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Doping, Froome positivo alla Vuelta: salbutamolo
#41
Si otto mesi, scusate.

Ho fatto casino per via del caso Ulissi che sostanzialmente fece meno di nove mesi.

A Ulissi comunque non levarono alcun risultato, riconoscendo il tutto come negligenza.

Ergo, Froome può benissimo fare il Giro senza il rischio che glielo levino.
 
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#42
La squalifica (in caso sia di 9 mesi) finirebbe il 7 di giugno o come dice Paglia se succederà come Ulissi a maggio. È errato l'articolo di cicloweb che indica luglio come termine.
Si spera comunque l'UCI prenda una decisione entro maggio, così da non falsare un'intera stagione.
 
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#43
[Immagine: DQ6n2EDW0AA7W4W.jpg]
 
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#44
Visti i precedenti, non è allora poi così certa la squalifica.
Intanto, prime parole di alcuni corridori sul "Caso Froome":
Nibali: "«Ho letto la notizia, così come la reazione di Froome e della Sky, è presto però per esprimere un parere. Di sicuro è una bruttissima notizia per il ciclismo, ma anche per me stesso: se la positività sarà confermata, nessuno mi potrà ridare l’emozione di vincere di nuovo la Vuelta e salire sul gradino più altro del podio di Madrid".

Valverde: "«Sono sorpreso, chiaro: è una brutta notizia per il ciclismo in generale, è un affare complicato. Io so le stesse cose che sapere voi, è difficile esprimere un’opinione. È il vincitore della Vuelta di quest’anno, ha vinto quattro Tour de France e ora dovrà dare spiegazioni: bisognerà aspettare che si difenda. Si tratta di un prodotto che è legale, ma il problema per lui è se ha superato i limiti: comunque è stata una doccia fredda per tutti".

L'organizzazione della Vuelta: "In relazione alla notizia odierna della non negatività di Chris Froome ad un test antidoping durante La Vuelta 2017, Unipublic, l’organizzatore della corsa, desidera comunicare che aspetterà le conclusioni ufficiali dell’UCI. L’ente di governo del ciclismo ha lanciato un’indagine e la posizione de La Vuelta è di estrema cautela e spera che il problema venga risolto il prima possibile".
 
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#45
Però Ulissi, da quando uscì la notizia (25 giugno), fu fermato e non corse fino a settembre; fece la Bernocchi e fu rifermato. Non so se Froome verrà bloccato fino alla sentenza definitiva. Con Contador non successe, con Ulissi si
 
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#46
Ulissi fu fermato per via del MPCC.
 
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#47
Il ventolin non è una sostenza illegale, il problema, come avete detto, è che ha superato le dosi consentite.
Io mi chiedo solo una cosa: perchè, prima della diciottesima tappa, il medico della sky non ha informato subito gli organizzatori della Vuelta e il controllo antidoping che il suo ciclista, per un peggioramento dell'asma, ha avuto necessità di inalare più farmaco? (probabilmente sarebbe finito tutto lì!).
Non credo che il medico sky non conoscesse i rischi per il proprio corridore..
Ora Froome dovrà difendersi e spero tanto che riesca a dimostrare la sua buona fede e la necessità, sopra ogni dubbio, di dover ricorrere, per motivi di salute, ad una dose elevata di salbutamolo (per tutto il ciclismo!);
ma la questione, al momento, puzza un pochino.
 
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#48
Veramente pare che li abbiano avvertiti.

Però positivo risulti positivo lo stesso.

Altrimenti sarebbero tutti con l'asma che peggiora di giorno in giorno.
 
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#49
Ad Ulissi tolsero solo il risultato della tappa incriminata al Giro 2014 mentre rimasero intatte quelle precedenti (2 vittorie di tappa) e quelle successive. Ulissi però si ritirò a 4 tappe dalla fine quindi non sappiamo quali avrebbero potuto essere la conseguenze sulla classifica generale.

Mettiamo che a Froome tolgano il risultato della tappa 18, come fanno poi a lasciare intatta la classifica generale? Sarebbero obbligati a togliergli la vittoria del GT secondo me
 
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#50
Ma il risultato della Vuelta è relativo...il problema è se non lo fermano che segnale da il nuovo presidente?rispetto anche a tutti gli altri che sono stati fermati...che poi sia giusto o no è un altro discorso.
 
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#51
Dichiarazioni di Petacchi

“Quando l’UCI mi contattò, mi mostrarono lo storico di tutti i miei controlli – spiega a VeloNews – Ogni controllo era diverso, non era mai uguale. Dipendeva da quanto prima del test lo avevi usato e da quanto la tua urina era concentrata. Più o meno usavo sempre la stessa dose, ma il risultato variava: 300, 400, 700, 500… Quella volta fu 1200, ma fu l’unica in cui la mia urina era così poco diluita. Penso questo sia l’unico modo in cui la cosa si possa giustificare“.

Un riferimento al suo caso specifico, per il quale racconta di non aver bevuto acqua dopo il traguardo andando subito sul podio e poi al controllo, senza essersi correttamente idratato, ma che potrebbe anche adattarsi al Keniano Bianco, in particolare se si pensa alle teorie emerse proprio un anno fa riguardo la disidratazione funzionale in voga al Team Sky. Ben consapevole delle conseguenze di questa positività, che non esita a definire come “una bomba atomica sul ciclismo“, l’ex velocista azzurro prende sostanzialmente le difese del vincitore della Vuelta.

“Non possiamo rovinare il ciclismo e tutto quello che Froome ha fatto in questi anni per un cavolo di puff di salbutamolo – aggiunge – Se avesse fatto qualcosa di sbagliato e di strano, ok, potrei accettarlo, dicendogli di starsene zitto, ma così… Non si può fare per un’inalatore…” Anche perché, secondo lo spezzino, i vantaggi son praticamente nulli, con la possibilità di usare altre terapie: “Mi son sentito meglio dopo aver cambiato trattamento. In ogni caso, non è che ti aiuta, lo prendi solo se stai male e ti riporta al tuo livello precedente, non migliora le prestazioni…”

Petacchi dunque si augura “per il bene del ciclismo, che tutto finisca bene e che possa continuare a correre”, sperando inoltre che questo nuovo caso porti anche a “nuove regole riguardo il salbutamolo“, sostanzialmente con l’interdizione totale all’utilizzo. “Il problema così sarebbe risolto”, aggiunge, consapevole di quanto una positività possa rovinarti la carriera visto che ritiene molto probabile che si arrivi ad una squalifica.

“Non penso che gli daranno giusto due mesi di squalifica – spiega – Come minimo sarà un anno. Ormai non ti danno più due mesi di questi tempi. Anche se penso che comunque poi andrà al TAS, ma stiamo già parlando del campione B, ha già fatto le controanalisi. Come potrà giustificare la cosa? Non puoi. Come potresti se ci sono già i campioni A e B a confermarlo?”

http://cyclingpro.net/spaziociclismo/wor...a-un-anno/
 
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#52
Ogni volta che parla Petacchi si ha la sensazione che voglia dire una cosa e poi ne dice un' altra. Passa dalla difesa al disfattismo nella stessa intervista. Curioso quando parla della disidratazione funzionale nel Team Sky, ma non credo basti una disidratazione a raddoppiare la quantità di Salbutamolo nelle urine
 
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#53
La cosa importante è che Froome non corra sub judice nei prossimi mesi, soprattutto al Giro. Che abbiano le palle di prendere una decisione prima, in qualsiasi direzione sia.
Va bene che siamo in pausa invernale, ma la giustizia sportiva ci ha abituato a tempi biblici.

Anche i ban silenti sono una cosa non mi va tanto a genio.
 
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#54
La penso esattamente come AleJet.
Rovinare un campione e il ciclismo per una spruzzata di ventolin che ha vantaggi secondo me minimi (e non sempre porta vantaggi come ha detto Petacchi) mi pare un po' assurdo.
 
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#55
Tony Martin non l'ha presa benissimo: “Altri atleti sono stati sospesi immediatamente dopo un test positivo. A Froome e alla sua squadra è stato invece dato il tempo di spiegarsi. Non so se ci sono stati altri casi simili nel passato recente. È uno scandalo e quantomeno non sarebbe dovuto essere autorizzato a correre il Mondiale“.

"Sembra che ci siano accordi dietro le quinte per uscire da questa situazione e che lui e la sua squadra possano ricevere un trattamento speciale”.

“Abbiamo bisogno di un approccio coerente e trasparente da parte dell’UCI. Quel che sta succedendo ora è incoerente, poco limpido, non professionale e ingiusto”.
 
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#56
Mi sembra abbastanza approssimativo Tony. Se non sbaglio l'esito dell'analisi (neanche delle controanalisi) è arrivato proprio il giorno del Mondiale a crono, quindi non vedo come sarebbe stato possibile fargli saltare quella corsa.

E poi per questo tipo di sostanza la sospensione non è automatica, in quanto è possibile ci siano contaminazioni in base ad altri fattori esterni ed è stata data a tutti la facoltà di difendersi.
 
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#57
● 1. Dottor Guardascione,
cosa può essere successo?
«Froome potrebbe aver
assunto dosi eccessive di
farmaco. Ma altri fattori
possono influenzare quel
valore così alto».
● 2. Quali?
«Una riduzione dell’escrezione
renale del farmaco, per
motivi metabolici. Ipoidratazione,
disidratazione, stato
febbrile.Oun effetto accumulo
delle dosi lecite prese nei
giorni precedenti, con
riduzione dello smaltimento
del salbutamolo. E pure un
errore tecnico nel controllo».
● 3. Nel caso di Ulissi, nei
giorni precedenti e
successivi al controllo i
valori del salbutamolo erano
molto bassi?
«Sì. Il valore di quel giorno
sarebbe stato spiegabile con
22-24 ‘puff’ in poche ore,
Diego ne fece 5-6. È come se
un autovelox ti beccasse a
300 all’ora su una Panda. Tu
poi devi dimostrare che l’auto
è tarata male: mica semplice.
Ma andare a 300 all’ora con
una Panda non è possibile».
● 4. Quali test si fanno per
cercare di essere
scagionati?
«Si simulano le condizioni di
gara in laboratorio. Diego lo
fece a Firenze e a Losanna. Si
pedala per un paio d’ore, si
beve poco, si suda molto, si
producono campioni di urina.
A Losanna fece due giorni di
test, tra cui lo screening della
escrezione renale. Fu riconosciuta
la mancanza di dolo e
sanzionata la negligenza».
 
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#58
(14-12-2017, 12:19 PM)Crow Ha scritto: La penso esattamente come AleJet.
Rovinare un campione e il ciclismo per una spruzzata di ventolin che ha vantaggi secondo me minimi (e non sempre porta vantaggi come ha detto Petacchi) mi pare un po' assurdo.

se ha vantaggi minimi perche lo fa/lo fanno?
in certi momenti potrebbe invece essere decisivo, secondo me non dovrebbero essere trattate in corsa queste cose. non ce l'ho con froome ma se usi questi sistemi borderline per ottenere vantaggi marginali (ma che cmq potrebbero essere decisivi) poi non lamentarti se fai male i conti o se il tuo corpo reagisce diversamente.

froome a quanto pare stava poco bene ed ha "esagerato" per non compromettere la corsa, ma non vedo differenza verso una persona che prende l'influenza o che ha problemi di stomaco o altro, fanno parte del gioco, se non stai bene ti stacchi, perdi e amen non muore nessuno. Se sei una bestia da vittoria, per dirla come di luca, poi non lamentarti se succedono queste cose
 
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#59
riguardo a quanto detto dal dott.guardascione.

qui si vuole far passare l'utilizzo sistematico di medicinali in corsa, medicinali che poi trattano fenomeni acuti, come una cosa normalissima. Per me e' disgustoso, o meglio, siccome potrebbero esserci persone seriamente malate di asma mi va bene anche che abbiano questa possibilita', ma che trattino i fenomeni veramente acuti, veramente gravi, non che un ciclista va avanti a botte di 5-10-20 "puff" a corsa, ma che cazzo e', siamo in farmacia o in una corsa di bici?

onestamente non mi fanno per niente pena, usano in maniera sistematica un cavillo regolamentare per le emergenze, se stai male rallenti e ti stacchi porca miseria


(14-12-2017, 01:01 PM)Hiko Ha scritto: Mi sembra abbastanza approssimativo Tony. Se non sbaglio l'esito dell'analisi (neanche delle controanalisi) è arrivato proprio il giorno del Mondiale a crono, quindi non vedo come sarebbe stato possibile fargli saltare quella corsa.

E poi per questo tipo di sostanza la sospensione non è automatica, in quanto è possibile ci siano contaminazioni in base ad altri fattori esterni ed è stata data a tutti la facoltà di difendersi.

Tony approssimativo ma fosse stato un altro avremmo saputo dell'anomalia molto prima.

comunque secondo me lo scagionano (con polemiche al seguito)
 
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#60
(14-12-2017, 12:45 PM)Lambohbk Ha scritto: Tony Martin non l'ha presa benissimo: “Altri atleti sono stati sospesi immediatamente dopo un test positivo. A Froome e alla sua squadra è stato invece dato il tempo di spiegarsi. Non so se ci sono stati altri casi simili nel passato recente. È uno scandalo e quantomeno non sarebbe dovuto essere autorizzato a correre il Mondiale“.

"Sembra che ci siano accordi dietro le quinte per uscire da questa situazione e che lui e la sua squadra possano ricevere un trattamento speciale”.

“Abbiamo bisogno di un approccio coerente e trasparente da parte dell’UCI. Quel che sta succedendo ora è incoerente, poco limpido, non professionale e ingiusto”.

Tony Martin dovrebbe studiarsi un po' il regolamento anti-doping e scoprire la differenza fra un AAF e un ADRV prima di aprire bocca e sparare cazzate.
 
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