Login Registrati Connettiti via Facebook



Non sei registrato o connesso al forum.
Effettua la registrazione gratuita o il login per poter sfruttare tutte le funzionalità del forum e rimuovere ogni forma di pubblicità invasiva.

Condividi:
Manuele Mori
#1
 
Rispondi
#2
Manuele Mori firma per un’altra stagione con la Lampre-Merida
La Lampre-Merida ha deciso di continuare a beneficiare dell’enorme bagaglio di esperienza sviluppato negli anni da un corridore come Manuele Mori. Il ciclista toscano, trentaquattro anni, ha prolungato di un’altra stagione il contratto con la squadra blu-fucsia-verde, assicurandosi così la settima annata consecutiva in squadra.

Basta un dato per evidenziare quanto possa essere importante l’apporto di esperienza di Mori, soprattutto per un team fortemente orientato alla crescita di giovani talenti: Manuele, nella sua carriera da professionista (iniziata nel 2004) ha preso parte a tutte le corse del calendario World Tour, escluse la Parigi-Roubaix e la Gand-Wevelgem, conquistando in ognuna almeno una volta un piazzamento nelle prime 25 posizioni (a eccezione dei Grandi Giri).
Inoltre, in un ciclismo sempre più internazionale, Mori ha corso in tutti i continenti, in attesa di debuttare in qualche competizione africana.

“Correre per sette stagioni consecutive nella stessa squadra è una grande soddifazione per un ciclista, è un segnale del fatto che il tuo lavoro viene apprezzato e una possibilità di gran valore per compiere un percorso di crescita professionale – ha sottolineato Mori – Ringrazio la dirigenza della squadra, la famiglia Galbusera di Lampre, l’azienda Merida e tutto il personale del team per la rinnovata fiducia: la squadra è davvero una seconda famiglia per me.

Con il passare delle stagioni agonistiche, il mio ruolo è cambiato, ora sono concentrato nel dare il massimo supporto ai capitani, nel gestire in diretta in corsa le varie situazioni critiche. In più, sono molto soddisfatto di poter offrire il mio contributo di esperienza ai giovani: con loro la Lampre-Merida sta facendo un ottimo lavoro, è un vero piacere poter dare il mio supporto“.

Questo le parole del team manager Brent Copeland: “Manuele è il miglior esempio di ‘uomo squadra’: coinvolgente, disponibile, esperto e forte. Queste sono qualità preziose, di conseguenza abbiamo deciso senza tentennamenti poter continuare ad avere Mori in organico.
La sua presenza sarà un beneficio per i capitani sia nelle corse di un giorno, sia nei Grandi Giri; inoltre Mori darà il suo contributo importante nella crescita dei giovani e nell’ambientamenti in squadra dei nuovi arrivati“.

comunicato stampa Lampre-Merida
 
Rispondi
#3
Manuele Mori ed Elisa si coccolano Aurora
È la primogenita per il corridore toscano

[Immagine: showimg.php?cod=77095&resize=10&tp=n]

Festa grande in casa di Manuele Mori: ieri sera, infatti, la signora Elisa ha dato alla luce Aurora. Al corridore della Lampre Merida, alla sua compagna e alla piccola, gli auguri della redazione di tuttoBICi e tuttobiciweb.

tuttobiciweb.it
 
Rispondi
#4
Mori: «Dopo il Giro, c'è un sogno tricolore da esaudire»
Manuele prosegue la sua stagione al fianco di Diego Ulissi

Cosa si fa al termine di una grande corsa a tappe? Ci si gode la famiglia, un po’ di meritato riposo e poi si riprende a pedalare. Che altro se no? A raccontarcelo è un corridore esperto come Manuele Mori, pedina importante della Lampre Merida, che ha fatto faville nella recente corsa rosa tra chilometri in fuga e un'esultanza indimenticabile per la vittoria dell'amico Ulissi.
Dove sei Manuele?
«A casa, in Toscana, con Elisa e la nostra piccola Aurora, 3 mesi di amore e gioia. Tornato a casa dal Giro ho trascorso due giorni senza voler nemmeno vedere la bici, dopo di ché sono ripartito con calma insieme a Diego (Ulissi appunto, ndr), ci siamo fatti qualche "giratina", ieri due ore, oggi in programma una piccola distanza. È giusto che il fisico si riprenda pian pianino, soprattutto per chi come me non ha più l’età per sopportare questi ritmi (ride, ndr)».

Resterà agli archivi la tua esultanza per la vittoria di Diego a Fiuggi.
«Ci tenevo quasi più io di lui. Non pensavo mi avrebbero inquadrato, ho sentito dagli altoparlanti che aveva vinto e non ci credevo. Non sono riuscito a trattenere l’entusiasmo, ho vissuto con lui gioie e dolori, questo successo è stato liberatorio, ci voleva proprio. So i sacrifici che ha affrontato nei mesi passati, allenarsi senza sapere quando si può rientrare è difficile. Dopo 12 anni di professionismo, so che noi corridori scalpitiamo se non corriamo un mese, vedere lui tener duro per 9 è stata una dimostrazione di determinazione. Siamo andati ad allenarci in altura a luglio, in ritiro a gennaio a Gran Canarina, ancora prima di sapere l’esito della squalifica si è sempre allenato come un vero professionista».

Ti aspettavi avrebbe vinto così presto?
«Non è facile rientrare dopo uno stop così lungo, ogni sera gli dicevo di avere pazienza e di non farsi troppe illusioni perché senza ritmo gara non si può pretendere di lottare con i migliori anche se sei un campione».

Dove ti vedremo a breve?
«Il mio programma segue quello di Diego: riattaccheremo il numero sulla schiena al Giro di Slovenia, poi punteremo al Campionato Italiano e infine decideremo se presentarci al via della Vuelta oppure no. Per quanto mi riguarda ricerco un buon risultato personale, un podio o una vittoria che mi sfugge sempre. Con Diego cercheremo il colpo pieno in una tappa al Polonia o alla Vuelta. Che dire del Campionato Italiano? Ci pensiamo da tempo perché è disegnato su un percorso che si addice a Diego, gli piace, un anno ha fatto secondo e un altro anno primo alla Milano-Torino, ma c’è da tenere a mente che il 27 giugno al via ci saranno squadre superiori a noi in salita».

Spiegati.
«Noi, è vero, siamo andati fortissimo al Giro ma in squadra avevamo tanti stranieri e obiettivamente il blocco italiano è più forte nelle volate. Diego sul Superga dovrà vedersela contro l’Astana al gran completo e altre squadre che nel finale saranno senz’altro in superiorità numerica. Lui inoltre ha avuto un inizio di stagione molto faticoso, rientrando alle Ardenne e portando a termine un Giro davvero duro, speriamo arrivi al 100% all’appuntamento tricolore. Per vincere anche la maglia di Campione d’Italia deve fare un altro numero».

Se Diego vince il tricolore cosa fai?
«Lo abbraccio, come tutte le altre volte. La vittoria al Giro ha avuto un valore speciale, è stata una vittoria liberatoria, una rinascita».

Giulia De Maio per tuttobiciweb.it
 
Rispondi
#5
Mori, esperienza e vitalità per la Lampre-Merida anche nel 2016
Dopo Matteo Bono, anche un altro corridore dalla grande esperienza vede confermata la propria presenza nell'organico della Lampre-Merida per il 2016.

Manuele Mori ha siglato l'accordo per vivere l'8^stagione con il team del manager Copeland, continuando così a ricoprire l'importante ruolo di spalla fidata per i capitani e di preziosa guida per i giovani del gruppo blu-fucsia-verde.

Toscano classe 1980, figlio e fratello d'arte (il padre Primo e il fratello Massimiliano sono stati ciclisti professionisti), Manuele ha saputo costruirsi nelle sue 12 stagioni di professionista un profilo ciclistico di alto livello, improntato alla generosità e alla capacità di gestione della gara in appoggio ai capitani.
Mori ha saputo anche togliersi la soddisfazione di cogliere un successo personale, conquistando nel 2007 la Japan Cup, proprio in Giappone dove il corridore toscano può contare su un vastissimo seguito e su un club di sostenitori particolarmente calorosi.

"Il profilo del nostro organico è caratterizzato da molti corridori giovani e dall'approccio dinamico alla gara - ha spiegato il team manager Copeland - Questa impostazione, per essere bilanciata, necessità la presenza di atleti che sappiano offrire un alto contributo di esperienza, di professionalità e di perizia ciclistica: Manuele Mori possiede tutte queste caratteristiche, risultando così essere il corridore perfetto per aiutare i capitani.
La vitalità di Manuele è inoltre preziosa per creare in squadra il giusto spirito di gruppo".

Mori ha così espresso tutta la sua soddisfazione: "Sono felicissimo e orgoglioso di poter continuare il mio cammino professionistico insieme al Team Lampre-Merida: vorrei ringraziare tutto lo staff, i tecnici, la dirigenza e gli sponsor che in questi anni, ben 8, hanno creduto e continuano a riporre fiducia in me, ripagando in questo modo i miei sforzi e il lavoro che ho sempre cercato di svolgere al meglio.
Il supporto ai capitani e ai giovani è sempre stato il mio primo obiettivi, sono contento di poter continuare in questo lavoro, non vedo l'ora che inizi la nuova stagione e di vivere, al fianco dei miei compagni, nuove emozioni, con l'obiettivo di tenere sempre alti i colori blu-fucsia-verdi nel mondo".

comunicato stampa Lampre-Merida
 
Rispondi
  


Vai al forum:


Utente(i) che stanno guardando questa discussione: 1 Ospite(i)