Login Registrati Connettiti via Facebook



Non sei registrato o connesso al forum.
Effettua la registrazione gratuita o il login per poter sfruttare tutte le funzionalità del forum e rimuovere ogni forma di pubblicità invasiva.

Condividi:
Domenico Pozzovivo
#21
Sottolineerei l'Ag2R che ultimamente propone sempre diversi uomini nel vivo delle corse, hanno svolto davvero un bel lavoro!
 
Rispondi
#22
Si la AG2R grazie a Pozzovivo, Betancur, Bardet e Peraud è migliorata molto negli ultimi anni...
 
Rispondi
#23
Non solo loro sono nel complesso compatti e non fanno mancare l'appoggio ai leader.
 
Rispondi
#24
(27-04-2014, 07:21 PM)Gershwin Ha scritto: La questione dell'età è vera, però mettiamoci anche che un corridore molto simile fisicamente come Rodriguez ha vissuto il suo momento migliore proprio dopo i trent'anni, quindi anche lui potrebbe avere davanti 3-4 anni eccezionali

Da una parte è vero che si possono accomunare, però alla fine le loro storie seguono binari diversi: un conto è correre da Unzue facendo il gregario a Beloki o a Valverde o a chi volete voi e disputando GT, classiche ecc, un conto è rimanere ultratrentenne con i Reverberi e la loro Panaria/Colnago/Bardiani. Immagino che possa esser difficile lasciare un ambiente che alla fine è più una famiglia che una squadra, però rimanerci così a lungo non vorrei che appunto avesse limitato irreversibilmente la sua crescita, visto che alla fine si è potuto confrontare solo in ambito nazionale (o poco più)... :-/

Comunque guardavo le su statistiche poco fa, e quest'anno devo dire che ha fatto un inizio di stagione davvero di altissimo livello

10° Tour de San Luis
6° Tour of Oman
5° Roma Maxima
6° Tirreno - Adriatico
8° Volta a Catalunya
2° Giro del Trentino
5° Liège - Bastogne - Liège

Sempre in top 10 in tutte le corse a cui ha preso il via. (sinceramente non ci avevo fatto caso, fino a che non ho visto la sfilza di piazzamenti Asd ) Qui è stato proprio fatto un grande lavoro: una costanza di risultati in corse di spessore non s'improvvisano di certo da un giorno all'altro. Anch'io mi unisco ai complimenti all'Ag2r, anche se a volte in corsa han fatto cose strane. Asd
 
Rispondi


[+] A 1 utente piace il post di SarriTheBest
#25
Comunque alla Panaria faceva un calendario limitato, quindi il fisico non dovrebbe essere troppo usurato. La questione mentale del cambio di approccio da Professional a World Tour non sembra essere un problema, scatta in faccia a Valverde e Gilbert senza pensarci due volte (e pure al Lombardia scattò in faccia a tutti un paio di volte). Il fisico è l'unico limite per me, però potrà vincere qualcosa di importante (non il Giro)
 
Rispondi
#26
Tibia e perone andati per colpa di un gatto, stagione finita
 
Rispondi
#27
'Azzarola, bella sfiga. C'è poco da dire. Non so che gusto ci trovino a gatti a saltar fuori all'ultimo minuto: me ne son capitati un paio anche a me (e uno pure in discesa, meno male che in quel tratto spianava)... Sweat
 
Rispondi
#28
Che jella,auguro a Pozzovivo -autore tra l'altro di una ottima stagione- di riprendersi al meglio e di poterlo vedere protagonista nel 2015
 
Rispondi
#29
Pozzovivo e il suo recupero lampo: vuole il Lombardia
Dieci agosto 2014. Un gatto (rosso, bando alle supersitizioni) decide di andare a spendere una delle sue sette vite sotto il carbonio della Focus di Domenico Pozzovivo. Lo scalatore lucano, che era pronto ad affrontare una Vuelta da protagonista, si schianta contro il guard-rail della discesa di Piavenna, in Trentino. Un botto tremendo che gli procura la frattura composta di tibia e perone della gamba destra. Lo stesso tipo di incidente capitato a Marco Pantani alla Milano-Torino del ‘95; un felino sprovveduto come quello che al Giro del ‘97 si infilò sotto le ruote della bici del Pirata. E ancora: la riabilitazione fatta in Romagna con il ‘Pozzo’, che già il 14 è da Bruno Filippi, fisioterapista di Rocca San Casciano.

Le similitudini però si fermano qui perché se al fuoriclasse di Cesenatico ci vollero mesi per tornare a pedalicchiare, il corridore della Ag2r è già in sella sabato 6 settembre. Ventisette giorni dopo il fattaccio quando il referto medico ne imponeva 70. Altro che stagione finita, come sentenziavano tutti. Un record stabilito grazie alla titanica forza di volontà racchiusa in quel corpicino di 53 chili e all’abilità di Filippi. «Sì - sorride - Pozzovivo, quando mi pongo degli obiettivi voglio raggiungerli. Diciamo che a volte passo il limite della testardaggine... Poi c’è l’ottimo lavoro fatto dal dottor Moroder di Bolzano che mi ha operato, da Bruno e dal dottor Roberto Parravicini di Milano».

Tutti fior di professionisti, a cominciare proprio dal paziente (dottore pure lui, dato che è laureato in economia aziendale): «All’inizio non camminavo - racconta il lucano, 32 anni, in stagione quinto al Giro e alla Liegi -. Andavo con le stampelle, la mia ragazza doveva mettermi sulla bici e neanche riuscivo a sganciare la scarpetta».

Però pedalava: «Anche due volte al giorno: una sui rulli e l’altra su strada. Ho cominciato puntando a piccoli miglioramenti quotidiani. Prima ho pensato ad alzarmi sui pedali, poi a fare una salitella. Mi è parso di tornare bambino, a imparare di nuovo ad andare in bici».

Tra un linfodrenaggio e una tecarterapia c’è spazio anche per le uscite con l’amico e compagno di squadra Matteo Montaguti.

Sabato scorso ad esempio assieme al meldolese e ad alcuni dilettanti della zona come Matteo Malucelli e Giacomo Bravi si sono fatti un ‘lungo’ con Bertinoro, monte Cavallo e la Rocca. «Belle strade, le vostre - osserva -. Tra l’altro ho anche un bel ricordo personale: qui nel 2010 ho fatto secondo al Romagna».

Le cose vanno così bene che il Pozzo ha mandato una mail significativa ai dirigenti francesi: «Per il Lombardia - dice più o meno la comunicazione - potrei essere a posto. Do la mia disponibilità anche per le corse di fine anno in Cina».

Certo, è il corridore stesso a riconoscerlo, «si tratta di una pazza idea che magari non sarà presa in considerazione ma mi premeva reagire subito, non abbattermi e fare delle scelte lucide che non pregiudicassero la prossima stagione e il resto della carriera. Con questa riabilitazione precoce ho guadagnato tempo. Ho sofferto e sto soffrendo fisicamente ma io ci credo e la testa fa la differenza». Sipario. Applausi.

Emanuele Conti per Noi Romagna
http://www.romagnanoi.it/news/sport/1208...ecord.html
 
Rispondi
#30
mesi per tornare a pedalicchiare? Ma se andò a podio al tour 2 mesi dopo...
 
Rispondi
#31
Non è chiaro, ma penso si riferisse all'incidente della Milano Torino, dove effettivamente ei ruppe tibia e perone (anche se ad occhio era molto più grave del Pirata...)

Forza Menico comunque!
 
Rispondi
#32
ah vero forse la MI-TO
 
Rispondi
#33
Domenico Pozzovivo ce l'ha fatta: a poco più di un mese dalla frattura di tibia e perone, il lucano ha annunciato che sarà al via di Milano-Torino e Giro di Lombardia.
 
Rispondi
#34
Dopo essere rientrato a tempo di record, Domenico Pozzovivo sta già pensando alla stagione che verrà: in un'intervista alla Gazzetta dello Sport ha dichiarato che aprirà la stagione al Tour Down Under, e dopo aver tolto la placca alla tibia, disputerà la Tirreno-Adriatico. In agenda ha il Giro d'Italia, anche se dopo la presentazione dei percorsi trova più adatto alle sue caratteristiche il Tour de France. Sicuramente nel 2015 cercherà di disputare due Grandi Giri.

Infine ha anche rivelato di essersi iscritto tramite un'università online al primo anno di Scienze Motorie, dopo che già era riuscito a laurearsi in Economia.
 
Rispondi
#35
Domenico Pozzovivo: studio e mi sposo
«Giro e Vuleta nel 2015 e in mezzo il matrimonio»

Dopo un’annata ricca di colpi di scena, il dottor Domenico Pozzovivo ha ripreso ad allenarsi e a studiare per costruire un grande 2015. Il lucano, laureato in economia aziendale, iscrittosi da poco all’università telematica per un nuovo ciclo di studi in scienze motorie «dopo 4 anni che avevo smesso di studiare, ho deciso di approfondire il mio interesse per la preparazione e la fisiologia dell’organismo rispetto all’attività fisica», ci racconta il suo inverno e i suoi programmi per l’anno che verrà.

Tiriamo le somme del 2014.
«La stagione è stata divisa in due dall’incidente in cui ho fratturato tibia e perone della gamba destra. La prima parte è stata molto positiva, ho raccolto piazzamenti importanti nelle corse world tour di livello, mi sono fatto notare alla Tirreno-Adriatico e al Giro di Catalogna. Al Giro d’Italia ho raggiunto l’obiettivo di chiudere la generale nella top 5. Avevo preparato la Vuelta a España a puntino, ma purtroppo prima della Vuelta a Burgos il 10 agosto una caduta in allenamento mi ha costretto a dire addio ai sogni di fine di stagione, mondiale compreso».

Per ricaricare le batterie…?
«Nessuna vacanza esotica, ma a casa tranquillo e beato con Valentina. Sono stato fermo solo 10 giorni, ero già stato fermo troppo per i miei gusti a causa dell’infortunio così quest’inverno non ho mai staccato del tutto. Mi sono tenuto in forma con la mtb e il nuoto (lo becchiamo appena uscito dalla piscina, ndr) a cui vanno aggiunte due uscite in bici a settimana. Per i postumi dell’infortunio mi sono state sconsigliate le camminate. Dal ritiro che effettueremo in Spagna dall’8 dicembre si inizierà a pedalare sul serio e a svolgere lavori specifici».

In che corse ti vedremo?
«Nel primo incontro con la squadra, ritiro incentrato più all’attività di team building che ciclistica, abbiamo stilato a grandi linee il programma. La mia stagione sarà incentrata su Giro e Vuelta. Inizierò in Australia, tornato dal Down Under mi opererò per rimuovere la placca e le viti dalla gamba per poi riprendere la preparazione e rientrare alla Tirreno, dalla corsa dei due mari in poi non si scherzerà più. In entrambi i grandi giri che disputerò curerò la classifica, la lunga cronometro individuale che presenta la corsa rosa è uno spauracchio per tutti, anche per campioni come Contador. Io sto lavorando per migliorare nelle prove contro il tempo e ho dalla mia tante tappe dure di montagna, una vorrei vincerla».

Alla fine dell’anno sarai soddisfatto se…?
«Sarò tornato ai miei livelli. Dopo un infortunio importante non è scontato, ma spero e penso di riuscirci fin dalle prime gare. Vorrei essere costante nel rendimento e ritrovare la vittoria in un appuntamento importante. Penso a una tappa di montagna al Giro, quella con arrivo a Campitello Matese ricorda quella che vinsi a Lago Laceno, e a confermarmi alla Liegi, un obiettivo importante per me come il Lombardia, le due classiche più dure. Corse a parte, sarò felice perché ad agosto io e Valentina diventeremo marito e moglie».

Giulia De Maio per tuttobiciweb.it
 
Rispondi
#36
NUOVO CORO!
POZZO-POZZO-VIVO-VIVO (tum-tum-cha tum-tum-cha tum-tum-cha tum-tum-cha)
POZZO-POZZO-VIVO-VIVO (tum-tum-cha tum-tum-cha tum-tum-cha tum-tum-cha)

un punto di reputazione al primo che scrive qual è la melodia originale
 
Rispondi
#37
A mi me gusta bailar el ritmo Vuelta?
 
Rispondi


[+] A 1 utente piace il post di El Elefantino
#38
Dubito Bidone ascolti una canzone del genere.
 
Rispondi


[+] A 1 utente piace il post di Luciano Pagliarini
#39
We will rock you
 
Rispondi


[+] A 1 utente piace il post di Paruzzo
#40
[Immagine: we-will-rock-you.jpg]
 
Rispondi


[+] A 4 utenti piace il post di Manuel The Volder
  


Vai al forum:


Utente(i) che stanno guardando questa discussione: 1 Ospite(i)