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Il ciclismo nell'America Centro-Meridionale che non è Colombia
#1
Dal Messico in giù esiste un cosmo ciclistico che sovente, Colombia a parte, viene totalmente ignorato. Un universo che ci ha regalato svariati grandi corridori: dall'odierno Carapaz ad Alcalà passando per Eduardo Alonso Gonzalez, José Rujano, Cassio Freitas e tanti altri.

Diversi sono anche i giovani che stanno emergendo nei vari paesi dell'America Centrale e Meridionale. In questo topic parleremo di tutto un po', intanto segnalo alcuni tra i prospetti più interessanti della zona (ovviamente citerò solo nomi poco conosciuti, un Cepeda o un Kevin Rivera non hanno certo bisogno di presentazioni)

Vinicius Rangel Costa, nato il 26 maggio 2001 in Brasile, attualmente tesserato per il team giovanile di Valverde.

Ha caratteristiche di scalatore.

Nel 2018, da primo anno junior, fa 30esimo ai Mondiali di Innsbruck....perde 11' circa da Remco e ne dà 10 al coetaneo Carlos Rodriguez Cano che ora sta in Ineos.

Anno scorso ha fatto terzo ai Panamericani juniores, settimo alla Vuelta a Pamplona (quarto nell'arrivo in salita) e nono in una frazione alla Vuelta Ribera Del Duero.

Il suo risultato migliore, però, lo ha colto proprio in questo 2020, alla sua prima esperienza al piano di sopra. E', infatti, arrivato 26esimo alla Vuelta a San Juan, a 5'45" da Evenepoel. Era il più giovane tra i corridori al via, nonché l'unico 2001.

Guillermo Silva, nato il 30 dicembre 2001 in Uruguay, attualmente è tesserato sia per la spagnola Diputación de León - Arte en Transfe che per l'uruguayana C.C. Maldonano

Ha caratteristiche di passista-scalatore.

Nel 2018 vinse una corsa open a Montevideo e si era fatto notare come uno dei più forti corridori locali....a 16 anni.

Nel 2019 ha fatto gli junior in Spagna. Dopo un inizio un po' così, nel quale si è piazzato solo 16esimo alla Vuelta al Besaya, ha agguantato il podio alla Vuelta a Valladolid e alla Vuelta a Pamplona ed è giunto nono alla Vuelta Ribera Del Duero. Nel 2020 ha fatto dei bei piazzamenti alla Rutas de America, incluso un quarto posto a cronometro.

Marcos Levy Nascimen Da Matta, nato il 7 giugno 2001 in Brasile, attualmente tesserato per la Sao Francisco Saude-SME Ribeirao Pr.

Ha caratteristiche di passista-scalatore

L'anno scorso ha fatto gli junior in Spagna con eccellenti risultati. Ottavo alla Vuelta al Besaya, quarto alla Vuelta a Valladolid e vincitore della Ruta del Vino ove ha battuto anche CRC e Ayuso.

Abner Gonzalez Rivera, nato il 9 ottobre 2000 a Porto Rico, attualmente tesserato per Telcom-On Clima-Osés Const.

Ha caratteristiche di scalatore.

Di lui ne ho già parlato sovente. Da junior primo anno vinse una tappa alla Vuelta al Besaya. Da secondo anno fu quinto nella generale al Besaya e quinto alla Gipuzkoa Klasika.

L'anno scorso ha gareggiato in giro per le Americhe ottenendo diversi bei risultati qua e là. Ha fatto bene in gare UCI come la Vuelta Indipendencia e il Tour de Beauce e ha conquistato il titolo nazionale con 6' sul secondo.

Nel 2020 è tornato a gareggiare in Spagna, con buonissimi risultati nelle poche uscite fatte, inclusa la vittoria in un Interclub.

Kaden Hopkins, nato il 24 marzo del 2000 nelle Bermuda, attualmente parte del programma ciclismo del Fort Lewis College di Durango (Colorado).

Ha caratteristiche di passista.

A 15 anni stravince in solitaria il titolo nazionale juniores rifilando più di un minuto a tutti i rivali. Fa, però, secondo a 2' dal coetaneo Matthew Oliveira nella crono. Oliveira inizialmente era più quotato, nel 2018 era venuto anche a correre in Europa e aveva fatto terzo al Giro d'Irlanda U23.

Ai Mondiali di Bergen, però, Hopkins fa 53esimo a 2'27" da Pidcock e rifila circa 30" secondi a Oliveira. Al tempo lui era uno junior primo anno, e tra questi è l'undicesimo al traguardo. Il coetaneo che gli rifila il passivo più pesante, vale a dire Ilan Van Wilder, oggi già pro, gli dà 1'40" circa. Dall'azzurro Samuele Manfredi e dallo statunitense Riley Sheehan, al tempo fresco campione nazionale a crono e vincitore del Tour dell'Abitibi, perde circa 45".

Nel 2019 inizia il college e subito fa molto bene a livello locale. Fa anche qualche gare con i top del circuito dell'America Settentrionale. Nella cronoscalata della San Dimas Stage Race perde 1' da James Piccoli, ora atleta della Israel, e poco meno da Sean Quinn, corridore l'anno scorso in top-10 al Giro U23. Vince, inoltre, il titolo caraibico elite a cronometro rifilando oltre 40" al sopraccitato Abner Gonzalez Rivera e più di 40" a tutti gli altri.

Nel 2020 fa 8° alla Vuelta Indipendencia e 13° alla Valley of The Sun Stage Race ove nella crono decisiva perde 1'59" dal dominatore di quella prova Magnus Sheffield. Solo che uno corre per un college del Colorado, l'altro è dentro il programma di USA cycling che sappiamo quanto acceleri il processo di crescita dei corridori.

Daniel Morales Gavilla, nato il 10 ottobre 2001 in Messico, attualmente tesserato per la Caja Rural - Seguros RGA amateur

Ha caratteristiche di passista (forse passista-scalatore Mmm )

Da junior ha vinto il titolo nazionale a cronometro in ambedue le stagioni nella categoria. Nel 2018, al primo anno, ha fatto 25esimo in una gara prestigiosa come il Tour du Pays de Vaud. L'anno scorso, invece, ha corso in Spagna ed è giunto quarto alla Vuelta Ribera del Duero.

Jeison Rujano, nato il 19 agosto 2001 in Venezuela, attualmente tesserato per la Hotel Tres Anclas, per la Venezuela Pais Futuro e per la NR Osorio-Mu TRaining.

Figlio d'arte che sembrerebbe avere caratteristiche simili a quelle del padre (spero per lui anche lo stesso motore).

Da junior ha vinto il titolo nazionale a crono, quest'anno, al primo anno al piano superiore, ha fatto 18esimo alla Vuelta al Tachira (primo tra quelli nati nel nuovo millennio).

Harold Lopez, nato in Ecuador il 3 dicembre 2000, attualmente tesserato per il Best PC Ecuador.

Ha caratteristiche di scalatore.

Si era messo in mostra l'anno scorso arrivando quarto al campionato nazionale U23. Poi diverse corse con un rendimento buono, ma non eccellente. Aveva fatto anche l'Avenir in supporto a Cepeda arrivano in top-40 in tre arrivi in quota dimostrandosi, così, probabilmente la spalla più affidabile del Condorito in salita.

Poi l'esplosione alla Vuelta a Costarica: quarto nell'arrivo in quota di Pérez Zeledón, posto in una frazione di 203 chilometri, vincitore in solitaria a Pacayas con quasi due minuti sui primi inseguitori e sesto nella cronoscalata di San Juan de Chicuá. Aveva iniziato bene il 2020 con un onesto 32esimo posto al Tour Colombia.
 
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