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Giro d'Italia 2022 | 7^ tappa: Diamante - Potenza
#1
Montagna 
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[+] A 1 utente piace il post di Jussi Veikkanen
#2
Tappa veramente bella, speriamo ci sia voglia
 
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[+] A 1 utente piace il post di Italbici
#3
Fuga e sonno dietro
 
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#4
L'ipotesi più probabile è una fuga di uomini fuori classifica... volendo credere che la tappa possa essere diversa? Cosa può succedere? Mvdp può fare la corsa per vincere? Dietro che tira con la sua squadra, per tenere la fuga a bada? Oppure lui stesso in fuga.O si riposa in vista di Napoli? Vi aspettate squadra come la Jumbo provare a raddrizzare il Giro cercando una fuga bidone?
 
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#5
Troppo dura per MvdP e Girmay.

La speranza è che chi ha più uomini in classifica voglia provare a muovere le seconde punte.
 
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#6
L’arrivo di Potenza un tempo era denso di trabocchetti. Soprattutto quando la tappa superava lautamente i 200 km. Con chilometraggi brevi, soventi volatoni.
Speriamo non si ripeta uno schifo come quello di oggi, perché il ciclismo non se lo può permettere, dal momento che occupa un canale e mezzo della Rai. Confido in Matthieu!
Comunque a Potenza sono arrivato così:
1961: Vito Taccone (volata a due su Junkermann).
1963: Vittorio Adorni (in solitudine e conquista della maglia rosa).
1965: Vittorio Adorni (in solitudine e conquista della maglia rosa).
1967: Willy Planckaert (volatona).
1969: Michele Dancelli (volatona).
1971: Enrico Paoloni (anticipo di 3” su Motta poi retrocesso all’ultimo posto e penalizzazione di 10 minuti per positività all’antidoping).
1975: Roger de Vlaeminck (Volatona).
1979: Claudio Bortolotto (volata a due su Beccia).
1981: Palmiro Masciarelli (volata a sei).
1986: Roberto Visentini (in solitudine con un colpo da finisseur).
1989: Stefano Giuliani (in solitudine).
2001: Danilo Hondo (volatona).
 
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[+] A 5 utenti piace il post di Morris
#7
Temo una fuga bidone numericamente elevata..
Speriamo in bene
 
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#8
Fuga bidone sarebbe tanta roba se fosse tipo l'Aquila 2010.

Più ci ripenso e più mi dispiace che quel Giro non l'abbia vinto Arroyo, probabilmente, ora, la storia sarebbe un po' diversa.

Comunque Visentini fece un'azione clamorosa nel 1986, purtroppo il percorso di quel Giro d'Italia non era all'altezza del suo vincitore.
 
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[+] A 3 utenti piace il post di Luciano Pagliarini
#9
La fuga bidone rende quasi sempre bello un Giro.

Però ormai temo che le fughe bidone non possano in pratica più accadere.
 
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#10
(12-05-2022, 07:56 PM)Luciano Pagliarini Ha scritto: Troppo dura per MvdP e Girmay.

La speranza è che chi ha più uomini in classifica voglia provare a muovere le seconde punte.

MvdP  qualche chance, per me, ce la ha. Al Lombardia 2020 era a 15 secondi dai primi alla fine della discesa della Colma. Si deve difendere sul Viggiano, ma tutte le altre salite sono alla sua portata.  Certo non è il favorito, gli deve andare bene con la composizione della fuga e con lo svolgimento della corsa. Poi bisogna vedere se ha voglia di spremersi sapendo che il giorno dopo c'è una tappa che invece è molto adatta.  Tra gli uomini di classifica le speranze per una tappa frizzante sono legate soprattutto a Barhain e Bora.
 
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[+] A 1 utente piace il post di Spalloni
#11
(12-05-2022, 08:56 PM)Morris Ha scritto: 1989: Stefano Giuliani (in solitudine).

Credo sia stata la prima tappa in assoluto che ho mai visto del Giro d'Italia, ricordo che pensai che Giuliani era fortissimo perché aveva battuto il campione del mondo e poi si chiamava come il portiere del Napoli
 
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[+] A 8 utenti piace il post di BidoneJack
#12
(12-05-2022, 09:22 PM)Spalloni Ha scritto:
(12-05-2022, 07:56 PM)Luciano Pagliarini Ha scritto: Troppo dura per MvdP e Girmay.

La speranza è che chi ha più uomini in classifica voglia provare a muovere le seconde punte.

MvdP  qualche chance, per me, ce la ha. Al Lombardia 2020 era a 15 secondi dai primi alla fine della discesa della Colma. Si deve difendere sul Viggiano, ma tutte le altre salite sono alla sua portata.  Certo non è il favorito, gli deve andare bene con la composizione della fuga e con lo svolgimento della corsa. Poi bisogna vedere se ha voglia di spremersi sapendo che il giorno dopo c'è una tappa che invece è molto adatta.  Tra gli uomini di classifica le speranze per una tappa frizzante sono legate soprattutto a Barhain e Bora.

Il problema è che nella tappa di Napoli può fare un numero dei suoi, perché sfinirsi domani?
 
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#13
Purtroppo la "Ineos ha cambiato modo di correre" temo che sia un assunto valido solo per le classiche.

Domani sarebbe la tappa perfetta per mandare all'attacco Sivakov, con un Tulett a scortarlo, e dire agli altri "ora andate a prenderlo".

Spererei almeno in Gall, Mollema, Nibali, Foss. Cioè gente che se gli lasci troppo spazio poi può tornare utile nelle dinamiche di gara.
 
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#14
Da domani non mi aspetto niente ma sono già deluso.
Per i vari Van der Poel e Girmay credo che sia un filo troppo dura, potrebbero comunque stupire ma non credo abbiano voglia di spremersi troppo visto che sabato è molto adatta.
 
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#15
Se Valverde vuole timbrare il carrellino, domani è un'ottima occasione
 
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#16
(12-05-2022, 10:14 PM)Luciano Pagliarini Ha scritto: Purtroppo la "Ineos ha cambiato modo di correre" temo che sia un assunto valido solo per le classiche.

Domani sarebbe la tappa perfetta per mandare all'attacco Sivakov, con un Tulett a scortarlo, e dire agli altri "ora andate a prenderlo".

Spererei almeno in Gall, Mollema, Nibali, Foss. Cioè gente che se gli lasci troppo spazio poi può tornare utile nelle dinamiche di gara.

Mollema può sembrare un profilo insignificante in questo Giro, probabilmente lo è.
Eppure ruotano intorno a Mollema le mie personali elucubrazioni sulla tappa di domani e sulla possibilità, imho elevata, di assistere a una fuga bidone.
La tappa è adattissima per l'olandese, che può andare in fuga anche con un paio di compagni di squadra.
Verrebbero così meno le velleità della Trek di tirare per difendere la maglia rosa di Lopez, che sarebbe comunque a forte rischio il giorno seguente.
E la squadra della maglia rosa che decide di non tirare genererebbe il primo tassello per l'effetto domino che potrebbe portare un drappello nutrito e variegato a prendere tanto vantaggio, in attesa che dietro si prenda la decisione di responsabilità sulla corsa.
La scarsa volontà degli uomini di classifica di darsi battaglia, alla vigilia del Blockhaus, acuirebbe l'atteggiamento remissivo rispetto alla testa della corsa.
Un paio di quegli Ineos di cui parla, appunto, Luca sarebbero una manna, perché spegnerebbero le possibilità di vedere tirare la squadra della maglia rosa "ombra".
Un peccato, in ultimo, che non ci sia Tratnik.
 
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[+] A 6 utenti piace il post di Primo della Cignala
#17
Una pillola di storia sugli arrivi a Potenza.....

L'uno due di Vittorio Adorni a Potenza nel 1963 e nel 1965. Vinse entrambe le volte con oltre due minuti e mezzo sul secondo. La prima, nel 1963, fu pure la tappa inaugurale del Giro, che partì dal sud.
Ecco l'altimetria:
[Immagine: 1agiro1963.jpg]
Napoli-Potenza di 182 km. Adorni lasciò a 2’46” Edgard Sorgeloos (2°) primo nella volata del gruppo.

L'altimetria della frazione del 1965:
[Immagine: image.jpg]
Avellino Potenza (6a tappa) di 161 km. Adorni arrivò con 2’48” su Franco Bitossi, che anticipò Marcello Mugnaini di 6”. Il gruppo degli altri favoriti per il Giro, giunsero sgranati e furono regolati dallo svizzero René Binggeli (4°) a 4’16”.

Questi i filmati (si noti il pubblico, roba da stadio e ulteriore dimostrazione degli errori, lunghi oltre mezzo secolo, di FCI e Gazzetta):

1963:
https://www.youtube.com/watch?v=q3A73u9NnnU

1965
https://www.youtube.com/watch?v=58hxsyTBzrI
 
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[+] A 6 utenti piace il post di Morris
#18
50 km a tutta e ancora non esce definitivamente la fuga
 
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#19
Quasi 45 di media con tanta salita già fatta.. tra i più attivi VDP
 
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#20
Carapaz si è avvantaggiato in discesa con Porte. Tra l'altro c'è stata una caduta che ha diviso il gruppo.
 
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