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"Il Gladiatore" Mathieu van der Poel
#21


Ah.
 
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#22
Per la serie "non dorme la notte perché non ha vinto il Mondiale di Valkenburg" => http://www.cyclismactu.net/news-cyclo-cr...um=twitter

Che poi vorrei vedere chi rinuncerebbe a Superprestige, DVV, Coppa del Mondo ed Europeo per un Mondiale.
 
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#23
Mi fa ridere che la maggior parte dei ragionamenti "il mondiale è sopra ogni cosa e per questo WvA è migliore" viene da chi idolatrava Nys... in particolare la torcida vanaertista di Spagna, ce ne sono diversi esempi su Twitter.

Tornando a MvdP:

- 18 vittorie su 20 gare disputate nella stagione 2018/2019 (a questo punto della scorsa era a 19 su 24).

- 28 vittorie su 31 nell'arco dell'anno solare (può eguagliare e superare il record di 29 stabilito lo scorso anno, nonostante arriverà a fine 2019 con 33 cross nelle gambe a fronte dei 38 del 2017).

- 94 vittorie in carriera (96 se si contano anche le due affermazioni al Soudal Masters di Waregem, che non è gara UCI).

A Bogense non può sbagliare, e, a mio avviso, ha fatto la scelta giusta in termini di avvicinamento al mondiale, optando per saltare la CdM di Pontchateau, ma i numeri già adesso lo incoronano come il  crossista di questa generazione, senza ombra di dubbio.

Se ai freddi numeri si aggiunge l'abbacinante dominio imposto sui rivali, la sua posizione si fa ancora più forte.

Gli roderà non vincere da tanto il mondiale, soprattutto pensando a quello del 2017, ma da qui a dire che non ci dorme la notte........
 
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#24
Ma VDP vs WVA è un confronto che non esiste più da un paio d'anni, suvvia.

Chi ancora pensa possa esistere è come quei giapponesi che non hanno capito che la guerra è finita.

E' come confrontare Michael Jordan e Isiah Thomas. Il confronto ci stava nel '90/91...poi non più e qua è uguale.
 
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#25
Ah peraltro....ma nel cross del 2018 qual è la differenza tra Mondiale ed Europeo?
 
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#26
(27-12-2018, 04:02 PM)Luciano Pagliarini Ha scritto: Ah peraltro....ma nel cross del 2018 qual è la differenza tra Mondiale ed Europeo?

Il mondiale resta, e resterà, la gara più importante.

Tuttavia, l'europeo, a dispetto della sua giovane età, sta scalando le gerarchie: ad esempio WvA è andato in ritiro a Maiorca, tra Berna ed Ruddervoorde, per ottenere il picco di condizione per il Koppenbergcross e per l'Europeo (https://www.wielerflits.nl/nieuws/wout-v...-rosmalen/).

Secondo me una vittoria all'europeo vale come vincere una delle prove non storiche/inedite di CdM o DVV (Anversa, Bruxelles, Berna...), a cui aggiungere il non secondario pregio di assegnare una maglia da portare tutta la stagione.

Il suo prestigio è destinato a crescere con il passare degli anni, cmq.
 
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#27
Ne facevo un discorso tecnico e non di prestigio.

Cosa cambia, nel ciclocross, tra due corse per nazionali? Percorso escluso, obv?

Ciòè su strada ai Mondiali hai Colombia, Australia, USA che agli Europei non partecipano e sono nazionali competitive. Ma nel cross, al giorno d'oggi, non c'è nazionale competitiva fuori dal Benelux.
 
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#28
Per le donne élite, la discriminante tra mondiale ed europeo sono le statunitensi.

Per gli uomini élite, non cambia nulla.
 
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#29
 
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#30



Che mito Cool
 
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#31
VdP non ha sbagliato una curva ieri. Il Mondiale di Bogense è stato l'apoteosi delle sue incredibili qualità tecniche (su un percorso, peraltro, esigente solo a tratti).

Nel primo tratto del circuito, dove c'era da spingere, inizialmente il più pesante Van Aert andava come lui, anzi pure un pelo meglio. Quando si arrivava nel tratto più tecnico, però, non ce n'era per nessuno. Prima di arrivare al pendio dove ha staccato definitivamente l'ex campione del mondo, lo aveva già messo in difficoltà facendo un paio di curve a modo suo.

Rispetto a Van Aert e agli altri faceva traiettorie migliori, pattinava meglio sul fango viscido (mai un'incertezza, al contrario di WVA che una volta ha messo pure il piede a terra), usciva più veloce dalle curve e, in questo modo, rilanciava prima e meglio.

Vincere così è roba per fenomeni assoluti.

Poi la cosa incredibile è come non muova un muscolo che sia uno mentre è seduto sulla sella. Ieri non ha neanche mai fatto un movimento di spalle sul pendio. La muscolatura di Mathieu nella parte superiore del corpo è qualcosa di incredibile. Nessun altro corridore al mondo ha dei dorsali paragonabili ai suoi.

Questa cosa gli torna utile anche su strada, perché non dover mai fare un movimento di troppo, sul lungo periodo, gli permette di risparmiare tantissimi watt. E così può permettersi di correre come al campionato nazionale olandese.
 
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#32
 

Ave
 
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#33
Quasi dimenticavo....

Una delle cose che più mi impressionano di lui è la reattività. Riesce a trovare il modo di rimediare a un errore, le ormai poche volte che ne fa uno, con una velocità che non ha eguali.




Prendiamo l'esempio di Loenhout, che è quello più vicino nel tempo. Per riuscire a pensare e a fare una cosa del genere in uno spazio temporale così ridotto devi avere una serie di capacità coordinative fuori dal mondo. In neanche 4 secondi Van der Poel si accorge dell'errore, trova la soluzione migliore per uscire indenne dalla situazione in cui si è cacciato e la mette in pratica. Peraltro, fa un numero incredibile, perché riesce a rimanere in equilibrio il tempo necessario per darsi la spinta con la parte superiore del corpo in modo da scendere dalla sella e, mentre lo fa, apre anche le gambe per evitare di scontrarsi con la ruota.

Esiste un altro corridore al mondo in grado di fare una cosa del genere?
 
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#34
Uno che fa una cosa del genere ha qualità neuromuscolari (reattività, riflessi, elasticità) da fenomeno assoluto.

La domanda è: esiste un altro SPORTIVO che può fare un numero simile? E' un gesto atletico troppo grande per essere confinato al ciclismo. 

E' un'uscita dalle parallele bella e buona, se non fosse che non è in una palestra con i materassini intorno ma su una bici, sul fango, in velocità.
 
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#35
Sagan alla Roubaix fece una cosa simile saltando Cancellara, Hirscher ogni tanto fa numeri del genere tra paletti dello slalom così come faceva Tomba. Non è per sminuirlo, anche perchè accostarlo a gente come Sagan, Hirscher e Tomba non è proprio male.
 
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#36
Con oggi arrivamo a 22 vittorie consecutive.

Non perde da oltre tre mesi.
 
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#37
Con oggi siamo arrivati a 30 vittorie stagionali nel cross A Cuccia

Se vince settimana prossima a Middelkerke fa l'en plein nel Superprestige.

Qua siamo veramente di fronte alla miglior stagione nella storia del ciclocross. Mai nessuno come lui. Nys nel 2004/2005 conquistò pure la CDM, ma si fermò a 21 vittorie stagionali più challenge e perse diverse gare (12 per la precisione), invece VdP ne ha persa solo una, il Koppenbergcross, e in un'altra è stato costretto al ritiro. Per il resto ha sempre vinto e chiuderà la stagione con il successo nei Mondiali, negli Europei e nelle due challenge più prestigiose (Superprestige e DVV). Avesse voluto avrebbe vinto anche la CDM senza troppi patemi.
 
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#38
(22-05-2018, 09:57 AM)Lambohbk Ha scritto: Arriverà su strada ma dopo Tokyo 2020


Ci sono state altre dichiarazioni/indiscrezioni o dovremmo aspettare almeno 2 stagioni per vederlo al 100% su strada?
 
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#39
Fa le classiche, tranne la Roubaix.

Inizia la stagione su strada all'Antalya.

Dal 2020 potrebbe rinunciare alla MTB per concentrarsi meglio sulla strada.
 
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#40


 
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