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Giro d'Italia U23 2018
#1
Partenza da Forlì il 7 giugno e conclusione in Veneto il 16 dello stesso mese.

Durerà dieci giorni, come il Tour dell'Avenir, anziché sette come nel 2017.

Al via ci saranno 28 squadre: 15 italiane, 12 straniere e una selezione regionale.

Squadre da sei ovviamente.

Una delle squadre straniere dovrebbe essere la norvegese Uno-X nella quale si è trasferito, durante il mercato, Tobias Foss, settimo classificato all'ultimo Avenir, proprio perché dovrebbe permettergli di disputare anche Giro U23 e GVDA al contrario del suo ex team: la Joker.

Le tappe:

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#2
41° GIRO D’ITALIA UNDER 23, IL DIPLOMA DI MATURITÀ PER I TALENTI DEL CICLISMO

6 febbraio 2018 administrator
COMUNICATO STAMPA n.01
Lunedì 5 febbraio 2018

La nuova edizione della più ambita e prestigiosa corsa a tappe per ciclisti Under 23 del nostro Paese verrà presentata lunedì 19 febbraio 2018 a Roma, con la partecipazione del Ministro per lo Sport Luca Lotti, del Presidente Coni Giovanni Malagò, del Presidente FCI Renato Di Rocco, del CT della Nazionale Davide Cassani e del Direttore Generale del Giro Marco Selleri.

Il Giro d'Italia Under 23 Enel del 2017 ha rappresentato la “rinascita” di una tradizione prestigiosa e dal grande fascino, capace fin dalla prima edizione di impressionare tutti, addetti ai lavori e pubblico a bordo strada. E così cresce di mese in mese l’aspettativa per la 41a edizione della più ambita gara ciclistica a tappe del nostro Paese per la categoria Under 23.

L’attesa però è destinata a terminare: lunedì 19 febbraio 2018 alle ore 12 (Ministro per lo Sport, Largo Chigi 19 – Roma), verranno svelati i dettagli della nuova edizione del Giro d’Italia Under 23, con la partecipazione del Ministro per lo Sport Luca Lotti, del Presidente Coni Giovanni Malagò, del Presidente FCI Renato Di Rocco, del CT della Nazionale Davide Cassani e del Direttore Generale del Giro Marco Selleri; introduce Alessandro Fabretti.

Nove tappe da giovedì 7 a sabato 16 giugno 2018, attraversando 4 Regioni italiane, con 29 squadre al via, tra cui 14 team stranieri di livello internazionale, per la gara che rappresenta a tutti gli effetti l'anticamera del professionismo. Non è un eufemismo, ma un dato di fatto: ben nove dei primi dieci classificati dell’edizione scorsa vestono già, nel 2018, la casacca di team World Tour o Continental.

Pavel Sivakov, Maglia Rosa Enel 2017 che nel corso dell’inverno ha espresso via email grande entusiasmo per l’esperienza vissuta sulle strade del Giro d’Italia Under 23, ha trovato ingaggio al Team Sky, al momento la formazione di riferimento nel circuito World Tour. Così come il russo, hanno fatto il salto al professionismo anche lo statunitense Neilson Powless, gli australiani Lucas Hamilton e Jai Hindley, il bielorusso Aliaksandr Riabushenko (campione europeo U23), il sudafricano Nicholas Dlamini, il colombiano Álvaro José Hodeg, l’inglese Scott Davies, l’ucraino Mark Padun, l’italiano Nicola Conci e tanti altri, accasandosi anch’essi nei migliori Team del circuito World Tour, dalla Bahrein-Merida di Nibali alla UAE Team Emirates di Aru, dalla Sunweb di Dumoulin alla Quick-Step Floors di Gilbert, Gaviria e Viviani, dalla Mitchelton-Scott alla Dimension Data o alla Trek-Segafredo.

La portata internazionale dell’evento è dimostrata dalle nazionalità degli atleti appena citati; nella scorsa edizione solo due italiani sono riusciti a piazzarsi tra i primi dieci, Nicola Conci (7°) e Luca Raggio (10°), a dimostrazione dell’importanza strategica di una corsa a tappe che consente ai talenti del nostro Paese di confrontarsi con i pari-età più forti del Mondo, accrescendo il proprio bagaglio di esperienza di corsa. Un ruolo centrale nel panorama ciclistico italiano per il Giro d’Italia Under 23, fortemente voluto dal Presidente della Federazione Ciclistica Italiana Renato Di Rocco con il concreto impegno del Commissario Tecnico Strada Professionisti e Coordinatore delle Squadre Nazionali Davide Cassani, che ne ha studiato e curato ogni dettaglio; Direzione Generale di Marco Selleri, presidente della Nuova Ciclistica Placci 2013 e fino al 2015 «patron» del Giro delle Pesche Nettarine di Romagna, ed Organizzazione di Clinic4 di Marco Pavarini.

La direzione di corsa sarà affidata a Raffaele Babini, Fabio Vegni e Stefano Ronchi con Giuliano Collina come ispettore di percorso. Tutte le partenze e gli arrivi di tappa saranno animati con iniziative e attività sul ciclismo dedicati ai giovanissimi e alle famiglie oltre ad un villaggio ricco di prodotti enogastronomici.

Da pochi giorni è online il nuovo sito web del Giro d’Italia Under 23, al termine di un restyling condotto da Clinic4 con l’obiettivo di rendere l’interfaccia più usabile e per consentire agli appassionati di rimanere sempre aggiornati sulle ultime news in maniera semplice ed intuitiva.

giroditaliau23.it
 
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#3




Di primo acchito mi pare proprio un gran bel percorso.
 
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#4
 
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#5
Davvero un bel percorso, cinque arrivi in salita, ascese tutt'altro che banali e una cronometro finale molto mossa. Speriamo ci sia una adeguata copertura televisiva, tra belle località, giovani talenti e una corsa probabilmente combattuta e spettacolare la risposta dell'audience potrebbe essere interessante (con le dovute proporzioni).
 
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#6
 
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#7


Qua le straniere: http://www.cicloweb.it/2018/05/14/giro-d...i-in-gara/
 
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#8
Niente Hirschi né Pogacar dunque.

Meglio per i nostri, ma male per lo spettacolo.

La Lotto ha Vanhoucke che quest'anno si è visto pochissimo, ma con lo storico che si porta dietro è il favorito numero 1. Oltre a lui immagino ci sarà anche Dewulf, il quale quest'anno che ha più spazio sta facendo le onde.

La Axeon quest'anno non ha uno squadrone in ottica classifica generale, ma Barta col California nelle gambe può far paura. Curioso di vedere se Almeida proverà a far classifica.

La Polartec direi che porta sicuramente Moschetti e il tridente Ries, Inkelaar, Habtom per la classifica.

Per la SEG dovrebbero provare a far classifica Ide Schelling e Stephen Williams (a me piace di più il primo)...Mi piacerebbe che portassero anche Thymen Arensman, che tra i '99 olandesi mi sembra quello più portato per le corse a tappe (anno scorso secondo all'Oberosterreich juniores) ed è anche quello che ha cominciato meglio la stagione.

Direi, inoltre, che Affini, Kooistra e Julius Van Den Berg sono abbastanza sicuri del posto.

Per i tirolesi direi capitano Brkic, per la IAM Mader e per l'Astana Pronskiy (lui molto forte, ma ha iniziato la stagione balbettando)

Il Team Wiggins spero porti Pidcock che è il più interessante che hanno insieme a Donovan. Penso, inoltre, che tra le loro fila verranno selezionati Downey, Cullaigh e Fouche.

La Mitchelton sarà tutta per Robert Stannard che dovrebbe aver preparato il Giro a puntino. Sarà il corridore più talentuoso al via insieme a Philipsen, ma se dovesse vincere una corsa così dura vuol dire che siamo veramente di fronte a qualcosa di speciale.

La Russia temo possa portare Vlasov e Cherkasov, mentre la Colombia spero che venga con una formazione un po' più competitiva rispetto a quella del 2017.

Tra gli stranieri che corrono in squadre italiane sicuramente il più pericoloso è De Bod.

Comunque livello degli stranieri meno alto rispetto all'anno scorso, non c'è un Sivakov o un Lucas Hamilton.

L'Italia, invece, mi pare un po' più attrezzata. L'anno scorso solo Conci e Fabbro avevano le carte in regola per fare top-10.

Covili, Monaco, Scaroni, Sobrero e, ovviamente, Bagioli quelli che danno più garanzie.

Ma sono curioso di vedere anche Battistella, Caiati, El Gouzi e, soprattutto, Innocenti.
 
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#9
Ho spostato i messaggi nella discussione in cui dovevano stare Cool

E intanto mi dicono niente Bagioli perché deve fare la matura Triste
 
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#10
Percorso molto bello con tanta salita e molta curiosità per la crono finale con quella particolare novità.

Per quanto riguarda gli italiani molto curioso di vedere El Gouzi e soprattutto Innocenti di cui qui in Toscana molta gente ne parla come un possibile fenomeno e peccato non ci sia Bagioli.

Ma Robert Stannard in salita come va?
 
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#11
Forte.

Quest'anno 2° al Giro di Nuova Zelanda ad Admiral Hill.

L'anno scorso 8° a Campo Imperatore al Giro U23, 16° a Cervinia al GVDA e 12° a Valgrisenche (qua arrivato col gruppo di Sivakov, staccando di qualche secondo sia il capitano Storer che Eg)...il tutto correndo sempre da gregario.

C'è da vedere, però, come regge una corsa così dura.

Certo al GVDA è andato in crescendo nel 2017, ma qua la corsa dura 5 giorni in più.
 
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#12


 
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#13
 
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#14
ho due domande:

1) è già uscita una start list per il Giro? se sì dove la trovo?

2) la crono finale sarà ad inseguimento, quindi i ciclisti partiranno con una differenza di tempo in base al ritardo in classifica giusto? ma se due ciclisti dovessero avere 1" di distacco come fanno? avranno più pedane di partenza?
 
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#15
Ancora non c'è nessuna startlist, alcune squadre hanno annunciato i loro.

Sulla crono non ne ho idea, francamente.
 
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#16
Eccola la startlist: https://gallery.mailchimp.com/b6fb05d66c...isorio.pdf
 
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#17
Mia griglia

***** Stephen Williams, Aleksandr Vlasov
**** Robert Stannard, William Barta
*** Samuele Battistella, Nikolay Cherkasov, Michel Ries, Stefan De Bod, Luis Fernando Jimenez
** Luca Covili, Vadim Pronskiy, Cristian Camilo Munoz, Sean Bennett, Alberto Giuriato, Julian Mertens, Marlon Gaillard, Alejandro Osorio
* Joao Almeida, Mark Donovan, Einer Rubio, Alessandro Monaco, Francesco Romano, Davide Botta, Gianni Pugi, Michel Piccot

Stephen Williams favorito numero uno, imho, e non poteva essere altrimenti dopo la vittoria all'Isard. Vlasov lo metto allo stesso livello, pur non reputandolo un corridore che avrà un futuro particolarmente radioso, perché è un pro e in quanto tale ha una marcia in più (come si è visto al TTDCE salendo verso Vetta Amiata).

Robert Stannard è il corridore che meglio si era piazzato alla scorsa edizione del Giro tra i partecipanti. Tuttavia non è che sia proprio un uomo da corse a tappe, quanto, piuttosto, un all-arounder di altissimo profilo: vince volate di 30/40 corridori, va forte a cronometro, è esplosivo e sì, si difende anche su salite lunghe. Però questo è un Giro durissimo e se un corridore del genere lo vincesse (beninteso per me lui è il più talentuoso tra i pretendenti alla rosa), vorrebbe dire che è veramente speciale.

Per Barta vale un po' il discorso di Vlasov, anche se mi sembra meno forte del russo. Inoltre ha avuto modo di rifinire la preparazione al California, aspetto da non sottovalutare.

Battistella è stato veramente gagliardo alla Corsa della Pace, dimostrando che il talento non gli manca. Però non ha mai fatto neanche una corsa lunga la metà del Giro, dunque su dieci giorni di gara è un'incognita. Oltretutto pare sia malato.

Cherkasov è un pro come Vlasov e con uno storico ancora migliore (9° al Giro e 7° al GVDA nel 2017), però quest'anno non si è mai visto, dunque mi riservo di metterlo solo in terza fila.

Ries penso proprio che sarà il capitano indiscusso della Polartec. L'anno passato, al primo da U23, arrivò nei 20 all'Avenir ed ha appena concluso l'Ain in 11esima posizione. Penso sia quantomeno da podio qua.

De Bod è un iradiddio: ha stravinto Recioto (battendo Pogacar!) e Strade Bianche di Romagna, ed anche qualche giorno fa al De Gasperi ha fatto un numerone. Al di là della vittoria al Tour of Good Hope, tuttavia, non ha grandissimi risultati nelle corse a tappe, per cui non me la sento di metterlo più in alto.

Jimenez ha asfaltato tutti nel tappone della Vuelta de la Juventud, incluso Munoz che l'anno scorso fu 4° a Campo Imperatore. Correre in Europa è un altra cosa, però, vediamo se si adatterà senza problemi.

Covili e Pronskiy ad inizio anno, probabilmente, li avrei messi più su, ma al momento hanno combinato pochino nel 2018, per cui gli do solo due *. In ogni caso dal primo, quantomeno, mi aspetto un bel Giro.

Munoz, come scritto sopra, l'anno scorso fu 4° a Campo Imperatore; tra i colombiani, alla fine, è quello che dà più garanzie, benché non pare abbia la verve di Jimenez. Osorio arrivato sul podio alla Vuelta della Juventud proprio come i due connazionali appena citati, rispetto ai quali, però, è due anni più giovane. Anche lui potrebbe far bene.

Mertens e Gaillard sono andati tanto bene all'Isard quanto male alla Corsa della Pace. Diciamo che le versioni viste in Francia potrebbero puntare a un posto nei 10.

Bennett sarà il secondo di Barta e per lui vale il discorso fatto per il connazionale, anche se mi sembra che abbia qualcosa in meno rispetto a Will.

Giuriato esploso dal nulla al Tour of Bihlor - Bellotto. Se al Giro dovesse andare in salita come in Romania sarebbe un bel candidato alla top-10.

In quinta fila un po' di gente che ha ottenuto qualche risultato qua e là quest'anno. Tra loro quello da cui mi aspetto di più è Monaco che già l'anno scorso fece un bel Giro.
 
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#18
Orari Rai?
 
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#19
(06-06-2018, 11:46 AM)Baye D. Ha scritto: Orari Rai?

http://www.cicloweb.it/ciclismo-in-tv/

Da quel che vedo qui, l'orario cambia sempre
 
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#20
C'è anche su PMG, comunque.
 
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