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Diamo i voti ai protagonisti e alle gare della Campagna del Nord 2022!
#1
Voi date i vostri voti, poi io vi dico come la penso Cool
 
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#2
Van Baarle 9,5
Van der Poel 8,5
Van Aert 8,5
Girmay 8
Pogacar 8
Kung 7,5
Kristoff 7+
Mohoric 7+
Madouas 7
Benoot&Laporte 7
Stuyven 7-
Turner&Sheffield 7-
Tratnik 7-
Teuns 6+
Pasqualon 6+
Pedersen 6
Matthews 6
Lampaert 6
Pidcock 6
Trentin 6-
Campenaerts 6-
Politt 6-
Van Avermaet 5
Senechal 5
Naesen 4,5
Turgis 4,5
Vermeersch F. 4,5
Asgreen 4
Sagan 0
Colbrelli s.v.
Alaphilippe s.v.
Vanmarcke s.v.

ps1 voti relativi solo alle corse del pavè (non ho tenuto presente altre corse tipo Strade Bianche, Sanremo, Amstel, ecc)

ps2 non linciatemi :D
 
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#3
Van Baarle voto 10. Secondo al Fiandre, primo alla Roubaix, ci sarebbe poco da aggiungere alla valutazione della campagna del Nord di questo passistone, ricollocato con convinzione sulla diritta via che era smarrita e capace di aprire, già dalla scorsa primavera, un filotto di risultati pesanti quanto lui. Esibisce in modo eccelso, nelle due viae crucis di una Settimana Santa allargata, tre componenti fondamentali in questi contesti: il passo, il fondo, il tempismo. Il rinnovamento dello spirito del Team Ineos passa dalla Ascensione di Dylan. MONUMENTALE.

Van der Poel voto 9. Presentarsi al Nord con una preparazione ridotta è da giocatori d'azzardo , presentarsi al Nord per vincere con una preparazione messa insieme alla bell'e meglio è da folli. Riuscirci è da fenomeni. E Van der Poel, da fenomeno, fa il suo esordio sulle pietre con una prova da mattatore, triturando i malcapitati avversari della Dwaars come welter coinvolti in una Royal Rumble contro il Kane dei tempi belli. Poi indossa i panni di Davide e resiste, con intelligenza, alla furia di Golia Pogacar sui muri del Fiandre, doppiando il trionfo del 2020. Solo alla Roubaix si piega a quella legge di natura che dice che si può aver freddo in primavera, se la coperta è corta. Ma l'abbonamento alla top ten nelle classiche non è ancora scaduto. IRRIDUCIBILE.

Van Aert voto 8,5. Dominatore in contumacia della sua nemesi, stravince Het Niewsblad e Harelbeke, occupando i tempi morti con un simpatico sfoggio di polivalenza alla Parigi Nizza e una passeggiata di salute alla Gand, corsa come spettatore della recita in cui ai suoi comprimari avrebbe riservato il ruolo di protagonisti. Il Covid lo ferma a ridosso del Fiandre e in quei duri giorni riprende in mano il contacalorie utilizzato in inverno per ragionare nuovamente sull'uovo oggi e la gallina domani, e per il pranzo del 24 Aprile ordina una bella Liegi. Dopo il fermo disputa la miglior Roubaix della carriera, chiude secondo col rammarico per non esserci arrivato come avrebbe voluto e da appuntamento all'anno prossimo.
Comunque FUORICLASSE.

Pogacar voto 8. La premiata ditta Tadej, Matxin e associati regala un altro bilancio d'esercizio con utili da capogiro e perdite nulle e all'indomani del dominio alle Strade Bianche annuncia l'inizio dei lavori per sostituire la vecchia cassaforte in magazzino con un caveau di ultima generazione, che possa contenere anche i numerosi capitali che arriveranno dal mercato fiammingo. L'ultimo chilometro della Ronde, lungi dall'essere il crack finanziario del bancarottiere, rappresenta piuttosto la materializzazione del rischio d'impresa e del principio secondo cui non si può diventare trilionari se non si è disposti a investire tanto. Il tempo dei vecchi mercanti dei Grandi Giri che passano la stagione a contar monete e mangiare pane azzimo e erbe amare per risparmiare sembra lontano. BUSINESSMAN.

Stefan Kung voto 7. Cosa manchi a un corridore del genere per imporsi in questi contesti è domanda che rischia di farci aprire un elenco. Non me ne voglia Stefano l'elvetico ma anche se la fisionomia è simile a quella degli avversari più forti, i mezzi non sono globalmente comparabili. Un altro proverebbe a sopperire con maggiore sagacia tattica, lui, da bravo inseguitore, preferisce sempre inseguire, operazione poco igienica al Nord. In questi casi serve trovare una giornata, quella della vita. Lui ne trova tante, ma sono tutte solo belle giornate di primavera, che gli regalano i podi ad Harelbeke e Roubaix, una top 5 al Fiandre e il sesto posto di Waregem. MONOTEMATICO.

Mohoric voto 6,5. Il successo alla Sanremo lo alleggerisce dalle responsabilità che si sarebbe dovuto assumere dopo il dramma del capitano Colbrelli. Matej rifiuta ogni appagamento e sgomita anche al Nord, non sempre coi tempi più corretti, ma con l'atteggiamento giusto. Dopo i buoni risultati di Harelbeke e Gand, disputa una grandissima Roubaix che ci lascia la curiosità di rivederlo al Nord, l'anno prossimo, dove tornerà dopo che avrà provato a bissare la trionfale discesa del Poggio, sperando che ci arrivi tutto intero. SCAVEZZACOLLO.

Asgreen voto 5. Smarrita la versione dell'anno passato, Kasper alterna pochi momenti buoni a tante comparsate evanescenti come l'omonimo fantasmino. Eppure, le sue prestazioni sui cospicui dislivelli di Strade Bianche e Amstel, sembrano anticipare i terrificanti poltergeist che nel 2021 hanno scombinato le cassettiere di casa Van der Poel. Si sbatte e si risbatte, Kasper, ma il diavolo in corpo sembra averlo abbandonato, e nei contesti da lui prediletti non fa mai paura a nessuno.
ESORCIZZATO.

Deceuninck voto 4. Mentre il ciclismo recupera l'importanza della propria dimensione individuale, a scapito di quella collettiva, gli ululati del branco di lupi di Lefevere sembrano trasformarsi nel fastidioso abbaio di una muta di chihuahua.
Del resto il tempo passa e se Uncle Pat è bravo a puntellare il resto della squadra con gente giovane e forte, non sembra essersi voluto occupare del deterioramento del comparto muri e pavé. Percorrere la soluzione interna disegnando un calendario più ardito per un paio di nomi innominabili è una suggestione che non sembra irragionevole. Mettere mano al portafoglio per rinnovare il guardaroba con nuove pellicce e nuova naftalina è strategia auspicabile. DEMODÈ.

Mads Pedersen voto 5. La telenovela sul danese dalla doppia maschera, che non sai mai quale indosserà, è giunta all'ennesima stagione. L'ex campione del mondo salta l'Ouverture e sceglie un avvicinamento in cui sembra mostrare, tra i due volti a disposizione, quello migliore, con l'aggiunta di un'ottima prestazione alla Sanremo fatta per sbaglio. Da lì in avanti Mads cambia volto. Paga, alla Gand, la puntata più che maldestra della sua squadra sulla fuga di Stuyven. Prova ad anticipare, al Fiandre, inserendosi in un attacco non banale, ma paga, nel complesso, i limiti sui muri, che nel tempo sembrano essersi acuiti, una insanabile idiosincrasia con le pietre della Roubaix una metereopatia che comincia a far sorridere. LUNATICO.

Turgis voto 4,5. Peter Sagan, stanco e malato, non fa più paura a nessuno e così il Tony T della cosca Total si trova a dover prendere in mano le redini della famiglia e scongiurare il rischio di scissionismi chiamando a sé i fedelissimi del vecchio boss. Dopo l'appuntamento di Sanremo, utile per le chiacchiere ma inutile ai fini del voto, sembra poter essere, tra le seconde linee, uno di quelli che potrebbe far bene: effettivamente la macedonia di limiti e sfighe gli viene ottima come il ragù preparato dai personaggi di Scorsese. BRAVO RAGAZZO.

Greg Van Avermaet e Oliver Naesen, voto 104. La campagna delle classiche si apre con la volata combinata e l'ottimo risultato della coppia che scoppia sul traguardo di Ninove. Premessa provvidenziale per scandire i tempi comici dei due veterani dei conflitti degli anni '10. Al colonnello Greg restano le vecchie mostrine e le polverose medaglie al valore, al sergente Oliver le ferite di guerra e quella che somiglia a una sindrome post traumatica da stress. Dalla Het Niewsblaad in avanti, per i due reduci di guerra, è tutto un lungo Trofeo Baracchi con in palio un ammazzacaffè. CONGEDATI.
 
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#4
Van Barle 10
VDP 9 considerando la preparazione non ottimale un Fiandre e un Dwaars sono un ottimo bottino.
WVA 8,5 sfortunato, con il senno di poi avrebbe potuto essere più cattivo alla Gand.
Turner 9, miglior gregario della primavera, che porta a casa anche ottimi piazzamenti
Mohoric 8 sempre piazzato, ma ha fatto una grande Roubaix.
Bini 9, in futuro però deve correrle tutte.
Kwiato e Sheffield 9.
Pidcock 6 spuntato, ma da un contributo tattico a vittorie importanti.
Quick step 5 ( salvo solo Lampaert che ha fatto una buona Roubaix)
 
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#5
Per me Van Baarle unico in fascia 9-10.

Pure da 10 se vogliamo ignorare i risultati al di fuori di quelli ottenuti a Roubaix e Fiandre. Cosa che imho ci sta visto che sei ti fai trovare così pronto quando conta di più, mi interessa relativamente che tu abbia tirato indietro la gamba in appuntamenti secondari.

Per van der Poel 8,5 mi sembra il voto perfetto.

Zona 7,5-8 per Pogacar, Van Aert, Bini, Madouas e Küng.

Per gli altri devo ancora pensarci.
 
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#6
Anche io voti senza contare Amstel e Brabante:
Van Baarle 10
Van der Poel 9 considerando tutto quello che ha passato in inverno, ha raccolto 2 vittorie su 3 corse a cui ha partecipato al nord. E una in uno scontro epico con Pogi.
Van Aert 8,5 Fermato dal covid, fino a quel momento si dimostra fortissimo prime classiche della stagione.
Girmay 8,5 partecipa purtroppo solo a E3 e Gand, e in entrambe si fa trovare prontissimo, con una vittoria di prestigio assoluto. Mezzo punto in più per questo.
Pogacar 8, non ho più parole per questo fenomeno, ce n'è voluto un altro per impedirgli la vittoria al Fiandre
Kung 7,5 sempre lì davanti ma mai veramente in lotta per la vittoria. In ogni caso gran passo in avanti, ora manca solo l'acuto.
Madouas: 7.5 Una delle sorprese di questa campagna del nord. Al Fiandre era persino il più forte tra gli umani.
Mohoric 7 Punta di diamante della Bahrein, ci mette tanta voglia, mettendosi in mostra sempre con azioni anche molto interessanti.
Kristoff 7 Bellissima vittoria in una corsa però di contorno, nelle corse più importanti si fa trovare sempre intorno alla top10. Inoltre non è un caso questo miglioramento complessivo al nord dell'intermarchè dopo il suo arrivo.
Turner 7.5 Dopo quest'anno, per l'anno prossimo c'è parecchio hype.
Jakobsen 6.5 Alla fine l'unica vittoria della DQS è per mano sua alla KBK, dove ha fatto una volata pazzesca contro Ewan
Benoot 7- Fondamentale per le 2 vittorie di Wout, si prende anche le sue soddisfazioni alla Dwars
Tiller 6.5 Bell'inizio, poi è andato via via spegnendosi, ma ha fatto capire perchè la UnoX si era meritata questi inviti.
Louvel 6.5 Top20 a Fiandre, Roubaix Omloop e Dwars. Molto curioso di vederlo l'anno prossimo di nuovo.
Laporte 7+ Toppato la PR, ma per il resto grande protagonista di tutta la campagna del nord, a partire dalla fuga quasi vincente della KBK, passando per 2 secondi posti alla e3 e alla Gand e la top10 al Fiandre.
Mads Pedersen: 6 Campagna del nord non insufficiente, ma nella quale non c'è l'acuto. Poi alla Gand non è aiutato dal fatto che ha Stuyven davanti, mentre in un fiandre durissimo riesce comunque a raggiungere una top10.
Pidcock 5.5 Pur con tutti i problemi vari che ha avuto, rimandato.
Stuyven 6+ Meglio di Mads nel complesso, pure lui ieri sfortunato perchè sennò si giocava il podio. Per il resto fa il suo.
Asgreen 4.5: Male male quest'anno, l'unica corsa poi dove si è visto davanti, l'E3, sembra sempre lasciarsi trascinare dalla corsa
Lampaert 5.5 Nella sua corsa si fa trovare pronto, ma comunque porta a casa nulla.
Senechal 5 spesso molto sfortunato, ma comunque un fantasma.
Gianni V. 5 Ha avuto anche lui parecchi problemi, ma veramente tanto anonima questa campagna del nord, dopo la stupenda stagione 2021.
GVA Naesen 5. Partiti bene alla Omloop, poi basta, mai visti (se non i compagni che tirano perchè sono costantemente dietro).
Turgis 4.5 dopo la Milano Sanremo ogni gara faceva sempre più fatica.
Politt 5 Terza campagna del nord di fila totalmente toppata. Ho paura la migliore stagione rimanga per sempre quel 2019.
 
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#7
Zona 7 direi Laporte, che forse merita pure 7,5, Mohoric, Kristoff, che comunque ha vinto un grande Scheldeprijs, e Turner.

Zona 6,5 Benoot, Van Gestel, Hofstetter, Pasqualon, Merlier, Petit, Devriendt, Teuns, Wright.
 
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