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Giochi Olimpici Invernali - Pechino 2022
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SALTO CON GLI SCI
AUSTRIA
NORVEGIA
Johann Andre Forfang (attualmente Covidato)
Halvor Egner Granerud
Robert Johansson
Marius Lindvik
Daniel Andre Tande (attualmente Covidato)
GERMANIA
Markus Eisenbichler
Karl Geiger
Stephan Leyhe
Pius Paschke
Constantin Schmid
SLOVENIA
Lovro Kos
Amze Lanisek
Cene Prevc
Peter Prevc
Timi Zajc
POLONIA
Dawid Kubacki
Stefan Hula
Kamil Stoch
Pawel Wasek
Piotr Zyla (attualmente Covidato)
GIAPPONE
Daiki Ito
Junshiro Kobayashi
Ryoyu Kobayashi
Naoki Nakamura
Yukiya Sato
RUSSIA
Evgeny Klimov
Ilya Mankov
Mikhail Nazarov
Daniil Sadreev
Roman Trofimov
SVIZZERA
Simon Ammann
Gregor Deschwanden
Killian Peier
Dominik Peter
REPUBBLICA CECA
Roman Koudelka
Cestmir Kozisek (attualmente Covidato)
Viktor Polasek
Filip Sakala
FINLANDIA
Antti Aalto
Niko Kytosaho
STATI UNITI
Kevin Bickner
Patrick Gasienica
Casey Larson
UCRAINA
Vitaly Kalinichenko
Anton Korczuk
Evgeny Marusiak
KAZAKISTAN
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CANADA
Mackenzie Boyd Clowes
Matthew Soukup
ESTONIA
Artti Aigro
Kevin Maltsev
ITALIA
Giovanni Bresadola
ROMANIA
Daniel Andre Cacina
Andrei Feldoeran
BULGARIA
Vladimir Zografski
TURCHIA
Fatih Arda Ipcioglu
CINA
Song Qiwu
COMBINATA NORDICA
NORVEGIA
Espen Andersen
Espen Bjornstad
Jorgen Graabak
Jens Luraas Oftebro
Jarl Magnus Riiber
GERMANIA
Eric Frenzel
Vinzenz Geiger
Johannes Rydzek
Julian Schmid
Terence Weber
AUSTRIA
Martin Fritz
Lukas Greiderer
Johannes Lamparter
Franz Josef Rehrl
Mario Seidl
GIAPPONE
Sora Yachi
Akito Watabe
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STATI UNITI
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FINLANDIA
Ilkka Herola
Eero Hirvonen
Arttu Maekiaho
Otto Niittykoski
Perttu Reponen
FRANCIA
Matteo Baud
Gael Blondeau
Antoine Gerard
Laurent Muhlethaler
Edgar Vallet
ITALIA
Iacopo Bortolas
Raffaele Buzzi
Samuel Costa
Alessandro Pittin
REPUBBLICA CECA
Lukas Danek
Ondrej Pazout
Tomas Portyk
Jan Vytrval
RUSSIA
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POLONIA
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ESTONIA
Kristjan Ilves
SLOVENIA
Vid Vrhovnik
KAZAKISTAN
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LETTONIA
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UCRAINA
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COREA DEL SUD
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CINA
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Dopo le ultime prestazioni, abbiamo una Slovenia in grande ed inattesa crescita, probabilmente grazie a materiali di prim'ordine, mentre Kobayashi dal dopo Tournèe s'è attestato tra la quarta e l'ottava posizione, mentre un arrembante Geiger, dopo la vittoria di ieri, è tornato leader della classifica di Coppa del Mondo, anche se questa fase della stagione non sta offrendo un chiaro e netto favorito come successo in altre stagioni olimpiche.
L'unica cosa certa è che la Polonia è in crisi nera, dimostrazione ne è che Stefan Hula, che in Coppa del Mondo è stato impiegato pochissimo, è stato convocato per i giochi olimpici a discapito di gente come Stekala.
Ecco, un atleta che nelle ultime gare pareva essere superiore a tutti è Marius Lindvik, ma al momento si trova in quarantena perchè venuto a contatto con un positivo, credo Forfang, il tutto a due settimane dall'inizio dei giochi.
In ogni caso l'Italia perde la possibilità di un oro quasi certo e il settore della velocità femminile perde il punto di riferimento.
(24-01-2022, 08:58 AM)Andy Schleck Ha scritto: I media svizzeri riportano della diagnosi della Goggia con il titolo “fortuna nella sfortuna” però caspita da quel poco che ne capisco io una lesione dei crociati non è la diagnosi più divertente da ricevere poi magari dipende dall’entità
Non so se hai visto la caduta, ma da quanto si è piegato il ginocchio e data la sua storia di infortuni poteva andare molto peggio. Io vedendola in diretta ho proprio pensato che l'olimpiade fosse andata del tutto.
Grande escluso della spedizione della combinata nordica Italiana è Aaron Kostner, atleta in grande difficoltà.
JO Pékin - Voici les pistes olympiques de ski alpin.
— Ski - Biathlon - Sports Infos (@SkiNordique_net) January 29, 2022
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Une photo signée par le Norvégien Kjetil Jansrud depuis son avion. "Visiblement l'endroit est les conditions sont fantastiques" a t'il ajouté ! pic.twitter.com/T9Pk8kfbqK
Dubai 2022
Fractionally more snow than where I grew up in the Bay Area of California. But a close contest. #beijing2022 ?Matthias Hangst pic.twitter.com/BvHsUhfaDw
— Joanne Firesteel Reid (@JFiresteel) January 29, 2022
Questo è il tracciato del Biathlon. Inutile dire come azzeccare i materiali possa portare un grande vantaggio.
Comincio col Biathlon. Prima Olimpiade senza Fourcade, per questo meno nobile rispetto alla precedente, quando Fourcade e Johannes Boe hanno raggiunto l'apice della loro rivalità in un edizione in cui Fourcade ha spesso e volentieri dato la paga al più giovane Norvegese, salvo però regalargli l'oro nella 20 km a seguito di un ultimo poligono disastroso in una situazione per lui favorevolissima. Fourcade s'è ritirato nel 2020, mentre Johannes Boe nelle ultime due stagioni, quando avrebbe dovuto mettere assieme numeri eccezionali per avvicinare il Francese e Bjorndalen nelle classifiche all-time del Biathlon, ha subito una regressione prima al poligono, poi anche sugli sci, tanto che è praticamente già fuori da ogni discorso per la vittoria della sua quarta sfera di cristallo consecutiva.
Tuttavia nella tappa di Anterselva ha dato segnali di ripresa nel passo sugli sci, anche se la fallosità al tiro gli ha precluso le possibilità di successo sia nella 20 km, che nella mass start. La distanza dal secondo posto in generale tutto sommato è ancora contenuta, 61 punti da Jacquelin, ma ormai la corsa per il coppone è compromessa, merito di un Quentin Fillon Maillet che da eterno piazzato, s'è trasformato in un vincente seriale, soprattutto negli inseguimenti, format di gara in cui è reduce da tre successi di fila. Qualora riuscisse a fare un'ottima sprint, sarà il grande favorito della prova ad inseguimento. La sua percentuale al poligono non è eccezionale, 85,8% con picchi di 88,3% in piedi, ma dato il livello generale della concorrenza, ampiamente più basso rispetto al recentissimo passato, sta dominando la stagione. In casa Francia va tenuto d'occhio Emilien Jacquelin, che nelle ultime gare ha fatto una fatica immane tanto che con uno zero al poligono, è arrivato solo decimo nell'ultima mass start disputata. Se Jacquelin torna sui livelli di Dicembre, attenzione alla Francia in staffetta, vera alternativa della Norvegia grazie all'ottima stagione di Fabien Claude e ad un Desthieux in ripresa dopo un disastroso fine Dicembre.
Norvegia appunto. Oltre a Johannes Boe, da segnalare come stia salendo di colpi anche Tarjei Boe, alla sua quarta olimpiade ed ancora alla ricerca della prima medaglia individuale. Il più anziano dei fratelli Boe potrei anche considerarlo il favorito numero uno della 20 km, gara che darà il via al programma individuale, anche se non va sottovalutato il campione del mondo in carica della specialità, Sturla Holm Laegreid. Attenzione anche a Christiansen, soprattutto in chiave Sprint.
Germania che si presenta senza un chiaro leader, ma con un Doll che in queste prime gare del 2022 ha fatto vedere di essere veramente in forma. Una squadra Tedesca che può fare bene anche con un Lesser rivitalizzato, un Johannes Kuehn che a Dicembre ha vinto la prima gara della carriera in maniera dominante e sorprendente, anche se il suo atavico problema si chiama tiro in piedi, e due solidi come Nawrath e Rees, fondamentali in chiave staffetta qualora non si voglia rischiare Kuehn.
La Svezia schiera un Samuelsson che alla scorsa olimpiade s'è fatto conoscere da tutti con l'argento nell'inseguimento. Lo Svedese sta facendo una stagione molto solida, anche se ultimamente ha perso il treno Fillon Maillet, segno forse di come la Svezia abbia voluto preparare alla perfezione queste gare. Oltre a lui, occhio anche al campione del mondo della sprint, Martin Ponsiluoma, che nella gara secca è temibilissimo.
Russia che schiera Loginov, il rientrante Latypov e due nomi nuovi ed interessanti come Khalili e Serokhostov che hanno fatto bene di recente.
Queste le nazioni principali, poi ai giochi olimpici può succedere di tutto, basti vedere chi è finito sul podio delle ultime sprint olimpiche, gente come Krcmar (un solo podio in carriera, argento a Pyeongchang nella sprint), Soukup o Vincent Jay.
Capitolo Italia. Si va come sempre con Hofer e Windisch, anche se il leader del movimento in questo inverno è Thomas Bormolini, il quale si sta esprimendo su livelli mai avuti prima e che chissà.....magari in una gara ventosa, con tanti errori al poligono...
Primi giochi invece per Giacomel e Bionaz che continuano nella loro stagione discontinua.
Oh, se si allineano i pianeti ci si può pure giocare il podio nella staffetta.
Ovviamente però la donna copertina è Marte "Sonny" Olsbu Roeiseland, autentica dominatrice della stagione in cui non ha avuto cedimenti, vincendo almeno una gara in ogni località dove ha gareggiato.
Attenzione però alla pattuglia Svedese, capitanata dalle sorelle Oeberg e che ha dimostrato grande profondità grazie a Brorsson, Persson, Magnusson e alla pur sempre temibile Stina Nilsson, campionessa olimpica nella sprint a Pyeongchang (non quella del Biathlon, ma della cugina meno nobile) e alla prima convocazione olimpica nel Biathlon. Attenzione alla coppia Bielorussa Alimbekava e Sola.
Capitolo Germania: Hermann è reduce da una stagione spenta, Preuss da malanni di vario genere ed Hinz, Vogt e Weidel non sono certo sinonimo di garanzia. In casa Germania quindi, dopo i fasti della scorsa olimpiade grazie a Dahlmeier, è tutto buio. Vediamo se proprio nell'appuntamento più importante dell'anno si accende la luce.
Temibilissime le Francesi, con Julia Simon che è la vera mina vagante del lotto, ma pure Braisaz non va sottovalutata, anzi. Le due Anais, Chevalier e Bescond, danno quel pizzico di solidità che non da certo fastidio.
Altre outsider potrebbero essere Davidova, Hauser, Reztsova e, perchè no, pure le Americane.
Poi ci sarebbe Vittozzi...................
Dopo i due quarti posti alle olimpiadi 2018, quando non era ancora la macchina perfetta delle ultime quattro stagioni, Jarl Magnus Riiber va alla caccia della consacrazione a cinque cerchi. Sarebbe il coronamento di un quadriennio senza precedenti nella Combinata Nordica: 43 vittorie e 51 podi su 57 segmenti di fondo disputati a cui vanno aggiunti due titoli mondiali ed un argento individuali.
Se lo meriterebbe anche, insomma, chi se non lui. Ma nell'ultimo mese è sorto un punto di domanda grosso come una casa: la schiena come sta ? E quanto essa potrà inficiare sulle sue prestazioni in quel di Pechino ? A Seefeld abbiamo visto come non sia stato più forte del vento sul trampolino, come raramente gli è capitato ed in più sugli sci stretti ha spesso pagato dazio nel finale, suo autentico marchio di fabbrica nel segmento di fondo sin da quando era teenager. Insomma, Riiber non da le stesse garanzie che dava ad inizio stagione.
Andiamo con ordine però. La Norvegia si presenterà a Pechino con Riiber, Graabak, Oftebro, Andersen e Bjornstad. Parlato del primo, c'è da sottolineare come Graabak, colpo di fortuna di Seefeld a parte, negli ultimi tempi sia cresciuto di rendimento sul trampolino e visto che un oro olimpico individuale ce l'ha già al collo, datato 2014, sai mai che mantenga questo trend positivo e te lo trovi tra i primissimi ? Oftebro invece è il numero tre in casa Norvegia (anzi, quattro, ma ne parleremo) ma ultimamente si attesta sempre nelle parti meno nobili della top 10. Andersen e Bjornstad invece portati per arrivare a cinque. Se Andersen allo scorso mondiale ha overperformato, la stagione di Bjornstad fa capire come egli, che ha storicamente avuto il trampolino come punto forte, abbia smarrito la retta via e solo il podio fortunoso nella mass start di Otepaa è stato l'highlight della stagione. Se parliamo di Norvegia, non si può non parlare dell'Estone Kristjan Ilves, che è da anni aggregato al gruppo di lavoro Norvegese e che in questo momento può essere appunto considerato il numero tre di "Norvegia", data la stagione convincente che sta avendo nel fondo.
Si è parlato di Norvegia, la nazione che in questo quadriennio ha dimostrato più profondità di movimento, ma in questo ultimo scorcio di stagione, la Germania è tornata ad alti livelli con più atleti. La nazionale Tedesca, orfana di Fabian Riessle lasciato a casa per scelta tecnica, porterà a Pechino Geiger, Frenzel, Rydzek, Schmid e Weber. Se i primi due paiono intoccabili, sarà difficile capire chi degli altri tre gareggerà. Io dico la mia. Sul piccolo un Rydzek te lo puoi giocare. E' vero che sul trampolino non è più quello di cinque anni fa, ma nell'ultimo periodo ha avuto un bel progresso ed in più sugli sci stretti è ancora uno dei migliori. Inoltre sul piccolo, in teoria, i distacchi sono più ristretti, quindi tenderesti a giocarti lui piuttosto che uno Schmid, un po' più equilibrato, ma che deve trovare un salto cinque stelle per sbancare ed in più da meno garanzie di Rydzek sul fondo. Qualora invece Rydzek non si dimostrasse all'altezza sul trampolino piccolo, allora Schmid lo schieri sul grande e magari pure nella prova a squadre dove, appunto, ti garantisce solidità. Weber tenderei a schierarlo sempre. Ah, attenzione a Geiger, vicino ai migliori sul trampolino e probabilmente un Top 2 sugli sci stretti ed il migliore in volata. Non mi sorprenderei qualora portasse a casa un oro individuale. Frenzel invece è Frenzel, meno killer rispetto agli anni d'oro, ma pur sempre lui.
Parliamo di Austria e del leader di Coppa del Mondo, Johannes Lamparter, alla prima olimpiade in carriera. Il 20enne di Absam ha dimostrato pochi timori reverenziali quando c'è da prendersi le proprie responsabilità e, soprattutto, un passo sugli sci da primi 5. Qualora saltasse ai vertici, sarà difficilissimo mettere gli sci davanti ai suoi. Austria che poi potrà contare sui due "gemelli" Seidl e Rehrl, assolutamente rinati in questo 2021/22 dopo il periodo di convalescenza post infortunio. Nonostante non siano, sul cronometro, fondisti eccezionali, hanno dimostrato grande tenuta a traino e quindi verranno preferiti a Greiderer e Fritz che si giocheranno l'unico altro posto a disposizione per gareggiare, salvo che uno non faccia una gara e l'altro faccia l'altra.
Giappone capitanato da un Akito Watabe diabolicamente regredito dopo un avvio di 2022 spumeggiante, anche se sul trampolino ha fatto tanta fatica. Attenzione a Ryota Yamamoto, caratteristiche simili a Seidl e Rehrl, ma più incisivo nel finale e, qualora si trovasse in quota, attenzione a lui per una possibile medaglia.
Outsider di lusso dalle altre nazioni. Beh, ovviamente Ilkka Herola, il più grande piazzato del lotto, forse il miglior fondista del circuito, reduce dal Covid, ma che a Seefeld ha ripreso le misure. Sempre in casa Finlandia io continuo a credere in Eero Hirvonen, anche se sono forse l'unico al mondo.
Mi aspetto degli Stati Uniti competitivi per la top 20, sorpattutto con Ben Loomis, mentre spiace che Muhlethaler abbia preso il Covid proprio nei primi giorni del 2022 perchè ha perso ritmo sia sul trampolino che sugli sci stretti.
Capitolo Italia: non saprei cosa aspettarmi. Si va con un Pittin spento, un Costa rientrante dopo l'esclusione per la mancata vaccinazione, un Bortolas che è reduce da un buono stint in Alpen Cup con tanto di vittoria il 15 Gennaio a Schonach davanti ai coetanei Tedeschi, ma che fino a Lillehammer era impresentabile in Coppa del Mondo. Dulcis in fundo Raffaele Buzzi, atleta che sta mettendo assieme il miglior inverno della sua carriera. Dato il campo partenti di minor qualità rispetto alla Coppa del Mondo, potrebbe pure venire fuori una bella top 20 olimpica, coronamento di una bella stagione.
Tra l'altro la positività di Ilves ha avviato una procedura più stringente (quindi immagino più tamponi) per alcuni atleti della nazionale Norvegese con cui ha volato, tra cui Riiber, che quindi ha uno stress supplementare.
Come già ampiamente detto nel corso della stagione, in questo momento è difficile trovare un saltatore che si erge nettamente sopra gli altri, anche se, vedendo le ultime gare, per trovare un favorito bisogna volare in Norvegia ed opzionare Marius Lindvik, vincitore di tre delle ultime quattro gare cui ha preso parte. In casa Norvegia occhio anche ad Halvor Egner Granerud, solido ed in grande palla nei salti di allenamento di oggi sul trampolino piccolo.
Per quanto riguarda le altre nazioni, Germania che ha grandi chance di medaglia con il solito duo Geiger ed Eisenbichler, anche se bisogna stare attenti a Constantin Schmid e, perchè no, a Stephan Leyhe che di recente sta saltando bene.
Sarà anche la prima olimpiade dove Kobayashi ha la pressione di fare risultato, mentre i suoi compagni di squadra oggi han fatto abbastanza male.
Parliamo di Austria e di Manuel Fettner, che oggi ha saltato davvero bene tanto da issarsi al secondo posto, dietro Granerud, nella classifica della somma dei punti di tutti e tre i salti. Altissimo il livello degli Austriaci grazie al solito Kraft ed anche a Hoerl ed Huber, l'ultimo dei quali su un trampolino dove pare spirare sempre il vento frontale può far grandi cose.
Come già sottolineato due settimane fa, Slovenia in grande palla con i due Prevc, Kos e Zajc che si sono piazzati sempre tra i migliori in allenamento, mentre Lanisek è rimasto indietro. Sarebbe clamoroso qualora Lanisek, primo Sloveno in Coppa del Mondo, rimanesse fuori dalla gara di Domenica, ma da questo primo giorno di allenamenti potrebbe anche succedere.
Duclis in fundo, tra le cosiddette superpotenze, la Polonia, che ha portato a Pechino Stoch, Zyla, Kubacki, Hula e Wasek. Stoch ha dato segnali di vita nelle ultime gare ed anche oggi, così come Zyla. Kubacki e Hula invece si sono piazzati a metà classifica.
Occhio agli Svizzeri e a Klimov, vincitore del terzo salto di allenamento.
Italia che si presenta col solo Giovanni Bresadola, alla prima olimpiade in carriera e che proverà a strappare un piazzamento tra i trenta in tutte e due le gare individuali.
Najlepsi zawodnicy czwartkowych treningów w #Pekin2022 po zsumowaniu wszystkich trzech rund:
— Adam Bucholz (@Bucholz_Adam) February 3, 2022
1. ?? Granerud 181,0 pkt.
2. ?? Fettner 175,2
3. ?? P. Prevc 172,4
4. ?? Kraft 172,2
5. ?? Stoch 169,8
#skijumpingfamily @skijumpingpl @Eurosport_PL pic.twitter.com/NGnX3m97hD
Questa è la classifica data dalla somma dei punteggi conseguiti nei tre salti di allenamento di oggi.
Pare che il CIO stia cercando di spingere per diminuire i giorni di quarantena degli atleti risultati positivi.
Domani prime medaglie, il programma è nella prima pagina.