverso dal fratello al quale è così legato, quando quest'ultimo ha più di una macchia grigia sul proprio operato. Inoltre dalla dichiarazione in inglese sopra appare evidente come abbia molta frustrazione verso il passato e il fatto che fra una circostanza e l'altra, con anche un po' di sfortuna, ha ottenuto solo una piccola frazione di quello che il suo talento gli avrebbe permesso.
Certo, al di là dell'aspetto medico che non posso dire di conoscere, sono convinto che a lui interessasse solo il Tour e non fosse appassionato per il ciclismo (si veda anche lo stato osceno in cui è finito oggi considerando il tipo di atleta che è stato). Chissà se la caduta al Tour 2014 gli ha davvero precluso di correre ad altri livelli o è stata semplicemente una scusa per abbandonare una carriera che, ad alti livelli, sembrava praticamente finita. Per me la vittoria del Tour a febbraio è stata una botta psicologica significativa, lui non si disse mai contento di ciò visto che come ha sottolineato allora e continua a sottolineare oggi, non ha potuto sfilare a Parigi in giallo (e poi aggiunge la nota finanziaria un po' di cattivo gusto per quanto mi riguarda). Dal 2012 al 2014 ha corso a livelli davvero imbarazzanti per uno che nel biennio precedente è stato il migliore scalatore al mondo. Non credo si sarebbe ripreso, la sua fragilità emotiva per me è stata il fattore preponderante per il suo destino. Comunque farebbe bene a voltare pagina, nonostante personalmente trovo assurdo che a gente come Di Luca non sia stato tolto il Giro. Anche vero che se vincere a posteriori gli fa così schifo, non c'è un grande motivo di rimarcarlo Asd . Peccato, vincere un Giro a 21 anni da debuttante in un GT sarebbe stato epico
 
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