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"Il Gladiatore" Mathieu van der Poel
#61
 
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#62
Prima vittoria nel World Tour alla seconda gara di categoria A Cuccia
 
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#63
Ah, su strada, con oggi, siamo a 18 vittorie.

Mica male per uno che, fino ad ora, ha sempre fatto lo stradista come hobby.
 
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#64
Io non ho aspettative per domenica: troppo lunga, troppo dura e lui non è ancora a suo agio sui muri, specialmente su quelli che presentano pendenze in doppia cifra.

E' fortissimo e come previsto sta crescendo di gara in gara, ma è ancora troppo presto per vincere il Fiandre.

Il bottino di 2 vittorie su 4 gare gli è utile ad affrontare il resto della sua campagna delle classiche a cuor leggero.
Tutto quello che verrà è un di più.
 
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#65
Anch'io.

Sono molto più fiducioso in ottica Amstel, invece.

Ad ogni modo ha fatto 4 gare, in una l'hanno buttato giù, nelle altre 3 ha fatto 1°, 4° e di nuovo 1°. Ma che gli vuoi dire?

Fenomeno. Quelli che continuano a paragonarlo a Van Aert, rinvigoriti dalla grande primavera di Wout, c'hanno gli occhi pieni zeppi di sale.

Il paragone va fatto tra Van Aert 2018 e Van der Poel 2019. E ci conferma ciò che già sapevamo: il belga è "solo" fortissimo, l'altro è speciale.
 
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#66
Corre come i grandissimi (Merckx, Hinault e via dicendo), comunque.

Tra Denain, Gand e Dwars quanti chilometri in avanscoperta si è fatto? Solo tra Denain e Dwars sono un centinaio.

E il bello è che arriva in fondo più fresco di tutti.
 
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#67
Predestinato era e rimane tale
quando vinse il mondiale juniores su strada.. vinse piu' di venti corse
iniziando la stagione molto piu' tardi 

Van Aert su strada era molto meno quotato
era piu' difficile per lui adattarsi (in piu' è meno veloce)
 
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#68
Van Aert ha avuto bisogno di più tempo. E' esploso veramente quando ha competato la maturazione fisica, dato che ha doti fisiche e atletiche fuori dal comune, ma non ha il talento naturale di Mathieu Van der Poel, il quale andava fortissimo su strada e nel cross anche quando fisicamente era molto acerbo.

Al momento credo che WVA abbia qualcosa in più sui muri, abbiamo visto troppo poco eh, ma già per una mera questione di esperienza penso stia davanti a Mathieu.

Van der Poel, però, è già superiore in tutto il resto (più forte sugli strappi e sul pave piano, più veloce, miglior recupero tra uno sforzo e l'altro) e, inoltre, ha più modi di vincere le corse. Nella faretra di Mathieu ci sono infinite frecce. Può vincere in volata ristretta, di gruppo, in solitaria, partendo vicino al traguardo o da lontano. E' un fenomeno totale per orizzontalità e numero di soluzioni per vincere una gara a disposizione.

Oltre alla volata, sono due le cose che mi hanno impressionato oggi: la prima quando stava staccando i compagni di fuga in pianura, mentre andava in posizione da crono, a circa una 50ina di km dal traguardo (molto prima di rientrare sulla fuga del mattino, quando ha messo in croce il compagno), e la seconda è lo scatto con cui ha risposto a quello di Jungels sul Nokereberg. Di una veemenza incredibile, Benoot dietro stava per schiattare.
 
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#69
Dai, come si fanno a non avere aspettative: è fortissimo!!
Poi può pure non vincere e non sarebbe un dramma, perchè ha poca esperienza (e al Fiandre magari non sembra, ma serve) e perchè comunque un paio di avversari sul suo livello ci sono. Se non la vince quest'anno la vince in uno dei prossimi.

Inoltre ha dimostrato alla Gand che non patisce la distanza, quindi un'incognita in meno.

Può non essere il più forte sui muri (anche se non ne sono totalmente convinto...) ma il Fiandre non lo vince chi esprime più watt sul Kwaremont o sul Paterberg, anzi ci sono altri aspetti ben più importanti.
 
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#70
 
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#71
https://www.liberation.fr/sports/2019/04...ux_1719709

articolo molto bello (tra l'altro di uno dei due fondatori di directvelo)
 
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#72
Fiandre '99 Frank VDB : Fiandre '19 Mathieu VdP

Tanti, troppi errori, la caduta da salame (simile a quelle pre '17 nel cross) e il posizionamento all'imbocco dei muri i più eclatanti, ma che corridore, che Campione.
 
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#73
Fortissimo.

Ma quanto è forte lo sapevamo un po' tutti, anch'io che seguo poco il cross. La cosa che più mi ha impressionate è il carattere nel rimontare dopo la caduta, non so in quanti avrebbero avuto la forza d'animo anche solo di pensarlo.
 
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#74
(03-04-2019, 08:10 PM)Luciano Pagliarini Ha scritto: Al momento credo che WVA abbia qualcosa in più sui muri, abbiamo visto troppo poco eh, ma già per una mera questione di esperienza penso stia davanti a Mathieu.

E, invece, credevo male.

Nonostante i problemi di posizionamento, VdP ha proprio un'altra marcia.

Come talento non esce dai primi tre del nuovo millennio.
 
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#75
Dal punto di vista del carattere è migliorato tantissimo negli ultimi 3 anni.

Dalle sconfitte è sempre uscito più forte, anche da quelle pesanti come macigni.
Se ci si pensa cosa nient'affatto scontata per un ragazzo abituato a viaggiare ogni anno sopra le 20/25 vittorie da quando è adolescente.
 
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#76
Quello che ha fatto oggi è stato incredibile. Ha corso con inesperienza, a volte troppo dietro, ha speso energie quando non doveva, poi la caduta e un rientro sui primi da fantascienza, e sugli ultimi muri aveva ancora birra, sempre con l'errore di prenderli da dietro...  :O 
E' stato sensazionale.
 
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#77


Notare che foto ha messo Asd
 
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#78
Ahahah
Penso la cosa più impressionante è stata vederlo scollinare il Paterberg alla fine secondo e con distacco dopo tutto quello che aveva dovuto dare
 
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#79
Mi è tornato in mente GvA che fora prima di Arenberg, lo affronta con un minuto di ritardo dai big, torna sotto e poi vince la Roubaix, però cadere prima del Kwaremont a 50 km dalla fine, pensare che tutto fosse finito, tornare in sella e rimontare tutti per tanti km, tornare in testa e per poco non staccare tutti è roba da pochi che nelle classiche non mi sembra di ricordare, nei GT solo uno mi ricordo. La parola "predestinato" viene spesa tante volte e a cazzum canis, credo che per Mathieu possa essere spesa.
 
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#80


Tradotto: avessi preso il Kwaremont più avanti sarei andato via con Bettiol.

Non che servisse uno scienziato per capirlo.

Come dicevo nei giorni scorsi, il Fiandre è una corsa di cui bisogna conoscere ogni minimo dettaglio. Non è a caso la classica che, insieme alla Parigi-Tours, ha fatto penare più di tutte le altre anche campioni come Merckx, De Vlaeminck e Kelly.

Ad ogni modo, la prossima volta saprà fare la cosa giusta.

Mi dispiace, peraltro, non poterlo vedere alla Roubaix già quest'anno.
 
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